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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Aldo,
a me non mi manda nessuno e non sono un predicatore. Quelli che amano di più, secondo me, si preoccupano degli altri e danno un consiglio. Quelli che amano di meno si preoccupano solo di se stessi e questo è un concetto di base e di provati fatti. Tu hai chiesto uno straccio di prove per provare che Dio esiste ma questo è un blog per scambisti e mi pare Io stia andando fuori argomento per cui mi scuso. La luna con i suoi pochi millimetri di polvere lunare mentre ce ne dovrebbero essere metri in accordo con la teoria dell’evoluzione. I miracoli che tu e i tuoi amici atei non sopportando e non possono nè spiegare, nè hanno intenzioni di ragionarci su ma è una prova di ciò che disse e fece Gesù. I musulmani, che più si distaccano da Gesù e più divengono cattivi, I cinesi che sono ancor più cattivi. La povertà che emerge sempre più aggravata dove vi è meno Maria. Ti darei migliaia di altri esempi ma come ho scritto uscirei dal discorso.
A me sembra che la discussione si stia impantanando su questioni religiose allontanandosi dall’argomento del post; è pur vero che la religione cristiana è alle radici della nostra cultura e perciò non possiamo prescindere dai suoi dogmi, pertanto ogni nostra azione o comportamento è influenzato anche dalla religione in quanto nostra base culturale, però anche la cultura, gli usi, le abitudini, sono dinamici, in evoluzione e non statici, vale a dire che la cultura di un popolo cambia con il tempo e vi saranno sempre i conservatori ed i progressisti, cioè chi vuole conservare la cultura attuale e chi vuole un maggiore dinamismo con cambiamenti a volte migliorativi, a volte no; in conclusione gli scambisti sono pionieri di un percorso culturale alternativo e dinamico (personalmente lo scambismo lo ritengo un fenomeno sociale che rappresenta una variante eretica e parziale della “Comune” teorizzata già da Platone ed applicata con varianti, a più riprese nel corso dei secoli successivi fino agli ani ’60: chi non ricorda Woodstock) la cui validità sarà giudicata dalle generazioni future; attualmente chi pratica lo scambismo, ci crede e trae piacere da esso e non ha sensi di colpa o altri sovvertimenti morali è sereno e perciò non condannabile alla stessa stregua di chi non lo pratica.
Roberto, penso che una reazione come quella da te espressa non sia consona ad un uomo di amore quale tu ritieni di essere e cerco di spiegarmi meglio: la chiesa, e mi riferisco in particolare a quella cattolica apostolica romana, nella sua struttura organica, non è in sintonia con quanto predica attraverso i suoi sermoni, ed in particolare i suoi fedeli continuano a ritenersi gli unici detentori della verità ed al centro di tutto il creato. Questo atteggiamento è alquanto puerile ed è spiegabile scientificamente ed è per questo che la scienza risulta alquanto indigesta a questa, che io definisco, nefasta istituzione, basta vedere l’atteggiamento insofferente avuto nel suo percorso evolutivo verso tutti gli oppositori.
Risulta evidente che esistano due modi di approcciarsi ad un pensiero: quello “scientifico”, basato su riprove rigorose ed oggettive e sulla loro infinita riproducibilità in natura; e quello di “fede”, che porta, come ha sempre fatto nella storia, a risultati a dir poco deludenti se non catastrofici. Ciò che esprimi fa leva su alcune necessità umane o meglio, della sua psiche; come fanno tutti i “credo” del mondo, da quelli sciamanici agli stregoni ai santoni e quindi anche da quelli definiti, “religiosi”.
Quando tu dici che il mio dire ti è sembrato un giudicare, non tieni presente alcune cognizioni scientifiche che sono alla base di quel pensiero. Se tu tenessi a mente ciò che si è scoperto sull’Es, sull’Io, e sul Super-Io, e sulle funzionalità di questi fattori psichici, comprenderesti meglio la differenza che esiste tra un giudizio determinato da preconcetti, ed una definizione dettata da un pensiero scientifico sorretto da fattori dimostrabili. Io non sto a giudicare la tua “maturità psichica” né il tuo “egocentrismo”, ma semplicemente ne osservo il loro valore in base a quanto tu stesso affermi, al limite posso compararli ai miei.
