Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 395 396 397 398 399 … 482 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 395 396 397 398 399 … 482 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Golem, tu ne hai abbastanza? Figurati io. Sono qui per parlare di scambismo e mi ritrovo invece a discutere di duemila anni di cultura, senza neppure capire bene il soggetto della questione. La cultura a cui ti richiami è quell’insieme di conoscenze e di pratiche che ci trasmettiamo di generazione in generazione, ma a quale ti riferisci, a quella: antropologica/etica; morale/e di valori; sociale/istituzionale; escatologica/idealistica; antropologica/etnica; scientifica/tecnologica; artistica/rappresentativa; informativa/comunicativa; ideologica/storica; mistica/esoterica; costume/modelli…. Se si pensa a quella matematica ci riferiamo ovviamente a quella greca piuttosto che romana, dove anzi era biasimata, anche per quella sul vino proviamo avversione per quella romana pensandone una più recente, e per il sesso? Ci richiamiamo a quella scaturita dopo il ’68 ovviamente. Lo so che per te io non capisco nulla, ma non preoccuparti, questo è tipico di chi non comprende.
“Oggi la libertà sessuale della maggioranza è in realtà una convenzione, un obbligo, un dovere sociale, un’ansia sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità di vita del consumatore”
(Pier Paolo Pasolini)
Buon Natale comunque a tutti.
Non solo Professore, ma è la prova provata che lo scambismo è materia delicata, da affidare agli addetti alla gestione delle strade ferrate, grazie alla professionalità dei quali abbiamo iniziato a trattare il delicato argomento, cercando di indirizzarlo almeno semanticamente sul binario giusto.
I cognati da vomito poi sono l’emetico risultato di quel disfacimento della coppia, che spinge a scambiare non solo la sorella di questi, ma persino i tappi. Certi tappi.
(Adesso mi aspetto di veder comparire la pubblicità della tappezzeria fatta di tappi di sughèro, di cui ho parlato qualche giorno fa. D’altra parte è sicuramente da quel dettaglio che ha preso il nome di tappezzeria. È evidente.)
Ma no, il contrario, forse capisci troppo. Buon Natale CB. Ti lascio nelle mani di Rossy. Lei può capirti.
Comunque la Cultura è l’insieme di tutte quelle cose che hai citato.
Ciavo.
P.S. forse non ti sei accorto che Pasolini la pensava come me. Credo che avrebbe assimilato lo scambismo proprio a un certo “consumo” edonistico.
Annuz, ritengo che il problema che poni sia dettato dall’insicurezza che ha attraversato la mente di ogni uomo. Ricordo con tenerezza quando anch’io ne ero assillato; i miei amici mi superavano tutti in età, facendomi ritenere non all’altezza. Quando frequentavamo delle ragazze, mi ritiravo in disparte, sentivo il disagio attanagliarmi la mente. Con gli amici sperimentavo sempre una posizione di guida, ma bastava una presenza femminile per mettermi Ko. Un giorno, una ragazza, incuriosita dalla mia esitazione, prese l’iniziativa, spingendosi oltre le parole; ben presto mi accorsi che appariva addirittura soddisfatta. Con il tempo non mi sono più preoccupato delle dimensioni, e mi sono dedicato a rendere la mia compagna di giochi soddisfatta.
Nel tempo ho avuto addirittura l’occasione di dividere una ragazza con un tipo che in quanto a dimensioni, mi surclassava di brutto e devo dire che per un momento mi trovai sospeso tra l’imbarazzo e l’ammirazione. Ma quando lui stremato rimase inerme e lei mi chiedeva ancora ed ancora, mi trovai a sperimentare una sensazione tra il potere e l’orgoglio.
Egregio, Illustrissimo, Esimio Dottore, Insigne Professore Yog, mi prostro d’innanzi al suo poliedrico sapere (accoratamente, consiglierei una frequentazione più puntuale dei siti archeologici), e confesso di essere rimasto stordito dalla fascinazione del suo metodo nardiano per risolvere le asperità della vita. Ho considerato però, con più attenzione anche quello Leo-nardiano, dedicandomi con più attenzione a questo secondo, per la sua più ampia fertilità. Non me ne voglia professore.
Mi sono quindi posto la domanda sul significato di quel voler condannare il mio intellettualizzare il banale istinto sessuale, posto da Golem & C. Perché mai surclassare e ridicolizzare questo mio procedere; forse che l’uomo non si distingue per il suo dare valenza al semplice cibarsi o comunicare trasformando in arte le parole, la musica, la pittura, il cibo.
Ed il sesso? perché tentare di volgarizzarlo e condannarlo, piuttosto che consapevolizzarlo; del resto l’uomo, da sempre lo ha divinizzato, anche i cristiani e gl’islamici ne tengono traccia nelle scritture.
P.S. Golem, forse dovresti studiarlo meglio Pasolini.
Dottor Golem, prego.
