Scambio di coppia, il gran ritorno
di
Seb
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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Sì, la fedeltà è una scelta libera dell’amore. È una decisione, un impegno della volontà, un lavoro per non esporre l’amore al rischio della morte cioè della fine che genererebbe morte interiore a sé ed all’altro,come quando si perde una persona cara. La vita è imperfetta e non è esente dalla morte, ma la fedeltà è già qui un assaggio SCELTO di eternità, per chi crede nella vita!
Ma secondo il tuo.auterovole parere CB, l’assioma che vai dichiarando sarebbe quello che il monogamo, ancorchè felice di esserlo, corrisponde a un individuo condizionato da stereotipi e luoghi comuni, mentre lo scambista avrebbe superato questa sciocca barriera culturale, dando libero e sano sfogo alla tendenza poligama che è immanente nell’essere umano. Non prendi minimamente in discussione che un monogamo “scelga” di essere tale perché trova tutto quello che serve nel suo rapporto esclusivo.
Ti avrò scritto venti volte che quando ero libero ho saltato la cavallina allegramente, frequentando anche più donne contemporaneamente. Ma era “ginnastica”, non amore. Uno sfogo sessuale sostenuto dall’energia della gioventù che mi era concesso per mia immeritata fortuna da un bell’aspetto, e dal fatto che perdipiù non ero del tutto stupido probabilmente. E ancora oggi vi sarebbero buone possibilità in quel senso, pensa.
Poi un bel giorno trovo una donna che mi completa, con la quale soddisfo tutti i miei desideri, con un sentimento reciproco che ci lega che è il vero motore del desiderio sessuale. Una donna che oltretutto è ancora una gran femmina nonostante gli “anta”. Ma mi dici per quale motivo dovrei scambiarla con qualche cesso o qualche ninfomane di cui non so niente? >>>
Cuore, non so cosa tu vedi di bene nella natura; in un terremoto; in uno tsunami o in un tifone o addirittura in un’esplosione di una stella o nello scontro tra due galassie. Ripeto, il bene ed il male sono valori umani, termini irreali che noi assegniamo alle cose, non esiste un bene o un male assoluto ed universale. Il tuo pontificare su questi valori, io lo ritengo un atto di presunzione. Capisco che tu possa nutrire qualche dubbio sulla veridicità delle mie affermazioni; questo però ti è concesso solo se hai la possibilità di osservare qualche discrepanza di esse rispetto a fatti incontrovertibili, non certo rispetto ad un tuo credo che è una qualità del tutto personale. In questo caso si dimostra soltanto arroganza.
Chiara, come ho già espresso in precedenza, gli occhi vedono le cose che gli capitano d’innanzi e la mente raccoglie ciò che gli serve, non possiamo pensare che quella è la realtà, perché è troppo parcellizzata. Qualche tempo fa ho conosciuto un pizzaiolo di Imola, di origini siciliane, che aveva appreso il suo lavoro da un modenese; esso pretendeva di spiegare ad un napoletano che la sua pizza era migliore di quella napoletana. Io veramente non so dove in questa storia si annidi la realtà.
Personalmente non comprendo la tua richiesta di aiuto, visto che hai già molto chiara la tua avversione a questo mondo; vuoi forse che ti suggerissimo un modo per convincere questo “tuo uomo” a cambiare il suo modo di concepire la vita?
>>> Ma lo capisci che non ha senso, se non per uno come te che ha quella passione che, secondo me, gli proviene da qualche turbe sessuale provocata da chissa cosa e chissà quando?
Quelli sono posti laidi a prescindere dalle tue illuminate idee. E a te eccita il laido. Che però non ritieni di definire tale perchè, presuntuosamente, gli vuoi dare un’aura progressista e persino aristocratica, quando invece è semplicemente decadente.
Essere scambisti, voieur, esizionisti e affini è una devianza della maturazione sessuale, è inutile che tiri in ballo le culture orientali, estrapolandone contenuti che poi applichi con leggerezza alla tua tesi credendo così di dimostrarla. Non funziona così, a meno che non abbia a che fare con soggetti come Frischitto.
