Scambio di coppia, il gran ritorno
di
Seb
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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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CB,
sapevo sia delle parti sovrapposte dell’attuale cervello umano che delle zone interiori schematizzate da Freud per la capacità di barcamenarsi in un accettabile equilibrio d’insieme.
SECONDO ME, l’intera vita è diretta primariamente dall’istinto, a cui, SE si presenta forte e deciso, c’è ben poca possibilità di porre freno raziocinante. riprova ne è che le più importanti decisioni di una vita nella maggior parte dei casi vengono prese in pochi secondi. anche l’assassino diventa tale quando perde la capacità di arginare le emozioni, pur essendo magari consapevole del loro devastante squilibrio, morale o sociale.
penso che raramente esista una PURA attrazione sessuale. a mio avviso, un’accensione d’interesse include quasi sempre anche parti ancora inesplorate delle potenzialità del soggetto interessato, che si rivelano in modo velato e confuso, pronte a essere sperimentate, anche emotivamente, soprattutto in gioventù o per carenza d’esperienza.
per la genetica che fino a ieri le ha esposte a eventualità di gravidanze, continuo a ritenere, per ora, che le donne abbiano maggior bisogno del maschio di coinvolgimento emotivo in episodi di normale infatuazione.
…/…
segue per CB
infatti, è alle donne che di solito è demandato l’ambito dei sentimenti.
come, però, ho già precisato, distinguo un periodo di crescita in entrambi i generi. se ancora abbastanza immaturi, in amore si lasciano trascinare dall’ideale, cercando di ricrearlo come l’hanno conosciuto o come vorrebbero che fosse.
in una successiva fase, più concreta e spesso con qualche scacco alle spalle, cercano maggiormente di far sì che il raziocinio affettivo e mentale inglobi l’istinto, con risultati spesso poco entusiasmanti, poiché in molti casi questo risulta maggiormente sacrificato.
se prima era la sessualità che governava il sentimento amoroso, ora è questo che s’impone sulla sessualità, con i ben noti inconvenienti (tradimenti e ricorso a prestazioni sessuali a pagamento).
a grandi linee suddivido, poi, due momenti nella coppia di lunga durata: quello dell’innamoramento (dai 3 ai 5-7 anni in media), in cui non si prende nemmeno in considerazione l’idea di guardare ad altri, al successivo, pressoché inevitabile, passaggio all’appiattimento della routine, in cui può essere utile, proprio a fini di stabilità di coppia, inserire stimoli condivisi e pilotati di evasione prettamente sessuale.
CB. Ho cercato di leggere buona parte del dibattito andando a ritroso con i commenti. Credo che sia un terreno di discussione vastissimo, dal quale non può emergere una filosofia universalmente migliore, ma solo a livello di personale “sentire”. E’ vero, la cultura influenza profondamente gli individui, esistono popolazioni culturalmente promiscue che al sesso danno una valenza diversa da quella occidentale e paiono pure molto più sereni di noi.Sono presenti anche le personali inclinazioni,la tendenza ad identificare un tutt’uno tra sesso e amore con un unico individuo. Il punto è “stare bene”, singolarmente e/o in coppia e tale stato emotivo non è detto che non possa essere ottenuto sia dalla coppia monogamica, sia dalla coppia scambista.E’ interessante evidenziare che il dibattito abbia messo in luce quanto la sessualità sia importante nella nostra civiltà e sia usata come metro di giudizio per le relazioni umane. Il sesso (nascosto) al di fuori della coppia è identificato con il tradimento,ma mi chiedo come mai altre cose non lo siano. Flirtare ad esempio con altri, è considerata pratica normale e innocua eppure se vogliamo, è anch’essa dedita a soddisfare un nostro personale bisogno, che può essere la vanità.
Essere oggetto di attenzioni “esterne” o averne, avere fantasie su altri, si potrebbe andare avanti con numerosi esempi.. Il punto è che per la nostra cultura le situazioni non sono assolutamente sullo stesso piano, ma mi domando cosa accadrebbe se fossimo invece immersi in una cultura che condannasse anche tali pratiche. Forse si tornerebbe all’Italia arcaica che oggi vediamo superata. In un certo senso la tua visione può (forse) essere considerata futuristica, chi lo sa, se e quando il sesso verrà vissuto come un puro rituale di accoppiamento. Poni domande che difficilmente trovano una risposta certa, ma anche tu a mio avviso non hai tutte le risposte.