Quando tu dai un assunto: “Gesù è l’Amore”; non fai altro che determinare una partenza del discorso che non ha validità scientifica ed è indimostrabile, pertanto diviene non vera anche la sua derivata: “l’amore ti detta che devi avere una sola donna”. La seconda affermazione anzi contiene una validità opposta a quella che tu tenti di far passare come vera: il dettato di “avere una sola donna” nasce non dall’”amore” ma da un semplice credo, determinato da una necessità sociale, tra l’altro non universale, visto che in alcune realtà si determina invece un bisogno opposto. Il Super-Io che se vogliamo possiamo definire come “coscienza” basata su quella che chiamiamo ”etica sociale”, determina questo tipo di affermazione e giustifica un simile dettato comportamentale. Aggiungerei che a riprova di ciò si può anche assumere la visione prettamente maschilista che la genera; visione tipica delle società arcaiche in cui la nostra religione di riferimento ha le sue radici.
Risulterebbe utile chiedersi perché Dio è uomo e lo è Gesù e così pure lo Spirito Santo e così Budda, Maometto, Shiva e… ?
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La risposta è semplice, non esiste la femminilità perché le società arcaiche in cui si sono create le religioni erano maschiliste. Questo mi suggerisce l’idea che le religioni siano istituzioni umane e non divine. Ciò naturalmente non è una condicio sine qua non, ma fortemente dubitativa.
Vorrei aggiungere che un giudizio nasce da preconcetti che non hanno nulla a che vedere con definizioni comprovate, come ad esempio, quando esprimi su di me il “giudizio” riguardo le parole “ignoranti” che io ho scritto e la mia conseguente e presunta “arroganza”; non si tiene conto che la causa a cui tali parole si riferiscono, può avere un fondamento oggettivo e dimostrabile e quindi la parola “arroganza” nasce da una presunzione e perciò è una critica. Io però non sto qui a giudicare il tuo operato, ma semplicemente a tentare di determinare la validità delle cognizioni espresse dalla chiesa e che tu semplicemente riporti per assunto e quindi per pura “fede”, cosa che ha determinato la mia asserzione sulla immaturità psichica, ed ancora, il tuo egocentrismo. La pseudo filosofia religiosa, creata da fallibili ed arcaici individui umani, e non da infallibili divinità, può facilmente essere confutata proprio per questa sua natura. Se voglio però nascondere la testa nella sabbia e continuare a “credere”, nonostante tali comprovabili confutazioni, va bene ma non posso però obbligare a chi non voglia seguire questo percorso, di abiurare, come è stato fatto con Galileo o creando la Santa Inquisizione o le Crociate o assurde affermazioni portate a giustificazione di accumulo di capitali o comportamenti illeciti di “religiosi”.
Direi di più, che non posso avercela con Gesù in quanto non credendo nella sua esistenza religiosa, non me ne è concessa la possibilità: non posso provare nessuna forma di opposizione verso entità che non riconosco in quanto per me inesistenti, al limite potrei avercela con chi tenta d’impormi una sua esistenza e quindi con chi determina il potere terreno della chiesa.
Non voglio dire: “Come vedi ti sto insegnando cose che nemmeno se vivi mille anni avresti potuto mai sapere”; anche se la tua conoscenza espressa si limita ai duemila anni di storia cristiana, mentre il mio tenta di espandersi oltre questi limiti, abbracciando pure i duemila anni delle altre religioni monoteiste ed anche oltre, spaziando altresì nei saperi arcaici non monoteistici ed addirittura non religiosi.
Come ho già espresso, lo spazio è poco e l’argomento trattato non è coerente, quindi ritornerei al dibattito su ciò che il piacere procura e la necessità a cui la trasgressione risponde. Su questo terreno potrei dire molteplici cose, forse giuste o forse sbagliate, forse condivisibili come forse no, ma comunque utili a meglio comprendere le cause di questo fenomeno e gli spazi in cui esso prende vita.
Per assolvere meglio a questo compito e per brevità riporto una semplicistica suddivisione della psiche umana, sorvolando sui complessi meccanismi che la determinano.
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L’Es, lo strato fondamentale, più antico e vasto, è il regno dell’inconscio e degli istinti primari. Non è influenzato dal tempo né turbato da contraddizioni; non conosce «né valori, né bene e male, né moralità». Non tende all’autoconservazione, non lotta per altro che per la soddisfazione dei suoi bisogni istintuali in accordo col principio del piacere.
L’Io, il «mediatore» tra Es e mondo esterno, ha il compito di rappresentare il mondo esterno mediandolo e in questo modo salvaguardando l’Es nella sua lotta cieca per soddisfare i propri istinti. L’Io possiede il controllo dei percettori del mondo esterno ed ha il compito di coordinare, alterare, organizzare e controllare gli impulsi dell’ Es in modo da ridurre al minimo i conflitti con la realtà disconosciuti dall’Es.
