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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Luna questa volta ti do ragione in pieno, certo un triangolo affettivo di quel genere e’ veramente molto intrigante ma anche molto impegnativo e rischioso io sarei troopo gelosa dei sentimenti e del tempo che non sarebbero piu esclusivi ma non è’ quello di cui ho bisogno io in questo momento…perché affettivamente sono già a posto. non pensare che quando vado in un club prive’ sono completamente sicura di quello che accadrà e sono sicura di potermi controllare ma è’ quello che cerco di fare.
Solo una volta sono presa una cotta per una donna bellissima, ma era la prima volta che entravo in un club, mai fatto o pensato allo scambismo eravamo li per noi per stare tranquilli in un posto alternativo, lei mi è’ venuta vicina mi ha portato in pista a ballare, mi sussurrava un sacco di complimenti durante il ballo e il mio lui mi guardava da lontano, io ballavo con lei per stuzzicare il mio lui ingenuamente pensando che il tutto si sarebbe concluso così come uno scherzo poi mi chiede di accompagnarla in bagno per tenerle le sigarette e la pochette, io vado e mentre mi controllo il trucco allo specchio si avvicina e mi bacia in modo molto appassionato e io mi stupisco di non tirarmi indietro, mi sento bloccata, rigida ma dentro come un fuoco..io sono disorientata torno dal mio lui e ci appartiamo in una stanza non avevo mai baciato una donna e mai ne avevo avuto la fantasia, lei ci raggiunge nella stanza e la serata finisce con giochi soft soprattutto tra me e lei. Pe giorni l ho pensata, le guancie mi diventavano viola non capivo se era una cotta per lei o per la situazione nuova. Dopo una settimana siamo tornati al club, lei c era ma era molto fredda, ci siamo bevute un drink e poi le se n e’ andata come se io non esistessi, mi aveva usata, si era divertita non voleva nulla di più ci ho sofferto ero un po’ smarrita non pensavo che anche le donne fossero così brave a scindere il sesso dall amore ma poi ho imparato che si può, che è’ più facile di quel che si pensa….lo programmi già nella tua testa che è’ solo un gioco che finisce la sera stessa, poi ci sono quelli che si rivedono, che si frequentano, per me non è’ così, io l amore e l amicizia nella vita reali c’è le ho già e in quell ambiente non mi fido…per cui gioco, non mi affezziono per ora mi è’ andata bene ma non posso dire che con ci sia il rischio ma finora apparte quella donna non mi sono mai infatuata….ma anche se succedesse me la farei passare….non perdo quello che ho. Ma ciò che voglio ribadire e’ che quell ambiente per il mio modo di vivere non mi da modo di affezionarmici, mi può capitare più facilmente con il mio collega di lavoro con cui condivido ore e ore della mia vita….ma di un estraneo che è’ li per giocare come me proprio non ci penso.
Ciao Coppiabiricchina, certo che no, non intendo le donne come oggetti, non ne starei sposando una…
Semplicemente considero le donne per quel che sono, donne.
Non è che se io ne ho passate diverse significa che ho di loro una considerazione sbagliata…perché pensi questo? Io rispetto le donne, semmai non rispettavo fidanzati o mariti…onestamente non penso nemmeno di essere un grande…perche molte persone hanno sofferto per causa mia…e la cosa mi ha fatto molto pensare…
CoppiaBiricchina, bombardi di domande (il che non aiuta molto ad un vero dialogo) ma cercherò di risponderti:
“Questa pressione serve a mantenere un minimo di ordine e di coesione”; chi lo dice?
–> Non lo dico solo io (che l’ho toccato con mano nelle mie esperienze scolastiche, lavorative ed associative), sono concetti legati all’influenza sociale, la formazione e l’autodifesa del “gruppo”.
In base a cosa reputi che questa pressione serva a mantenere ordine?
–> Vedi sopra. Questa pressione serve a rendere il gruppo più coeso ergo più forte rispetto all’esterno.
E quale ordine? Ed ordine per chi o per cosa?
–> Quello necessario alla vita del gruppo. Qui arriviamo alle fondamenta della politica e le sue scienze, ti rimanderei a “La Repubblica” di Platone. Le idee sono certo perfettibili, personali e mutevoli, ma perché gli uomini da sempre si aggregano in Polis o tribù o altre comunità secondo te ? Questo non cambia.
