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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Eccomi qui, ho appena letto tutte le vostre risposte e leggendo tra le
righe dei vostri consigli ho capito che non devo più nemmeno pormi il
dubbio…… per ora non si scambia NO!
Devo prima avere maggiore sicurezza sul nostro rapporto anche perchè è
solo un anno che siamo insieme e pur essendo due persone che si
trovano benissimo insieme, che vivono in simbiosi ogni momento bello o
brutto del rapporto, siamo pur sempre due persone che si conoscono da
un anno!
Secondo me condividere queste fantasie e averle realizzate in parte è
già tanto, questa cosa ci ha uniti ancora di più, ma il mio timore è
che, lasciandoci andare a realizzare tutto il resto delle “sue”
fantasie, ci porterà a trascurare tutto il resto e che se un giorno
questi giochini verranno a mancare allora ci crollerà tutto addosso!
Quello che mi preoccupa è che lui ne parla spesso e anche quando siamo
soli si eccita di più parlando di questi giochi a 4….. a me pure
eccita ma poi mi vengono mille dubbi e spesso non mi sento più in
simbiosi con lui! Insomma sono sicura che per arrivare allo scambio
completo bisogna prima avere una sicurezza completa e più lui ne parla
e più io divento insicura!!
come dice Seb, bisogna stare con un piede dentro e uno fuori… io ho
il timore che il mio compagno ci stia dentro con tutti i piedi, io no,
quindi di conseguenza sento che non stiamo andando più dalla stessa
parte…… ecco in questa condizione ho la certezza che non devo
scambiare e anche se questa è una sua fantasia dovrà aspettare perchè
come ripeto non stiamo più tenendo lo stesso passo!
Quando vi leggo trovo interessante oltre alle vostre esperienze anche
e soprattutto il rapporto che vi lega… questa è un’altra
dimostrazione della mia insicurezza sulla stabilità del mio
rapporto… prima ero sicura, anzi sicurissima, adesso non mi piace la
piega che stiamo prendendo!
ho letto e riletto le vostre riflessioni in modo sereno e ripetendomi piu volte mentre leggevo no sara il mio caso ….invece devo ammettere che quello che scrive seb sono sacrasante verita , in quanto il gioco è bello se dura poco , sarebbe bello riuscire a trovare la coppia giusta per poterci relazionare , in merito alle fantasie che ci accompagnano tutti i giorni , bene o male qualche sprazzo di tempo glielo dedichiamo chi piu chi meno, la realta pero è che in qualsiasi realzione , anche la piu semplice e meno complessa del nostro blog non è piu assitita da i veri valori che sono indiscindibili in qualsiasi esperienza e socializazione umana , l’onesta ,lumilta , serieta buon senso , non sono piu le colonne portanti del nostrom tempo ecco perchè tutto finisce in mesti dispiaceri e rancori se tutto fosse limpido senza secondi fini, e senza rottura di palle che tutto non è concentrato sul io e sul sesso forse saremmo piu liberi di viverle certe emozioni ……. ciao
Un consiglio che posso dare nel caso in cui ci si trova di fronte ad un/una partner “insistente” di praticare lo scambismo è quello di stabilire una sorta di “patti”, nel senso, esempio, di dedicare solo un momento dell’anno a questa pratica. Esempio una settimana delle vacanze estive, o quando volete voi.
Lo scopo?
È quello di “sperimentarvi” a piccoli passi e in piccole dosi, nel senso di capire dove state andando e come state viaggiando, puntando la bussola sulla direzione di voler capire se questi giochi sono “la conditio sine qua non” per rinvigorire la vostra sessualità, oppure sono solo un accessorio piacevole, ma né utile e né, soprattutto, indispensabile. Perché, ribadisco, è l’OSSESSIONE la vera rovina della coppia, sia essa NON CONDIVISA fra i partners (e qui ci si sfascia subito) o sia essa CONDIVISA (e qui ci si inaridisce fino a perdere davvero l’essenza che li unisce: “morendo” piano ed a fuoco lento).
