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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, Seb, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Senza di te
Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l’anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.
~ John Keats ~
Grazie Riccardo, aspetto.
Purtroppo, caro Riccardo, non ho l’ADSL in casa per utilizzare la webcam…, le chat e, per il momento, non la installo per altri motivi tariffari.
Questo è un mero grosso handicap per chi intende gestire certi contatti.
Comprendi, quindi, la difficoltà di carpire subito, delle coppie che contatti, temperamenti e carattere sin dalle prime righe di una mail (con parecchi pericoli di fraintendimenti!) o di una voce al telefono.
Poi, nel mio caso, ho sempre ormai il confronto con la coppia (nei vecchi post “dolcemiele”) con cui, un anno fa, stavamo raggiungendo l’idillio “Amore di coppia”, cosicché adesso io cerco quella complicità, come modello a cui ispirarci.
Vedi, per quanto io e mia moglie, a detta di tutti, siamo piacenti, cerchiamo soprattutto dolcezza, tenerezza, finezza, modi, il raggiungimento senza fretta di tappe volta per volta, più che l’avvenenza fisica. Abbiamo scartato i contatti di gente bellissima ma… decisa al solo sesso!
È davvero una brutta cosa, credimi, la ricerca, perché non cerchiamo coppie per giocare, ma la COPPIA per giocare ad amarci…
No Gnosi, dare il link significherebbe svelare alla futura coppia dell’ “aiutino” di cui ho bisogno (cosa che non svelerò più a nessuno), pur sopperendo al desiderio di comunicare loro quanto da te asserito, gli stessi messaggi per capirci meglio, proprio quanto tu hai detto.
Accidenti, mi sa che ‘sto raffreddore mi pregiudica la scarpinata in montagna di domani e la piscina della settimana! Fosse tutto facile come le pubblicità: un’aspirina e torni subito effervescente!
Quando noi ci lasciammo
In silenzio e in lacrime,
Spezzato a mezzo il cuore
Nel doverci dividere per anni,
La tua guancia divenne fredda e pallida
E più freddo il tuo bacio;
Quell’ora veramente fu presagio
Del dolore di questa.
La rugiada dell’alba
Scese gelida sopra la mia fronte:
Io sentii come il monito
Di ciò che sento ora.
Son spezzati i tuoi voti,
Hai fama di volubile:
Sento dire il tuo nome
E ne divido l’onta.
Chi innanzi a me ti nomina
Suona a morto al mio orecchio;
Un brivido mi scuote:
Perché eri tanto caro?
Essi non sanno che ti ho conosciuto,
Che ti ho conosciuto troppo bene:
A lungo a lungo avrò di te un rimpianto
Troppo profondo a dirsi.
C’incontrammo in segreto: in silenzio
Mi dolgo che il tuo cuore
Possa avermi scordato,
Tradito la tua anima.
Se dovessi incontrarti
Dopo lunghi anni,
Come salutarti?
Con silenzio e con lacrime.
G.G. Byron
Sonetto XXIV
Il mio occhio s’è fatto pittore ed ha tracciato
L’immagine tua bella sul quadro del mio cuore;
il mio corpo è cornice in cui è racchiusa,
Prospettica, eccellente arte pittorica,
Ché attraverso il pittore devi vederne l’arte
Per trovar dove sia la tua autentica immagine dipinta,
Custodita nella bottega del mio seno,
Che ha gli occhi tuoi per vetri alle finestre.
Vedi ora come gli occhi si aiutino a vicenda:
I miei hanno tracciato la tua figura e i tuoi
Son finestre al mio seno, per cui il Sole
Gode affacciarsi ad ammirare te.
Però all’arte dell’occhio manca la miglior grazia:
Ritrae quello che vede, ma non conosce il cuore
~ William Shakespeare ~
Sono assente da ben 2 pagine. Sono a corto d argomenti a tema, per cui un po’ d autocensura nn fa male. Cmq io sono Vito e potete scrivermi a:
liradiorfeo@googlemail.com
Aveva un difetto
ed era piccolo:
in tutti i suoi giorni
non poté mai far capire quanto sapeva amare:
non lo seppe nessuno
e fu per colpa di nessuno,
solo sua,
ma non voleva:
pensava che gli altri
avrebbero capito
da quello che faceva
quanto li amava:
non accadde e fu proprio per colpa di nessuno:
nessuno poté capire
il tesoro del suo cuore.
Lasciò scritto: via amo, vi ho amati sempre:
nessuno ci credette,
solo il cane ci fece un pensiero
e poi si mise a dormire.
La sua fu una storia triste:
vorrei farci una canzone allegra
che sapesse di zucchero filato
e di risate senza senso
e di sorrisi per il gusto di sorridere
e di abbracci e di carezze:
l’amore va ricompensato: non è un atto dovuto.
Daniela Manzini Kuschnig
SEB a questo non avevo pensato….cmq diceva bene il tuo medico…tutti ma credimi proprio tutti stalloni e non…
Sempre x Sonia.
Veramente toccante e triste la tua storia, però non ho trovato risposta al mio quesito: la vostra storia è finita solo per QUEL motivo??? Sei Forte…
Perdonatemi, per problemi tecnici ho cambiato la mail, scrivete a liradiorfeo@tiscali.it