Ti ho mai raccontato che many years ago scopavo una tizia che aveva un marito che si masturbava mentre lei si faceva la doccia, guardandola dal buco della serratura? Ecco, quello apparteneva alla sconfinata categoria dei sessuofobi ignari. Gente che non ha superato una certa fase della maturazione sessuale. La poveretta, peraltro molto “bona”, e bisognosa di sesso come tutte le donne sane, si rivolse a me, ed io, allora single, la “aiutai”. Ma sono certo che il marito sapesse e forse si eccitava al pensiero, ma non era presente. Io sono un “lupo solitario” e non solo in quei momenti. Lei di uomo ne voleva uno solo, e non che la scambiasse, ma che la scopasse, ma non usando quello della serratura come buco.
Una cosa NEGATIVA come l’infedeltà, per quanto possa essere buona l’intenzione con cui la si esegue, perché si vorrebbe ricercare il bene, mettendolo a disposizione di tutti per difendersi psicologicamente dalla paura di perderlo, non smette di provocare il male, e l’atto che la realizza risulta negativo, perché danneggia la persona, con perdita dell’autostima e quindi, della sua identità! Perciò, è contro la natura stessa dell’Io e distrugge chi tradisce e chi è tradito, producendo l’effetto disperante che si voleva evitare: lo si perde per l’ennesima volta nella vita, sentendosi traditi ed umiliati per aver nutrito l’egoismo altrui nella speranza di “ingraziarsi” il boia!
L’esclusività è necessaria al rapporto di coppia, per proteggerlo dalle aggressioni emotive e confondenti della violenza “legalizzata” che gli viene inflitta, scambiando, per debolezza e per carenza di autostima, il male per bene.
Solo dopo essere morti dentro è possibile tradire l’amore ed essere traditi senza sentire nulla: quando si è morti, nulla più causa dolore, ma questo non è amore. Non è amore neanche verso sé stessi l’usare sé e l’altro come due oggetti non pensanti e senza sentimenti. Infatti, segue il vuoto, per la disintegrazione dell’Io e del suo nucleo identitario.
Con questo, concludo e vi saluto. Buon proseguimento!
Cuore, non comprendo tutta questa tua supponenza che esprimi nei miei confronti, come se solo tu fossi in grado di comprendere i valori che indichi; in verità a me dai la sensazione di non conoscerli per niente. Sulla Treccani trovi: “: bene – Tutto ciò a cui viene attribuito valore, pregio, dignità qualsiasi…”; in pratica è un valore che “viene attribuito”, perciò non ha alcuna valenza di universalità come tu vuoi far credere. Il male ovviamente, essendo il suo contrario, presenta la stessa valenza. Per quanto riguarda la fedeltà, non avendo mai tradito la fiducia accordatami dalla mia compagna, io mi ritengo degnamente fedele alle sue aspettative.
Golem, l’assioma che riferisci, io non l’ho mai né dichiarato né sostenuto, anzi, se leggessi con più attenzione ciò che scrivo, non dovrebbe esserti sfuggito che condanno sempre e comunque ogni tipo di supponenza, compreso quindi il giudizio su: “tutti quelli che…”. A me piacerebbe che le persone fossero tutte consapevoli delle scelte che fanno, senza condizionamenti esterni, cosa che purtroppo avviene molto di rado. Lo scambismo, se perseguito in modo consapevole ovviamente, consente di superare un condizionamento in ambito sessuale molto diffuso. Se ci sono individui che scelgono di essere monogami consapevolmente, per me ben vengano, ci mancherebbe altro. Il fatto è che spesso mi trovo a discutere con monogami che lo sono soltanto perché così prescritto, adducendo assiomi stereotipati, >>>
>>> oltretutto pretendendo di essere nella ragione. Questo mi disturba molto, ed in egual misura sono nauseato anche dagli scambisti che lo fanno per le ragioni che adduci tu e tanti altri monogami.
Una cosa che spesso viene alla luce e mi lascia perplesso, è che i rapporti sessuali siano liberi fino a quando si è singoli poi, quando si stabilisce un rapporto di coppia stabile, tutto cambia, Ciò che prima era concesso, ora diviene proibito, come se nell’idea stessa di coppia stabile, sia implicito un accordo di fedeltà che quindi viene sancito dall’esterno della coppia. Considero questo un’inammissibile ingerenza che proprio non comprendo. Personalmente ritengo che gli unici ad avere diritto a stabilire i termini del rapporto debbano essere i componenti la coppia. L’amore tra i partner, la fedeltà tra gli stessi, e il rapporto erotico esistente tra i due; non cambia, sia se si è monogami, sia se si è scambisti, l’unica vera differenza è che mentre per i primi, i termini dell’accordo vengono sanciti automaticamente dalla cultura vigente, subendoli; per i secondi è la coppia stessa a definirne i limiti. Se nei rapporti amicali degli scambisti, sono ammessi anche giochi in cui la sessualità può essere inclusa, donando una ulteriore qualità derivante dalla sensazione di libertà dai vincoli istituzionalizzati, oltre una complicità ed una intimità ancora più spinti, questo è una questione che è giusto spetti soltanto a loro stabilire.
