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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@CB
Mio punto di vista, nella discussione in corso, animata ma comunque rispettosa affermare: “proprio per questo modo di pensare che milioni di ebrei sono stati gasati.”
era fuori luogo e denotava aggressivita.
Mentre, nella stessa frase chiedere di “mi sia accordato almeno il beneficio del dubbio.” subito dopo aver tassativamente affermato che tutti gli altri utenti hanno “atteggiamento squisitamente emotivo impedisce di apprezzare un approccio cognitivo,”
e’ un’ incongruenza .
Chiudo, in maniera polemica e… verosimilmente aggressiva :-), con una citazione sulle citazioni….
Una citazione fine è un diamante al dito di un uomo di spirito, e un sasso nella mano di un folle. Joseph Roux
Buona continuazione
DOTT comm 2909
Dott 2908: cio’ che dici mi sembra normale vita quotidiana. Non solo con il partner anche se con il partner di piu’ per credo anche ovvie ragioni. E credo riguardi vari aspetti. E’ vero che ci son persone che non lo fanno o molto poco. Ma in generale quel punto d’incontro per cui si va anche a vedere un film che piace piu’ all’altro che a te ecc e’ una cosa anche parecchio naturale direi. E non e’ solo questione di piace/non piace ma anche insieme di indipendenza e curiosita’. Interessandoci ognuno, spontaneamente, al mondo dell’altro fin dall’inizio, con la persona con cui ero tanti tanti anni, abbiamo imparato anche molte cose nuove. Del resto io sono una “curiosa” per natura, per cui se per esempio uno mi parla di un mestiere diverso dal mio mi interessa, e qdo si organizza un libroforum in cui ognuno porta libri estremamente diversi lo trovo molto interessante e a volte non ne porto nemmeno uno mio. Per fare esempi banali. Ho avuto uomini affini a me ma non per questo identici a me e mi hanno sicuramente arricchita nelle loro “diversita’”. E credo io nelle mie. Ogni persona e’ un suo mondo e io lo trovo, di per se’, affascinante. E’ vero che, in apparenza, e forse non solo (mi e’ stato detto) io son quella che “apre” un po’ piu’. Cio’ per varie ragioni: un mestiere creativo, l’aver sempre frequentato persone anche molto diverse da loro (per provenienza, gusti, abitudini, religione, mestiere, censo”
– tra loro, non da – etero e non, con tipi di relazioni molto diverse e anche idee politiche diverse ecc), per il fatto che, a parte che non vi siano effettivamente dinamiche negative (persone che si comportano davvero in modo sgradevole) io posso andare in contesti anche diversissimi e “sintonizzarmi”. Pero’ anche una persona aperta ha comunque i suoi criteri di “selezione” che vanno al di la’ della semplice logica. La ragione per cui puoi andare fuori anche con chi ti annoia o ti e’ meno affine e senza piantare musi o recalcitrare o viverlo come un immolarti, ma de panza non ci andresti in ferie la sola settimana libera.che hai se non e’ proprio necessario. O se lo fai cmq e’ meno piacevole. A parte che io potrei andare anche in ferie con chi non mi piace ecc (ci ho pure coabitato) ma il problema sussisterebbe di piu’ se fossi costretta a starci insieme 24 su 24 e mi/ci dessero il tormento e fossi obbligata a fare solo cio’ vogliono loro senza la mia autonomia. Non amo i film dell’orrore e violenti non per logica e per varie ragioni li ho visti cmq. Anche se io per me guarderei altro piuttosto. Ma se guardi un film ad alta tensione o splatter e non ci stai bene e istintivamente ti metti la mano sugli occhi non e’ per logica o automatismo. Son sempre andata ai funerali e se uno non se la sente per la sua emotivita’ lo capisco benissimo, non penso che non viene incontro a me, diverso e’ se percepisci che uno non empatizza. Che stia fuori o dentro un cimitero o un ospedale. Io ero dalla sua zia morente ma sono la stessa che, dopo una scarica di lutti miei, arrivata al funerale di una parente di una cara amica che conoscevo anch’io, non sono entrata al cimitero. E’ logica? No, mi sono ascoltata. E lei non si e’ certo offesa o ha pensato