Molto personalmente penso che non mi affezionerei ad una prostituta, vedendola come una “che sta lì per quello” e che pago e saluto, mentre potrei affezionarmi ad una donna intrigante incontrata in un privé. E’ una mia visione molto personale. Ma penso anche che sia molto diffuso, culturalmente, di non innamorarsi di una prostituta.
E cosa significa affezionarsi?
–> Ehmm , innamorarsi ? Voler rivedere quella persona ? Non considerarla “solo per questa sera e finisce qui, addio” ?
Nel fatto di sangue che indichi, quale rapporto c’è tra trasgressione ed invaghimento?
–> Si tratta del Delitto Casati Stampa. Il rapporto è diretto e inequivocabile, Lei si è invaghita di uno dei tanti giovani che per trasgressione lei si trom.ava davanti al marito. Poteva succedere in tante altre circostanze, ma come dico io a forza di trom.are a destra e manca se non stai attento trovi quello/a “speciale” che ti fa perdere la testa.
Il delitto d’onore di un tempo, o il femminicidio che oggi si costata quasi giornalmente, non hanno nessun rapporto con la trasgressione scambistica.
–> Lo hanno quando la trasgressione scambistica fugge di mano, ovvero quando la coniuge da scambista diventa adultera.
Alle case chiuse per donne non ci avevo mai pensato.. Dicendo pane al pane il vero problema, secondo me, è posto dal fatto che la donna può rimanere incinta, e l’uomo no.
Esatto Sam, certo era meglio pensarci prima che dopo , ma meglio tardi che mai.
Mhhhh!…. Vediamo un po’, SAM considera le donne per quelle che sono. Interessante, in pratica considera gli uomini e le donne in maniera diversa. Appunto ciò che volevo dire. Questo del resto, è il senso indicato dal nostro linguaggio. Un uomo che tradisce è un donnaiolo, un significato molto diverso da quello di tr…a o putt…a usato per indicare una donna che tradisce.
Il fratello di SAM aveva giocato a dare baci “promisqui fra tutti…”, ad esso partecipava anche la propria ragazza e da qui il senso d’ira. Cosa diversa sarebbe stato se lo avesse fatto con un’altra donna, perché questa sarebbe stata soltanto una tr…ccia e quindi tutto regolare.
Proviamo a vedere invece cosa troviamo nell’intervento di colam’s. Il concetto sotteso al suo pensiero è che l’idea sociale espressa dalle regole etico-morali (pressione sociale), serva a dare un ordine necessario alla sopravvivenza stessa della società. Personalmente sono convinto che ciò sia vero ed incontrovertibile, vorrei però sottolineare che non è il valore intrinseco delle regole a determinare quest’ordine, ma il loro valore estrinseco. Provo a spiegarmi meglio. In molte colture millenarie, come quella induista ad esempio, esiste un modo completamente differente di concepire il sesso, per rendersene conto basta vedere gl’innumerevoli templi induisti e giainisti, ricolmi di sculture rappresentanti i più disparati atti sessuali. Inserire ad esempio su Google “sculture templi induisti”, ed andare alle immagini relative. Nonostante si sia tentato di dare il meno risalto possibile alle stesse perché ritenute troppo spinte, non si può evitare di vederne alcune molto esplicite. Oppure si può provare a sfogliare il famosissimo libro sacro, ripeto SACRO, del Kamasutra, che si può visionare, per chi vuole (o non lo conosca), seguendo le stesse modalità indicate in precedenza.
In pratica, le regole morali che noi riteniamo assolutamente necessarie a mantenere l’ordine sociale, sono completamente sovvertite in altre società altrettanto stabili. In pratica significa che la stabilità non è legata alle regole in sé, ma piuttosto al fatto che esista una condivisione di quelle regole. Il loro senso intrinseco è dettato soltanto dagli interessi di chi le ha promulgate. Il fatto che noi oggi viviamo in una società in cui il valore della monogamia è quello che conosciamo, non è perché essa contiene in sé quel valore, ma piuttosto perché tutti ne condividono il senso. Se noi lo sostituissimo ad un altro, condividendolo tutti, la stabilità sociale rimarrebbe invariata, nonostante le regole siano altre.
Vorrei aggiungere che l’omicidio-suicidio indicato è ascrivibile al tradimento e non al fenomeno candaulistico in quanto tale. I cuckold sono molti più di quanto si pensi, e sicuramente ci saranno stati casi in cui la cosa si sia trasformata in tradimento, ma non penso che i “delitti d’onore” siano conseguenza della trasgressione candaulistica.
