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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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So già che mi consiglierai di cambiare hobby; non potresti dire altrimenti; che “bastian contrario” saresti….non riesco a strapparti nessun sorriso benevolo?
DOTT, puoi strapparmene anche sei, ma mi sfugge il sarcasmo. in fondo per spiegare cosa sia la panza ho raccontato la malattia di un congiunto. e altre cose. credo a qsto punto che tu non sappia cosa fa il telefono azzurro. il rispetto vale solo sul numero di c....? di cose ne ho raccontate troppe, ne convengo, e fuori tema. Anche se il tema in ql momento era un altro. Cmq ci pensavo dopo l’ultimo poat
Ovviamente mi andava bene di farlo e avendo un interlocutore come CB non mi son posta un limite. che vuoi, la mia anarchia ecc ecc. Alla fine mi resta una buona sensazione e chi non ha voglia di leggere non legge. A dire il vero, DOTT, mi spiace deluderti, ma sti concetti li ho espressi sul forum altre volte in questi anni, indipendentemente dall’andare in opposizione 😉 e non ho inventato panza per darti fastidio :))))) e perche’ panza non tradisce te l’ho spiegato, forse non mi so far capire, ma non tradisce di per se’non perche” l’ho inventato io – Ho sorriso per “paga il suo ppseudoanticonformisno. Mi auguro che tu non l`abbia detto percge` c`e] una tabella, nella dialettica “normalita’ / trasgressione; tip
UFFFFFF che palle sti problemi tecnici. Scusate la spezzettatura, ma non mi fa neanche modificare il commento 2953. Ora son su più agevole piattaforma.
Dicevo: ho sorriso per “una sessantottina “post litteram” che soffre e paga il suo pseudoanticonformismo”. Ho sorriso, a parte per 68ina che non c’entra una fava, soprattutto per il modo di esprimere il concetto e per PSEUDOanticonformismo. Tipo mi fossi messa le dita nel naso – in cfr alla vera trasgressione tua – e avessi detto “Oh, mammamia, ma quanto so’ trasgressiva e come ci soffro quando la mamma si arrabbia!” :)))) ecc. La dialettica con la trasgressione non è un problema mio, te l’ho già detto. In effetti ho sofferto, in alcune situazioni, anche per scelte giudicate “anticonformiste”, tutto è relativo, ed erano le mie, ma non erano il centro della questione, e per quanto c’entri anche con il tema un po’ più serio delle dita nel naso a cui ho fatto (più che) cenno (ma forse non te ne sei accorto, visto “assistente sociale del “telefono azzurro”) non era ciò che scrivevo nelle ultime righe di un post, tipo una posa, quando parlavo di vita “abbastanza trasgressiva”, se non erro. Era una riflessione tra me e me. Vero che so io cosa c’è dentro e dietro quelle righe, non tu. No, direi DOTT che di me non sai molto, quasi nulla, a parte ciò che ho raccontato e parlando di un preciso tema e interagendo su un preciso tema. Poi, nella soggettività di ciascuno, ognuno ne ha la sua versione, anche di ciò che è scritto in uno o più post. Rispetto la tua sensazione. Non sono un’assistente sociale, e tra l’altro non ho sindromi da crocerossina, e se posso dire: “grazie a Dio, o chi per lui”, perché sono molto pericolose, per sè e per gli altri. Molto proiettive e dipendenti. Mi capita cmq in effetti di avere a che fare con il sociale, e anche per professione, in vari settori. Non appartengo ad alcun filone o movimento politico, penso invece che ciascuno di noi “fa politica” ogni giorno, nelle proprie scelte, azioni, nei contributi che dà o non da’, “giusti” o “sbagliati” che siano. Banale? Pace, lo penso e sent. Anche se butta una gomma per terra, che si attacca al selciato di una piazza, quando c’è un cestino a cinque metri, e poi si lamenta di com’è fatto il mondo. La gomma per terra non è grave, però puoi anche buttarla nel cestino. D’altra parte c’è chi non lo farebbe mai e ha la mania dell’ordine ma fa “di peggio”. Ovviamente ciascuno fa cio’ che fa o no attraverso la sua soggettività, indole, sue ragioni, panza. Io non vedo un mondo così “conforme” come lo vede CB. Già solo perché dietro ci sono degli individui.
