Scambio di coppia, il gran ritorno
di
Seb
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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Scambi la sicurezza di sé per presunzione!
Io ti elenco ciò che per esperienza mi genera il bene. Tu la metti sul piano personale per mettermi in difficoltà. Fai pure. A me non interessa granché: quella fase l’ ho passata a 16 anni. Perciò, sono tutto quello che vuoi. Non cambia cmq la mia essenza che è ben stabile.
CB,
mi sembra di poter capire abbastanza bene il tuo punto di vista. Non sempre lo scambismo è sinonimo di fallimento di coppia, come non sempre la monogamia, soprattutto se forzata dalla visione stereotipata del rapporto amoroso o dalla possessività di uno solo dei partner, è sinonimo di unione perfettamente riuscita. tutto è sempre relativo, legato alla maturità, alla capacità d’introspezione e all’onestà con se stesse delle persone in questione.
la mia sintesi GENERALIZZATA del rapporto di coppia è la seguente: vi può essere attrazione puramente sessuale in tutte le stagioni della vita; in gioventù spesso si sperimenta un’attrazione a fini sessuali, che però quasi sempre include anche aspetti emotivi (istinto di riproduzione, che contempla raramente, almeno all’inizio della conoscenza, fini di futura stabilità); attrazione essenzialmente emotiva, più matura, che si estende poi al lato sessuale, volta a mettere su famiglia e a condividere obiettivi nel futuro (istinto di aggregazione, favorito e cristallizzato da costumi ed esigenze sociali).
Superati i 20 anni, credo che ognuno sia perfettamente in grado di sapere cosa sta vivendo con l’altro e quanto questo sia bene o male per lui. Nessun tipo di condivisione dovrebbe mai essere forzato e, tanto meno, nessuno dall’esterno dovrebbe poter giudicare, in base alla sua visione dell’amore, come si manifesti per un altro questo sentimento, che di fatto, di per sé, ha ben poco a che vedere con la pura sensualità.
Mi piacerebbe rispondere adeguatamente a tutte le questioni sollevate sia da Cuore che da rossana, ma purtroppo lo spazio è quello che è e quindi non posso che provare ad essere sintetico.
Cuore, “Chiediti: sono felice? No. Come potrei migliorarmi? E vedrai che le risposte le trovi negli stereotipi che neghi.”; alla prima domanda io rispondo difformemente a quanto presupponi, infatti dico: “SI”; alla seconda invece, rispondo che non è negli stereotipi che vedo la soluzione, ma bensì nello studio.
Riguardo a: “… che vivo io, ma se insisti si vede che non hai la forza di rinnegare le schifezze che generano il male”; se questo non è un giudizio nei miei confronti, non capisco cosa sia.
La natura non rappresenta quell’amore che ti ostini a voler immaginare. Il leone che uccide i leoncini perché ha spodestato il capobranco, è anch’esso un atto d’amore, anche se tu non riesci a riconoscerlo. L’essenza della natura non è essere buona ed amorevole, la natura ha permesso la comparsa dei predatori come delle prede, per lei non esiste buono e cattivo, questa è una discriminante prettamente umana.
Lo scambismo non è innaturale in quanto esiste da sempre tra gli esseri sessuati, al fine di rendere più performante la riproduzione.
Una particolare cultura umana, per rispondere ad alcune specifiche esigenze sociali, mette al bando questa pratica.
L’amore buono, è una classificazione stereotipata di una certa cultura umana e non è assolutamente rispondente alla natura, >>>
>>> che è fatta di costruzione e distruzione; di vita e di morte.