Cb, facciamola semplice: se avessi incontrato uno come te che voleva mettermi le corna, sai dove l’avrei mandato prima ancora che finisse di pensarlo e con un bel calcio?
Io non accetterei mai che il mio rapporto d’intimità e di amore che mi dà il primato nel cuore di quella persona, venisse condiviso con CHICCHESSIA! E spero di essere stata più chiara stavolta!
Per quanto riguarda il male e il bene, pure qui facciamola semplice: il male ti fa male e lo eviti perché ti fa soffrire e il bene ti fa bene e lo cerchi. Il piacere: ora ti fa bene, per cinque minuti, e poi ti fa male anche per il resto della vita. Distingui tra piacere breve e bene duraturo!
Sono supponente? Esserlo o non esserlo non mi cambia niente! Se per te lo sono: grazie!
Per quanto riguarda la fiducia: la tua lei ti dà fiducia mentre tu la cornifichi? Certo, è come la sindrome di Stoccolma! Da evitare.
CB,
concordo con:
– “non esiste un bene o un male assoluto ed universale”;
– “gli unici ad avere diritto a stabilire i termini del rapporto debbano essere i componenti la coppia”;
– “come se nell’idea stessa di coppia stabile, sia implicito un accordo di fedeltà che quindi viene sancito dall’esterno della coppia”.
quanto alla consapevolezza che si può avere di sé, è vero che questa difficilmente potrà mai essere totale ma, secondo me, se si è adulti, si dovrebbe essere in grado di distinguere, almeno a grandi linee, la pura e semplice sensualità dalla sensualità unita ad altri elementi, sia emotivi che di condivisione di progetti di vita.
gli americani e gli anglosassoni sono in tal senso più onesti di noi, nel definire linguisticamente il rapporto primario di coppia: “fare sesso”, e non “fare l’amore”, che al sesso può essere, e non essere, collegato.
riprova ne è che, nell’attrazione giovanile istintiva, che include sesso e sentimento, questa può venire a cadere quando viene meno il gusto sensuale, mentre nella forma di attrazione più matura, che nell’emotività include anche la sensualità, la coppia corre il rischio di dividersi quando non sono più condivisibili gli iniziali progetti di vita.
per me sei una persona molto evoluta, mentalmente libera, che leggo sempre volentieri e da cui spesso ho qualcosa da imparare.
CB: ” Golem…non dovrebbe esserti sfuggito che condanno sempre e comunque ogni tipo di supponenza”.
Non mi è sfuggito che lo dichiari, ma non mi è sfuggito neppure che non lo pratichi. E lo si capisce quando dici che ti piacerebbe che lo scambismo venisse visto in maniera diversa dichiando che “A me piacerebbe che le persone fossero tutte consapevoli delle scelte che fanno, senza condizionamenti esterni”.
CB, non so più come spiegartelo. Io sono felice del mio “regime” sessuale e non mi sento per nulla condizionato da un bel niente, specie dopo aver avuto tutte quelle esperienze di cui ho accennato ieri.
Tu, come molti coi quali ho avuto modo di dialogare su questo forum, hai una visione “tubolare” delle cose, o quanto meno dell’argomento di cui parliamo.
Ci sarebbero decine di esempi che dimostrerebbero che la tua è una posizione di retroguardia e non del contrario, come con enfasi vorresti dimostrare
I tentativi della cultura hippy negli anni ’70 della coppia aperta si sono rivelati un fallimento. Leggi al riguardo.
Te lo ripeto sino allo sfinimento: goditela la tua passione, ma non farne la “scoperta” che cambierà il mondo.
C’è gente che si fa pestare a sangue per “godere” del sesso, io invece me ne schioppavo una dietro l’altra, anche lo stesso giorno, mentre tu scambi la “tua” donna. È tutto lì, un banale modo come un altro di “venire” quando l’ormone si fa sentire. C’est tout.