Scambio di coppia, il gran ritorno
di
Seb
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
4.815 commenti
Pagine: « Prec. 1 … 353 354 355 356 357 … 482 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 353 354 355 356 357 … 482 Succ. »
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
>>> Attento a ciò che rispondi, perché i delicati equilibri dell’ecosistema potrebbero rompersi e noi ci ritroveremmo ad avere ancora più problemi di quelli che abbiamo, a causa di coloro che come te hanno voluto risolvere il quesito. Tu sei abituato a credere a ciò che risponde al tuo schema culturale, anche a costo della tua stessa essenza; sei credente ma non troppo, del resto la chiesa ci ha abituati a: “fai ciò che dico ma non ciò che faccio”. L’amore non è parteggiare per la zebra o per il leone ma piuttosto per la natura nella sua interezza. Se la mia donna sente la necessità di fare sesso, mettiamo con un’altra donna, giusto per non cadere nella tua solita paranoia, chi sono io per andare contro questa sua tendenza? Devo dare cieca obbedienza ad uno schema sociale, o rispondere alla natura? Già non avevo calcolato che se lei vuole ciò, dev’essere…, e allora?
Comprendo che è doloroso il solo immaginare di dover ricostruire tutto il proprio credo, ma io l’ho fatto; giorno dopo giorno ho dovuto rivedere tutte le mie convinzioni, superare le mie paure, vincere i miei timori, ed anche se so che il cammino è ancora lungo, oggi posso affermare di essere contento di aver intrapreso questa via; lei naturalmente mi accompagna sempre. Ho imparato a considerare le voci fuori dal coro, soppesarle, valutarle oggettivamente, ho imparato soprattutto ad ascoltare la natura che non sbaglia mai perché le sue regole valgono sempre; per tutto e dappertutto. Io AMO la natura.
CB, allora, vivi come ti fa più felice, con le relative conseguenze del caso. Ognuno è libero di pensarla e di fare come vuole, nel rispetto dell’altro e assumendosi la responsabilità delle proprie scelte.
Non hai risposto alla mia domanda: stai bene così? È la migliore scelta possibile? Gli esperimenti servono per indicarci la via del maggior bene. Per te questa lo è?
Il frutto che assaporiamo oggi è il frutto delle scelte che abbiamo fatto sperimentando nel tempo, non solo frutto della cultura e di una eventuale più o meno consapevole identità religiosa, e se la maggior parte delle persone auspica l’esclusività del rapporto amoroso, per proteggere sé, l’altro e la propria famiglia, forse è perché ha già sperimentato e sperimenta, ANCHE suo malgrado, ciò che tu dici cioè la tua condivisione gioiosa di un’intimità che dovrebbe essere esclusiva e magari questa non li soddisfa ma li rende vulnerabili e senza identità presso sé e presso l’altro. Se tu vuoi illuderti o violentare te stesso, fa’ pure ma sii sincero con te e con l’interlocutore…
“Io ti amerò nella buona e nella cattiva sorte, anche qualora amassi qualcun’altra/o come madre o padre dei miei figli” è difficile da accettare nell’economia emotiva e logistica delle cose. Comporterebbe senz’altro sofferenze ed enormi responsabilità, condannando a perdite non necessarie e ad una non necessaria solitudine.
Non parteggio per nessuno in una situazione gestita dall’istinto come quella che descrivi, perchè l’istinto non è moralizzabile. È, e basta.
Ma noi esseri umani abbiamo aggiunto la cultura a quegli istinti, che ha lo scopo di indirizzarli in maniera etica, cioè compatibile con una “morale” che ne giustifichi la scelta secondo i parametri sociali di quella cultura.
Il sesso è stato il più “osservato” nella nostra cultura occidentale di impronta cattolica, e molto controllato nelle sue manifestazioni, soprattutto nella donna, per ovvi motivi di natura patrimoniale attraverso la certezza della paternità.
Sono il primo a riconoscere che l’irregimentazione degli impulsi sessuali ha creato aberrazioni moralistiche che hanno portato a comportamenti paradossali, in un senso e nell’altro, e uno di questi a mio parere è lo scambismo. Come lo è il voierismo, il feticismo, l’esibizionismo e altri comportamenti analoghi che, come ho avuto modo di dire in precedenza, denunciano un rapporto irrisolto col la sfera sessuale di natura umana.
