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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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>>> Poi, detto tra noi, io non ho nessuna intenzione di far emergere la mia femminilità nascosta fino al punto magari di offrirla a un mio simile in termini di genere, che vuole usarla a suo vantaggio. Non sono bisessuale. A me piace solo la fi... Da sempre e per sempre.
Te l’ho detto più di una volta, se continui il dibattito con Rossana, che ti assecinda, avrai tutte le soddisfazioni che cerchi. È “plastica”.
rossana, in verità le informazioni che riguardano la sessualità tra i Sumeri non sono molte. Ma certo lo spazio a nostra disposizione qui, non è sufficiente a darti quello che chiedi, ho provato a restringerle al massimo, ma sarebbe comunque necessario lo spazio di diversi post, correndo tra l’altro, il rischio di rendere il materiale incompleto ed incomprensibile. Non saprei quindi come fare se non creare un indirizzo di posta elettronica apposta dove tu potresti indicarmi un tuo indirizzo a cui inviarti il materiale a mia disposizione. Fammi sapere.
Golem: “Boh, che ti devo dire CB, è quasi inutile corrispondere con te; estrapoli conclusioni che sono frutto di tue particolari elucubrazioni, dovute più alla tua immaginazione che non alla realtà.”. Fantastico, conclusioni da mie fantasie quindi; è dato sapere quali sarebbero queste mie elucubrazioni? I dati scritti non sono reali? O non ti sembra rispondente l’analisi psicologica sull’uomo?
Ritieni che la nostra cultura sia migliore o superiore alle “altre” in cosa; perché possediamo una tecnologia all’avanguardia che ci permette di vedere e sentire meglio? Non credo proprio che noi possiamo vantare una cultura migliore degli altri, >>>
>>> forse dovremmo imparare ad essere più modesti e guardare con più rispetto chi ha saputo o sa confrontarsi meglio di noi con la natura che in fondo è l’unica nostra risorsa vera. Le conseguenze aberranti che la nostra cultura ha prodotto nei confronti del sesso? chi ha stabilito cos’è aberrante e cosa non lo è? Tu forse, o forse lo stereotipo a cui ci affidiamo? Le rappresentazioni sui templi Indù ad esempio, sono aberranti? La nostra o la loro cultura rende aberrante il sesso? Mio caro amico, credo che si debba fare un po’ più di chiarezza su queste domande per poter essere più sicuri di avvicinarci alla verità. Secondo me non c’è nulla di aberrante in un atto sessuale, e non c’è nulla di ossessivo in chi lo pratica, semmai l’ossessione è in chi lo condanna in base ad un suo sentire, senza valenza alcuna.
Se io faccio la stessa cosa che fai tu, solo che io sono uno scambista e tu no, io faccio una cosa aberrante e tu no, non ti sembra questa una cosa aberrante? Nessuno viene a raccontarti ciò che fa tra le mura domestiche, ma credo che molti facciano cose aberranti, non credi?
Fantastico, fantastico veramente mio caro Golem.
Io non ritengo che la nostra cultura sia migliore delle altre, è solo diversa, e come tale ha creato una koinè che è condivisa, più o meno consapevolmente, dalla stragrande maggioranza di chi l’ha acquisita. È un linguaggio comune a un gruppo sociale. La tua invecs è una posizione soggettiva che la stagrande maggioranza di quel gruppo riterrebbe un’aberrazione sessuale, vale a dire, una “deviazione” rispetto ad una “regola” accettata dalla maggioranza dei possessori di quella cultura. Regola che evidentemente ha funizionato meglio rispetto a quella che piace a te, a prescindere dall’eventuale moralismo col quale può essere giudicato lo scambismo da qualcuno. Cioè, piace di più la monogamia, al limite il tradimento come variante sessuale, ma anche quello è normalmente monogamico.
Le “aberrazioni” letteralmente sono distorsioni della visuale o di una norma.
Se per te lo scambismo non è un’aberrazione di quella visuale che riguarda i rapporti sessuali con un partner, col quale si hanno anche quelli sentimentali, siamo tutti contenti per te. Meglio di così che vuoi.
Ma poi ripeto, hai un’interlocutrice che ti capisce, perché ti accanisci con chi non ti capisce?