Non ti avvedi che gli assiomi che tu adoperi per costruire le tue convalide o condanne, sono semplici convincimenti coatti. Dedurre da essi una verità non potrà mai portarti da nessuna parte, non ti sarà quindi mai possibile comprendere l’ignoto se l’unico strumento che adotti e quello dedotto da queste convinzioni.
rossana, anche se con qualche leggera limatura qua e là, posso concordare con te la tua analisi. La sola cosa che obbietterei con fermezza, è il fatto che: superati i 20 anni, si sia perfettamente in grado di sapere cosa si stia vivendo con l’altro. Personalmente credo che la piena consapevolezza di noi stessi non siamo in grado di raggiungerla mai. I grandi maestri di molte di quelle che noi indichiamo genericamente come filosofie orientali, tentano di raggiungere l’illuminazione, che non è altro che quella chimera della consapevolezza del tutto. Questo non deve però farci desistere dalla ricerca di un certo grado di essa, perché questa non è una qualità assoluta, essa non è un valore che esiste o meno, ma piuttosto è una dimensione che possiamo accrescere in noi stessi. La consapevolezza non ha una valenza di tipo digitale (Vero o Falso, Si o No), ma piuttosto analogica (un susseguirsi di valori discreti, 1-2-3-4…). Se fossimo così consapevoli, non si spiegherebbe l’esistenza dei fallimenti.
3573
“In realtà hai voluto vedere ciò che volevi; Lucrezia ha riportato una sua visione, più rispondente al tuo concepire, perciò hai glissato quanto riportato da Chiara: “… mentre il mio lui si scopa la semimodella”.
In merito a quanto ho riportato, il lui della coppia che si esprime così sulla semimodella è, a tutti gli effetti, un rospo. Bassino, minuto, con la testa grossa, le mani da femminuccia e pure mezzo calvo. Non mi piace commentare il fisico, ma qui si fraintende e devo farlo: pure la moglie è zero attraente, anzi, purtroppo è quello che si può definire un autentico “cesso” (anche se magra e con un seno abbondante, quindi adattissima allo scopo, lo scambio al buio). Questa coppia qui, sono certa che fuori dal privè non riceve nessun tipo di avances o attenzioni, non entra nel gioco quotidiano del flirtare, del ricevere un complimento o un corteggiamento. L’impressione che ho io nettissima è che lui non abbia mai smesso di essere attratto dalle belle donne e di desiderarle, pur avendo affianco una moglie che lo ama, e che abbia deciso di frequentare i club scambisti per poter “mettere le mani” gratis su qualche bel bocconcino. La moglie accetta perchè lo ama disperatamente. È una cosa tristissima…e così sono la maggior parte delle coppie che ho visto.
Quindi confermo Lucrezia, l’esperienza non assolutamente mai piacevole per entrambi i partner ed è questo l’errore che porta le coppie scambiste a scoppiare
La natura ha l’inclinazione a cercare il bene, anche attraverso il male, sia la natura animale che quella umana. Il bene non è farsi “spodestare”, come insegnano pure i leoni! Un sistema che non è unito in sé stesso e non persegue il suo bene, è pervertito, cioè cerca la sua stessa morte e non il suo bene. È sbagliato cercare il bene nel male!
Sei felice? Bene per te, ma lasciami il beneficio del dubbio, soprattutto a lungo termine.
Non ti giudico! Non giudico te come persona ma esprimo un parere sui fatti che OVVIAMENTE può essere anche negativo!
Se tu te la prendi, anche quando io parlo genericamente, come quando disprezzo il tradimento, di sé e dell’altro, pensanti entrambi e non animali soggetti ai propri istinti, perciò sofferenti perché consci del proprio bene, anche istintivamente, che viene riconosciuto e tradito,forse ti senti in difetto e vorresti farci sentire pure me, ma non è un mio problema, seppur empaticamente me ne dispiaccia! Saluti.
Aggiungo, quanto è patetico che un uomo sposato e bruttino, si vanti di essere riuscito a farsi una “semimodella” nel privè, grazie alla moglie? Intanto, se fosse stata davvero bella, quella sarebbe stata un modella e non una “semi”, inoltre la coppia che si è gentilmente prestata ha avuto in cambio sua moglie, che non è certo un belvedere e che fuori dal club nessuno guarderebbe mai!! Tutto è relativo quindi, se ci dobbiamo basare su degli sfigati che con la scusa dello scambismo cedono i cessi che hanno affianco…stiamo freschi!
