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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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si fa sempre più interessante…. però si filosofeggia troppo.
Lo scambio di coppia non è per tutti, come per tutti non è il free climbing, il paracadutismo, il bungee jumping o altro ancora e le motivazioni che portano a fare questo sono le più varie e tutte, volendo, condannabili”( ma da chi?).
Anzichè entrare in empatia con queste persone per comprenderne le motivazioni scivolano subito nel giudizio o nella condanna.
Il nostro grande Luigi Pirandello ci ha lasciato scritto:
“Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!”
Albert Einstein, nel suo parlare epistemologico ci mostra come tutto ciò che ci circonda è relativo, mentre il nostro già citato Sigmund, con il suo “Io” & company, ci ha permesso di capire come si forma la nostra personale “realtà fasulla”.
Tutto ciò dovrebbe convincerci che nell’universo che viviamo non v’è certezza né potrà mai esserci perfezione alcuna. Eppure v’è in gran parte degli uomini sia l’una che l’altra cosa; per costoro chi non condivide questo vedere è un impostore, e come tale va condannato.
Secondo il mio sentire, il primo comandamento potrebbe essere: 1) Non commettere atti impuri. Ma ciò comporterebbe scrivere milioni di specifiche che l’uomo, comunque interpreterebbe a suo comodo.
Reputo cosa buona e giusta il diffidare in primis di sé stessi, di ciò che si ha dentro, e considerare amici coloro che ci aiutano in tale dubbio, ritengo non vi sia altra strada per la salvezza. Trasgredire tutto ciò, per me significa commettere atti impuri.
Come ci suggerisce Beppe Grillo, la luce che vediamo in fondo al tunnel, potrebbe essere un rapido che ci viene addosso. Siamo dotati di sensi che ci aiutano ad interagire con il mondo circostante, ma ci è necessario anche interpretarli nella giusta maniera se non vogliamo ritrovarci spiaccicati chi sa dove. Questo però non si può insegnare, si possono solo dare indicazioni, è il “fiuto” ed il “fato” a determinare la nostra salvezza. Una buona “mamma” è colei che sa intermediare tra rischio e protezione. Come dice ste, non è necessario provare a drogarsi per sapere quanto male ciò possa farci, ma non è neppure sano condannare aprioristicamente le cose; nella storia dell’uomo, le droghe hanno permesso grandi cose che solo oggi iniziamo a comprendere. Immolarsi per qualche cosa è un gesto insano, ma tanti di questi hanno dato buoni frutti. Dov’è la linea di confine tra giusto ed ingiusto? L’uomo se lo chiede da sempre, ma dove si trova non lo si scoprirà mai perché tale confine si sposta continuamente ed ogni qualvolta lo si raggiunge, ecco che esso non è più lì.
Concludo dicendo che l’interazione tra gli individui porta a cose grandiose, a meno ché essa non sia volta ad una guerra, soltanto a noi è dato il dono di decidere cosa fare. Disconoscere tutto questo dire, a mio modo di vedere, equivale ad ignorare quel primo comandamento indicato poc’anzi, che non sta certo a significare di non fare sesso così o colà.
Vorrei aggiungere un affettuoso Benvenuto a Claudio, che pare voglia dare un contributo e nuova vitalità a questo dibattito che appare purtroppo, sempre più di nicchia.
X ste
Abbiamo tutti compreso, oltre ogni ragionevole dubbio, che tu reputi, secondo un tuo sentire squisitamente religioso, lo scambismo una cosa sporca ed immorale. In verità però, qui non interessa il tuo giudizio, ma piuttosto il senso di questo fenomeno.
Analizzare e giudicare sono due cose completamente diverse, secondo il mio sentire, il primo termine significa esaminare con attenzione. Ciò implica un modo razionale di valutazione il più oggettivamente possibile, dove i fatti sono osservati, verificati e confrontati con la natura che è il metro di misura universale. Il secondo termine invece è legato ad esprimere un parere personale interpretato secondo un credo, che non ha valenza universale.