Gli induisti non sono coloro che hanno regole severissime riguardo le caste? Cioè per cui nessuno potra’ mai passare da una casta all’altra e sposare (riguarda anche il sesso?) qualcuno di una casta diversa?
La connessione tra cuckold e delitto non è diretta, e non penso che Colam’s volesse dire questo, penso si riferisse al fatto di una situazione in teoria sotto controllo, ma che, riguardando aspetti come la sessualità e la possibile complicità e lo sconfinamento di confini teoricamente stabiliti a priori, in quel caso è sfuggita al controllo.
Ammessa l’esistenza del delitto d’onore (cioè il mio onore è stato offeso indipendentemente dal valore affettivo che una persona ha per me) credo che il femminicidio odierno abbia altre connotazioni. O anche il femminicidio di ieri (omicidio, non uccidono solo gli uomini, per quanto la percentuale dalle notizie di cronaca sia molto più alta) quando rientrava comunque, giuridicamente, nel delitto d’onore. Il femminicida abitualmente non uccide per il suo onore, ma uccide per altre motivazioni più personali che sociali. Quelle sociali possono essere anche delle componenti, ma principalmente non regge il fatto che la persona (che in parte comunque vede come un oggetto, ma non necessariamente sessuale, la oggettivizza nel senso che è lì per essere qualcosa per lui – o lei – più che vivere di vita propria… anche quando attribuisce alla persona che ucciderà un eccessivo potere emotivo verso se stesso, come nel caso dell’abbandono) non stia con lui, non lo ricambi, ecc.
Lo stalker non necessariamente è qualcuno che ha avuto una relazione con chi perseguita, e la donna uccisa non necessariamente ha un’altra storia (da cui un concetto di “onore” ferito o vilipeso) o ha tradito.
Tra i fatti di cronaca anche la donna che uccise l’altra donna (non mi ricordo se voleva uccidere anche lui, lei certamente lì, le tese una specie di agguato) con cui teoricamente condivideva lo stesso uomo non di nascosto. Ma qsta donna si sentiva più manipolata e umiliata che consenziente, o fu semplicemente, ad un certo punto, troppo gelosa delle attenzione che non erano tutte per lei.
Ciò non significa, non credo che Colam’s volesse dire questo, che la corrispondenza sia diretta. Forse, dimmelo tu Colam’s, volevi dire che però possono entrare in gioco energie (non solo sessuali) ma anche emotive ed equilibri non sempre così facilmente controllabili.
Anche senza finire nell’estremo.
SAM, non ho capito perché hai picchiato tuo fratello, perché secondo te aveva mancato di rispetto a lei o a se stesso? Sei andato in protezione non di lui o di loro visto che a loro non pareva di vivere un problema, mi pare. Sei andato in “protezione” di una tua visione d’onore?
Posso chiederti, se vuoi: non ti fregava semplicemente che avessero un compagno che tradivano con te o il fatto che avessero un compagno era un valore aggiunto? Non è una domanda polemica, ma per alcuni è un valore aggiunto, quasi fosse una sfida contro l’altro/a
Ragazzi ho specificato che avevo 16 anni, ne ho 32 ora…ho cambiato la mia visione delle cose, oramai non so più come scriverlo…
Le donne le considero donne gli uomini uomini, i maschi hanno il pene e le femmine la vagina, gli uomini sono tenori e baritani e le donne sono soprani o quant’altro, gli uomini sono forti le donne scem…ehm. Eddai che scherzo su!
Specifico se no arriva Colam e mi bacchetta -.-
Uomini e donne sono pari socialmente e li distinguo solo dai loro tratti caratteristici, credo di essere stato abbastanza chiaro ora…
Cara Luna, comprendo le ragioni che ti spingono a considerare le motivazioni di colam’s e a disconoscere le mie. Proviamo però a capire le cose in maniera più distaccata. Credi che chi ha realizzato sui suoi templi quelle immagini così spinte abbia le nostre stesse modalità d’intendere il sesso? Personalmente sono tentato di credere che una società con templi adornati con simili sculture, non possa avere nessuna valenza di assimilazione alla nostra, che religiosamente considera invece la convivenza al di fuori del matrimonio una cosa riprovevole, tanto da disconoscere a chi la pratica, le più elementari funzioni religiose ed anzi, l’atto sessuale stesso è inammissibile al di fuori della procreazione, cosa che tutti noi ipocritamente ignoriamo.
