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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Bravo Conte!!!
Giulia e Fabio
Per CONTE etc.
premesso che devi decidere la nazionalità del cacciatore nero, se del Burundi o del Ruanda (si tratta di due stati differenti), ti vorrei dare qualche delucidazione sull’omosessualità: il fatto che dalla metà del XX secolo, l’omosessualità è stata gradualmente disconosciuta come malattia e decriminalizzata in quasi tutte le nazioni sviluppate è stata solo una forzatura sociale e politica (la sinistra italiana, ad es. ha ingrossato le proprie fila di elettori, reclutando le categorie più emarginate, come appunto gli omosessuali); rimane tuttavia la considerazione che la “omosessualità” è un comportamento sessuale deviato ed anormale perchè il concetto di “normalità fenomenica” è puramente statistico, nel senso che è normale tutto ciò che rientra nella curva di Gauss e devi convenire che gli omosessuali rappresentando il 4 – 6% della popolazione sono una netta minoranza, perciò l’assenza della omosessualità dall’elenco delle patologie non la elimina come comportamento sessuale deviato ed anormale. Gli “spazzini” di un tempo, oggi sono “operatori ecologici”, ma il risultato non cambia, così come l’inabile rimane tale anche se lo chiami “diversamente abile”
Probabilmente la diversità di opinioni in questo argomento è viscerale eheh e quindi rimane molto difficile riuscire a fare un dialogo cortese…di questo me ne sto rendendo conto, e in primis sono proprio io che mi trovo a spada tratta eheeh.
E sia, dunque io per primo modererò i toni.
Riparto da capo…Passi l’orgia surreale accanto alla stanza della bimba.
Però mi domandavo proprio per una mia curiosità, se un marito ci troverebbe nulla di male, se venisse a sapere che la moglie anche quando non c’è lui fa cose con altri.
Nel senso…è lecito solo se ci sono entrambi? voglio dire…non esiste più gelosia in un rapporto del genere? O in qualche modo esiste ma in situazioni differenti?
Io sono un tipo che se uno toccasse il sedere a mia moglie che so…in un pub lo stirerei li dove si trova…cioè mi è inconcepibile che qualcun’altro possa pensare di mettere le mani e Dio solo sa cos’altro su di lei ehehe… probabilmente è per questo che non riesco a comprendere quanto sto leggendo…
In questo caso non sto offendendo nessuno spero 🙂
Sam, hai ragione, cuore e pudore. Salut
Al conte di bismanosocosa, e si, sono d’accordo che non siamo d’accordo. Ma nel tuo postmoderno relativismo non puoi metterti da nessuna parte, ma noi “moralisti” invece si. Questo non dovrebbe farti rabbia vero?
Io conobbi la mia giovanissima moglie 30 anni orsono. Ero (e sono ovviamente) molto più anziano di lei; avevo già un matrimonio alle spalle finito in un’attima amicizia che dura tuttora.
Quasi subito, amando io la trasgressione, portai a ragionare mia moglie su eperienze di coppia aperta. Non fu affatto facile, perché non volevo forzarla. Tuttavia lei mi seguì, seppure con riluttanza, e iniziammo a conoscere coppie per mezzo di un giornaletto locale (della Versilia). Solo con pochissime coppie arrivammo allo scambio completo. Nella stragrande maggioranza degli incontri, un caffè una pizza e via.
Ma poi mia moglie si stancò di questi incontri che o erano scontati o diventavano amicizie vere che ancora oggi, ogni tanto, ci fanno rincontrare come buoni amici.
Un caso fortuito ci portò a conoscere in una spiaggia versiliese conosciuta dagli scambisti un bell’uomo che seppe coinvogerci. Ne nacque una bella relazione a tre. Io scopersi la mia vera natura cuckold: cioè amo che mia moglie abbia rapporti con uomini o col la mia presenza discreta e defilata o (quasi sempre) assente.
Sono venuti due figli, ma se qualche volta mia moglie riceveva un amante in casa io portavo fuori i figli; anche per un paio di giorni, per esempio in vacanza a Gardaland; oppure se l’incontro era previsto solo per poche ore nel pomeggio, portavo i bambini al cinema o al circo o in Passeggiata sul mare che a Viareggio è bellissima. Poi un’amica di mia moglie, proprietaria di un aleberghetto sul mare, e che conosceva il nostro modo di vivere mise a disposizione all’ occorrenza una matrimoniale prospicente al mare dove mia moglie incontrava il suo amante del momento.
Intendiamoci: in tanti anni gli amanti sono stati dieci; ma con tutti è stata una love-story molto vissuta e coinvolgente. Qualcuno di loro non sapeva che io sapessi, anche se si redeva conto che mia moglie diponeva di tutto il tempo che voleva, notte compresa; qualcuno invece lo avevo cercato io in rete e fatto in modo che potesse corteggiarla in maniera tradizionale, senza che mia moglie sapesse che avevo organizzato io.
