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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Finalmente un po’ d’interesse vero. Personalmente ritengo che le questioni poste siano stimolanti e meritano essere affrontate con cura adeguata. Fatta questa premessa, direi che non esistono risposte assolute e quindi quelle che proporrò saranno soltanto frutto di parzialità che non pretendono di essere condivise e non saranno neppure esaustive.
Inizio con ordine rispondendo a colam’s. Finalmente abbiamo stabilito che il modo di concepire le cose è dettato da quella che tu indichi come “pressione sociale”. In pratica significa non libertà di avere un pensiero proprio. Prendiamo ora la prima istanza indicata, tu credi che qualora Ruby o la Minetti, dovessero decidere di sposarsi ed avere dei figli, questi, pur vivendo con due genitori legati da un vincolo sociale ben strutturato, abbiano chance migliori di quelli di Allegra matta che ama divagarsi di tanto in tanto in un privé? Personalmente credo che i figli di un capo mafia, nonostante questi abbia vincoli familiari molto più saldi dei miei, non siamo migliori dei miei figli.
La riapertura delle case chiuse? Molto bello, figli che hanno come modello, padri che frequentano in piena libertà simili luoghi. Poi dovrebbero aprire anche case di tolleranza per le donne non credi? Sorge spontanea una domanda; non sarebbe peggio che avere il fenomeno dello scambismo?
Ripristinare il “delitto d’onore”, in pratica dovremmo essere come quei mussulmani che buttano acido addosso alle loro donne se non addirittura le uccidono, solo perché hanno trasgredito alle rigide regole sociali, certo un bel punto fermo da dare ai propri figli.
Ogni cosa che facciamo modifica il passato e questo è potenzialmente pericoloso. Sta a noi riuscire ad evitare la pericolosità. Credo che i figli che assistono a continui litigi tra i genitori, non ricevano insegnamenti più saldi di quelli di una coppia che nella sua camera da letto ama portare di tanto in tanto qualche ospite.
Per finire, il fatto di sangue che hai riportato è purtroppo ancora troppo comune oggi (femminicidio), e non credo proprio che sia legato al fenomeno della trasgressione.
SAM propone invece una domanda specifica: “Come funzionano sti privee?”. Diciamo subito che i privé sono una risposta, aggiungerei quasi del tutto inadeguata, al fenomeno detto dello scambismo (termine del tutto inadeguato per esprimere la molteplicità di fenomeni che esso racchiude). In pratica le persone sentono il bisogno di liberare alcuni stimoli sessuali che possono essere di varia natura ed espressi in maniere differenti. Provo ad elencarne qualcuno.
Un uomo ad esempio, per rispondere alla domanda specifica, sente la necessità di essere umiliato, cosa che può scaturire da diversi fattori scatenanti che la psicologia cerca di spiegare ma che in questa sede ovviamente non interessa approfondire troppo.
— Continua —
La sua reazione a questo bisogno può esprimersi in molti modi, uno di questi va sotto il nome di cuckold, cioè l’uomo prova un certo piacere ad essere mortificato nella sua virilità, quindi trova piacevole la sensazione di subordinazione e totale impotenza nei confronti di un padrone che, a seconda dei casi, viene identificato nella propria partner o di un altro uomo. Il rapporto dominazione/sottomissione assume caratteri evidenti e rileva la doppia natura umana. L’uomo, “costretto” dalla società a “recitare” la parte del dominatore, manifesta la propria estraneazione al tipico stereotipo umano, per mezzo di questa pratica il soggetto è libero di esprimere sé stesso senza repressioni. L’ideale di maschio che la società impone determina nel soggetto con spiccate tendenze alla sottomissione una propensione alla repressione o all’isolamento di determinati desideri. Tutto ciò è spesso causa di traumi, violenze fisiche o psicologiche in età adolescenziale, problemi psicologici gravi, bassa autostima e di una generale insoddisfazione della sfera sessuale dell’individuo che a volte può produrre depressione o apatia. Il cuckold quindi prova desiderio nel vedere la propria partner avere rapporti con uomini diversi proprio per sperimentare quel piacere di sottomissione che gli manca.
