Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 281 282 283 284 285 … 482 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 281 282 283 284 285 … 482 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
CB, “iter logico per seguire la regola costituita” ecc: siamo sempre li, quando ne parli tu, in un tuo preconcetto, certe scelte personali (per te) corrispondono ad un’aderenza passiva e inconsapevole e hanno (per te) un preciso significato, altre corrispondono (per te) al contrario e hanno (per te) un altro preciso significato. una dialettica tra schemi tua. ignoro ovviamente per quali ragioni proietti sul prossimo una tua “fobia del conservatorismo” ecc per cui tra l’altro neghi l’
la varieta’ di scelte che le persone operano all’interno di quello che per te e’ invece uno schema fisso. persino una domanda su panettone e frutta candita e pandoro rientra in un tuo schema fisso e pensi di avere gia’ la risposta indipendentemente da quale sia. perche’ non puo’ uscire da una tesi parziale da cui parti. non e’ che non interessa la risposta di allegra ma e’ come e’ posta la domanda. e non perche’, come tu ti convinci nel tuo schema, mette in crisi l’interlocutore perche’ si scopre pilotato da pandoro o panettone, ecc, ma perche^ e` in realta’ una domanda chiusa e non aperta. non una domanda di conoscenza reciproca o reale riflessione, ma pilotata perche’ parte da una tua “fissa” riguardante i tuoi interlocutori in toto. qualsiasi siano i loro gusti e percorsi di vita. l’idea di una passivita’ versus apertura ecc ben precisa e’ una tua proiezione allorche’ tantopiu’ si muove tra due concetti (non scambismo uguale a/scambismo uguale a) in cui non esistono variabili e in cui lo scambismo o meno diventano una tua (tua) precisa e univoca cartina di tornasole. anche qd nn nomini lo scambismo ma parli di panettone sempre li’ sei. la cosa curiosa e’ quanto tu appaia dipendente dai concetti tradizionale/trasgressivo, a cui tu dai un tuo univoco significato leggendo le parole altrui sempre secondo questi criteri e come trasgressione di una regola abbia di per se” per te un valore positivo sempre e come pero’ anche tu decida l’aderenza altrui a una regola e non al proprio sentire e a una propria indole e liberta’ se non fa o e’ come dici tu. a me non cambia nulla che tu ti ponga cosi nei cfr della tua o altrui realta’, beninteso. cio’ che emerge pero’ e’ l’impossibilta’ di un dialogo. che con allegra e’ invece possibile perche’ mi pare che alla fine lei se la viva piu’ serenamente e spontaneamente di te, per quanto a volte si lasci trascinare nelle tue categorizzazioni che pero’, infine, forse.le appaiono.anche un po’ soffocanti allorche’ lo scambismo diviene un eccesso di identificazione o una corrente filosofica. boh. .
Scusatemi ma penso di avere (almeno fino a oggi) un cervello pensante e non mi pare di farmi trascinare da nessuno….io non catalogo niente e nessuno, credo di non poter/dover cambiare modo di pensare/agire a nessuno, son qui per raccontare e sentire storie di scambisti….. Mi da fastidio quando sento qualcuno che parla dello scambismo come fosse una cosa sbagliata…da condannare….un peccato..alle volte sono d accordo con Cb e alle volte un po’ meno, quando parla ad esempio di quella strana macchina sono totalmente in disaccordo in quanto le persone non son palline ma hanno cervello, esperienze e sentimenti e quando la società inclina la macchina per farti andare in quella direzione c e chi con fatica cammina contro vento perche non si lascia condizionare, perche segue il cuore, l istinto e non fa il pecorone…Luna non mi lascio trascinare….a meno che non ci sia una festa…uff ritiriamo fuori il discorso delle porta borse? scusa Luna ma dai per certo che trovo soffocanti le categorizzazioni di Cb, ma guarda Io sono molto serena e rimango delle mie idee….io vedo lo scambismo come uno stile di vita come un modo d essere perché io ORA e’ così che sono….e Sto alla grande.
Buona notte…sempre con allegria.
Cara LUNA proprio non capisco, tu hai fatto una scelta di gusto per un’idea di rapporto di coppia di tipo tradizionalistico, io invece di tipo scambistico punto. Non c’è bisogno di discutere, andiamo tutti a casa felici e contenti. Se siamo qui a dibattere è perché interessa capire, e per far ciò bisogna provare a smembrare ogni cosa per addivenire ai segreti più nascosti.
Dici che il mio è uno schema fisso, tutto ciò che dico, penso, scrivo, provo, leggo, riporto ecc… è conseguenza di una fobia sul conservatorismo. SAM del resto ha scritto: “Fondamentalmente qui sei l’unico che non accetta il parere degli altri. Forse sei un monogamicofobico?”. Tutto ciò mi ha spinto a riflettere su questo aspetto e mi sono chiesto cosa differenzia il mio modo di argomentare rispetto a quello altrui?