Il tuo modo di concepire il mondo è di carattere riduzionistico-meccanicistico, in pratica ogni argomento valutato è limitato ad un’unica modalità d’indagine. Attualmente questo modo di vedere risulta superato dalla realtà. Occorre spostare la prospettiva su un piano più multidimensionale, dove l’analisi viene effettuata con una modalità olistica.
Oggi assistiamo ad una crisi globale che abbraccia ogni aspetto della realtà e non soltanto nella maniera da te valutata, cioè attraverso ciò che indichi come “una caduta della morale”. Non è possibile giudicare tutti gli scambisti “uomini che usano le donne come figurine”, come non si può valutare tutti i preti come pedofili perché se ne è scoperto uno tra loro, così come tutti i carabinieri, o i meridionali, o gli africani, o tutti gli uomini, o l’intera razza umana; generalizzare è un modo pericoloso di valutare le cose, a meno che non sia consapevolmente utilizzato a fini statistici. Se effettuo un’analisi avendo in mente soltanto il mio concetto di moralità, non posso che ottenere una valutazione distorta della verità. Galileo ci ha insegnato che nell’indagine, bisogna prendere in considerazione tutti i possibili indizi e confrontarli con quanto espresso dalla natura, affinché si possa giungere alla conoscenza; si chiama metodo scientifico. Per questo è stato condannato dalla chiesa che tale atteggiamento non può ammettere. Non dico che ci siano uomini capaci di farlo ed altri no, ma piuttosto che tutti si devono sforzare ad agire in questo modo se vogliono conoscere la verità. Chi non agisce in tal maniera è perché: o non ha interesse ad impegnarsi; o proprio si rifiuta di sapere.
Se dico che “io non condanno nessuno”, significa che non lo faccio neppure verso gli esibizionisti, ma se poi condanno questo atteggiamento, vuol dire che lo applico anche verso chi lo pratica, smentendomi così da solo. Chi ha detto che lo scambismo sia sinonimo di esibizionismo?
Lo spazio è sempre tiranno e non rispondere ad ogni quesito postomi, non è dovuto a: “parliamo di quello che mi fa comodo…!”. Se vuoi, puoi indicarmi uno dei: “concetti ben più complicati che ho citato…” a cui io possa dar seguito con un’adeguata risposta.
X Coppia
Io non condivido la “perfezione della natura”. Perchè non siamo immortali? Perchè ci sono esseri che nascono storpi e menomati rispetto agli altri? Perchè sulla Terra c’è vita e su Giove no? Capisco che Tu voglia vivere secondo natura, però l’etica dove la metti? Io non concordo con Ste, credo che non esista la “caduta dei valori morali”, bensì la ” sostituzione di valori morali” poichè anche l’etica ed i valori morali non sono entità fisse, ma dinamiche che vanno di pari passo con le esigenze sociali del periodo storico. Lo scambismo, lo ritengo come un metodo che FACILITA ed AMPLIFICA l’offerta sessuale e non vedo nulla di male in tutto ciò, se entrambi i patners sono concordi; ma nulla di più. Dal punto di vista morale, tale pratica, fino a qualche tempo addietro, avversata dalle religioni di tutto il mondo (Coppia non venirtene fuori con i bassorilievi birmani) e mal tollerata dagli stati di tutto il pianeta, attualmente vive in sordina, poco affrontata dai sociologi, ma cmq esiste ed il fenomeno si va espandendo rispondendo al bisogno della coppia moderna di reintensificare la sessualità, insomma è un “amplificatore sessuale”; ciò non toglie che se Stè ama accoppiarsi solo con la sua donna e non ha altri pruriti, è condannabile. Non è universale nè lo scambismo, nè la monogamia.
X Stè
Mia moglie è davvero una bella donna, viso compreso, saresti disposto a corteggiarla con il mio consenso ed eventualmente ad andarci a letto?