Ovviamente sia gli stimoli innescanti sia le risposte ad essi, possono essere estremamente diversificati.
Ritornando alla domanda di come sono fatti i privé, diciamo che questi sono essenzialmente dei locali in cui esiste una sala dove le coppie, tutte diverse e con differenti esigenze, possono intrattenersi a consumare da soli o coltivare delle amicizie adeguatamente trasgressive. Normalmente esistono diverse attività accessorie che tendono a stimolare e favorire i fenomeni di conoscenza e condivisione. Esistono spesso piste da ballo, spettacoli erotici più o meno coinvolgenti ecc… Vi è poi una zona dove dare spazio alle personali esigenze, normalmente si tratta di corridoi con diverse camere con caratteristiche tendenti a rispondere ai vari bisogni personali. Per lo più si tratta di camere di dimensioni diverse, accessibili a determinate condizioni e spesso con aperture per chi vuole soltanto vedere.
All’interno del locale sono ammessi anche dei singoli a determinate condizioni, le più comuni sono un prezzo d’ingresso apparentemente non troppo favorevole (intorno ai 100-150 €), un’adeguata presenza ed una certa qualità comportamentale.
Le coppie non cercano tutte le stesse cose, quindi vi è un certo codice comportamentale per lo più sottaciuto, fatto di gesti, sguardi e frasi sussurrate, che tendono ad indicare i personali desideri. Naturalmente le regole, anche se simili per tutti i locali, possono però presentare certe differenze e quindi è bene prenderne atto prima di commettere errori.
Neturalmente tutto è possibile, ma nulla è dovuto!
Ciao Coppia Biricchina. Allora si’ nei membri di una comunita’, di qualsiasi gruppo umano, si crea la pressione del gruppo. Questa pressione serve a mantenere un minimo di ordine e di coesione, percio’ per me e’ giusta intrinsecamente, per la ragione di fondo che secondo me la comunita’ e’ più importante del singolo. Per me l’importante non e’ che ogni singolo faccia quello che gli gira per la testa, bensi che la comunita’ funzioni.
Ho gia’ detto in un altro post che secondo me Allegra Matta e’ sicuramente una brava madre, ma che quello che fa non e’ da tutti, perche’ non tutti, e me per primo, sono in grado di non farsi coinvolgere sentimentalmente dal sesso. Ci vuole una forma mentis adatta. Io se faccio sesso mi affeziono.
I figli hanno bisogno di stabilita’ e amore in famiglia. Queste cose gliele possono dare genitori scambisti, capi mafia, Ruby e Minetti, anche tu e tua moglie. Ma non gliele possono dare genitori che non sanno gestire le loro pulsioni e trom.ano a destra e manca innamorandosi a destra e manca. E non parlo di figli migliori o peggiori, bensi di figli che crescono in ambienti più o meno consoni al loro sereno sviluppo. E’ ben diverso!
Si preferisco che ritornino le case chiuse. Oggi che non ci sono le alternative sono:
– prostituzione di schiave anche minorenni per strada
– tradimenti e divorzi
– pornografia e sesso virtuale dilagante nei giovani (sinceramente trovo sia più sana una vera trom.ata)
Io penso che quando c’erano il concetto era “l’uomo e’ porco, si deve sfogare, ma deve anche tornare a casa dalla sua famiglia”. Non e’ politicamente corretto, ma lo trovo realistico. Tornando a te ripeto che lo scambismo non e’ per tutti, ma solo per chi e’ capace di trom.are senza affezionarsi. Detto male questa cosa e’ mentalmente più facile farla con una prostituta.
Per finire il fatto di sangue citato e’ proprio dovuto alla trasgressione sfuggita di mano perche’ Lei si era invaghita. Lo trovi su Wikipedia.