Chiara, nel post 3499 hai scritto che: “Adesso lui racconta entusiasta di quando la moglie ha abbordato la “semimodella” francese e lui è riuscito a farsi la grande sco....…”, in patica, tra gli scambisti c’è una semimodella francese in giro che si è fatto questo tuo amico brutto, grasso e basso? perché non cerchi di scoprire dove frequenta, mi piacerebbe farmela anch’io, alla faccia della mia compagna.
Trovo tutto un po’ paradossale, non trovi anche tu?
Bene, ritorniamo a noi, grazie alla concorde visione di Chiara, Milly, Lucrezia, Cuore e Golem, abbiamo appurato che tutte le persone buone e belle sono monogame, mentre i brutti e cattivi sono scambisti; i meridionali sfaticati e ladri; quelli di colore negri ed incivili…
Personalmente ho vissuto sulla mia pelle questo becero razzismo e devo dire che non è bello, anche se molti lo ritengono un fatto acclarato e giusto. Ritengo invece che il piacere non è un valore assoluto; d’inverno provo piacere nel coprirmi dal freddo, mentre d’estate, lo provo nello svestirmi. Albert Einstein ha dedicato tutto sé stesso per dimostrarci che ogni cosa è relativa, anche ciò che consideriamo assolutamente incontrovertibile lo è, come una dimensione o il tempo. Posso ritenere che il piatto più buono, sia lo spaghetto a vongole, ma certo non posso nutrirmi mangiandolo sempre, e solo quello; ma poi, la cucina peruviana, ad esempio, non rientrando nella mia cultura, >>>
>>> non la considero neppure; non sapendo neanche se esiste un piatto di quella cucina che possa competere in gusto, con gli spaghetti a vongole. Comunque bisogna tener presente che sto sempre considerando un mio personale gusto. Bisogna infine anche considerare che nel passare degli anni, i miei gusti cambiano.
Ritengo che chiunque consideri immutabili le cose, e le voglia fermamente imporre agli altri, compia soltanto un atto di presunzione. Personalmente non intendo assolutamente convertire nessuno allo scambismo, il mio interesse è piuttosto quello di esprimere da dove prendono spunto le mie convinzioni, affinché gli altri ne possano approfittare per crescere; mi rendo però conto che, non tutti sono in grado di comprendermi. Se tutti coloro che non capiscono la mia lingua, e sono la maggior parte degli uomini, non riescono a capire ciò che esprimo, ciò non significa che dica castronerie, e questo mi conforta.
Parlano i fatti CB: si sta male nella realtà, quando non ci si attiene alle regole del bene e dell’evitamento del male. L’assuefazione al male è l’istupidimento che precede il diluvio della sofferenza morale e della morte, interiore e fisica. Il male è la sofferenza che conosciamo tutti, anche se si nasconde bene, ma prima o poi viene fuori per quello che è, dolore e morte, che nessuno di noi vorrebbe! Il bene tutti lo riconosciamo tale e tutti facciamo il possibile per assicurarcelo per noi e per coloro ai quali auguriamo salute e vita.
La fedeltà in amore, per quanto detto nella premessa sustante, è esigenza, parte costitutiva e identità dell’Io e NON UN GUSTO; valore che ne aumenta l’autostima e porta l’Io al benessere fisico e morale. L’amore quando è in funzione del bene proprio e di quello altrui, come, invece, NON è il piacere/strumento di egoismo, che separa e divide anche in sé stessi, può vincere gli istinti animali, di cui pure siamo costituiti, a favore di un’unione salda, leale e fiduciosa e stabile, che genera benessere in sé e nella coppia e nella comunità circostante.
La fedeltà è delle persone intelligenti che si amano e che si rispettano, come dimostra uno studio di cui non ricordo gli autori, è di persone che costruiscono saldamente il loro nido per proteggere sé stessi e chi amano, auspicabilmente da ogni male cioè dai nemici del loro amore.
La fedeltà è una scelta libera dell’amore.