Sinceramente ho rivisitato un po’ tutti gli ultimi interventi ed ho notato che in pratica la questione si può ridurre ad un solo elemento differenziante. Il mio dibattere verte tendenzialmente ad esprimere diversi aspetti giustificativi di una posizione rispetto all’altra. Il dibattere avverso invece si fonda su un unico elemento di fede o gusto per una scelta. Ora è chiaro che la scelta presuppone una parte esclusa che non gode di gradimento. L’elemento che quindi reputo responsabile di questa mia presunta posizione fobica sia imputabile ad una mancanza, che ritengo peraltro ovvia, di una qualità giustificatrice della posizione di gusto che appare quindi come pietra angolare del dibattito. Il fatto che invece io non riconosca un’abiura rispetto a questa unicità mi pone in una posizione di condanna.
Il 22 giugno 1633 Galileo Galilei veniva condannato dal Sant’Uffizio perché concepiva cose come: « La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. »
Ancor prima, il 17 febbraio 1600. Giordano Bruno veniva messo al rogo per esprimere idee come: «Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo… l’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo».
Sono trascorsi solo 400 anni da quei tragici momenti, un’inezia rispetto alla vita dell’uomo sulla terra, ma ero convinto che in questo lasso di tempo si fossero evolute nuove modalità d’intendere le cose, ma ohimè devo avvedermi che non molto è cambiato, chi si oppone al principio sancito subisce ancora violenta avversione.
— Continua —
Nel post 2817 esprimi che provi sensazioni diverse da quelle da me espresse in alcuni termini, suggerendomi che hai attuato una trasformazione a ciò che io tentavo d’esprimere. Non credi che questo comporti un problema? Se tu sei interessata a comprendere, dovresti sforzarti a raccogliere ciò che io cerco di trasmettere, evitando di soffermarti ad analizzare ogni singolo passaggio, cogliendo invece l’idea che ne è fondamento. Nel successivo post, quando scrivi: “Non so chi intendi per menti eccelse visto che pensi che non siano state in contatto con la loro pancia”, non credo tu non abbia compreso. In verità lo hai compreso molto bene, tanto che sottolinei la cosa proprio per evidenziare quanta importanza abbia per te il sentire di pancia.
Se ricordo bene, hai scritto che sei interessata all’arte, non so in quali termini si esprime questo tuo interesse ma, non pensi che essa sia l’espressione di una ricerca omnicomprensiva dell’essenza umana?. L’arte necessita prima di tutto di aprire la mente verso tutto ciò che è espresso. Intendiamoci, ciò non significa provare realmente ogni cosa. Non credo che Dante abbia dovuto girare tra l’inferno ed il paradiso per scrivere la Divina Commedia. Il suo viaggio è avvenuto nella sua mente, aperta a tutte le realtà e da essa raccolte. Si tratta della summa meditata di infinite emozioni che l’hanno condotto al suo fantastico viaggio, non un suo sentire solitario e privato. Questo percorso accomuna tutti i grandi nomi del progresso umano, dall’arte alla scienza. Percorrendo i loro cammini, troviamo contrasti, ricredute, potenziamenti e depotenziamenti, ma è loro comune, la curiosità, la voglia di capire, ma soprattutto una grande apertura mentale, capace di cogliere ogni aspetto che gli venga offerto, arricchendoli.
Ciò di cui possiamo essere sicuri è che la visione di rapporto di coppia che noi intendiamo come tradizionale, è soltanto un’idea formatasi nell’ultimo scorcio di secolo nella cultura occidentale e che presenta nella sua stessa natura gravi valori di crisi, perciò è sbagliato considerarla come universalistica e globalizzante. Tutto qui.
Se riesco a cogliere questa verità posso essere libero di guardarmi intorno, posso essere quell’uomo che Giordano Bruno auspicava. Uno scambista non è libero perché scambista, ma lo è perché non è più assoggettato ad un’idea espressione di un valore restrittivo di un momento e di uno spazio definito e limitato. Gibran Kahlil Gibran scrive: “… Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore… riempitevi la coppa a vicenda, ma non bevete da una coppa sola… scambiatevi il vostro pane, ma non mangiate dallo stesso pane… cantate e danzate insieme, ma che ognuno sia solo come sole sono le corde del liuto benché vibrino di una musica uguale… e state insieme ma non troppo vicini: poiché le colonne del tempio sono distanti, e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.”