Da ragazzino (16 anni) sono venuto a sapere che mio fratello tredicenne assieme alla sua ragazzina dell’epoca, fecero il gioco della bottiglia con amici e amiche e quindi c’erano dei baci promisqui fra tutti…
L’ho picchiato…e gli ho fatto malissimo davanti a due suoi amici…
Ricordo di avergli gridato in faccia che certe puttanate doveva farle con una troiaccia e non con la sua ragazza…oggi ancora ci penso… quanto l’ho umiliato…
Il punto è che io ho sempre avuto una visione molto “mia”. Concepisco il dradimento anche se non lo perdono affatto, ma non la condivisione di partner…
Ho sempre tradito e ho sempre aggredito chiunque si fosse avvicinato alla mia lei del momento, che fosse stata mia fidanzata o femmina di una sera.
Non ho mai rispettato nessuno e ho sempre solo fatto quanto volevo io.
Ho avuto tante donne ma sempre una per volta…ho sempre fregato agli altri, perchè posso contare mogli, madri, fidanzate di altri…
una volta mi è successo di finire con due femmine a 20 anni ma..non mi è proprio piaciuto…eravamo ubriachi… va beh.
Per me il sesso è …a me piace che duri poco e che sia intenso…mi piace la furia, la forza, il fuoco ardente, la passione di un attimo…non riesco a concepire il dover condividere…
Valgono più 5 minuti di passione che 2 ore di lento trantran…
Va beh WLF
colam’s, interessante cio che dici sull’affezionarsi, dal tuo punto di vista. All’inizio di questo topic, chi lo apri’, affrontava l’argomento con una valenza positiva
Dicevo interessante il concetto intrigante ma “pericoloso” in tal senso. Allegra Matta diceva come, se ho capito bene (riassumo) in realta’, nel suo caso; non si verifichi un grado di intimita’ cosi “rischioso” anche per la modalita’ e il contesto. Forse non ti affezioneresti neanche tu a chi frequenti in un certo contesto ecc. Io devo ammettere di non vedere la modalita’ prospettata da allegra matta a monte, per me intendo, intrigante.
eccomi, per motivi tecnici mi era partito il commento prima di finirlo: intendevo dire che ho capito come lei la vede e la vive, cioè perché dice che il gioco è loro e gli altri (passami la parola, Allegra) sono comparse e non protagonisti, capisco cioè che dice: in questo senso non vede la cosa pericolosa dal punto di vista emotivo ecc. Tu Colam’s (mi riferisco anche all’altra lettera) dici: la cosa potrebbe essere intrigante, ma non vedo me e la mia lei in grado di viverla senza rischio (riassumo).
Vediamo se riesco a spiegarmi: io per me non la vedo intrigante a monte, indipendentemente dal fatto che ci sia un rischio emotivo o di far saltare la coppia o no. La questione non è: trovo la cosa intrigante ma mi frena la paura che sia rischioso. Fermo restando che possa sfuggire al controllo, ma ogni relazione è a sè, intendo anche la relazione che stabilisci, tu individuo, come diceva Allegra Matta, anche con il possibile collega che ti fa gli occhi dolci al lavoro, mentre, ho capito, lei ha chiari i suoi confini, in questo momento, e quelli di coppia in un club prive’. Il fatto di non trovarla intrigante non fa di me migliore o peggiore, corrisponde semplicemente a verità. Probabilmente sarebbe più sulle mie corde, per il mio modo di essere, vivere un triangolo affettivo, non nel senso di tradimento, ma probabilmente sarebbe più facile che inglobassi nella coppia una persona con valenza affettiva che trovare intrigante il fatto che una terza persona possa essere solo una comparsa sessuale, ma temere che poi si possa creare un legame e quindi temere questo rischio. Non è una cosa che mi manca, cioè voglio una famiglia a tre perché penso che quella a due sia insufficiente, nè giudico il pensiero tuo, Colam’s o quello di Allegra e i confini a cui lei si riferisce e che quindi rendono il gioco un gioco da lei vissuto come appagante