Caro dott50, io dico che se avessi fatto il mondo, sarebbe stato sicuramente migliore, ad esempio io sarei stato irresistibile a tutti, e non avrei avuto alcun problema di sorta, ma naturalmente solo ed esclusivamente secondo i miei parametri, che forse tu ed altri sette miliardi di uomini non avreste condiviso. Uno storpio, è tale solo per noi, per la natura è esclusivamente un modo per addivenire al miglioramento della specie, A determinare so lo storpio o il sano siamo più rispondenti all’entropia globale lo stabilirà soltanto il tempo, quindi la natura stessa. Se gli umani fossero stati per la maggior parte storpi, quella sarebbe stata la normalità ed un uomo come noi sarebbe stato indicato come storpio. Questo è ciò che io intendo per “perfezione della natura”. Essa è quella che è, punto! Non esiste altra regola al di fuori di essa, e le sue leggi non possono essere modificate, adattate o altro. Esse sono là comunque, indipendentemente da tutto, noi possiamo soltanto provare a non rispettarle, ma sempre a nostro discapito. Vedi la crisi globale che l’uomo ha creato perché si è creduto al di sopra di esse.
Ma veniamo a noi.
Lo scambismo esiste solo nel nostro modo di concepire la realtà. In natura esiste solo il sesso in quanto mezzo di procreazione. Siamo soltanto noi a stabilire che gli esseri preposti a svolgere questa funzione siano sposati, monogami, o quant’altro, e stabiliamo anche la modalità con cui rispettare queste regole nostrane: attraverso leggi giuridiche; morali; o altro. Insomma, essere scambisti non è né giusto, né sbagliato, per la natura è solo necessario che noi facciamo sesso. Noi possiamo solo stabilire se è meglio farlo a letto o su un albero; sempre con la stessa donna o con donne sempre diverse; se cogliere il piacere che ne deriva o fustigarci per l’immoralità che ne consegue. La natura, attraverso il tempo che ne è parte, continuerà a farci procreare e svilupparci finché non si sarà esaurita la capacità a mantenere il disequilibrio energetico della nostra specie.
Se la chiesa, ritiene che usare il preservativo sia un male e far morire di Aids milioni di persone sia un bene, io posso solo ritenere ciò un fatto immorale. Per la natura invece è semplicemente un passaggio del suo inarrestabile percorso come lo sono state le pestilenze ed anche la bomba di Hiroshima, come è stata la vita dei dinosauri per milioni di anni, e come la loro scomparsa. Essa non si ferma a giudicare l’operato di alcuno, figuriamoci dell’uomo.
Mi permetto di dissentire sulla tua ricostruzione storica, ma essendo questa un’altra faccenda, la rinviamo ad altro momento.
Lo scambismo è uno dei mille modi con cui fare sesso, la monogamia invece è un’aberrazione concettuale (sancita per la società). Ovviamente questo è il mio modo di vedere, la mia interpretazione di ciò che la natura stabilisce, ma sono gli scienziati quelli più dotati a leggerla ed è per questo che li seguo con piacere.
ma che dici, uno storpio è un errore della natura e basta, gli umani contano uan minoranza di storpi e se Tu fai coincidere la normalità con la prevalenza statistica “Se gli umani fossero stati per la maggior parte storpi, quella sarebbe stata la normalità ed un uomo come noi sarebbe stato indicato come storpio” rafforzi il mio pensiero; però non esiste solo il concetto statistico della normalità, ma anche quello biologico/funzionale (se ad un uomo manca una mano avrà un attività prensile dimezzata rispetto a chi ha due mani): Se il concetto di normalità fosse solo statistico ci troveremmo a dire che Galileo Galilei o Einstein sono anormali. Ritornando allo Scambismo, premesso che siamo entrambi favorevoli allo scambismo, vorrei porti una domanda: che ne pensi dell’incesto? La ritieni una pratica normale? Hai preconcetti verso di essa? La pratichi l’hai praticata? Ma scusa non è più semplice ammettere che il sesso procura un piacere e lo scambio di coppia moltiplica questo piacere. Io mi annoio a far sesso sempre con mia moglie e sono disposto a mortificare l’esclusività e perfino il sentimento di gelosia pur di aumentare il ventaglio delle soddisfazioni sessuali.
