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Scambio di coppia, il gran ritorno

di Seb
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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4.815 commenti

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  1. 3971
    Golem -

    Caro CB, hai una cultura enciclopedica quanto ammirevole, seppure usata in maniera estemporanea, ma che ripeto, nulla può contro le semplici regole della vita, quelle dettate dall’istinto. È bello che tu cerchi di dare una ragione “avanzata” rispetto a quella che rimane un semplice “divertissement” sessuale, ma resta il fatto che lo scambismo inizia e finisce con la pratica che se ne fa. Non ha senso citare culture diverse dalla nostra per dargli un’identità. Noi viviamo in questa cultura, ed è con essa che ci regoliamo e ci “sregoliamo”, e lo scambismo appare proprio come un’infrazione di certe regole, cosa che spesso è già un piacere igiàè. Poi, se tu e lei ne traete un vantaggio relazionale, come ho detto più di una volta, non si può che esserne contenti, perchè meglio la gente si sente e meglio stiamo tutti.

    Dunque, sciamano non mi dispiace come possibilità, ma io in realtà sono architetto nella vita e anatomopatologo presso la LaD Healt Clinic. Seziono cadaveri virtuali in pratica.
    Il professor Yog invece è un neuroscienziato di fama internazionale. Giusto per mettere le cose in chiaro.
    Ti auguro un felice 2018 intanto.

  2. 3972
    Golem -

    Ecco, interessante quello che dice la Ross: lo scambismo deve “arricchire” la coppia.
    Al di là delle alate parole usate dalla suddetta che accena al fenomeno , mi piacerebbe sapere in che modo si rispetta l’altro mentre questo si accoppia con una terza persona, e di cosa si arricchisce la coppia da quell’esperienza, che è invece un “viaggio” in solitario nei meandri del piacere edonistico. Anche quando si è in gruppo.
    Fa chic dare a un argomento una veste “aristocratica” beandosi di un vocabolario aulico, ma i fatti sono elementari nel loro manifestarsi. Se mai questi richiedessero un approfondimento, questo dovrebbe riguardare la parte psicologica del fenomeno, i retroterra culturali, quelli educativi e l’identità sessuale dei soggetti scambisti.
    Che vi siano infinite declinazioni soggettive di un fenomeno, qualunque esso sia, è talmente ovvio che non è neppure il caso di sottolinearlo. Come dire che c’è chi preferisce l’aglio nella pasta e chi lo detesta. Non è questo il punto, il punto è il cibo in quel caso, e questo vale per lo scambismo come per i rapporti sessuali in generale. C’è sempre, dico sempre, un fil rouge comune a tutto, ed è quello che va indagato, non come uno o una lo interpreta. >>>

  3. 3973
    Golem -

    >>> Quando l’hai indagato cosa hai scoperto? La famosa cima dell’iceberg, mentre il resto giace inesplorato nelle profondità dell’inconscio.

    Il povero Toni dall’America ci racconta l’ennesimo strasentito, incontrollabile episodio di “innamoramento”. In cosa differisce da quelli che ho letto in tutti questi anni su LaD? Solo nelle generalità dei protagonisti.
    In cosa differiscono le fantasie di Acqua da quelle di Sally e di altre duecento di cui ho letto su queste pagine? Niente, cambiano solo i soggetti maschili.
    Se non esistessero queste “mode” nel genere umano, non sarebbero mai esistiti i dittatori nè la pubblicità. Poi tra questi due estremi esistono un’infinita varietà di interpretazioni, che però hanno nella “risposta” riscontri IDENTICI in milioni di casi nati dalle stesse esigenze. Va indagata la psicologia di massa, quella personale semmai viene dopo, come lettura della “lingua” con la quale si è data risposta a “quella” esigenza.

    Se si interrogasse la moglie del “poor Toni”, Francesca, e le altre mille che hanno perso la testa in quel modo, cosa risponderebbero? Che si sentono uniche in quello stato, è ovvio, ma non lo sono, lo credono. Glielo fa credere l’ormone. L’amore e “altro”.