ma in sicurezza. Dico che il fatto che dei miei amici abbiano vissuto una famiglia in tre per un lungo periodo (incluso il fare la spesa, andare in vacanza, festeggiare il natale), pure con pregi e difetti di una relazione allargata (non hanno figli, Colam’s, se per caso te lo stai chiedendo) mi è parso assolutamente possibile per loro, e anche una soluzione di equilibrio per loro, tanto più per il fatto che una persona tra loro è bisessuale, cosa che il partner “ufficiale” ha sempre saputo. Ad un certo punto la dimensione affettiva (prima ancora che sessuale) si è allargata per un periodo. Quindi dal loro punto di vista, Colam’s, per esempio, il fatto dell’affezione non è stato un problema di per sè. Lo sarebbe stato se il terzo elemento fosse stato per trasgressione di coppia, con un ruolo distante dagli aspetti affettivi, e ad un certo punto la cosa però avesse preso una piega diversa. Cioè, colui o colei che doveva solo condividere un gioco trasgressivo fosse diventato/a improvvisamente troppo presente, importante, su un altro piano di complicità individuale. La cosa, Colam’s, che tu vedi pericolosa, mi pare. Ciao!:)
Eh Luna il fatto che non avevano figli i tuoi amici del triangolo e’ fondamentale. Quando parlo di rischio parlo del rischio che si sfaldi la famiglia, molto più del rischio che si sfaldi la coppia. Detto male, per esperienza personale un conto e’ quando finisce una storia senza matrimonio e figli, uno dei due fa’ le valige e (con dispiacere) ciao. Un altro e’ quando hai matrimonio e figli di mezzo.
Sam.. Te lo dico diciamo con affetto: sei un bas.ardo !
Quante novità in un colpo solo, si vede che l’avvicinarsi delle feste stimola.
Colam’s attenzione, quando scrivi: “Questa pressione serve a mantenere un minimo di ordine e di coesione”; chi lo dice? In base a cosa reputi che questa pressione serva a mantenere ordine? E quale ordine? Ed ordine per chi o per cosa? Io credo che le idee sono tutte perfettibili, anche quelle che costituiscono la “pressione”, ne è la riprova che esse cambiamo nel tempo ed anche nello spazio, visto che non sono le stesse in tutte le società.
Un’idea personale non può essere generalizzata, e poi trarne delle conseguenze universali. Dici: “Io se faccio sesso mi affeziono”; ed ancora: “genitori che non sanno gestire le loro pulsioni e trom.ano a destra e manca innamorandosi a destra e manca.”; ed infine: “l’uomo e’ porco, si deve sfogare, ma deve anche tornare a casa dalla sua famiglia”; Ma chi dice tutto ciò? E come si conciliano queste affermazioni?
Io credo che i problemi che tocchi, indicandoli come conseguenza della mancanza di case chiuse, abbiano ben altra natura. E poi, smettiamola di giustificare comportamenti insani come imprescindibili. Per quale ragione andare a prostitute preclude l’affezionarsi? Mentre fare sesso con non prostitute invece lo include?
E cosa significa affezionarsi? Nel fatto di sangue che indichi, quale rapporto c’è tra trasgressione ed invaghimento? La donna poteva invaghirsi in qualunque altra circostanza e la cosa sarebbe potuta comunque finire in quel modo. Il delitto d’onore di un tempo, o il femminicidio che oggi si costata quasi giornalmente, non hanno nessun rapporto con la trasgressione scambistica.
Proviamo ad interpretare l’intervento di SAM. Credo che il succo della questione faccia perno sul suo concetto di donna come un oggetto o quasi, comunque al di fuori della sfera dei diritti maschili. Per quale ragione una donna non deve avere gli stessi diritti di un uomo? E questo vale anche per colam’s. Perché non si prova a girare la frittata e ci si mettere dalla parte delle donne, subire le stesse angherie, e poi giudicarne il risultato? Mi piacerebbe sapere cosa si penserebbe di sole case di tolleranza per le donne.
