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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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LUNA
tutto quello che dici non fa una grinza, però la sessualità di un soggetto soggiace ad un dinamismo mentale e somatico, perciò gusti, tendenze, e perfino l’istintito sessuale possono modificarsi con il tempo sia per un evoluzione sessuale propria derivante dalle esperienze maturate nel tempo, sia anche a seguito di richieste continue del patner; va anche precisato che lo SCAMBISMO essendo una trasgressione (inosservanza di regola)risulta di più facile accettazione rispetto ad es all’omosessualità che è una DEGENERAZIONE sessuale, sicuramente più forte da superare. Comunque sono abbastanza in linea con quello che scrivi e con il tuo pensiero, magari un pò meno rigida, per il resto tutto OK. Anche a te come ho già fatto con Allegra Matta, fornisco il mio contatto mail se vuoi contattarmi al di fuori del blog: dott50@libero.it
Cara LUNA, guarda che forse ti sono sfuggiti alcuni passaggi. Non metto in dubbio che io possa avere un atteggiamento che induce qualcuno a vedermi come tu affermi, questo però necessita che lo si appuri in maniera oggettiva. Alle tue obiezioni, ci sono delle ragioni che ne spiegherebbero i risvolti. Prendiamo ad esempio i fatti che hai menzionato: “Naturismo: dicevi tu che in generale la gente li trova in un certo modo.”. Se rileggi quello che ho scritto, affermo proprio il contrario, sono i nudisti che la gente vede in un certo modo. Semmai i naturisti ne sono vittime in quanto, anche se ben giudicati, quando vanno nudi in spiaggia sono considerati semplicemente nudisti, con la conseguente condanna. Qualche anno fa, i giornali regionali hanno riportato che in una spiaggia non molto distante da dove abito, appartata e frequentata esclusivamente da nudisti, c’è stata una specie di “spedizione punitiva” da parte di un gruppo di giovani, che ha malmenato tutti i presenti. Nell’articolo si parlava non solo del vile atto, ma anche di come questi nudisti, con il loro atteggiamento, cioè essere nudi su una spiaggia quasi inaccessibile, in verità avevano istigato i sensibili caratteri di quei giovani forse poco maturi. Probabilmente il giornalista riportava un sentire alquanto generalizzato, altrimenti l’articolo non sarebbe apparso, almeno non i quei termini. Di questi fatti se ne potrebbero trovare tanti, come il recente caso di Don Piero Corsi ed il suo volantino che accusa le donne di provocare il femminicidio, e così via.
Riguardo poi alla partita, anche lì hai letto ciò che volevi leggerci, perché non esiste nessun accenno a chi giocava in nazionale e chi nella squadretta domenicale. In pratica io avevo utilizzato quell’esempio a tutt’altro scopo. Ma tu hai voluto leggerci che io mettevo gli scambisti a giocare in nazionale e gli altri in una squadretta del cavolo. Credo si possa continuare così con tutto quello che ho scritto. È un certo modo di vedere le cose che porta a trarne delle conclusioni che in realtà non sono nelle corde di chi le esprime. Il fatto poi che io subisca da più parti questa sorta di aggressione potrebbe essere forse dovuta al fatto che la subisca dalle persone a me avverse, che quindi si ritrovano a condividere un certo sentire. Non si tratta di una congiura ordita nei miei confronti. Del resto gli stessi errori di trasposizione che ho evidenziato ora, li si ritrova comunemente, come ho indicato anche negli ultimi interventi. Chi è che fa questi errori di traslazione? Forse a me è capitato una volta, quando ho letto male una parola scritta da Over, ma non mi risulta sia una costante frequente, come invece avviene verso di me. Ne ho evidenziate solo alcune, ma questo avviene molto spesso e ciò dovrebbe far riflettere mi pare.
Cara LUNA condivido parzialmente quanto esprimi in questi ultimi post. L’imporre non rientra nelle corde dell’amore, se ci si ama, significa che c’è empatia tra i due e quando si fa una cosa la si fa insieme, condividendola. Inizialmente un’idea nasce nella mente di uno dei due ovviamente, poi o la si esprime all’altro, nel qual caso si condivide il suo sviluppo, o la si annulla insieme, oppure se la si sente poco empatica per l’altro, la si annulla ancora prima di esprimerla. Come ho già detto, la vita in comune tende ad ammorbidire i picchi di diversità, cioè si stemperano le opposizioni sia da una parte che dall’altra.
Costato però che il tuo insistere si fonda essenzialmente sul valore che dai al sentire di pancia e sulla tua avversione all’idea di essere assoggettata ad un’idea imposta. Come ho avuto già modo di esprimere, sono un po’ scettico sulla qualità di questa modalità di scelta emotiva. Essa ha senza dubbio un valore di tempestività ma per contro non presenta altrettanta validità sul versante qualitativo.