Posso tranquillamente sorridere delle tue provocazioni o sensazioni che siano. Il panciaconcetto ti sta sulle palle, e se sta sulle palle a panza tua ne hai il diritto 😉 Se tu volessi approfondire l’argomento potresti liberamente farlo.
Allegra, se lo desideri, puoi tranquillamente tornare a parlare di cose più inerenti. Io ho finito 😉 Buona giornata a tout le monde et a les galassss
Cara LUNA ho riflettuto su quanto hai espresso nei tuoi ultimi interventi, ma trovo sconcertanti ed in qualche misura discordanti, alcune tue affermazioni. Personalmente conosco alcune condizioni che corrispondono parzialmente a quanto indichi. Esse però presentano differenze o contraddizioni che non riesco a spiegarmi. Spero di riuscire ad esprimermi in maniera adeguata ed in modo da non essere frainteso. Consentimi di provare a definire queste condizioni:
– la prima si riferisce ad un equilibrio interiore espresso in particolare nelle filosofie orientali, come il Buddismo Zen o il Taoismo, dove la consapevolezza sembra acquisire un carattere di ulteriorità quale quello che tu hai espresso;
– la seconda, che tu escludi ma, che in realtà sembra meglio di tutte corrispondere a quanto affermi, sarebbe una reattività di tipo ossessivo-compulsivo (D.O.C. detto anche O.C.D., Disordine Ossessivo Compulsivo oppure S.O.C. Sindrome Ossessiva Compulsiva).
– la terza, una particolare condizione di rilassamento quale quella che si può esperire nella così detta attività alfa della veglia, oppure in stati ipnotici, una condizione di sonno-veglia in cui si possono ottenere particolarità di iperattività emotive e/o cognitive;
– la quarta, che considero la più improbabile, corrisponde a quelle attività comunemente dette extrasensoriali, con valori per lo più sensazionalistici ma poco affini alle oggettività reali;
– la quinta, una condizione di stato alterato delle percezioni che possono anche essere indotte da particolari condizioni psico-fisiche, però poco controllabile e più legata a qualità occasionali, riconducibili a stati catartici o anche allucinogeni.
Personalmente mi limito ad osservare quanto avviene, cercando di ricavarne delle impressioni, provando a mantenere una posizione quanto più possibile oggettiva. Tu hai indicato questa mia posizione come quella di un inadeguato psicoterapeuta che si muove come un elefante in una cristalleria. Questa errata interpretazione, come le altre da me evidenziate, mi rende difficile concepire il tuo sentire come una qualità percettiva di livello altro.
Osservo che: ‘per il resto panza non sceglie, panza ti dice: mia madre oggi e’ nervosa o meglio “sento il nervosismo di mia madre e mi fa qsto effetto” poi scegli resto o vado,.ma non stai giudicando tua madre.’, dove tu sottolinei il valore differenziale di scelta non effettuato da “panza”. Il fatto di distinguere in due funzioni indipendenti la fase recettiva da quella di giudizio, non cambia essenzialmente la situazione. Panza percepisce le qualità su cui io, successivamente, effettuo la scelta; oppure indicare direttamente “panza” come causa decisionale, non cambia l’aspetto globale del fenomeno.
Se considero: “oggi molta gente piu’ che marca si/no sottomarca si/no in base ad un pregiudizio si/no guarda la qualita’”, sorge spontanea la domanda: quali strumenti ho per giudicare la qualità?
— Continua —
Quale possibilità ho di scegliere ad esempio i pomodori S.Marzano che neppure ci sono più? Oppure se leggo sull’etichetta che un prodotto è fatto in Italia, in quanto la ditta che lo produce, è sì Italiana, ma prende, come nel caso ad esempio del doppio concentrato, un triplo concentrato fatto in Cina e poi ci mette acqua e sale trasformandolo e confezionandolo qui da noi? O anche, del latte liofilizzato acquistato ad esempio in Svizzera, e poi diluito in Italia trasformandolo in latte nostrano, creando tra l’altro il famoso problema del superamento delle quote latte?