Infine il Super-Io che ha origine nel lungo periodo di dipendenza del bambino dai suoi genitori e successivamente da altri rappresentanti della società. Le influenze sociali e culturali che ne derivano, vengono «introiettate» nell’Io e diventano la sua «coscienza», generando il “senso di colpa”, il bisogno di punizione generato dalle trasgressioni o dal desiderio di trasgredire queste restrizioni, permeando quindi la vita psichica. «Di regola l’Io attua le repressioni al servizio e su richiesta del Super-Io».
Alla luce di queste conoscenze scientifiche, è facile comprendere che quanto espresso rispetto all’”etica” ed alla “coscienza” assume altri connotati specie da ciò che esprime il cristianesimo; se ad essi si aggiungono i requisiti temporali e sociali, si può ben comprendere che il bisogno istintuale del principio del piacere ed il bisogno a trasgredire le limitazioni imposte dalla realtà, sono necessità ineludibili ed ineluttabili. Mi sovviene una sola ragione sull’assonanza che la chiesa fa tra “piacere” e “peccato”: mantenere il potere.
La ribellione è legata alla nostra sopravvivenza; ogni trasgressione porta ad una nuova conoscenza, ad una consapevolezza ulteriore, in definitiva verso un’evoluzione. La fuga dalle restrizioni, cioè trasgredire le regole imposte, non dalla natura in cui non esistono regole trasgredibili, ma dalle istituzioni umane create perché si superino le difficoltà temporali, serve all’evoluzione ed alla sopravvivenza, una sorta di superamento temporale ed un adeguamento all’universalità naturale. Il valore filogenetico ed ontogenetico di una tale necessità coincidono; trasgredire significa progredire sia come entità vivente individuale che come universalità generale. L’entropia cosmica contiene in sé il passaggio da una condizione antecedente ad una conseguente e quindi ad una forma di trasgressione insita nella natura stessa.
Volendo considerare la frase: “Poi, se un tuo amico fa i peccati con la tua donna…in realtà tu dovresti far finta di non saperlo oppure evitare di essere inquisitivo verso la tua ragazza.”, beh! Credo che qui si rasenti l’assurdo, specie se si considera da quale pulpito viene la predica.
Continua
Nel momento in cui si stabiliscono rapporti di convivenza e condivisione, fondamento di grandi aspettative comuni, come quelli d’amicizia o, ancor più, d’amore di coppia, non si può soprassedere ad un tradimento verso questa condizione.
Si può comprendere che non si debba avere un atteggiamento inquisitivo, ma soprassedere su un rapporto basato su una condizione di tradimento non può essere assolutamente considerato sostenibile. Una persona che tradisce le aspettative poste in essa, non può essere ritenuta degna di fiducia alcuna. Un individuo simile contiene in sé il germe di ogni rapporto verosimilmente fallimentare, una condizione che non può essere tollerata, pena il dissolvimento di ogni società. La collettività umana tende a dissociarsi proprio perché esistono individui immaturi che non sono in grado di mantenere fede ai loro impegni assunti. Ritengo che è proprio in questo atteggiamento che risiede il cancro della nostra società.
Rimane da comprendere l’ultimo punto toccato: “Sei libero ma è bello anche leggere altri punti di vista per aprire il pensiero ed il ragionamento logico”. Io non sono nato scambista né trasgressivo né tantomeno ateo, ho seguito un percorso fatto di osservazioni, riflessioni, esperienze e sono assolutamente aperto a considerare nuove prospettive, ma ho difficoltà a condividere il percorso evolutivo con chi si erge a guida, in special modo se quel percorso non gli è familiare.
Come ho già avuto modo di dire, siamo soli su questa strada e non ci è possibile usare esperienze altrui a nostro esclusivo utile. L’idea di essere il fulcro dell’universo è ormai superata come quella di essere gli unici detentori di una verità assoluta o di una realtà univoca.
La domanda fatta da Roberto ad Aldo riguardo al bene che si fa ad un bambino, trova risposta in una semplice verità: è la realtà dell’uomo che compie questo indispensabile passo, l’unico motivo per cui il genere umano sopravvive. Non vi è causa soprannaturale che alimenta la nostra estatica ammirazione per una natura tanto meravigliosa.