che “non mi abbandonassi verso lei”. Per quanto riguarda @seguire ciecamente la logica del partner anche qdo ci sembra erronea@ dissento sul “seguire ciecamente. A me interessa l’emotivita’ dell’altro, tanto piu’ di un partner e mi interessa la sua logica. mi interessa cio’ che desidera e perche’, come lo vede, anche nel “connubio” dei due emisferi. mi interessa molto. lo prendo in considerazione e oltre lo “schema”, che sia nazionale, famigliare o il mio filo logico per quanto riguarda me. ma dissento su “ciecamente” laddove entrino in gioco (sempre a dire il vero) le sensazioni. la sensazione sto bene/sto male va al di la’ di uno schema cosi come l’orgasmo e una sensazione di disagio versus appagamento. Se un uomo mi dice “secondo la mia logica qsto ti piacera’” fargli un favore non fara’ si che mi piaccia a meno che non mi piaccia davvero. io non vorrei che una persona che amo faccia una cosa che non sente per far contenta me. l’intimita’ non e’ andare al cinema. se il mio piacere e’ il disagio di un altro al di la’ di ogni schema culturale sono egoista. nella mia primissima storia
X LUNA
“CB, davvero tu conosci molta gente che considera il naturismo roba da pervertiti e voyeur e deviati sessuali al punto da definirla una percezione generalizzata?”. Perché presumi ciò? Anzi ho una carissima amica che ha un negozio di prodotti naturistici ed è frequentato quasi esclusivamente da naturisti e a ben pensarci, conosco molte più persone che anche non essendo dei veri e propri naturisti, protendono a considerare questi come persone sane e vitali ammirandone gli atteggiamenti generali.
“La tigre e cosi il leone e’ cola’ e come sia la specie umana lo decidi tu? “. Ancora…, perché presumi che io possegga questa sorta di arroganza? Da dove desumi che io pretenda di decidere su quale debba essere il comportamento di questo o quello?
Mi chiedo qual è il senso logico di questa frase, tra l’altro espressa discutendo con Over: “Per il resto: CB contrappone la coppia monogamica alla coppia scambista (affermando di non farlo)”. Se tu affermi tra parentesi che io affermo di non farlo, allora è una tua presunzione che io lo faccia. Del resto il presumere, oltre allo screditare, mi sembra siano i tuoi sport preferiti.
Quando esprimo un pensiero, lo faccio credendoci e ci credo perché l’ho valutato, l’ho confrontato, l’ho studiato, probabilmente anche sbagliando, ma c’è una meditazione soggiacente. Se invece si vuole credere o presumere che io esprima quel pensiero perché mosso da sentimenti arroganti, lo si può fare, ma non si è in sintonia con la realtà.
Personalmente condivido molto i tuoi ultimi interventi, non credo che si sia mai messo in dubbio che le persone scambiste siano diverse da quelle monogame o che lo siano i loro sentimenti o le loro emotività. Anzi credo proprio il contrario, la sola differenza che sento, risiede nella concezione di rapporto di coppia, un rapporto con qualità variegate ma generalmente più omnicomprensive o viceversa esclusive. Naturalmente non parlo solo di sesso.
X Dott50
Concordo con il tuo pensiero, considero che una coppia si formi quando c’è empatia tra loro e l’entropia insita nella natura tende a miscelarne gli atteggiamenti, il tempo li porta a condividere la stessa dieta, le stesse idee, gli stessi gusti, si avrà una sorta di miscela uniformatrice.
La teoria eliocentrica si fa risalire ad Aristarco di Samo (310 a.C – 230 a.C). l’affermazione in occidente fu ad opera di Nikolaj Kopernik (1473-1543), grazie anche all’opera di Galileo Galilei (1564-1642) che introdusse il metodo scientifico.
Quello che però intendevo sottolineare era quale reazione patologica potesse scaturire da modalità di scelte emotive, in quel caso di fede religiosa.
Personalmente risulta, da fonti diverse, che la maggiore età in Iran sia di 9 anni per le donne e 15 per gli uomini, ma non è questo il fulcro del problema. La questione è piuttosto quanto possano essere diverse le modalità d’intendere le cose quando non si considerano i parametri in modo oggettivo.
