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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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c’ è una persona fantastica nella rubrica L’amore conta “Dago 44”
persona fantastica…..mi ha molto colpita….che bello ci sono persone
fantastiche
ultima considerazione lo scambismo è espressione piena di
autoreferenzialita’ ……non attenzione verso i bisogni dell’altro, e dell’altra
coppia, ogni soggetto deve compiere il proprio soddisfacimento … e
quindi ecco la mia provocazione è una sorta di “masturbazione tra
coppie” , ciascuno è come se facesse in realta’ sesso da solo…. non vi
è attenzione verso il sentire dell’altro, l’importante è raggiungere
l’orgasmo non importa a quale condizione o quale prezzo….ci si puo’
anche perdere ma senza ammetterlo ne a se stessi ne a gli altri, e
continuare a giocare nascondendo il proprio sentire agli altri e la cosa piu’
grave nascondere il proprio sentire a se stessi, un non guardarsi allo
specchio un non voler affrontare se stessi…..un nascondersi muoversi
velocemente senza prendere coscienza delle proprie azioni…..
un non senso…..vivere senza senso solo perchè bisogna vivere fare
sesso solo per raggiungere l’orgasmo, solo per soddisfacimento
fisico…..e in questo muoversi convulso ci si perde di vista si continuano
gli stessi giochi e tutto un continuo vivere e tutto va bene cosi’ in modo
automatico per abitudiine …diventa abitudine, normalita’ e alla fine
scoprire di non riconoscersi piu’, perdersi……..fingere pure con se stessi
mascherarsi….
parto dall’ultima considerazione di Mari…(ma tutti gli altri dove sono finiti?): nel leggerti penso che per essere una non-scambista praticante hai una visione fin troppo precisa di ciò che accade..sicura di non aver mai peccato? nemmeno un pochino?
In ogni caso la mia esperienza personale (potrebbe essere solo mia e quindi prendila come tale) è stata un po diversa, almeno come aspirazione, ma poi nel fare i conti con la realtà ho visto proprio quello che descrivi…il “fast food” del sesso (o il doping del sesso come qualcuno ha definito lo scambismo) , il voler nascondere tutto quello che ci sta dietro, quasi con la testa sotto la sabbia come gli struzzi..
E il vero dramma è che se provi a far emergere qualcosa di altro, magari esponendoti e quindi rendendoti più vulnerabile …ecco che nella migliore delle ipotesi ti prendono per pazzo, oppure più semplicemente ti si crea il vuoto intorno…(e qui ritorna il conformismo di fondo che si ricrea in tutti i gruppi sociali…anche i più estremi)
Poi, leggendo del tuo amico ..della sua tensione ..della sua insoddisfazione che lo spingeva a cercare sempre qualcosa di più, qualcosa di diverso, mai appagato, mai soddisfatto….vedo qualcosa di ormai abituale in questo mondo…ma che in misura diversa colpisce la maggior parte delle coppie che abbiamo conosciuto..e forse in parte riguarda anche noi, anche quelli/quelle che sembrano più equilibrati e stabili. Lo stesso Seb è alla continua ricerca della coppia dei suoi sogni, un ideale che tuttavia non riesce a raggiungere..così come lo è per me e forse per tanti altri qua dentro…solo che semplicemente gli ideali non coincidono e sono mutevoli nel tempo.
Ciao
Grazie Mari.
Non lo sapevamo
No Aldebaran mi sono solo innamorata non ammettendolo neppure a me
stessa di uno scambista …. e lo porto con me…..l’amico di cui ti ho
parlato……l’ho solo osservato….. sono entrata dentro lui ho sentito cio’
che sentiva….viveva in un assoluto disordine…..per lui era diventata una
specie di droga….a pensarci mi vengono i brividi…..
Tutti i piaceri, soprattutto quelli estremi sono soggetti a dipendenze se nn visti con un po’ d sale. Inoltre la chiusura verso il mondo scambista e la conseguente paura d crearsi il vuoto viene dal fatto d nn avere altri stimoli e d questo ne e’ responsabile il soggetto, se adulto, verso se stesso. La capacita’ d tirarsi fuori viene dal coltivare tante altre cose. C credo benissimo a queste situazioni visti i vuoti cosmici tipici della maggior parte della gente ke frequenta queste situazioni. Cocainomani del sesso. E della prestazione soprattutto. E perche’ nn frequentare gente che consideri erotica la mancanza d erezione? Quella naturale senza viagra. Lo sfondo che rende brillante la figura. L’avere il diritto ed il dovere d nn sentirsi eccitati dalla situazione e del vivere altro. Questa claustrofobia e’ speculare nei sessuomani e nei sessuofobi. Abbiamo un cervello, facciamogli onore. Neanke i topi d laboratorio sono cosi’ prevedibili. Ebbene si, c vuole coraggio, e’ dura per tutti, ma talvolta a causa d queste dinamike d gruppo, bisogna imparare a star bene da soli, allora nn s ha paura d dire no. D rimandare il finto piacere a quello vero, all’eros che nn ammette finzioni, doping, e soprattutto che nn diventi mai un dovere. In alcuni periodi farebbe bene anche una sessualita’ nn genitale, del tipo massaggi thai, baci, carezze, semplicemente per amplificare le sensazioni a tutto il corpo. E ke dire del ballare, d una passeggiata in bici in due con lei seduta sullo sterzo (lo se ke e’ proibito, ma lo trovo erotico, avete presente lupo alberto ke ruba la sua gallina ke ama?), d un film speciale insieme con passeggiata d commento, d provare a suonare e cantare qlcs insieme, o d stare cmq bene in silenzio insieme, senza assolutamente far nulla semplicemente ascoltandosi i respiri, una festa popolare, riscoprire le proprie nudita’ in contesti atipici.