Una donna, come nel tuo caso, può avere una fame sessuale abnorme, più o meno tutti ne abbiamo incontrata una così, ma il bisogno di promiscuità che si esaurisce in un continuo desiderio di “accoppiamenti” non può essere compatibile con un rapporto d’amore che si costruisce tra due che si amano, e che sanno quanto si dà e si riceve con quella “voluta” esclusività. >>>
Ripeto, se tu sei felice e/o sereno così, benissimo. Hai fatto la tua scelta e goditela. Poi racconterai come è andata. A meno che tu non intendessi di usare l’altro come un oggetto per fare sesso e poi da “buttare via”, dopo i propri comodi, senza rispetto. Spero che non intendessi questo.
>>> L’aspetto di appagamento sotteso a un rapporto del genere non è neppure paragonabile al migliore momento di sesso con un o più sconosciuti, che, in chi lo cerca, muove solo scariche di adrenalina di cui eventualmente si diventa schiavi, come per qualunque droga dal suffisso “ina”.
L’intesa presente in un rapporto d’amore esclusivo, con l’intimità è la complicità che vi è contenuta non la può dare nessun’altra esperienza, e quando si ha la fortuna di provarla non si torna più indietro.
Tu porti esempi teorici legati alla natura per darti una ragione di certe scelte, ma esageri, denunciando implicitamente una insicurezza che non dovrebbe esserci se veramente fossi certo di aver trovato il “Santo Graal” della felicità sessuale.
Come dice Milly, ripetendo quanto ti dicevo io nei miei post precedenti, se siete o sei felice così, goditela. Il mondo è quello che ti fai intorno a te, e se quel “vestito” ti calza bene, che ti importa se agli altri non piace, seppure alcuni ogni tanto lo indossano in tua vece, e col tuo lieto consenso a quanto pare.
Golem, “No certo, amare condividendo. Sei il nuovo San Francesco. Sorella Acqua, Fratello Sole e Signor Sconosciuto che ti tromba la donna.”; sarcastico come sempre, forse sarebbe bene che riflettessi sulle ragioni di questo tuo atteggiamento e sul perché ripeti costantemente che io amo farmi trombare la mia donna; perché, semmai così fosse, non provi a pensare che mi piace vedere la mia donna appagata nei suoi desideri più inconfessabili. Io e la mia donna riusciamo ad avere così tanta intimità da riuscire a dirci anche questo, tu riesci a fare altrettanto?
Io forse porto teorie scelte ad hoc per giustificarmi, ma tu non fai neppure quello, stai solo a ripetere indefessamente sempre le stesse cose che poi sono quelle che fanno parte del tuo, e di tutti i monogami non consapevoli, schema di riferimento.
Capisco che ogni cosa che io possa dire, per te è solo motivo di scherno figlio di un preconcetto, ma provo a sorvolare tutte le tue rindondanze rimandandoti alle varie prospettive che ti ho offerto per rifletterci e, vediamo se ci sono novità; hops, manco a dirlo, non ho trovato nulla di nuovo sotto il sole.
Milly ti prego, non scrivere le stesse cose straripetute da Golem: “vivi come ti fa più felice, con le relative conseguenze del caso.”; conseguenze? A rieccoci, andiamo alle “malattie tipiche dello scambismo” e bla, bla, bla. Non ho risposto alla tua domanda? Me se non faccio altro che dire: SIIIIII… STO BENISSSSSIMO, sia io che la mia signora, grazie.
Trasgredire dignifica: oltrepassare i limiti imposti da una norma, da un regolamento, ecc.; non rispettare, violare. Riguardo al sesso, le norme sancite ci seguono finanche nel nostro letto, possiamo dire che esso è quindi trasgressivo sempre, ed ovunque. In pratica ognuno di noi è un trasgressivo. Non vedo chi ha stabilito che gli scambisti sono trasgressivi ed i monogami no.
Il sesso poi, è l’unica attività che coinvolge contemporaneamente tutti i sensi, ma proprio tutti, quindi è anche l’attività più piacevole che c’è. Mi chiedo quale ragione c’è perché debba essere limitato. I limiti del sesso sono esclusivamente quelli dettati dalla libertà: “L’essenza della libertà è non avere vincoli se non quelli del rispetto della libertà altrui”.
Infine l’amore, un sentimento fa-vo-lo-so, ma noi abusiamo di questo termine, lo parcellizziamo, lo strattoniamo. L’amore non ha limiti, l’amore quindi è dei bianchi, neri, rossi e gialli; degli alti, dei bassi, dei magri e dei grassi; l’amore è dei monogami e degli scambisti; l’amore non è esclusivo ma inclusivo, non è quello descritto nelle favole per bambine o nei romanzetti rosa; due cuori ed una capanna. L’amore è asessuato è universale. L’amore ha però bisogno di cure; di essere alimentato per crescere forte e capiente, così da contenere ogni cosa.
