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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La nostra identita’ era AWomanAMan. E’ stata (temporaneamente ?) chiusa.
Ora in LCP sono presente come UnUomo, tanto per rimanere in contatto con alcune persone in gamba della com.
Per la p. elettronica @gmail.com il nostro nome e’ AWoman.AMan
ciao a tutti e buon anno,
a noi è successo qualcosa di strano e fantastico allo stesso tempo. dunque, premesso che sessaulmente tra noi ci siamo da sempre trovati bene e che parliamo molto tra noi, è venuta fuori ( da me ) la fantasia di sapere/vedere/conoscere cosa poteva essere in generale lo scambismo e l’ho espresso alla mia lei. ero un po’ titubante perchè temevo potesse essere preso male come discorso, invece, a mia grande sorpresa, la risposta è stata proviamo,vediamo e se succede qualcosa di bello ben venga, se lo facciamo insieme e con rispetto per i limiti che ci possono essere durante gli approcci ben venga. risultato, ci siamo inscritti ad un sito dove ci sono coppie come noi, dove volendo ci si scambia delle foto e dove ci si puo’ conoscere senza andare troppo nel privato e non si rischia di essere …..scoperti da chi non capirebbe, abbiamo avuto dei contatti verbali ma non abbiamo incontrato ancora nessuno, la fantasia del……. qualcosa di particolare vissuto e commentato insieme, ci porta con immenso piacere, a serate tra noi sempre piu’ eccitanti e fantastiche. l’essere complici ci stimola tantissimo, l’essere apprezzati e cercati ancora di piu’ ed il gioco di vedere chi ci cerca e lo scambio di opinioni con altre coppie ci porta sempre fantasticamente a letto. è vero che non ci sono ancora stati contatti veri con altre coppie ma è vero anche che se all’inizio c’era una sorte di apprensione e fretta ora si aspetta qualcuno con cui scatti il giusto feeling. noi non siamo per lo scambio dei partners, almeno per ora, ma abbiamo capito che è inutile preventivare…….. se ci si trova nella situazione bastera’ uno sguardo per capire cosa e dove vorremmo arrivare. la cosa principale è comunicare sempre. forse aspettiamo ( come descritto precedentemente) la coppia di amici….bho pero’ è gia’ bellissimo cosi’.
Per “noi2”: è bellissimo la pensiate così. Leggendo il Vostro commento ci siamo immedesimati. Per noi è lo stesso identico e la situazione mentale ci coinvolge ed eccita quasi più dell’eventuale situazione reale.
Chissà continui così per noi e Voi. Evviva la fantasia erotica di coppia che funziona meglio di qualsiasi altra pratica. Se poi capiterà lo scambio o il farlo vicini a 4, ottimo, sennò, sarà comunque fantastico averlo sognato.
Ci trovate sul sito di laurax se volete un dialogo a 4 in pvt.
Buona continuazione a tutti e complimenti per le centinaia di commenti maturi qui presenti.
La mia compagna ed io, non più giovanissimi, abbiamo un rapporto sentimentale, emotivo e di sesso, fantastico. Spesso però abbiamo sperimentato una sorta di mancanza, come se nel nostro rapporto mancasse il soggetto alla nostra complicità. Questo c’impediva di essere completamente soddisfatti.
Dopo aver valutato i vari pro e contro, e non senza timori e perplessità abbiamo deciso di provare qusto controverso mondo dello scambismo, frequentando un privé. La cosa è andata avanti per un po’, giusto il tempo di farci un’idea e di scioglierci in questa pratica. Il risultato è stato di ritrovarci, per un verso, con un senso d’incompletezza e di rigetto per quanto riguardava principalmente i locali, che non rispondevano alle nostre aspettative, ma al tempo stesso con la sensazione di aver scoperto una via fantastica che si apriva a nuove ed entusiasmanti aspettative.
Molte delle persone che abbiamo avvicinato, erano mosse da ragioni completamente avulse alle nostre, per quanto riguarda gli uomini singol, una totale delusione, le donne neppure l’ombra, e le coppie solo poche erano appena soddisfacenti (naturalmente non parlo di aspetti fisici).