Io adesso ringrazio la saggezza di mia moglie che, quando stavo scivolando nell’ossessione, ha posto il limite 2-3 volte l’anno e NON di più. Ringrazio anche la mia indole, che “frenava” o “spegneva” la fregola, quando mi rendevo conto che avevo fra le mani dei giocattoli (la coppia-gioco) prima che degli amici. E qui davvero l’ho detta tutta, dandomi da solo (col senno di poi) TUTTE le spiegazioni a quanto qui descritto in numerosi post precedenti.
sebdelblog@yahoo.it
Posso buttar lì un paio di pro-vocazioni?
La prima è un “normalizzazione”.
Ogni passione, per definizione, può essere travolgente. Non cambia nulla tra quella per la propria squadra, per il motociclismo, per il lavoro, la salsa e la rumba o per… l’eros allargato oltre la coppia.
Tutto ciò può portare dipendenza. Si diventa dipendenti pure dal tonno in scatola o dalla mamma, pensate che non si possa diventare dipendenti dall’adrenalina, dal piacere del sesso oltre il due??
A me fa sorridere: di recente sui quotidiani c’è stata una discussione: vogliono, a livello europeo, intervenire normativamente contro la nutella che… da dipendenza. Come vedete, ‘ste dipendenze sono lo spauracchio.
La seconda è una presa di coscienza.
Proprio qui dentro conoscemmo (poi anche dal vivo) una coppia (li chiamerò Sole & Mare, come li chiamavamo sul nostro diario) su questa strada della … perdizione. Lui (Mare) mi consigliò un libro – L’intelligenza erotica – Riconciliare erotismo e quotidianità
Esther Perel, Ponte alle Grazie) nel quale, la sessuologa e terapeuta belga, affronta in maniera lucida, semplice e con… tanto buon senso e rispetto della realtà, la questione del CONFLITTO, dell’equilibrio instabile e precario, tra sicurezza e libido, tra intimità e passione e, aggiungo io, tra chiusura ed apertura.
Vivere è rischiare, è cuore oltre che mente (Osho dice che la via del cuore è la via del coraggio, è vivere nell’insicurezza, è vivere nell’amore, nella fiducia, è muoversi nell’ignoto). Ora senza entrare nella dimensione di evoluzione personale (o se volete spirituale), è semplice paragonare il rischio al sale. Una vita, una coppia che tende a diminuire o ad annullare la dimensione di rischio è come se si accingesse a mangiare, per il resto della vita, pasti senza sale. Risulterà tutto estremamente sciapo, insipido.
Una nota per janeja (e indirettamente per Seb).
Anche nell’eros è necessario osservare e ragionare, non c’è nulla da inventare, oggi.
La trasgressione lavora pro o contro la coppia? I problemi in coppia sono dovuti alla trasgressione? Alla sua mancanza? Ad altro?
Dobbiamo reinventarci la ruota e l’acqua calda o studiosi, osservatori, altre coppie, sperimentatori dell’eros hanno già vissuto questa dimensione?
Un’azienda piemontese ha “usurpato” un motto che per me è molto interessante: provare per credere. Informarsi, usare la testa scienza e conoscenza e poi, la via del cuore, provare per credere.
Oh, se Alberto Tomba, Lionel Messi, Arturo Benedetti Michelangeli si fossero arresi alle prime difficoltà non avrebbero mai raggiunto l’eccellenza.
Provare per credere!
Nella coppia dagli equilibri alquanto precari della quale faccio parte, come uomo, all’inizio la trasgressione fu un propellente fondamentale, un fattore di unione pazzesco, veramente, il turbo dell’amore. Poi… il pensiero sempre più conservativo, più incentrato sulla (presunta) sicurezza ha allontanato la trasgressione, fino ad annullarla.
Sono iniziati molti problemi e la fatica (perché andare a 300 all’ora, sia pur a tratti, nell’eros costa anche impegno e fatica oltre ad essere benefico) dell’andare verso si è tramutata in fatica nell’osteggiare, nell’andare contro, nel limitare.
Se si toglie il sale (il rischio) e si normalizza sempre più, la coppia soffre perché viene a mancare la benzina, il carburante ovvero la base della coppia, le fondamenta cioè il pavimento pelvico, passionale, libidico.