Dottor Golem dici? Ma se in medicina applicassimo la nostra millenaria cultura come auspichi, probabilmente sarebbe più giusto considerarti uno sciamano o qualcosa di simile. Oggi in ambito sessuale si sono raggiunte delle conoscenze che nella millenaria cultura a cui ti riferisci non esistevano. La cultura sessuale, all’origine era, praticamente in tutto il mondo, basata su un concetto femminista, la donna era il simbolo della fertilità, della nascita, dei cicli naturali; ne è testimone la divinizzazione della donna. In alcune culture poi, come quella a cui ti riferisci, il maschilismo ha preso il sopravvento e si è passato a considerare l’uomo come erede di un amore al maschile, Eros è divenuto in Grecia il dio dell’amore fisico e del desiderio. Oggi però, nell’occidente si è iniziato a rivedere questa condizione e la medicina ha cominciato a scoprire cose che sono state negate ed in parte ancora lo sono, come la femminilità sessuale. Basti pensare che nei primi anni del ‘900 era inopportuno, per due innamorati, baciarsi in pubblico, come oggi è possibile fare. Dopo il ’68 la donna ha intrapreso una riconquista quelle posizioni che la cultura millenaria da te citata, le aveva negato. >>>
>>> Oggi la medicina moderna sta rivalutando ciò che la filosofia orientale, da millenni esprime. Hai detto: ‘Là non si scopa come da noi, ci si accoppia, /…/, contro niente.’; in verità la sessualità era ed è molto più considerata in quelle culture che in quella nostrana. Oggi sappiamo della sensibilità clitoridea, iniziamo a parlare del punto “G”, qualcuno ha accennato al punto “A” o dell’importanza dei muscoli vaginali, eppure nella filosofia orientale c’è il riconoscimento di numerosissime aree erogene, soprattutto nell’organo femminile, ma in parte anche in quello maschile, e che ancora oggi, ci sono totalmente sconosciute; senza parlare di tutte le tecniche elaborate per stimolare al meglio e con più piena consapevolezza, le reazioni e le valenze sessuali. Si pensi ad esempio alla nostra reinvenzione dell’agopuntura attraverso alcune terapie laser. Caro Golem, non si tratta di mie fantastiche reinterpretazioni delle cose ma piuttosto, di una tua falsata rappresentazione della realtà.
P.S. rossana non è una scambista, come ha chiaramente espresso, è solo una persona che a differenza tua, mostra una certa maturità, considerando le mie riflessioni come momenti di meditazione. Lei non condivide la mia posizione.
CB,
molto interessanti, chiare e sintetiche le pagine che mi hai mandato sui Sumeri. Ho potuto appurare che in quella civiltà la condizione della donna era affine a quella delle egizie della stessa epoca, per molti versi più libera e più rispettabile di quella delle donne successivamente ingabbiate dal cristianesimo di Paolo.
Come accennato, da un’enciclopedia in più volumi conoscevo abbastanza bene l’arte dei vari momenti storici sumeri, che ricordavo impregnata di religiosità agreste e di varie divinità animistiche. Niente a che vedere con le foto e le ricostruzioni dei sigilli erotici riprodotti nel tuo testo, che ricordano la libertà e il gusto della sensualità della Roma del periodo pompeiano. Curiosa la ripetitività dello scorpione.
Ho rilevato sia la parte amorosa di un cantico, che rientra nell’interesse delle mie ricerche sul sentimento, come anche le parole del piacevolissimo incantesimo femminile a favore dell’erezione del pene…
vero che non sono una scambista e non condivido la tua posizione, pur ritenendola degna d’interesse e di approfondimento, e non bollandola a priori di giudizio o pregiudizio. ho apprezzato, anche, altre mail sul tema, a cui non è stato data, a mio avviso, sufficiente attenzione…
segue per CB
vedi i contributi di Paolo (276, 277 e 278), dai quali rilevo:
“Mia moglie ed io siamo molto “fighette”, lo ammetto. Non facciamo niente se ad uno dei due non piace un elemento dell’altra coppia. In pratica a me devono piacere entrambi gli altri 2 della coppia, lo stesso per lei.
Questo ci ha portato a percentuali di scambio completo bassissime, in rapporto alle serate passate nei vari club.. Meno di 10 in 4 anni ( e quindi circa 150 serate )
Penso che la componente più importante nello scambismo sia il dialogo all’interno della coppia. Deve essere qualcosa che arricchisce, non una maniera per “trombarsene un’altra”. Per arricchire ci deve essere enorme rispetto dell’altro/a e la consapevolezza che prima di tutto c’è la nostra relazione.”
anche questa testimonianza dimostra che la stessa scelta apparente può essere declinata in una grande quantità di intenzioni e modalità d’attuazione diverse. non farebbe per me nemmeno questa ma mi sembra che valga la pena comunque di tenerla in evidenza.
mi piacerebbe molto che si aprisse un dibattito serio come questo anche sul poliamore, di cui ho avuto conoscenza di alcuni casi reali parecchio innovativi (a vantaggio alterno di entrambi i sessi).