L’idea che ce ne siamo fatti è che lo scambismo (termine che riteniamo non proprio adeguato), mentre da un lato apre aspettative fantastiche, dall’altro non riesce ad esprimere tutta la sua prorompente forza, sia per l’ancora incompiuta maturità nella mentalità, non solo dei frequentatori, ma anche di chi se ne tiene lontano o che addirittura ne critica l’esistenza.
La mia donna ed io pensiamo che bisognerebbe trovare il modo per riunire, e non soltanto dal punto di vista intellettuale, come avviene in questo sito ed in altri simili, ma anche fisicamente, con locali più adeguati, su cui abbiamo a lungo fantasticato.
Ci piacerebbe tanto conoscere le vostre idee in proposito.
> scambismo (termine che riteniamo non proprio adeguato)
In effetti il termine scambismo è assai limitato e dovrebbe riferirsi a coppie che scambiano.
E coloro che giocano con una terza persona? E le coppie nelle quali la donna gioca con più uomini? E …?
Il linguaggio è assai povero per quanto concerne l’eros oltre la coppia. Questa povertà è frutta del moralismo: “certe cosacce” non si potevano neppure nominare.
Per CoppiaBirichina: vero. Spesso i locali sono insoddisfacenti. Credo perchè chi ha sale nella zucca di solito non fa certi mestieri. Cioè, senza discriminare nessuno, l’ intellettuale filosofo spesso fa il professore in una scuola o il giornalista, magari non gli viene in mente di aprire un locale, cioè non lo ha mai pensato e quindi quando ci va non lo trova come lo avrebbe organizzato. Io stesso, quei pochi che ho visitato, li ho riprogettati nella miamente. Ma non saprei gestire un locale. Per esempio ci vorrebbe più cerebralità, più psicologia, più atmosfera, più arte! Ma i puttanieri che spesso si mettono a gestire tali locali sono spesso bassolocati ed anche trafficanti. Solo una volta ho trovato una coppia che gestiva per passione. Lo faceva talmente bene che in quel locale si scioglievano anche i “muli”. Cioè persone che non avrebbero mai ceduto. Era talmente coinvolgente che la serata scorreva e si scioglieva. Le donne sembravano essere a casa loro ed i mariti erano tranquillissimi, come fossero stati tutti amici. In altri locali invece ho trovato miseria e squallore, come le persone che li gestivano. Peccato che mia moglie non ne voglia sapere. Mi piacque la sala buia, una sala con una luce talmente tenue che non capivi se avevi a che fare con un uomo o con una donna. Sapere mia moglie dentro una stanza del genere mi eccita solo a pensarci.
Insoddisfacienti non sono i locali, ma i cuori di chi a questa pratica (lo scambismo -termine che odio anch’io) ormai diviene così avvezzo da farne una ragione di vita: unica occupazione del proprio tempo libero. Del resto i locali sono progettati/concepiti secondo “le leggi del mercato”, nel senso che si “offre-vende” ciò che viene “richiesto”; non so se mi spiego.
Con la mia compagna ci siamo molto compiaciuti delle risposte ricevute, abbiamo anche immaginato di avere un dialogo più serrato con persone inclini a queste pratiche, e forse avviare un’amicizia che non necessariamente deve svolgersi a letto. Il sesso per noi è prima di tutto una condizione mentale, una liberazione della mente dai tabù costruiti dalla società, i tradimenti, i ruoli, la coppia, il sesso, l’amore, i soldi che disgregano ogni più bella fantasia. Crediamo che questi valori debbano essere profondamente compresi e gestiti, non è possibile lasciare ad altri il compito dell’analisi e della risoluzione e poi affidarsi ai risultati ottenuti senza un minimo di riflessione come invece sembra avvenire normalmente.
A noi piacerebbe trovare un luogo dove sciogliersi, liberandosi di ogni ipocrisia, e siamo sicuri che il sesso, fatto in un luogo simile sarebbe fantastico. Un luogo dove ci si trova non solo per fare sesso, ma dove questo diventi solo uno dei mezzi per aprire nuove frontiere.