  4. 3974
    CB -

    rossana, sono contento che quanto ti ho inviato sia stato di tuo interesse, ma ti segnalo che altre civiltà sono state altrettanto interessati da questo punto di vista, anzi credo che la stragrande maggioranza di esse lo siano state, se non fosse per il triste fatto che l’oscurantismo machista della nostra religione, non avesse imposto una sorta di negazione sessuale e di genere sulla loro storia. In verità gl’interventi di alcuni disturbatori, hanno impedito l’evolversi di diversi temi degni d’attenzione. Come hai sottolineato più volte, scegliere una modalità di comportamento come ad esempio lo scambismo, può prendere avvio ed avere valenze e sviluppi diversi, come diverse sono i caratteri e le scelte delle persone. Io amo volare come piace a Golem, probabilmente non con le stesse modalità, ma ci sono anche persone che ne sono terrorizzate. Il mondo è bello perché è avariato, oh pardon, è vario.
    Grazie Golem per gli auguri, che ricambio ed estendo a quanti seguono questo dibattito. Avrei qualche chiosa sul concetto di “estemporaneo” da chiarire, ma ho già sufficientemente trattato quest’argomento, quindi tralascio, vista la visione “estemporanea” che hai anche sull’argomento “cultura” ed “istinto”. >>>

  5. 3975
    CB -

    >>> Mi piacerebbe capire in quale cultura tu pensi noi viviamo; in una in cui il “divertissement” sessuale è abominevole e dev’essere oscurato per essere vissuto solo secondo i dettami di ipocriti tabù? Una sorta d’Inquisizione 2.0? No grazie! Io non abiuro la mia visione perché costretto da un’ortodossia culturale, ma voglio stare in un mondo dove, ogni donna ed ogni uomo, possa scegliere di vivere, in modo consapevole, il proprio piacere nel modo migliore che ritenga affine a sé. Riguardo al tuo lavoro di sezionatore di cadaveri virtuali, ti consiglierei di prestare molta più attenzione, perché mi sembra che tendi a sezionare i vivi, lasciando integri i morti.

  6. 3976
    Golem -

    I vivi? Vabbè. Parliamo d’altro.
    CB io ho parlato di “aberrazione” e non ho mai usato il termine abominevole; c’è una bella differenza.
    Il fatto che correntemente aberrazione abbia preso connotati negativi – che evidentemente condividi anche tu – non significa che io intedessi quel senso. E infatti non l’ho mai inteso, avendo usato il termine aberrazione a ragion veduta coerentemente al mio modo di vedere l’ambito sessuale del rapporto sentimentale. E anche se non mi piace appoggiarmi al “comun sentire” per confortare le mie idee, quel sentire è patrimonio della maggior parte dell’umanità. Non solo nella declinazione che ha preso nella nostra cultura.
    Dunque, aberrazione significa suppergiù “distorsione” di una visuale, che nel caso specifico riguarda il rapporto con il proprio partner. La tua battaglia contro i presunti dogmi imposti da questa presunta “Inquisizione” 2.0 li vedi solo tu, e nessun altro scambista, giacchè puoi far sco.... la tua compagna con chicchessia perchè ti fa e le fa piacere, che nessuno la lapiderà, ne ti verranno tagliate le mani per abominio.
    La sensazione che ho di te, sin dall’ inizio, è che tu voglia crearti un alibi morale a causa di quei retroterra di cui accennavo>>>

  7. 3977
    Golem -

    >>> che oltre al tuo modo di esprimerti e di proporti mi compongono un quadro chiaro del tipo di educazione morale da cui provieni e incombe in te. Ma che non si sposa bene con la tua “passione”, alla quale vuoi dare comprensibilmente una dignità “superiore”, almeno dal punto di vista strettamente umano. Nel caso specifico permettere alla donna di godere pienamente del piacere sessuale senza “ipocriti moralismi”.
    Malgrado non ce ne sia stata una tra quelle che sono intervenute a dire, “evviva, finalmente”, tu continui questa battaglia ideologica dal tono donchisciottesco, avendo trovato pure un Sancha Pancha che ti tiene bordone, dandoti inutili speranze riguardo una nuova Età dell’Acquario del sesso.
    Non ci sarà, ci hanno provato quasi mezzo secolo fa senza successo e l’argomento è chiuso. Lo sai.
    Se vuoi il poliamore vai nello Utah e lo trovi tra i mormoni, ma è “normato”, sai pure questo. Se vuoi lo scambismo morale, vai presso una delle tante tribù che hai citato, diventa uno di loro e seguine le regole, sennò ti bolliscono.
    Insomma, io ti sto dicendo da mesi che non c’è niente da approfondire nello scambismo occidentale. È uno dei tanti “piaceri” della nostra edonistica e secolarizzata società del “consumo”.