L’empatia è la capacità a comprendere l’altro e qui mi sembra che ce ne sia veramente poca, o meglio c’è n’è poca quando ci si lascia prendere troppo dalla propria emotività, perché mi sembra che quando si tenta di affrontare i problemi con ponderazione, spesso si giunge a condividere empaticamente.
In natura l’entropia è una qualità in cui il suo aumento è intuitivo e incontrovertibile. Ogni struttura ordinata tende al disordine, si ha cioè la tendenza alla miscelazione, cioè al caos. Questo concetto tende ad essere esteso a tutti gli ambiti, compresi quelli non strettamente fisici, come ad esempio, nelle scienze sociali e quelle dell’informazione. Se vogliamo l’arte stessa tende a questi motivi caotici in cui si fondono espressioni inizialmente suddivisibili e catalogabili.
Personalmente ritengo che anche il concetto sociale di coppia sia entropico, nel senso che si evolve verso una maggiore condizione caotica. Il sentire ordinato lascia posto via, via il passo, ad una condizione più indistinta e con molteplicità di configurazioni meno schematizzate.
Ho sentito molte coppie esprimere, come fa Allegra tra l’altro, non già una differenza di sensazioni ed emozioni ma, piuttosto un distacco di queste stesse sensazioni in altre formule. In realtà una coppia scambista, non ama di più o meno di una monogamica, ma piuttosto tende a riconoscere la separazione esistente tra le varie componenti come ad esempio amore e sesso, collocandoli in ambiti più specifici e individuali.
Riterrei utile considerare il significato d’amore e come questo venga trattato da un punto di vista cognitivo. Proverei ad esempio ad analizzarlo etimologicamente prima, per passare poi ad un significato psicologico, poi farei altrettanto con il sesso. Questo potrebbe condurre a scoprire affinità e differenze che altrimenti sfuggirebbero, permettendo una visione più ampia ed organica e soprattutto più puntuale. Abbiamo potuto appurare ad esempio quale reazione abbia causato l’affermazione di Allegra quando ha espresso il concetto di stile: “non esageriamo”. Cioè lo scambismo è percepito come una pratica sessuale ed in particolare la pratica di scambiarsi i partner, come suggerisce il termine stesso. questo spinge a presumere cose che possono, anzi non corrispondono al vero.
X Nadir
“proprio per questo modo di pensare che milioni di ebrei sono stati gasati.”. personalmente non mi pare né fuori luogo, in quanto si tratta di un risultato conseguente ad un’avversione emotiva, né aggressiva in quanto semplice cronistoria, né lo è nei riguardi di un dibattito pacato che così non è.
In quanto a: “mi sia accordato almeno il beneficio del dubbio” non comprendo il valore d’incongruenza percepito, come non comprendo a quali citazioni fai riferimento prima della chiusa.
CB, direi che ti sbagli e screditi tu allorche’ affermi che lo screditare sia il mio sport preferito. L’atteggiamento che io ho notato non l’ho notato sono io. Dunque ci sarebbe una congiura a tuo indirizzo? O forse potresti considerare il fatto che certe tue affermazioni siano arroganti.e assolute? Il punto e’ che tanto e’ sempre colpa dell’emotivita’ altrui allo sbaraglio. Curiosamente saremmo tutti col freno a mano per certi versi e troppo razionali, tutti istericamente emotivi qdo CB dice cose tipo partitella o nazionale ecc. Naturismo: dicevi tu che in generale la gente li trova in un certo modo. Ti ho detto non mi pare. Dott ti ha detto non mi pare. Neanche a te pare. Forse passera’ qualcuno.che fa parte di quella tendenza.generale a travisare il naturismo. Io non ne conosco.