Il vivere come abbiamo vissuto noi non ha influito sell’educazione dei figli (laureati) nè nelle nostre relazioni intime. Mai abbiamo rischiato di farci scoprire la notte nel letto con estranei dai figli.
Putroppo ci sono in gitro moralisti bacchettoni che giudicano senza ammettere che in una coppia si formano equilibri che laddove rendono la coppia felice nessuno ha il diritto di giudicare.
Prima di conoscere mia moglie ero un vero dongiovanni e un capo di azienda e sono andato a letto con molte donne, tutte sposate e coi mariti orgogliosi della loro fedeltà. Giudicare le corna altrui e l’altrui morale è un esercizio che si possono permettere in pochi.
Statistiche dimostrano che in rapporti ultradecennali la donna ha tradito almeno una volta. Forse i moralisti dovrebbero pensare a questo dato.
Ho letto che un cattolico commenta con disprezzo il fatto che una coppia decida per la treagressione. Strano che i cattolici non manifestino contro le centinaia se non migliaia di preti pedofili. La storia della Chiesa è intrisa di violenza, sesso contro natura, pedofilia, congiumenti carnali di ogni genere. La stessa origine dell’uomo -secondo la scemata di Adamo ed Eva- è necessariamnente impostata su rapporti incestuosi. Perfino un gradissimo profeta -Abramo- ha portato la moglie nell’ harem di due sultani da dove, scoperto che era sua moglie, veniva cacciato.
Tralascio la vergognosa scia di immoralità e abusi perpretata dai papi, perché potrebbe servire da spunto per una serie di racconti pornografici.
Non credo che un cattolico possa permettersi alcuna reprimenda sulla moralità. Ma proprio nessuna. Dovrebbe guardare in casa propria prima di mettere il naso fuori.
@ dott50
devo ammettere che con la specificazione sulla diversa identità degli stati Ruanda e Burundi mi hai messo al tappeto.
@Ru
io sono un moralista molto più integralista e collocato di quanto pensi: sono convinto che la libertà personale nell’espressione della propria sessualità e nella gestione delle proprie attitudini comportamentali debba essere sacra ed inviolabile, e che la libertà in generale abbia come confine necessario solo la libertà degli altri. Ritengo che sia profondamente immorale arrogarsi il diritto di decidere e giudicare cose che riguardano la sfera del gusto personale, qualora queste non siano nocive a terzi. Sono disposto a difendere questo diritto in ogni mezzo, poichè è il diritto stesso alla libertà individuale. Ho dalla mia parte centinaia di anni di lotte e la mia stessa Costituzione.
Trovo anche poco carino e piuttosto aggressivo lo storpiare il mio nick, se non riesci a scrivere “bismantova” prova magari a fare copia-incolla… o fa parte dell’essere moralisti anche l’intolleranza ai nomi con più di due lettere?
Tornando alla “curva di Gauss” è importante distinguere la “minoranza” dalla “depravazione”, a meno che non vogliamo considerare pervertiti e depravati anche coloro che hanno i capelli rossi o gli epilettici.
A proposito di epilettici, anche questi come gli “operatori ecologici” hanno cambiato nome: nel seicento le donne epilettiche venivano chiamate “streghe indemoniate” e bruciate sul rogo. Oggi grazie al cielo al rogo abbiamo messo certi libri, e anche se gli epilettici sono una minoranza patologica, siamo orgogliosi di tenerli con noi.
Nazismo a parte.
Chi fra di voi è pronto a nuove “soluzioni finali” lo dica, eviterò di perdere tempo a rispondere.
Caro conte di bismantova,
con i cattolici ferventi non c’è dialogo: capiscono solo le offese o lo scherno. Ma se potessero riaccenderebbero subito i roghi della santa inquisizione.
Io non ho mai conosciuto un cattolico fervente, obiettivo e capace di comprendere gli altri. Se voi capire meglio che razza di persone siano basta che tu vada in uno dei tanti forum a sfondo religioso e capirai a che punto di abiezione possono arrivare questi soggetti. Sono maligni, malevoli, iracondi, falsi, bugiardi, prevaricatori, moralisti di bassa lega. Eppoi, mio caro amico, fanno in privato quello che condannano in pubblico.
X TintoBras943
Non sono i cattolici, farisei, bensi gli uomini. I cattolici sono uomini che si portano appresso la propria natura, le proprie pulsioni, i propri istinti, etc. Mi farebbe piacere poter intrattenere con Te un rapporto epistolare via web, perchè credo di avere molti punti in comune con te, intanto sono di FG, ho 62 anni, ho fatto l’Università a Pisa negli anni settanta (dal 1970); sono stato un ragazzo “SVEGLIO” anch’Io, frequentavo i locali della Versilia: Il Bussolotto (la bussola era appena stata dismessa da Bernardini), il Barattolo, l’Ikebana, Il Seven Apple, la Capannina e la Canniccia a Forte dei Marmi. Che tempi!!…. Ricordi? Con nostalgia e rimpianto ti do il mio indirizzo mail: dott50@libero.it
Se accetti la mia offerta di amicizia, poi ti invierò la mia mail ufficiale