È assolutamente necessario rifuggire da chi, ergendosi a giudice in nome di un’entità superiore, vuole condannare le mie azioni definendole peccati. Essi non esistono al di fuori delle malvagità perpetrate contro la sopravvivenza del genere umano. Le religioni arcaiche politeiste, hanno ceduto il passo a quelle monoteiste, ma ora, anche se non tutti ne sono consapevoli, si sta assistendo ad un nuovo sviluppo. Nella scienza è evidente che infrangere dettami obsoleti porta progresso, ed ogni nuova scoperta nasce dall’abbandono di vetuste congetture, in ciò non c’è peccato ma solo sviluppo. Il mio procedere verso nuovi orizzonti, libera il mio Io da un soffocante senso di colpa generato attraverso il Super-Io e che la chiesa vorrebbe alimentare, ma superando ciò, provo un’ebbrezza nuova di libertà e gioia, non quella di una fantomatica vita ultraterrena, ma di una vita a me contemporanea, unica, irripetibile e stupendamente bella.
Tutto questo è il risultato della testardaggine umana e dell’arroganza nel vantarsi di sapere tutto mentre ci si comporta in realtà come grandi attori che dentro di se sanno la verità e fuori la negano, ma questo è il risultato della vostra connessione spirituale inconscia e voi non ne potete fare a meno. L’evoluzione va oltre i seimila anni della Creazione, e non 2000 come scrivete qui. L’evoluzione insegna la poligamia e dunque si basa sulle scimmie oppure sugli uomini delle caverne. La Creazione si basa sugli esseri ritenuti umani. Nessuno di voi può affermare che l’evoluzione sia esistita prima della sua scoperta poichè…credendoci intensamente…diviene una fede. Dio, dunque che opera in segreto (in teoria) si può fare diabolico per stare dietro a figli ribelli e creare in negativo.
Roberto, come tutti i cattolici, parte sempre e comunque dal concetto che Dio ci sia. Non è vero! ci sarà per lui e per altri che la pensano come lui, ma non c’è per me, per i miei figli, per tantissime persone che conosco. Dio è nella mente di chi crede e basta. Tutte le argomentazioni sulla creazione per me e per moltissimi uomini sono risibili pagliacciate sulle quali non riesco ad argomentare stante l’indisponibilità dei cattolici a valutare la possibilità che Dio non ci sia.
Mi vorrei scusare per apparire aggressivo con l’uso di certe parole. Testardaggine non è la parola da usare. Io penso veramente che si è liberi di interessarsi nell’evoluzione. Faccio notare però che chi sta da quella parte anche se atei stanno servendo un Dio che ha Maria della Francia o dei miracoli fuori dai canoni. Molti non sanno questo.
Qui in Italia è importante essere Italiani. Non mi piace la gente che per esempio pensa alla Canadese e poi si infila nello scambismo perchè poi se vai li da loro nemmeno lo permettono e ti criticano per cui i loro peccati li considero più che altro mosse politiche e di cattivo gusto. Ricordiamoci che la libertà vera sta qui da noi.
“Faccio notare però che chi sta da quella parte anche se atei stanno servendo un Dio che ha Maria della Francia o dei miracoli fuori dai canoni. Molti non sanno questo” parole tue.
Lo vuoi capire o no, Roberto, che Dio è una tua idea e che per gli atei non esiste niente, ma proprio niente, che sia trascendentale?
Lo scambisto è una cosa piacevolissima che è legata alla sfera della sessualità ed è una libera scelta. Perché tu porti avanti dio a tutti i costi? Ci sono fior di forum dove si parla di Dio con dovizia di particolari. Qui si parla di scambismo e basta, non di Dio.
Io non credo, ma se credessi odierei dio con tutte le mie froze perché se ci fosse avrebbe commesso orribili crimini lasciando che pochi uomini ne uccidessero decine di milioni. E non mi venire a dire quella orribile parola ‘libero arbitrio’ dello sterminatore, perché dio ne uscirebbe infangato, in quanto lascerebbe che una persona deviata potesse avere il libero arbitrio di uccidere milioni, mentre le vittime non avrebbero il libero arbitrio di vivere.
La Chiesa cattolica che ha benedetto, favorito, eseguito centinaia di miglia di omicidi non ha il diritto di parlare di peccato e peccatori. E i seguaci della Chiesa cattolica, se ferventi, sono potenzialmente capaci -se opportunamente motivati da un leader carismatico- di ricommettere i crimini della santa inquisizione; e se non proprio commetterli direttamente, certo benedire chi lo facesse in nome di dio. L’esempio del tuo moralismo da sacrestia sta qui a testimoniare quanto dico.