Cara Allegra, concordo con quanto esprimi, compreso quello che dici della macchina di Galton. Si tratta però di una modalità simulativa, del resto anche il grande Jorge Luis Borges ha espresso qualche perplessità sul libero arbitrio scrivendo Gli scacchi: “I giocatori muovono i pezzi lenti, – l’ampia scacchiera dove si odiano i due colori, l’incatena fino all’alba – Raggiano in esso magici rigori di forme: – l’omerica torre, lo scaltro cavallo, – l’armata regina, il re tardo, – l’alfiere obliquo, il pedone aggressivo. – I giocatori si separeranno,
li ridurrà in polvere il tempo, – ma il rito antico non avrà mai fine. – In oriente s’è accesa questa guerra – In cui tutta la terra è anfiteatro. – È infinito questo giuoco, come l’altro. *** Il potente re, lo sbieco alfiere, l’irriducibile donna, il pedone astuto, la torre eretta, – sparsi sul nero e sul bianco del cammino – cercano e danno la loro battaglia armata. – Non sanno che la mano designata del giocatore guida il loro destino – non sanno che un rigore adamantino governa il loro cammino. – Ma anche il giocatore è prigioniero – (la sentenza è di Omar) di un’altra scacchiera – fatta di nere notti e bianchi giorni. – Dio muove il giocatore, questi il pezzo. – Quale dio dietro Dio la trama ordisce – di tempo e polvere, e sogno, e agonia?”
Del resto, quando le difficoltà ci assalgono e non sappiamo più a chi chiedere aiuto, anche i non credenti, non si scorgono forse a pregare?
Lo dico a tutti, ora e per sempre. Non ho bisogno di porta borse; il fatto che Allegra ed io siamo concordi su alcune nostre scelte, non significa che lo siamo su tutto. Lei ha la sua vita ed io la mia, lei le sue scelte ed io le mie, lei ha il suo modo di essere ed io il mio, ed anche nella nostra scelta concorde, lei la vivrà a suo modo ed io nel mio.
Mi domando, non c’interessa sapere il come, il dove, il quando delle scelte che facciamo, allora cos’è che c’interessa? La critica di chi non è come noi forse? Ad allegra piacerebbe sapere come altri vivono quest’esperienza ma qui pare che a nessuno interessi. Io sono disposto anche a scoprire le ragioni che ci spingono a farlo ma anche questo sembra senza ragione. Di cosa si discute allora? Cerchiamo di addivenire a qualche punto, sennò saremo persi per sempre in un divagare senza senso.
X ALLEGRA
“SCAMBISMO come STILE DI VITA”. Lo scambismo non è uno stile di vita, non esageriamo, lo stile di vita di una persona investe tutti gli aspetti della sua vita sociale, lo scambismo non valica i confini della sfera sessuale!!!
X TUTTI:
in un mio precedente post avevo paventato la eventualità di un incontro reale tra Noi che però è caduto nel vuoto. Alla faccia della LIBERTA’. Alla prima verifica….marcate visita…
@Dott perche’ essere un don Giovanni non è’ uno stile di vita? Certo che quando lavora o mangia o piscia la sfera sessuale non c entra ma la mente e i pensieri non si fermano…neanche in quei momenti .quando esco a farmi un giro…e magari vedo una bella coppia mi immagino alcune cose alcune scene che poi magari accadranno o meno, certe malizie…..certe discorsi con gli amici…..per me E’ uno stile di vita…NON DECIDI TU SE PER ME LO È O NON LO È TI SIA CHIARO come io non decido ciò che fai tu….certo che quando lavoro non mi scambio con colleghi..manco ho il tempo e voglia di pensare al sesso Per esempio anche chi come stile di vita e’ molto dinamico sportivo, non credo che mentre lavora fa gli addominali o corre sul posto ma il suo stile di vita sempre sportivo rimane!!!per essere uno stle di vita mica deve essere fatto 24 ore su 24 e coinvolgere ogni cosa ma che discorso e’…..va be chiamatelo come vi pare non mi importa visto e considerato che l ultima volta il club straripava di numerosissime coppie giovani ed eleganti ci saranno state almeno 500 persone (il posto e’ enorme) e ogni volta non incontro mai le stesse coppie pare invece che qua gli unici siamo io e Cb e invece mamma mia quante coppie si dilettano peccato che nessuna si racconta. DOTT VUOI CHE CI VEDIAMO TUTTI IN un BAR. Per poi dire che cosa? tanto dici che non hai tempo di leggerci e aggiungi TANTO MENO ALLEGRA MATTA come se io scrivessi stupidate o storie per attizzare i sensi per cui che ci vengo a fare in quel bar ( se almeno i gestori fossero carini……..:-)
ALLEGRA, e’ cio’ che intendevo dire, che non mi pare che tu (posso sbagliarmi) la metta su un piano di valori, piu’ o meno, ma di scelte personali ecc, senza bisogno di spezzare il capello in diciotto o di tirare in ballo bruno e galileo. cosa che personalmente trovo assai poco attinente.
Ma questo Seb alla fine esiste o sono i redattori che lanciano finti monologhi per iniziare il discorso? Mi sa che è’ così……peccato.