  8. 3978
    rossana -

    CB,
    anche per me l’essenza del tutto è il grado di consapevolezza che si può raggiungere in qualsiasi scelta di vita. non pretendo che sia la misteriosa ma accuratissima sintesi da indole e vissuti, che l’inconscio trasforma in una specie di pilota automatico: mi basta la capacità di elaborare equilibri abbastanza raziocinanti, sempre instabili, tra desideri e possibilità di realizzarli, tenendo conto che l’immaginazione offre molto più della realtà.

    infatti, quando l’immaginazione è del tutto annichilita dalla realtà, la vitalità stessa dell’individuo diventa amorfa, incapace di slanci, di sogni e di passioni.

    per questo ritengo che, rotti gli argini dei pregiudizi e delle imposizioni culturali, lo scambismo si ponga come valida alternativa di coppia al tradimento, che presume l’inganno. tradiscono TUTTI, chi con i sensi, da tenersi sotto controllo, chi con i trasporti amorosi, da utilizzare in segreto come evasione, chi anche solo adattandosi al “meno peggio”, rivestito dai colori dell’arcobaleno…

    tanto vale, se se ne ha reciproca consapevolezza, “tradire”, per lo meno nei sensi, alla luce del sole, restando saldamente in coppia e ampliando le possibilità di separare la sensualità dal sentimento.

  9. 3979
    Golem -

    Per me è sempre interessante notare come in ogni esposizione di concetti contradditori vi sia chi vi trova una verità volendola trovare. Anzi si inventa se è necessario. E lo dico in generale perchè è un fenomeno consolatorio molto frequente in chi non “sa”.
    Ritenere che lo scambismo sia una soluzione alla crisi di una coppia, persino ammantandola di onestà preventiva, assomiglia a chi si dà una martellata sull’alluce per non sentire il mal di testa.
    È abbastanza ovvio che vi sono decine di altri modi di risolvere una crisi di relazione, come di accertarne la fine, ma quello di anticipare un “tradimento” per evitare il tradimento è quanto di più ipocrita si possa sentire. E tuttavia, un discorso che si vesta di intellettualismo lo consente.
    CB non ci ha mai detto se la sua è una soluzione preventiva o no. A leggere quello che scrive sembrerebbe di sì, visto che lui e lei paiono vivere un rapporto appagante, epperò non sufficiente sotto il profilo sessuale, è evidente. Ma mi chiedo, un rapporto con quel limite ha solo “quella” soluzione? E soprattutto, siamo certi che si possa definire appagante un rapporto che ha quel limite? >>>

  10. 3980
    Golem -

    >>> E infine, è “un rapporto” quello che aspira a emozioni “fisiche” esterne per definire, almeno nel sentimento, quel rapporto un rapporto d’amore? Io continuo a ritenere quella “soluzione” intellettuallizzata che CB divulga su queste pagine da mesi, una “gattopardesca” variante moralistica frutto proprio di quella morale che si “vorrebbe” superare. Come diceva il Principe di Salina “bisogna che tutto cambi perchè tutto resti lo stesso”.

    Viva Frischitto quindi. Lui non ha bisogno di certe soluzioni nè di
    dichiarare “incerte consapevolezze” per praticarla. A lui piace vedere l’amichetto che si tromba la moglie. Sa che lo scambismo inizia e finisce lì.
    Il resto è come soffiare al vento, pensando di renderlo più intenso sulla vela della barca che ci trasporta attraverso l’oceano della conoscenza di noi stessi. Una delle tante illusioni, ma in fondo una comoda consolazione. Che non consola mai.
    Per quello c’è chi alle illusioni vi ricorre continuamente.

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