Personalmente posso anche essere convinto di essere un eroe, ma non ne potrò mai esserne sicuro fino a quando non mi troverò nella condizione di dimostrarlo, ed anche in quel caso, non potrò essere sicuro di esserlo in un’altra condizione o momento.
Per me “sentire”, sia esso di panza o a pelle, è ciò che i sensi percepiscono. A questo segue una fase imprescindibile che è quella reattiva che può essere guidata da fattori ontogenetici e/o filogenetici, in cui intervengono valori più o meno emotivi e/o culturali, spesso in maniera inconscia. I fatti che indichi, sono condizioni legate a dissociazioni di persone congiunte e/o conoscenti per ragioni lavorative, non sono discutibili in sé, ma è discutibile la loro poca attinenza alla normalità, essendo piuttosto legate a condizioni alterate.
Personalmente la mia avversione al fegato, mi crea una sorta di rigetto anche per la padella in cui esso è stato cucinato. Questo mi conduce a rilevare attinenze repulsive anche per cibi che eventualmente sono stati trattati nella stessa padella, anche in tempi molto diversi. Questo fatto che sembra inspiegabile, in quanto avvenuto anche in una mia assoluta disconoscenza della padella in oggetto, può in verità essere spiegato con un aumento delle mie soglie di attenzione che possono condurmi a presumere con buona approssimazione, che i due cibi possano essere stati trattati nella stessa padella per le loro caratteristiche intrinseche e della disponibilità oggettiva di tegami utilizzabili per le due preparazioni. Niente di misterioso quindi, ma il mio “sesto senso” ed il mio “sentire di panza”, mi hanno permesso quel tipo di risultato generalmente inspiegabile. A riprova di ciò è il fatto che questo senso di rigetto non è riscontrabile nei piatti o nelle posate che ovviamente sono meno individuabili.
Luna: pure un pò suscettibile; cmq OK
Luna grazie per il consiglio, ma credo di sapere quando e come intervenire da sola ma lascio a te gli argomenti più interessanti, ma non eri tu quella che non capivi come mai ti avevo tirato in ballo nel discorso in un post? Beh ora sono io a non capirlo. Qui si cerca di psicoanalizzare gli altri e ogni cosa e parola e questo non mi piace ecco perché preferivo non intervenire. Ma ovvio liberi tutti di farlo.
CB, scusa, sai che non ho capito cosa intendevi facendo l’elenco tra cui la sindrome ossessiva compulsiva? che peraltro non escludo – in che senso? ne conosco l’esistenza e considero anche, se per questo, la sindrome post traumatica da stress o la demenza senile, ma non vedo l’incongruenza. Non ho indicato la tua posizione ma certi atteggiamenti come pseudo quel che dici, gli atteggiamenti attraverso cui dicevi tipo: se fai cosi e’ chiaro che cola’, come afferma anche la psicanalisi, rivolgendoti al tuo interlocutore. Panza non ti piace e non ti convince, ma non cambia il fatto che esista. E non l’ho inventata io 🙂
Allegra: a dire il vero la frase era cortese, tipo: per quanto riguarda il mio uscire fuori tema o dilungarmi su un sottotema e i suoi derivati, io ho finito. Poiche`a suo tempo avevi detto che ti piaceva qdo nel topic si stava piu` sul tema non erano proprio delle scuse (non che io avessi fatto qualcosa di male), ma notando la tua assenza, pur non sapendone ovviamente i motivi, era una empatia, semmai, nei tuoi cfr. se lo desideri non era certo: ora puoi (?) ma appunto sai tu per te. anche prima e sempre, ma da parte mia l’ho detto in senso educato. cio’ per cronaca. DOTT: :))))))))))))))))))))) certo, il tuo post era amabile, ma io son suscettibile 😉 che vuoi, saranno le mie sofferenze da pseudoantinconformismo, tipo lo smalto stravagante che e’ finito. Son dolori.