Credo non vi sarà difficile immaginare cosa ho provato quando, visto un carrettino assaltato da ragazzi che si affannavano a comprare le leccornie che questo vendeva, mi sono avvicinato per curiosare. Con sommo stupore ho scoperto che esso aveva tanti contenitori, pieni di cavallette, blatte, formiche, scorpioni ed altri insetti, fritti, caramellati e sotto spirito. Sono stato colto da un tal voltastomaco che mi sono visto costretto a fuggire via. Si trattava di un intenso e reale malore fisico. Personalmente non ho consapevolezza di aver mai ricevuto una specie di lavaggio del cervello che m’imponesse di vedere le blatte come insetti schifosi, anzi ho sempre ritenuto che la mia reazione di rigetto, così comune da noi, fosse istintiva, innata ed universale. Ora però, riflettendoci bene, se tutte quelle persone ritenevano concordemente che si trattasse di una ghiottoneria, la ragione è semplicemente dovuta ad una diversità squisitamente culturale. Del resto conosciamo bene la valenza dell’effetto placebo. In pratica risulta evidente che l’istinto, cioè il sentire di pancia, sia troppo legato ad un fattore, possiamo dire, d’imprinting cognitivo. Probabilmente, da piccolo avrò visto mia madre disperarsi per aver visto in casa una blatta. Crescendo avrò visto altre scene simili. Avrò visto o sentito o letto qualche pubblicità su qualche prodotto per sconfiggere questi schifosi animali, li avrò sempre visti accostati ad ambienti malsani. In realtà non so quanti e quali messaggi negativi ho ricevuto su questi insetti, so solo dire che a me fanno schifo. Probabilmente in Thailandia, i bambini li hanno sempre visti come una golosità, belli, croccanti, caramellati, fritti. I loro genitori glieli avranno offerti quando erano bravi. Il risultato è che a loro piace mangiarli, a noi invece il solo pensiero, a dir poco ci chiude lo stomaco.
CB, forse tu a volte lanci un po’ la pietra e nascondi la mano… La frase partitella ecc era in un contesto e in un tono che anche topo gigio avrebbe colto per cio’ che era. E l’han letta tutti come l’hai scritta. Se poi ora ti avvali della negazione no problem. Per quanto ci sia ancora molto da fare sul piano dell’informazione riguardo violenza fisica,morale,economica,psicologica ecc (anche sui meccanismi interni alla cosa) la frase del don ha sollevato cori di sdegno e dissenso e non di assenso. Tanto e’ vero.che risalta per questo. Se fosse stata considerata “normale” non avrebbe fatto notizia. Articolo: dovrei leggerlo per dirti che ne penso, di come e’ strutturato e quale chiave da’. Se vuoi linkamelo. Dissento sul fatto che abbia trasmesso per forza un sentire comune se e’ stato pubblicato. Non e’ detto per nulla. Puo’ essere un problema di cronista e direttore ecc. Poi non so come sia il sentire comune in quella localita’..ne fosse apparso uno cosi qui l’indomani scoppiava un putiferio. Dalle mie parti c’e’ una spiaggia in cui gay e etero da decenni prendono il sole nudi. E fanno quel che gli pare. E’ li che un paio di volte sono andata.anch’io. Poi.se esistono bulli e violenti e chi fa spedizioni punitive non sono il mondo. Anche se fenomeni come il bullismo.son preoccupanti,.ma riguardano piu’ una.controcultura e ignoranza del non rispetto di se: e dell’altro e vari aspetti.su cui non mi dilungo che i limiti culturali
E l’effetto di assuefazione e non filtro,.certe cose che si sentono,.tra reale/virtuale, privato/pubblico, privacy o meno, trasgressione non come scelta ma accettazione da parte dal branco, compulsione, inconsapevolezza di se’ e del proprio corpo. Discorso.complesso, ma che si pone purtroppo su un piano ben diverso dall”apertura e la liberta’. Un voyeurismo ben diverso da quello che da’ piacere ecc. Lungo discorso,.e non sulla regola, trasgressione si/no ma un altro piano. DOTT: segno la mail grazie. Abitualmente non la uso nel forum ma la segno. Su omosex-scamb non saprei. Io non vedo le due cose su piani diversi. Dici a livello personale o sociale? Forse piu’ il contrario. Piu che accettato visto come cosa piu’ “comune”. Molti gay o lesbiche non scambierebbero esattamente quanto gli etero. – Per il resto: non parlavo in senso statico, ma comunque in un divenire che ha un suo contingente presente. Poiche’ si parlava di venire incontro anche se mi riferivo ad un presente in cui il sentire e’ un no. Credo che se desideriamo una cosa, fa parte di noi, la richiesta dell’altro non e’ convincimento o pressing, se non la vogliamo e non la sentiamo anche col pressing entrano in gioco altre dinamiche. Poi con tutte le variabili caso per caso, certo. Ma io ho l’impressione che nel privato la barriera logica e culturale faccia da freno fino ad.un certo punto se una cosa la senti e la vuoi. Se non la senti e vuoi qualsiasi siano le ragioni vanno rispettate proprio perche’ ciascuno e’ un mondo. Io son molto piu’ in generale una propositiva, qdi se volessi fare “pensiero stupendo” di patty pravo non aspetterei che l’altro me lo dica per autorizzarmi a dire perche’ no dopo aver finto che mi pare una zozzeria. Ricordati che io son quella per cui un matrimonio a tre non e’ una cosa strana. E’ un tipo di relazione come io mi vivo le mie