CB, cmq non vedo per quali ragioni dovrei screditarti. Semmai sei stato tu a suo tempo ad affermare che io rifiutavo, parole tue, di farmi “salvare”, nientemeno, di essere una frutrice passiva di tv, spot and co,.e di essere contro gli scambisti ecc ecc. Mi rincuora se ora dialoghi su un altro piano. – DOTT, scusa mi ero dilungata. concludo il concetto: il sentire, percepirsi, le emozioni vanno al di la’ della logica. una persona che facesse una trasgressione sessuale solo per me, per farmi contenta, farebbe secondo me l’esatto contrario di cio’ che si diceva: starebbe li’ grazie ad uno sforzo di logica e razionalita’ ma le emozioni, sensazioni’ gli e anche mi e ci direbbero altro. E se hai veramente affiatamento fisico ed emotivo ed empatico con il partner te ne accorgi eccome. te ne accorgi al supermercato o in situazioni banali di come si sente e durante il sesso,.il gioco no? il fatto che il.corpo non dice palle vale anche in tal senso. non puoi fingere agio e piacere con chi e’ in sintonia con te a un livello profondo. Di persone che hanno avuto esperienze del tipo che dici.tu ne conosco diverse: alcune vivendosela benissimo altre no. e non e’ solo questione di non apertura e di limiti culturali o logica. da dove giunga una sensazione, emozione cmq non mente. conosco persone che hanno accontentato il partner e per loro non e’ stato un piacere, ed erano li, e non una volta sola. e sarebbero state ben piu’ contente di poter dire: sto benissimo anch’io. Dici che per far contenta lei faresti un triangolo con un uomo, anche se non ti va. bigotto non sei, ma ci sara’ una differenza tra il realizzare un desiderio o fare qualcosa che non ti va per far contento un altro? che la proposta venisse da una parte o l’altra ho ricordi splendidi di ogni cosa condivisa col partner. trasgressivo? chi se ne frega, il punto non era infrangere una regola ma godersela e star bene. io non avrei problemi anche a sposarmela una donna, griderei al mondo che la amo, non direi che e’ una mia amica se l’amassi e fosse la mia felicita’. E chi giudica che si fotta. Pero` fare sesso con una donna non e` una mia fantasia, non e’ qualcosa che mi manca. neanche la donna piu’ sensuale che mi abbia palesemente corteggiato mi ha mai suscitato un brivido che mi suscita un uomo. e la logica e la cultura non c’entrano un tubo.
@Luna do ragione a Dott io non credo che sia sempre tutto percebile dal partner nemmeno quando la coppia e’ molto affiatata, c’è’ chi sa fingere molto bene (anche un orgasmo) senza che l altro assolutamente se ne possa accorgere e questo non esclude che la coppia sia affiatata ma alle volte bisogna accettare i compromessi…alle volte si fanno cose solo per rendere felice l altra persona e lo fai con il sorriso e lo fai talmente bene che l altro te lo ripropone una seconda volta convinto del successo della sua idea. Certo ci sono cose che una persona se non vuole non le fa e ognuno pone i suoi limiti ma tante cose che uno direbbe”no quello mai” un giorno si trova a farle, per propria scelta o per accontentare l altro. Non è’ vero che il corpo non dice palle….anzi sa nascondere benissimo ciò che vuole non far vedere e far sembrare cio che magari non e’…in una cosa certa e non c’è’ bisogno di essere grandi attori.
@CB
In una lettera intitolata “scambio-di-coppia-il-gran-ritorno”, e in risposta 1 a 1 ad un singolo utente, scrivere il tuo ragionamento e’ lo stesso che ha causato/giustificato l’olocausto. Resta, secondo me, quantomeno una curiosa scelta nell’esempio portato a sostegno…
Chiedere a tutti gli altri utenti di « lasciare il beneficio del dubbio » mentre nello stesso istante si fa esettamente l’opposto etichettandoli (tutti) in maniera tassativa come succubi di un atteggiamento emotivo che impedisce di apprezzare un approccio cognitivo.
resta un’incongruenza. Dov’e’ il beneficio del dubbio in questo caso?
Tra l’altro neanch’io capisco diverse cose … per esempio nel tuo recente post, il commento di 1 utente (il non esageriamo di Dott 50) nel tuo argomentare e’ divenuto uno scientifico ‘Abbiamo potuto appurare’
A me sembra una generalizzazione ma probabilmente fraintendo io.
In ogni caso senza proseguire oltre, apprezzo la tua forza argomentativa ma suvvia un minimo di onesta intellettuale dovrebbe evitarti di restare attonito (non ovviamente di dissentire ) se qualcuno parla di arroganza o aggressivita…
Per me, senza polemica, capitolo chiuso. Buon proseguio nella discussione