Chiedo scusa al dott50, ma probabilmente non mi sono espresso con adeguata chiarezza. Io ritengo che una cosa sia la valutazione umana di un determinato evento, e tutt’altro è il valore metafisico del fenomeno stesso. Se si interpreta il contenuto di “anormale” come valore negativo, dire che Galilei o Einstein sono “anormali”, farebbe saltare dalla sedia. Il significato del termine però è: essere al di fuori della norma, cioè dell’ordinario, dell’usuale, ed essendo questi dei “geni”, cioè dotati di un Q.I. abnorme rispetto alla norma, consente oggettivamente di definirli anormali.
Se si considera ora la natura; possiamo convenire che essa non ha antagonisti, cioè essa è il tutto. Come tale è il metro campione di ogni cosa e quindi non può che essere impeccabile. Imperfetto può essere solo la mia interpretazione in quanto parzializzante. L’uomo può giudicare un animale veloce o lento, esclusivamente in rapporto ad un metro campione di riferimento. Solo quel metro conterrà in sé il valore di perfezione.
Avendo in mente i termini indicati, possiamo analizzare correttamente lo scambismo. Questo fenomeno è essenzialmente una modalità organizzativa di accoppiamenti sessuali tra maschi e femmine, quindi non contiene in sé qualità alcuna.
Il giudizio umano su questo fenomeno invece, può determinarne dei valori in relazione all’ambito valutativo rispetto al metro comparativo del giudicante. Lo scambismo può essere considerato in base al valore: morale; emotivo; fisiologico; amoroso; sociale. Rispetto ad ogn’uno di questi ambiti, si può poi assumere un metro valutativo guidandoci al giudizio, ad esempio: molto buono; buono; meno buono; indifferente; poco cattivo; cattivo; molto cattivo.
Se valuto lo scambismo da un’angolazione emotiva, ad esempio, cioè su quali emozioni esso produce, e considero il piacere fisico come un valore altamente qualificante, posso addivenire che esso sia “molto buono”. Per contro, se considero invece il piacere fisico come un termine dequalificante, evidentemente il giudizio non può che essere “molto cattivo”.
Ecco quindi che rientra il nostro Pirandello :” E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro?”.
Un’ultima considerazione che ritengo utile se non indispensabile fare riguarda il rapporto d’amore che s’istaura tra due partner. Valutare questo fenomeno significa considerare due elementi che entrano in gioco: il senso dell’amore; ed i termini stipulativi istaurati tra le due individualità che vi partecipano.
Proviamo a stabilire i termini del primo elemento, il senso dell’amore.
È evidente a tutti che esso è un fattore emotivo che si presenta sotto diverse sfaccettature, ma quelle che io ritengo attinenti al nostro dibattere, sono principalmente due: quello definito amore romantico e l’amore sessuale.
— Continua —
In psicologia si sostiene principalmente che esistono tre fasi evolutive: infatuazione (o innamoramento); attrazione (o di affetto); e attaccamento. Tutte composte da vari elementi e stadi.
Tutto inizia con l’infatuazione; una forte passione, ma debole negli altri elementi costitutivi, il primo sprone di questa fase è l’istinto o la pulsione sessuale, cioè quello che abbiamo definito amore sessuale. In questa condizione, una grande qualità è assunta ovviamente dall’aspetto fisico.
Col tempo questo elemento si riduce dando spazio all’affetto, in pratica intervengono altri componenti valutativi più squisitamente interiori, come la cultura, la stima, gli interessi comuni, ed altre qualità possedute dal partner. Questa è la così detta fase di attrazione o altrimenti detta affettiva.
Ad essa succede quella detta dell’attaccamento in cui si passa ad amare l’essere nel suo complesso in modo pieno e totale, non più quindi solo per i suoi aspetti materiali e spirituali.
