Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 12 Febbraio 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore sonoio.
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Ciao sonoio, io stò vivendo questo inferno al doppio, non ho ancora superato ne la fine della mia relazione con la mia ex storica ne con l’ultima ragazza che ho avuto, e l’unica cosa che mi rimane da fare è andarmene da questa città in cui sono venuto a vivere per una e poi rimasto per l’altra. Per mia fortuna non abbiamo amici in comune in modo che possa cadere nella tentazione di chiedere di loro, ma anch’io vivo nell’ossessione di vederle in giro con un altro, potrei fare una follia. Ciao
Ciao Sonoio 🙂
So bene ciò di cui scrivi, mi trovo in una situazione simile (compreso psicologo)…anche se però pian piano, a piccoli passi, forse ne sto uscendo (o magari mi illudo soltanto, chissà) e invece di due anni sono “solo” sei mesi. Questo però non mi impedisce di capire perfettamente come ci si senta “incatenati” dall’ossessione, prigionieri dell’idealizzazione che noi abbiamo creato, schiacciati dall’idea dell’altro. Fa male rivederla, fa male sapere qualsiasi cosa la riguardi, fanno male i ricordi…Forse abbiamo svuotato, senza volerlo in fondo, noi stessi e abbiamo riempito tutto quello spazio con l’altro. Finchè l’altro è rimasto è andato tutto a meraviglia, ma poi, partito chi amavamo, tutto è crollato perchè all’improvviso tutto poggiava sul nulla. Più di scriverti che ti capisco, che ti sono vicino (anche se solo virtualmente, con queste parole), che devi tenere duro e che sono certo passerà, altro non posso fare…Però posso provare a consigliarti quello che sicuramente in tantissimi ti avranno già suggerito, ovvero di recuperare te stessa facendo cose che ti piacciano (hobby o corsi vari), tagliare di netto qualsiasi contatto o informazione possibili (ad esempio smettendo di chiedere di lui ed “imponendo” agli altri che lui rimanga un argomento tabù per qualsiasi motivo oppure ancora -azione limite ma che con me ha funzionato abbastanza- levandoti da quei social network che te lo pongono direttamente o indirettamente davanti). Non è facile per nulla uscire dalla situazione in cui siamo. Troppo spesso, per ogni passo avanti se ne fanno due indietro. L’importante è però non smettere mai di lottare per venirne fuori, perchè anche se pare impossibile se ne viene fuori, prima o poi. Dipende da tantissimi fattori ma in fondo ci va principalmente tempo e la persona giusta…sfortunatamente ancora non abbiamo trovato quella capace di relegare la nostra ossessione nel passato, dove è giusto che stia a farsi guardare con un sorriso. Ma è fondamentale non smettere mai di voler andare avanti, non importa se ci si riesce in due settimane o vent’anni. In fondo, citandoti Il Corvo, “non può piovere per sempre”…ora concentrati su te stessa, ma per davvero, come non hai mai fatto in questi due anni e non concentrarti invece su “quando ne uscirò?” o “perchè non riesco ad uscirne?” poichè, in fondo, è forse questo il primo passo per non venirne fuori. 😉
si, credo che abbiate colpito nel segno…l’unica storia d’amore da recuperare è quella con me stessa.
ciò che nutro nei confronti di quella persona è dipendenza, è ossessione, magari anche amore, ma se lo è patologico o almeno disfunzionale.
sono convinta da tempo che il nucleo di tutta questa faccenda stia proprio qui, nel dover far qualcosa per recuperarmi, per perdonare un passato non sempre facile che giorno dopo giorno mi ha insegnato a punirmi, ad andare alla disperata ricerca di qualcosa che mi facesse male e allontanarmi da una qualsiasi forma di stabilità ed equilibrio.
il punto è che si tratta di una convinzione che rimane a un puro livello di razionalità…quando sto così male è come se non fossi più io, come se non potessi farne a meno, come se fossi presa da un qualcosa di troppo grande da eliminare. probabilmente questo mio restare ostinatamente ancorata lì risponde proprio a un irragiovole voglia di continuare a farmi male.