Io e la mia compagna abbiamo tentato di realizzare questo sogno, ma abbiamo trovato ostacoli enormi che ci hanno costretti a fuggire verso Roma dove da poco risediamo (naturalmente non è questa la sola ragione del nostro trasferimento). Non abbiamo certo abbandonato il nostro sogno, ma riteniamo che ora sarà più difficile realizzarlo in quanto non conosciamo nessuno in sintonia con noi, speriamo solo che frequentando questo sito, ci possa ritornare la voglia di riprovarci, che si possano trovare persone che sappiano stimolarci e farci ritrovare quelle energie per intraprendere di nuovo quel cammino.
Sono tante le cose che ancora non abbiamo sperimentato e che stuzzicano notevolmente la nostra fantasia.
Le risposte giunteci dal nostro appello ci fanno ben sperare, e forse…
> Spesso i locali sono insoddisfacenti
I privè sono come le discoteca o i ristoranti: ciò che è soddisfacente per alcuni non lo è affatto per altri e viceversa.
Mh. Bella questione quella della qualità e dell’estetica di quei locali.
So che l’unico posto che ci piacque (e quello veramente da matti) fu L’Arena Club di Milano. Aveva quella miscela di avventori, di estetica, di atmosfera dannunziana e finemente decadente, la musica giusta. Non trovammo mai più un locale così (beh, ora non li frequentiamo più, non è escluso che ci siano altri locali che ci… potrebbero sconfinerare_parecchio (e magari ad altri nient’affatto, la questione non si pone dato il nostro letargo per quanto riguarda la trasgressione).
>i locali sono progettati/concepiti secondo “le leggi del mercato”,
> nel senso che si “offre-vende” ciò che viene “richiesto”;
Mh
Nonzo.
Non di rado è l’offerta che fa la domanda.
Se fai una buona proposta anche se innovativa e/o assai diversa dalla media, puoi avere successo.
> Il sesso per noi è prima di tutto una condizione mentale,
Ohhh, da scolpire nella pietra.
Con una postilla.
Questo tipo di sesso che io chiamo “oltre” ha / può avere una forte connotazione mentale, di ricerca, perfino evolutiva (il termine migliore sarebbe spirituale, ma non ci_misticizziamoci troppo 🙂
Devi essere determinato, curioso, devi avere ed alimentare una mente erotica. Oh, non è affatto scontato. Anzi, considerata la_Grande_Sciocchezza ovvero la mistica imperante della spontaneità nell’eros…
Il sesso one-to-one può essere molto più istintivo, anche basarsi sul sentimento di pelle. Ma ad un privè o ad una festa-orgia o su una comunità di trasgressivi ci devi voler andare… Devi volerlo.
E’ vero. Noi non siamo andati mai in un club, (io prima di sposarmi si), perciò dovremmo provare. Mia moglie dice che li trova molto squallidi. E non è per mancata disinibizione. E’ che viviamo in uno di quei luoghi dove ci si scioglie sempre per eventi meravigliosi, un luogo incantevole e pieno di emozioni. Io credo che però il luogo ideale sia quello originato dalla mente. Cioè non andare e fare sesso, ma incontrarsi e stare assieme, in un luogo che solo certe menti hanno potuto creare. Un luogo creato appositamente dalla fantasia delle persone che ci si ritrovano. Un pò come nel film “eyes wide shut”. Che non deve piacere per regole di mercato ma perchè piace a quelli che ci si ritrovano, una specie di villa che si trasforma in un qualcosa che viene ben organizzato, una specie di parco ed una specie di isola. Ci deve essere la natura, la forza del mare, la forza del bosco e la forza del tramonto. Ci deve essere la musica ma ci devono essere incontri mentali con le persone che collimano. Ci si deve sentire a nostro agio, non ci devono essere sbilanciamenti: tutti danno ciò che ricevono; una sorta di congrega ben gestita e ben selezionata (non sul censo e non sull’apparenza). Un qualcosa per puri di spirito, puri senza schemi e paure nè gelosie nè pressioni. Noi lo sappiamo, e ci fanno un pò ribrezzo certi locali e certe locations. Occorrerebbe farlo dove viviamo noi …. ma il posto è piccolo …. Se volete, poco più su, nei commenti, c’è il nostro indirizzo di posta.