Non sono trasgressione o sesso “oltre” il pericolo per la sicurezza della coppia, manco per sogno.
L’andare oltre è un acceleratore potente.
Fa andare meglio le coppie che vanno bene e vogliono andare meglio, fa andare peggio le coppie che non vanno bene e e che non vogliono andare meglio (le due cose viaggiano molto strette a braccetto).
Coppia a colori e sapori e cuore (e rischio) o senza?
Però credo che la scambio di coppia non sia la benzina ma la fine…
Non mi è stato mai proposto in maniera diretta..
ma ne è venuta chiaramente l’occasione con un altra coppia amica di lunga data più di una volta…
ed ero l’unico dei quattro che non aveva intenzione…non è stata una avance verbale ne un no scritto ma era chiaro che le energie preludessero un certo tipo di situazione…
e non era neanche la prima volta che successe…
saro chiuso, sarò puro ed innocente non so…
però non ne ero neanche eccitato all’idea…
boh forse non erano le persone giuste…perchè condividere il piacere non significa saziare un bisogno…
sbaglio?
Nikam, credere è importante. E’ una caratterizzazione importante della propria soggettività. Però, occhio che è importante anche pensare, osservare la realtà, studiarla e capire i meccanismi che la caratterizzano.
Se avessimo continuato a credere, la terra sarebbe ancora piatta, che il sole gira intorno ad essa, crederemmo che oltre i 30km/h di velocità si muore, etc.
Io non voglio parlare, per una volta, solo di scambismo. Non è certo l’unica trasgressione né la più importante, è tutto così soggettivo nell’eros. Tu avrai altre preferenze, le tue, che potrebbero essere “credute” da altri come pericolose, immorali, sconvenienti, etc.
Oppure, semplicemente, come scrivi, non erano le persone giuste.
Piuttosto, sarebbe bene riflettere su quelle questioni “di vita” che la trasgressione evidenzia e sulle quali ci sono molte credenze e poca, pochissima abitudine a pensare l’eros, ad usare scienza e conoscenza in ciò che è noto, stranoto, risaputo e studiato… da millenni. Siamo sempre a doverci reinventare la ruota senza apprendere alcunché dalle esperienze altrui, specie quelle caratterizzate positivamente se non eccellenti. E’ terribilmente frustrante, ma anche poco intelligente, tutto questo dispendio pazzesco, tutto ciò.
Nella coppia prediligo la sicurezza o amo una dose di sale (rischio)?
Cosa significa?
La coppia deve essere chiusa o aperta all’esterno? Che effetti hanno a medio lunga durata le due scelte?
La trasgressione è benefica ed ecologica o è il segno di perversioni e patologie? Cosa succede in altri coppie? in genere?
Qual’è il fondamento della coppia? dell’amore? Cosa lo sostiene e lo vivifica, cosa lo mette in pericolo?
In questa ottica di osservazione, se si usa l’etica, in amore, allora è necessario esaminare anche ciò che si crede e capire quali siano i limiti di tali credenze. Si prendono le misure, si studiano i dati etc. come si fa in medicina, in geologia, in psicologia, in ingegneria dei trasporti, in agricoltura, etc.
La trasgressione, questo andare forte a tratti nella vita, mette a prova la meccanica del veicolo. Il fatto che serva ad accertarne la robustezza, forza, affidabilità o che evidenzi criticità, problemi, non è già di per se una cosa estremamente positiva?
I bisogni? il piacere?
Soddisfarli? Non va bene? Perché?
Buone risposte a tutti.
Paura e Piacere.
Sono alla base di tutte le nostre azioni, siano superficiali, nascoste, coscienti o inconscie. Tutto si basa su questi due principi fondamentali del piacere e della paura. Quando dite di cercare la verità, quello che cercate in realtà è l’instaurazione permanente del piacere. Ma vi siete mai chiesti come si comprende la paura ed il piacere, e se realmente avete compreso il loro significato?
Sicuramente avete bisogno di una Mente sensibile, delicata e osservatrice, capace di guardare senza giungere a nessuna conclusione.