Risulta evidente che una società come la nostra, possa considerare lo scambismo una cosa inammissibile, e che SAM distingua le tr…ccie dalle donne da famiglia. Si può facilmente considerare le sacerdotesse del sesso induiste, alla stregua delle nostre puttane da strada. Oppure concepire stabile una famiglia in cui l’uomo vada in una casa di tolleranza, ma poi ritorna a casa lindo e pinto, come fa colam’s.
La perdita di controllo presuppone che ne esista uno da effettuare. Qualora questo non si riesca a realizzare, se ne determina la perdita. Il marchese in oggetto, godeva per la sua trasgressione, ma non era libero dalle imposizioni sociali e quindi, quando si è presentato il fenomeno del tradimento al di fuori del gioco che lo affascinava, ha sperimentato una personale perdita di controllo.
X SAM
Sono contento che da quando avevi 16 anni ad oggi che ne hai 32 hai molto riflettuto, ma io che sono alquanto duro di comprendonio, non ho ben compreso il tuo cambiamento e mi piacerebbe che tu ce ne parlassi. Pensi cioè che una donna possa provare una passione simile alla tua. e perciò adorare il ca…o lasciandosi andare come hai fatto tu, senza essere considerata un tr…ccia? Ed ora che ne stai sposando una, hai condiviso con lei i limiti che nel sesso intendete porvi rispetto a ciò che il matrimonio implica? Oggi non ti stuzzica più avere un’avventura con una bella donna o se ti dovesse capitare lo faresti ancora, anche se pensandoci su? Cosa ne penseresti se la tua donna, presa da una passione come la tua si lasciasse andare a qualche leggerezza? E se dovesse dirti che è stata invitata alla festa di addio al nubilato di una sua amica, in qualche locale dove si esibiscono degli strip-man, a te darebbe fastidio, ti opporresti o potrebbe andarci tranquillamente?
Auguri a tutti di un buon 2013!
Una donna prima di stare con me potrebbe esser stata una suora o una battona da strada, per me non fa differenza.
Non giudico il passato delle persone, e certo metto in chiaro delle cose…se il nostro deve essere un piccolo sipario me ne frego totalmente di quello che faquando non è con me…
Certo se davanti ho una persona che intende stare con me e farsi pure i fatti propri con altri, ma me lo dice prima, io non mi scandalizzo, è una sua scelta,e non è nemmeno detto che a me non vadaa bene far lostesso… Non in ammucchiata però, lei per i fatti suoi e io per i miei, quando è con me deve stare con me e il sesso lo fa con me, qundo esce per i fatti suoi che faccia sesso con chi le pare.
In realtà anche le storie che ho iniziato cosi poi sono finite (e ne sono certo) che alla fine è solo con me che stavano.
Con mia moglie è una storia monogamica e no non accetterei che lei andasse in uno strip come lei non accetterebbe che ci andassi io.
No non la sposerei una ragazza che volesse “divertirsi” con altri, ma è proprio questione mia caratteriale, non riuscirei a sopportarlo e non perdonerei un tradimento.
Sposarmi è la prova di voler stare con lei e lei soltanto, la mia amante e la mia migliore amica…una relazione aperta con me, sarebbe certamente potuta durare anche tutta una vita e avrei certamente potuto affezionarmi, però non avrei sentito il bisogno di sposarmi.
Chiaramente parlo per me non per altri, i miei pensieri sono questi
CB, personalmente non mi sento una cattolica che se ne infischia di certe regole, semplicemente non mi definisco cattolica. non mi sento neanche atea pero’ perche’ una mia spiritualita’ ce l’ho. tra l’altro ho avuto modo di frequentare altre realta’ religiose. Non vedo la fedelta’ come un dogma o una costrizione che devi rispettare altrimenti arriva una punizione divina ma in chiave umana. e non la vedo.come una costrizione. io, forse come Sam, non sono una che si innamora facilmente e quando e: successo e’ successo a piu’ livelli. Se cio’ avviene signifiica che sento stravalide ragioni per fermarmi a stare e condividere con una persona. Senno’ semplicemente non dico che mi fermo. Nella mia vita mi sono fermata due volte e una a lungo. Ma avrei potuto anche non fermarmi se non avessi sentito una serie di cose tutte insieme.