Golem, sei veramente bizzarro. Io non so da dove tu desumi che la nostra cultura sessuale sia millenaria. Forse sei di quelli che si muovono come se il domani fosse un fatto certo, come se non percepissi che ogni attimo è un cambiamento di quello precedente. La donna, in quanto essere umano, sta vivendo un momento di crescita che la sta conducendo ad una parità con l’uomo. Questo cambiamento ovviamente si ripercuote sulla valenza del sesso, che tu lo voglia riconoscere o meno. Lo scambismo è parte di questo tumulto intellettuale che altre culture hanno percepito molto prima di noi, si tratta di capirlo per tempo, al fine di non restarne vittime. Non si sta parlando di bere il merum, che per quel che ne sappiamo, poteva anche essere buonissimo, si tratta piuttosto di comprendere come; dove; perché ed in che modo questo fenomeno sta entrando nelle nostre vite. Sul fatto che ti senta eterosessuale, non ho alcun dubbio, ma il fatto che tu voglia rinnegare la tua essenza femminile che comunque ti appartiene, mi fa riflettere sulla tua vera natura.
Ciò che mi sfugge è la ragione del perché frequenti questo dibattito; forse perché sei animato da quello spirito di vendetta autistica da me accennato in un post precedente.
Vedi Golem, l’uomo è troppo preso dalla visione di machismo, di virilità che penetra sempre ed in ogni dove; questa però è un’idea sbagliata; l’uomo è anche sensibilità; integrazione; comprensione…; non si tratta di essere eterosessuali o meno. Io non ho paura della condizione d’angoscia che vivono coloro che hanno timore di lasciarsi alle spalle la loro vita da bambini per affrontare il mondo da adulti; dove spesso ci si può trovare a combattere da soli, ma che il più delle volte ci dona piaceri immensi. Non necessita sempre prendere le cose, bisogna anche essere capaci di condividere ciò che in realtà non ci appartiene. L’amore spesso ci fa dimenticare questa valenza della vita. Noi, mettendo al mondo un figlio, sappiamo che quello è il frutto del nostro agire, che appartiene a noi più di ogn’altra cosa, avvolte siamo capaci d’amarlo più di noi stessi, ma sappiamo anche che verrà un momento che necessita lasciarlo libero d’andare. Questa verità non può essere disconosciuta. Non si tratta di intellettualizzare le cose ma di comprenderle.
Il femminicidio non è solo quello dove si perpetra un omicidio per la paura di perdere ciò che si pensa ci appartenga, ma è anche quello dove non si uccide solo per paura delle conseguenze.
CB,
grazie per la disponibilità. mandami pure quello che hai sui Sumeri qui: carren2@gmail.com , senza alcuna urgenza.
con l’occasione, Buone Feste a te, a tutti gli altri utenti e agli amministratori del sito.
CB, io ho esaurito la pazienza. Non ce la faccio più a dover ripetere sempre le stesse cose.
Se non capisci cosa hanno significato duemila anni di una certa cultura nei confronti dei nostri comportamenti sessuali, lasciamoci così senza rancor, come recitava una vecchia canzone.
Ripeto, continua tranquillo con Rossana. Vi capite perfettamente.
P.S. del merum sappiamo tutto CB. Era un liquido rozzo, ma che dava ebbrezza e che oggi sarebbe imbevibile.
Tu devi approfondire quello che leggi CB, e non interpretarlo a tuo vantaggio. Non basta per renderlo credibile. Ne abbiamo a sufficienza di soggetti che credono di sapere cos’è l’amore avenndo letto le rubriche della posta del cuore.
Una domanda x uomini che scambiano:andate in un club, conoscete una coppia e decidete di fare lo scambio. Il lui dell’altra coppia è molto più dotato e vostra moglie prova molto piacere durante il sesso con questa persona, cosa si prova? felicità per la moglie o invidia per la maggiore dote dell’altro uomo? Un amico mi ha risposto una gran dose di invidia perchè nel privè la prestanza fisica la si nota tantissimo ed ha il suo peso psicologico…anzi questo qui mi ha detto che quando succede prova ammirazione x lo stallone
Dottor Golem. In tema di civiltà mediorientali, Lei sa quanto io sia esperto. Oltre ai laidi Sumeri (di cui oggettivamente non sappiamo manco se siano esistiti e nulla in ogni caso ci hanno lasciato che possa definirsi come ‘reperto discriminante’), La invito ad approfondire la cultura dei Sughèri, i famosi fabbricanti di tappi al servizio di Eleonora d’Arborea, Colei sì entrata giustamente nell’historia vera. Però devo rilevare, con somma tristezza e con il cuore trafitto da 12 stiletti, che la narda disdegna il sughero. Se Lei desidera possiamo fare a cambio: io Le dò un tappo metallico di narda millesimata 1954 al ginepro (rarissimo) e Lei mi dà un tappo dei Sughèri. È scambismo pur questo, e già questo – ammettiamolo – qualche conato lo provoca.