Perchè il piacere è diventato così importante? Trova tanti modi sottili per esprimersi: presunzione, prestigio, fama, successo, cultura ed erudizione. La paura non esiste da sola, ma in relazione all’opinione pubblica, e a quello che gli altri potrebbero dire di voi.
Dovreste capire davvero nel profondo che in voi c’è qualcosa che non funziona. Ingoiate il boccone e osservate questo fatto.
Nel momento che comprendete voi stessi e le vostre azione ne siete liberi. La “libertà” sopraggiunge quando capite la vostra confusione, insensibilità.
Ma cosa è realmente il piacere? Vedete un albero meraviglioso o un bellissimo tramonto con dei colori stupendi. Vedete un laghetto nella luce della sera o del mattino e ne ravvisate la bellezza, la tranquillità, la straordinaria profondità di luce e ombra. Siete lì, guardate e vi dite: “Com’è bello!”. Le cellule del cervello l’hanno registrato e il pensiero dice: Domani vorrei avere di nuovo quest’esperienza è stato così bello, così meraviglioso e intenso! Il pensiero da continuità all’episodio del tramonto e vuole che si ripeta. Nella fattispecie, avete provato piacere sessuale in questa esperienza che è stata registrata, e il pensiero ci ritorna, ci ripensa e ci rimugina, costruisce immagini e dice: Devo provarlo di nuovo. Così il pensiero genera paura e da continuità al piacere: non distacco dal piacere, non assenza di desiderio. Che modo meschino di guardare alla vita, cercare la pace dei sensi come una via per la verità, perchè poi avete una mente tormentata, che combatte contro i vostri stessi istinti , le vostre esigenze, i vostri desideri. La mente diviene contorta, tormentata. Il pensiero da continuità e nutrimento alla paura, che sostiene e fa durare il piacere. Piacere e dolore sono le due faccie della stessa medaglia e la divisione che si determina tra l’uno e l’altro è la funzione del pensiero. Separa il piacere dal dolre dicendo: devo avere questo ed evitare quello.
Non potete certo liberarvi dal piacere, perchè lo provate nel momento stesso in cui siete in presenza di qualcosa che per voi è bello. Sicuramente la risposta della vostra esperienza “collettiva è conoscenza. Il pensiero e quindi anche il piacere è la risposta sotto forma di esperienza della memoria che abbiamo accumulato. La vostra conoscenza deve essere completa, razionale, sensata, traspare che non potete farne a meno, basata su esperienza nuove o passate e probabilemente in futuro vorrete ripeterle o sperimentarne nuove.
Forse, non siete abituati, a pensare chiaramente per conto vostro e non seguendo qualcun’ altro, a osservare da voi la bellezza di un albero o la bruttezza di vostra moglie o di vostro marito. Quando ieri avete avuto l’esperienza del tramonto, tutto era nuovo, fresco, pieno di gioia, una cosa incredibile. La luce, la sua consistenza, la sensazione che ha suscitato: ogni dettaglio è stato registrato, è diventato conoscenza, e quindi è già vecchio. Ed il vecchio dice: Devo avere una nuova esperienza; e la nuova esperienza è tradotta in termini di piacere.
Intriganti e di indubbio interesse tutti i quesiti qui posti.Siamo anche noi dell’idea che la trasgressione sia soggettiva, meglio se di coppia. Lo scambismo ne è una fetta, come per altri è il cibo, altri l’alcool, altri lo sfidare la natura….
L’importante è il rispetto reciproco, che non deve mai mancare. Andare oltre richiede una preparazione mentale che non è da tutti, anzi, è da pochi.
Per questo all’interno della coppia spesso si è pronti alla trasgressione dello scambismo solo a metà. Qui sta la capacità di ogni coppia di confrontarsi e decidere se osare o meno. Qui sta il rispetto ed i coraggio a guardare oltre il desiderio, a guardare il “dopo”.
Invidiamo le coppie che praticano lo scambismo con serenità, magari con una affinità speciale, dei figli a casa splendidi, degli amici intriganti e senza debolezze che ne spezzino l’armonia….peccato che tali siatuazioni siano così rare da diventare troppo spesso l’eccezione.