And as your last breath begins,
you find your demon’s your best friend.
And we all get it in
the end.da “shortbus” film d John Cameron Mitchell
Orfeo sembri innamorato…..oggi sono un po’ triste…ti rispondo piu’
tardi…. vorrei sfuggire il mio lavoro ma mi chiama…. una marea di cose
da fare….ho voglia di andare via in un’isola deserta stendermi sulla
spiaggia guardare le nubi correre via e ascolare il mio respiro e il
mare…corro via…..
Giuste e vere le considerazioni un po’ amare un po’ disilluse di aldebaran sul conformismo.
Il conformismo esiste nel mondo, portrebbe mancare nel gruppo di coloro che hanno deciso di sperimentare il sesso, come scriviamo, non a due? non monogamico? Forse siamo stati sempre disillusi su questo, forse perché (ce lo siamo ripetuti ieri, dopo settimane di pausa seguite ai nostri capitomboli) che debba rimanere un gioco. Un po’ genitale, un po’ divertente. Non possiamo pensare, non ci riusciamo proprio, di riuscire ad innamorarci di altre coppie. Non sono i fidanzati coloro ai quali fantastichiamo, ma degli amici, degli amici un po’ birbanti, quelli con cui andiamo in montagna, oppure a tatro coi pupi, oppure amici con cui andare a fare… cose sozze che in due non potremmo mai fare.
Da quel poco che abbiamo intuito, sotto la patina color rosso di cui è verniciata la sfera dello scambismo (da quel poco, sottolineiamo), se si gratta, c’è la stessa umanità con gli stessi pregi e difetti. E non potrebbe che essere così.
Vedi, Orfeo, il sesso lento, soave e profondo per noi è una realtà nota, come coppia. Partire ore prima, perché il lasciarsi andare inizia molto prima, in luoghi e tempi inaspettati… ci vuole la lentezza.
E qusto è il cruccio, il paradossale.
A-Woman ed io ci siamo accorti, l’anno scorso, che per motivi contingenti (poche le ore da dedicare all’eros di gruppo, ovvero oltre a noi due… 😉 era e poteva essere quasi un mordi e fuggi.
Hai una sera ogni due settimane, quando va bene. Ci puoi mettere anche una cena. Esagernado se vai ad una riunione sociale arrivi ad un paio di giorni, poi cosa rimane per noi due? no, nom, non possiamo andare questa volta…
E allore sfumano le possibilità di conoscersi, di diventare intimi. Sei quasi forzato ad un gioco che dura qualche scampolo di ora.
I tempi, rispetto alla seduzione in due, quando si hanno famiglie e bimbi, sono talmente dilatati che impongono delle scelte drastiche.
E allora, ciò che ci incuriosisce, molto, in quanto poco consono, quasi alieno, è il sesso pià barocco, voluttuoso, forte, trasgressivo, osceno.
Ma ci rendiamo conto che riuscire a lasciarsi andare non è assolutamente facile, almeno per noi. Quasi una chimera.
E’ come se volessimo andare a mangiare al ristorante: se i piatti sono quelli a base di lentezza, massaggi, della soavità che a volte cresce tumultuosa fino all’oscenità spinta, in due, che a volte rimane tenera e affettuosa, quei piatti, li conosciamo.
Voremmo mangiare qualcosa di speziato, esotico, che noi due non conosciamo e non possiamo cucinare.
E ti illudi di andare al ristorante, ad ordinare della carne.
Ci vorrebe del tempo, per gustarsi la carne e poi la frattaglie, fino ad arrivare alla pancia, al cuore.
Ci vorrebbe tempo. Il tempo che fugge.
devo finire un lavoro entro un’ora….la mia testa mi scoppia……
seb dove sei torna sul blog papino mi manchi tanto……hai perso la testa
per la lei di qualche coppia e ci trascuri cosi’…..sei cattivissimo…..ti
detesto…..please come back ….Orfeo riguardo il mio amico non soffre
per nulla di vuoti cosmici credo solo che gli piaccia il sesso in modo
morboso…..o meglio a lui piacciono le donne ……è un generoso ….qual’è
il termine per definire questa condizione?…..è un uomo molto affermato,
viaggia come andare dal panettiere….ha una miriade di interessi un
lavoro soddisfacente e interessantissimo…..ha denaro …ha praticamente
tutto quello che una persona puo’ desiderare, e ha una forte sensibilita’
…..è bellissimo dentro…..e affascinante fuori ……la cosa che mi è
rimasta dentro è la dolcezza, infinita dolcezza……e mi manca questo di
lui…..devo finire il lavoro…..perchè bisogna lavorare????
ciao seb, non so se leggi ancora questa rubrica , spero di si, anche noi, mio marito ed io, abbiamo avuto un esperienza da scambista molto bella, anche se a me è andata male perchè il tipo diceva che ero troppo esuberante e questo lo inibiva un pò, comunqueè stato bravo a soddisfarmi in altri modi, comunque voluvo dirti che il rapporto era diventato troppo stretto ed erono cominciate delle gelosie da ambo le parti, infine ci siamo persi di vista perchè i bambini crescevano incominciavano a capire certie parole buttate qua e la.
in tutti questi anni ogni tanto pensiamo a qull’unica occasione con il sorriso sulle labbra e un dolce ricordo
baci
camilla