Sebbene gli esseri umani non siano in genere sessualmente monogami, si ritiene che lo siano emozionalmente, in pratica essi non possono amare (romanticamente) che una sola persona alla volta.
Secondo recenti osservazioni scientifiche si è appurato che, in relazione alla cultura che determina notevoli oscillazioni; dopo i 10, 15 anni di permanenza in questo stato, si passa dall’amore romantico ad un semplice piacere nello stare insieme.
Per ciò che attiene invece il secondo elemento, cioè i termini “contrattuali”, il rispetto di questi taciti accordi verso il partner è un valore fondante. Con esso si stabilisce un consenso di fatto alla facoltà di accesso al proprio essere. I mondi individuali si fondono stabilendo limiti comuni del sentire.
Se io ad esempio esperisco un moto di eccitazione nei confronti di un atteggiamento comportamentale dell’amica della mia donna, nasconderlo significa tradire le aspettative fiduciarie che essa ha posto nei miei confronti. L’unica possibilità che mi è data, non è quindi la negazione, ma di non sentire tali sensazioni; ciò però non è possibile in quanto si tratta di valori estranei ad un controllo emozionale, quindi superabili esclusivamente tramite deformazioni psicologiche della realtà. Ad entrambi i membri della coppia, non resta quindi che conoscere e condividere ciò che viene emotivamente provato singolarmente, pena l’annullamento di quanto stipulato e quindi la perdita del rapporto.
La consapevolezza di questi fattori ci consente di vivere adeguatamente nella realtà, e lo scambismo è un giusto mezzo per evitare improprie e pericolose menomazioni psicologiche.
Comprendo che l’estrema semplificazione effettuata per esprimere questi complessi meccanismi, può concedere ampi spazi ad una falsificazione dei termini stessi e me ne duolo, ma ritengo che in questi spazi non sia possibile ottenere di più. Forse sarebbe più opportuno utilizzarli per esprimere esperienze personali, riportando il proprio sentire, ma soprattutto omettendo giudizi.
“E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro?”. No amico, in una società omogenea,le personalità sono individuali, ma i valori ed i comportamenti sono per lo più comuni, perciò “c’intendiamo perchè il senso ed il valore che sono dentro di me sono simili a quelle del mio interlocutore se entrambi abbiamo avuto lo stesso mondo”. Si, mi sembra parziale e semplicistico giustificare l’abbandono alla propria emitività (dare seguito all’attrazione che provo per l’amica di mia moglie) con la lealtà verso mia moglie nel tacerle quell’attrazione istintiva verso la sua amica). La religione in proposito ti dice: resisti all’istinto e ne riceverai un beneficio quando avrai la consapevolezza che la ragione ha prevalso sull’istinto, non solo, ma anche tua moglie apprezzerà la tua fermezza di proposito e ti amerà maggiormente. Insomma, mi stai facendo fare il difensore dei monogami, quando non lo sono. Non mi hai risposto: cosa pensi dell’incesto? Lo hai mai praticato? Lo pratichi? Ci tengo a che Tu mi risponda!
A me sembra che si stia filofeggiando troppo, per dare una giustificazione altisonante a quello che in fondo è una sco...., non diamoci motivazioni elegiache, scambio di coppi, sesso a tre, tradimenti ed anche astinenza, sono tutti metodi che ognuno pratica per alleviare un suo disagio interiore o de coppia, escamotage dettati dal tanto tempo che si sta insieme, o dalla noia o dalla insoddisfazione o dalla voglia di avere esperienze diverse con o senza il compagno, cambiano forse i modi o le spiegazioni che uno si dà ma di fondo resta che si vuole fare sesso con qualcuno di diverso del compagno abituale. Le altre sono tutte coperture per difendersi dai moralismi dando però a propria volta giudizi sul modo di vivere degli altri, perchè ovviamente è diverso dalle scelte che si sono fatte e mi sembra che questa discussione stia diventando un trattato-monologo di teologia.