CB, per me la pancia non e’ l’impulsivita’ e non e’ neanche un semplice concetto di “gusto”. L’impulsivita’ in realta’ con la panza c’entra assai poco. Eppure vi sono decisioni repentine de panza che sul lungo termine non son state impulsive. Forse perche’ ho dedicato molti anni in un percorso in tal senso, anche riconoscendo cose che in realta’ avevo/sapevo gia’ mi e’ paradossalmente difficile spiegare un qualcosa che per me e’ naturale e semplice e non nasce da una convinzione ma dall’ascolto su un altro piano. Qd’ero piccola io funzionavo gia’ cosi, la mia panza era una serie di cose. era il fatto di essere libera e serena in scelte espressivita’ cose che per altri potevano essere stravaganti ma erano semplicemente… me. Al contempo io ho sempre avuto un cervello che viaggia veloce. cosa di cui io non ero assolutamente consapevole ne’ me ne fregava nulla, era il mio e mica stavo in quello degli altri. sono stata sicuramente stimolata intellettualmente e creativamente dai miei genitori, ma non mi hanno imposto nulla in tal senso. anche perche’ come nota Dott: sensibilita’ e “carattere”, e’ vero. alta un metro io avevo la mia “personalita” spiccata. mia madre mi insegno’ a scrivere a 4 anni ma perche’ io scrivevo e leggevo gia” per finta..a sei anni avevo gia’ letto il libro di tutto l’
l’anno e quello dopo, ero curiosa. mi misi pochi anni dopo a studiare inglese e musica da sola. e non sono mai stata una secchiona e dei voti non mi e’ mai fregato nulla. il mio esame di quinta l’ho preparato leggendo in cortile tra un gioco e l’altro. cervello veloce e curiosita, ma per il mondo. interazione. anche se mi divertivo anche da sola. intelligente? non esiste un tipo solo. in altri tipi anche una capra. ma il bello e’ seguire le proprie inclinazioni e anche quella e’ panza. non le ho.seguite analizzandole ma essendole. lo sport per esempio,con gran piacere e impegno. a panza scelsi il mio e a panza anni dopo lo lasciai. scout: scelsi per curiosita’, no trippa. carino si, ma perche’ io che nella natura ci stavo gia” dovevo fare il “militare”? gradii invece frequentare per un tot alle elementari una chiesa che non c’entrava nulla con la mia, il pretesto era un’amica da cui dormivo spesso. e lei da me. da lei: sua madre era un po’ invasata e la chiesa loro entrava anche nella minestra. a mia madre cio’ preoccupava un po’ (l’effettiva “invasatura” non la religione) ma io ero incuriosita da quell’altro mondo e modo. non mi convertii 😉 del resto mi ero divertita tantissimo in gita con la parrocchia a 7 anni, per tante ragioni. e anche quando scappai (ma non stavo scappando) a fare un giro per i fatti miei. la signora che mi aveva portata con se’ dice ancora che ha i capelli bianchi da allora 😉 a 16 anni mi feci molte domande che tu ti fai. anche se leggevo libroni al mare e poi giocavo a 3-7 o ci lanciavamo gavettoni. in tutto questo la sintonizzazione con gli altri e l’empatia pero’ per me son sempre stati centrali. intendo cioe’ che non ero chiusa in un mio mondo. scusa sto papiro su di me, ma per dire: qdo parli di gente ingabbiata mia madre ti direbbe che a me non mi ingabbiava manco a tre anni. ma non per semplice opposizione o esuberanza. la panza non e’ scollegata dal cervello. qdo scegli de panza i due emisferi cmq lavorano insieme.
LUNA
“…il bello e’ seguire le proprie inclinazioni e anche quella e’ panza. non le ho.seguite analizzandole ma essendole.
Speriamo che “panza” non ti tradisca mai….!!!
DOTT, se e’ veramente panza non puo’ tradirti! E’ che forse non riesco a farvi capire cos’e’! La “panza” non e’ mica la maga che ti fa le carte sul futuro ne’ ragiona su bene/male con criteri di giudizio. La panza sta nel presente e sei tu. Presente che mica dura impulsivamente tre minuti per forza. Ma l`autoascolto. Ti puo` tradire se non ti ascolti,.ma se ti ascolti… Poi non puoi controllare la realta’, ma si parla di te stesso ora. La mia frase che hai riportato vuol dire ad esempio (provo a spiegarmi):
che ascolti le tue sensazioni invece di scappare subito in testa. Che quando ti arrovelli di testa da giorni su una questione qd lasci spazio all`intuizione vedi la soluzione con semplicita`. Non a caso c`e` chi la soluzio