Intanto credo che lo scambismo possa essere la soluzione ad un calo di attrazione verso il partner e rappresenti quindi una soluzione extra coniugale ad un problema coniugale. Sempre di una toppa si parla.
In secondo luogo, se la tua compagna cambiasse idea riguardo lo scambismo che faresti?
CB,
qui lo spazio si fa sempre più ridotto, per cui continuo l’esposizione dei concetti iniziata con i post 3752 e 3751.
in gioventù ho sposato un uomo che, senza dargli una specifica denominazione (ancora non coniata), avrebbe voluto che ci considerassimo una coppia aperta. cosa per me inimmaginabile, e di fatto anche inattuabile, per varie ragioni. lo scambismo avrebbe potuto essere, invece, una modalità accettabile, scalzando soprattutto il senso di possesso maschile.
PER ME, sia l’attrazione fisica che quella emotiva, ENTRAMBE ISTINTIVE, SE molto forti, NON sono condizionabili. in ogni legame amoroso sono presenti tutte e due, in diversa entità. sta all’interessato individuarle e soppesarle, dando al rapporto la sostanza preminente che gli compete.
nelle normali coppie monogame il tradimento, FISICO o EMOTIVO, è molto spesso presente (concreto il primo, impalpabile il secondo). tanto varrebbe ammetterlo, e tenerne conto. gli equilibri di una coppia di lunga durata sono quasi sempre instabili, e ognuno li fa quadrare a modo suo.
lo scambismo consente la presa d’atto di questa REALTA’, favorendo la stabilità della famiglia. come potrebbe fare un legame a tempo, da rinnovarsi ogni 3-5 o 7 anni.
../..
segue per CB
essendo però ogni individuo una monade, sia emotivamente che culturalmente, è logico che cerchi la compagnia e la condivisione con chi è maggiormente affine, per lo meno nella visione dell’interscambio di coppia. pertanto può essere pienamente soddisfatta sia la coppia monogama che quella incline allo scambismo. in “amore” quello che più conta è l’entità media di reciproco benessere e soddisfazione.
è sulla qualità/maturità psichica e morale in senso lato degli interessati che si dovrebbero valutare sia il rapporto che le scelte per mantenerlo vitale.
come nell’800 in Occidente è stato necessario un movimento romantico, che rompesse la consuetudine dei matrimoni predisposti dai genitori degli sposi, negli anni ’60 del ‘900 ha avuto luogo una rivoluzione in ambito sessuale e famigliare, da cui sta derivando la corretta valutazione della SESSUALITA’ come elemento di particolare valenza vitale, a mio avviso PER NIENTE difforme dalla altrettanto giusta valutazione del SENTIMENTO, come istanza altrettanto vitale (solo quasi sempre meno EVIDENTE). si sta iniziando ad accettare la 1a spaccatura mentre continua il rifiuto della 2a.
resta l’obiettivo di evitare gli eccessi negativi in entrambi gli aspetti.
Golem, mi piacerebbe capire in cosa l’amore che tu intendi, cioè quello con la “A” maiuscola, che provi soltanto con la tua donna, si differenzia da quello stereotipato di due cuori ed una capanna per intenderci.
Capisco che ti sei stufato di ripetermelo, ma se tu mi spiegassi in cosa differisce l’amore che provi per la tua donna da quello che provi, mettiamo per tua figlia ad esempio, forse potrei anche capire ed evitarti tante ripetizioni.