Ora però, mi piacerebbe conoscere le ragioni del perché bisogna essere monogami.
Non è sarcasmo CB, è solo il risultato di una incapacità da parte mia di comprendere la tua posizione, come quella di essere felice di assecondare il desiderio di una donna -che dice di amarti- di sollazzarsi sessualmente con soggetti estranei a quell’amore. Nel quale amore il sesso dovrebbe essere un “linguaggio” talmente esclusivo di un rapporto, che condividerlo con estranei sarebbe come concedere a questi le chiavi della cassetta di sicurezza nella quale sono conservate le nostre cose più preziose.
Capisci perchè non potremo mai trovare un punto d’incontro?
Io sono geloso della mia donna, ma non per volgare possessività, quanto per la sicurezza collegata a quell’intimità esclusiva di cui accennavo e che nasce da un’intesa che ci proviene da un lungo “dialogo” costruito negli anni, e non senza fatica, ma di cui il sesso, e il piacere che ne deriva, è componente essenziale e non negoziabile di “quel” rapporto. Per entrambi.
CB, di fronte a questa impossibilità di trovare un punto di vista comune, non resta che la banale conclusione che se state bene con questo stile
di vita in “comunità” nessuno ha il diritto di criticarlo.
Io ho solo espresso il mio punto di vista proiettandolo sulle mie “priorità”. Insomna, se scoprissi che la mia donna avesse bisogno di sollazzarsi con altri la lascerei libera di farlo. Nel senso che la lascerei libera da me.
Per Milly, Golem e tutti i monogami ignavi; io e la mia donna ci siamo conosciuti proprio da monogami ignavi, si, si, proprio ignavi, come i peccatori danteschi. Presto ci siamo ritrovati ad essere innamorati perdutamente, un amore profondo mai provato prima, non era semplice passione di uno per l’altro, era qualche cosa di molto più profondo. Il nostro bisogno era conoscerci intimamente, sapere cosa l’altro provava e sentiva, e questa sensazione era pressante. Iniziammo un percorso di avvicinamento che ci svelava via via i segreti più nascosti dell’altro, fino ad imbatterci in un risentimento. In breve, il nostro piacere nello stare insieme, aveva interrotto un nostro percorso di crescita in ambito sessuale. Entrambi avremmo voluto provare altro, ma non ne avevamo avuto il tempo, ma la condizione raggiunta d’intimità ci permise di svelarne i risvolti. La nostra fantasia ci venne incontro e potemmo tamponare questa “perdita”. Molto tempo dopo, eravamo a casa di amici veri, un po’ alticci in verità, ed iniziammo ad usare un linguaggio un po’ dirty. La cosa ci divertì tanto che spesso, nei nostri incontri successivi iniziammo ad usare la nostra conoscenza per allusioni, battute ed argomenti un po’ scottanti. Ben presto ci ritrovammo, prima come gioco ma poi per piacere, a baciarci e toccarci in loro presenza mentre loro facevano altrettanto. Avevamo iniziato la nostra uscita dalla crisalide per trasformarci in farfalla, da monogami eravamo diventati scambisti.
CB, non è detto che siamo monogami per natura, ma il nostro DNA, unitamente all’educazione e all’ambiente in cui si è cresciuti fanno la nostra persona. Senza cultura e, quindi senza quell’ ambiente, non avremmo identità. Allora, se il tuo ambiente ti ha permesso di essere felice pur senza l’esclusività del rapporto amoroso, cosa di cui dubito nonostante il tuo SI, ti ripeto: vivitela e goditela e sii felice anche per chi non lo è. Spero che tu non abbia fallito l’obiettivo della tua vita.
Se poi decidi di essere islamico o cattolico od altro, allora, comportati di conseguenza.
Veramente libero è chi possiede la vita e noi, limitati, al confronto con le malattie e con la morte, è ovvio che non la possediamo, né per tenercela né per crearla o per ri-crearla. Quindi, questa libertà è solo un’illusione. Devi scegliere bene la tua identità, centrando il bersaglio del senso della vita.
Siamo responsabili delle nostre azioni, che comportano conseguenza più o meno gestibili e questo è il primo limite della “tua libertà”.