mi rendo conto di essermi ingabolata da sola, di essere io quella che pone resistenze a un’altra relazione, a un’altra felicità fatta di un amore magari meno vorticoso e passionale ma sicuramente più maturo.
ho in mano le domande e la soluzione almeno teorica.
perchè forse la domanda vera che avrei dovuto pormi e porre era un’altra…non “come faccio a dimenticarlo?”
piuttosto…come imparo a volermi bene?come abbatto quel muro di pensieri negativi radicati da 25 anni, come tolgo quel senso di disistima e inadeguatezza che mi portano a pensare che il massimo a cui posso aspirare è questa perenne sofferenza (tra l’altro autoinflitta)?come si convive con la paura che ti porta costantemente a pensare che è meglio evitare le relazioni se poi il prezzo da pagare è così alto?o a pensare che tanto il massimo che ti meriti è questo…
Sonoio, mi piacerebbe sapere di più di te. Perchè, davvero, la tua storia e anche i tuoi problemi sono i miei. Anche se non ci conosciamo siamo davvero sulla stessa barca. Ma posso chiederti, se ti va, di spiegare meglio la tua storia, così le risposte, consigli che ti verranno dati saranno sicuramente più profondi e giusti.
<<Comunque una domanda voglio farti?… te ami ancora il tuo lui, almeno iola vedo così, se è amore ossessivo, una pura ossessione o anche odio-amore lo devi dire te, e magari te il tuo psicologo, ma al tuo lui cin hai parlato? Gliel'hai detto questo,almeno un ultimo volta, prima di chiudere? Per come vedo io l'AMORE e i rapporti sentimentali, bisogna sempre giocare l ultima carta, e dire fuori dai denti, tutto quello che vorresti dire. Ai posteri l'ardua sentenza poi!
ciao…sonoio! ti sono vicino.
Come uscirne? Beh è difficile, perchè uno entra in un vortice mentale fatto di “non vado bene”, “non so amare”, non so….” insomma “sono sbagliato/a”. Il punto è proprio questo, abbiamo deformato le nostre soggettive categorie di giusto/sbagliato e ci siamo infilati a forza nella seconda. Ma le persone non sono giuste o sbagliate. Dopo tutto il tempo passato a dire di noi stessi “non so fare questo, non sono in grado di fare quest’altro…etc.” bene, bisogna passare a chiedersi “ma io davvero sono così incapace?” e la domanda è anche inutile perchè la risposta è solo una: NO. Quel muro di pensieri negativi, la disistima e il senso di inadeguatezza so bene quanto sia bestie terribili, capaci di fagocitarsi quasi tutto, ma bisogna iniziare a combatterle e il primo passo è proprio questo, iniziare a farlo senza curarsi di farcela o meno, anche dopo 25 o, come nel mio caso, 22 anni. Poi bisogna mostrare a quel noi che non vuole guardare che non siamo incapaci, sbagliati, meritevoli solo di sofferenza. Perchè, ad esempio, si consiglia sempre in questi casi di frequentare corsi o dedicarsi ad uno strumento o ad altre attività, soprattutto quelle che magari ci mettono in contatto con altre persone? Perchè imparare qualcosa di nuovo, che ci piace, che esce dalla routine della gabbia in cui ci siamo infilati, fa davvero bene. Ci pone davanti al fatto compiuto che siamo in grado di fare, ci mostra un nuovo piccolo pezzo di noi e pian piano ci porta ad apprezzare noi stessi e, con il tempo, a volerci di nuovo bene. Per quanto riguarda la paura verso le nuove relazioni, quella passerà con la persona “giusta”, che sarà proprio quella per la quale troveremo il coraggio di buttarci.
Ciao sonoio anche io sono ormai due anni che non faccio altro che pensare alla mia ex.Lei sta da due anni con un mio “amico” ed tra due mese si sposeranno.Mi ritrovo nella tua stessa situazione e ogni giorno mi faccio le tue stesse domande.E mi chiedo ancora perché penso ancora a due persone per le quali io ormai non conto più nulla.Io però sono consapevole del fatto che non voglio stare così e voglio vivere la mia VITA.Se ti và di parlare posso lasciarti la mia mail.
CIAO 🙂
Chiamalo, ed avrai la risposta che cerchi.