Cara rossana, posso dire che in linea di massima concordo con quanto hai scritto, vorrei però meglio focalizzare un particolare che ritengo alquanto rilevante: quando noi analizziamo i processi funzionali delle cose, ed in questo caso del nostro stesso cervello, lo facciamo in modo progressivo, cioè consideriamo un passo dopo l’altro l’evolversi del processo sotto esame; in realtà però le operazioni all’interno del cervello avvengono in maniera velocissima e parallela; semplificando, alcune cose vengono sviluppate in contemporanea. Questo può indurci perciò in errori valutativi, ad esempio, quando dici: “penso che raramente esista una PURA attrazione sessuale.”; io invece, ma di questo non ho alcun riferimento, ritengo che l’elaborazione primaria ed istintiva, >>>
>>> effettui una selezione delle utilità in base ai suoi bisogni che sono: pericolo, cibo, sesso. In un tempo infinitesimale però, si attivano tutte le altre parti in gioco, dandoci l’impressione che non si tratti di “PURA attrazione sessuale”.
Riguardo poi al fatto che i sentimenti prendano il sopravvento sull’istinto, anche lì ci andrei piano, nel senso che quando intervengono i valori elaborati in maniera più consapevole, come i sentimenti appunto, la parte istintiva non viene soffocata o scavalcata da essi, ma semplicemente questi restano più presenti nel nostro concepire, creando una sorta di menzogna a noi stessi che può anche avere gravi ripercussioni. Su questo “auto mentirci” che per lo più si basa il lavoro di psicologi, psicoanalisti …
Benvenuto beetlejuice
Ho letto con attenzione il tuo intervento e sono lieto di trovare ancora un contraddittorio di valore. Mi sento di condividere quasi totalmente il tuo intervento, ma capita avvolte che una piccola ed innocua sfumatura porti a catastrofiche conseguenze, quindi mi riservo per il prossimo intervento, di meglio chiarire alcune tue osservazioni.
Qui purtroppo lo spazio è molto esiguo per le esigenze di questo dibattito e dobbiamo quindi adeguarci.
beetlejuice , sottoscrivo in pieno la tua osservazione sul cambio di prospettiva dal sesso al flirtare, che anche se di valenza disomogenea, serve a ben focalizzare l’argomento. Un punto che però evidenzierei è: “Poni domande che difficilmente trovano una risposta certa…”; diciamo che è evidente che non c’è mai certezza in nulla. Vediamo come procede la scienza che mi pare la nostra attività d’indagine più incisiva: si pone domande impossibili e risponde in modo preciso ma non definitivo. Credo che questa sia la sola possibilità che abbiamo di procedere, quindi non è una mia esclusività.
Permettimi ancora un’osservazione riguardo a: “Intanto credo che lo scambismo …rappresenti quindi una soluzione extra coniugale ad un problema coniugale”;
anche se in alcuni casi questo risulta verificarsi, non ritengo però debba essere considerata una valenza fondamentale di questa pratica.
Infine rispondo alla domanda che mi poni chiarendo che essa ha valore soltanto individuale ovviamente. Ritengo che lo scambismo abbia valenza soltanto nella complicità all’interno della coppia, quindi niente complicità, niente scambismo. Per onestà intellettuale, devo però aggiungere che gli individui singoli, in larghissima maggioranza uomini, >>>
>>> sono ammessi nel mondo scambistico, come elementi marginali o accessori, e vanno a soddisfare particolari esigenze di alcuni. Detto ciò, ritengo che nel mio caso, nonostante la mia donna mi ha anche concesso di partecipare a giochi di coppia come singolo, non ritengo la cosa di uguale valenza, e quindi non ne sono interessato. Conosciamo addirittura una coppia che pratica il sesso libero, nel senso che entrambi hanno rapporti esclusivi al di fuori della coppia stessa. La mia donna mi ha anche proposto di approfittarne, sapendo la reciproca attrazione che proviamo quella donna ed io, ma sarebbe soltanto sesso fra noi, che è una cosa che, almeno al momento, non mi interessa. Attualmente stiamo vivendo un periodo (oltre un anno ormai) di totale assenza dalla scena dello scambio, e per la lontananza dovuta al lavoro, abbiamo anche sporadici rapporti intimi; nonostante ciò non ho mai sentito il bisogno di rapporti “extra”, cioè non condivisi con lei. Ritengo si tratti di un qualcosa di simile a quello che Golem spiega di provare con la sua donna. In pratica, al di fuori della nostra coppia, la trasgressione non ha senso, questo almeno è quello che provo io, ma mi sentirei di dire che quasi certamente anche la mia donna.