LUNA invece, a me pare abbia toccato un argomento interessante, anche se con una valenza parziale ma in maniera generalizzante, tant’è da aver fuorviato anche Colam’s. Vorrei esprimere un mio pensiero che credo condividere, almeno in parte con Allegra. Lo scambismo, almeno in questo contesto, è un gioco di sesso e null’altro. Un coinvolgimento emotivo di amicizia ed affetto, non c’entra nulla con il gioco, anche se le persone sono le stesse. Per provare a chiarire il mio pensiero, anche se capisco che si tratta di valori che possono apparire distonici a chi non è uno scambista, faccio un esempio: Se io ho un’amicizia alquanto sentita, tanto da provare affetto sincero nei suoi confronti, questo non inficia l’amore che provo per la mia compagna. Se così fosse non potrebbe essere possibile nessuna amicizia.
– Continua –
Se con questa amicizia ci si ritrova di tanto in tanto a giocare a carte, andare al cinema o a ballare, tutto ciò non è prerogativa di pericolo né per l’amore che provo nei confronti del mio partner, né per la qualità della mia azione genitoriale. Per una coppia scambista, almeno in linea di principio e per quanto mi è dato conoscere, i giochi di sesso, in quel contesto, sono proprio come giocare a risiko, o fare una gita in barca tutti insieme. In una coppia di qualunque genere, il sesso è soltanto una componente del rapporto, e a ben vedere, neppure la più importante.
Spesso, almeno per i più timorosi verso un pericolo di una perdita nel rapporto amoroso. Il ricorso al privé, e giochi con coppie conosciute al momento e con cui si evita di riprovare l’esperienza successivamente, ha valenza proprio di mettere in sicurezza il loro rapporto amoroso.
Credo che impostare il rapporto di coppia sul sesso in maniera fondante, comporti una condizione frustrante. Considerarlo invece in modo più equilibrato e paritetico agli altri valori, permette di viverlo in modo meno depressivo.
Io e la mia compagna abbiamo da lungo tempo, un’amicizia con una coppia con cui ci siamo trovati più volte ad andare insieme a divertirci in maniera direi “normale”, secondo i canoni monogamici. Mai ci siamo lasciati andare a giochi erotici e/o sessuali. Una volta però è capitato che si è creata una situazione particolare in cui siamo stati trascinati, quasi inconsapevolmente in un gioco di battute a doppio senso, poi via via sempre più pungenti ed erotici, infine ci siamo ritrovati tutti insieme a fare sesso. La cosa è finita lì, mai più c’è stato un momento d’intimità come quello. Alcune volte capita anche di parlarne e riderci sopra, ma mai a nessuno è venuto in mente di provare a riproporlo. Il nostro affetto è rimasto assolutamente immutato, come altrettanto l’amore per i nostri reciproci partners e non c’è stata nessuna conseguenza nei confronti dei nostri figli.
Personalmente credo che tutto dipenda da come s’intendano i tipi di rapporti coinvolti, quello affettivo (amicale, genitoriale e tra partner) e quello ludico (ricreativo tradizionale e sessuale).
Spero di aver dato un contributo utile a comprendere un aspetto importante dello scambismo che in realtà è molto più variegato ed ampio.
In risposta all’ultimo post di colam’s, molti studi attuali, dimostrano che una famiglia tenuta comunque in piedi, al solo scopo di tutelare i figli, crea ancora più danni di quanto faccia una famiglia che si disgrega, almeno in linea di principio. Il fatto poi che la coppia sia scambista o meno, non può essere considerato né un elemento a favore né a sfavore. Una persona può tradire il proprio partner indipendentemente che sia o meno scambista, la cosa è assolutamente ininfluente, anzi probabilmente essere scambisti può aiutare, anche se non è sicuro che lo sia, nonostante molti scambisti lo indichino spesso come elemento di coesione.