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Salvatevi finché siete in tempo

di Phil

Vorrei riportare la mia esperienza per essere d’aiuto ad altri che sono ancora nella situazione in cui sono stato io…

Dopo 6 anni sonon stato lasciato da lei (improvvisamente e senza appello) e non riuscivo a capacitarmi come una persona, che ti idolatrava fino a poche settimane fa e piangeva nel non vederti, avesse potuto fare una cosa simile.

Stetti male e non la ricontattai più (tranne una sola volta) e poi non contact assoluto.

Dopo 2 mesi mi sentivo spaesato, vuoto, perchè non avevo vita sociale (al di fuori dei oliti amici) e sono caduto in un tunnel di noia e tristezza.

Vado dal terapeuta per capire la mia situazione e mi afferma una cosa che mi i ha distrutto, la mia lei aveva una dipendenza affettiva verso di me, che ora è stata trasferita in un altro soggetto (una sua amica) …

Ci rimango malissimo, sento di non valere niente, credevo di essere amato e idolatrato per le mie doti comprensive, invece ero tale solo perché lei doveva colmare i suoi vuoti affettivi a causa del rapporto con i genitori…

Non ho perso niente, perchè lei continuerà ad avere questa patologia, perchè è difficile uscirne se non curata…

Ma mi sento a terra, autostima a 0, l’unica persona con cui sono stato, non mi voleva veramente, era un amore malato.

Il mio consiglio è questo:

chiunque intravedesse nel partner, comportamenti ossessivi, bisognosi, depressivi, paurosi-ansiosi nel solo sentire la parola ti lascio (detta da me in molti cai) , abbandoni la barca ai primi sintomi, fatelo voi.

Non fate come me che per fare il crocerosssino mi sono affezionatoe ora sono nel baratro…

Salvatevi finche siete in tempo, vi rovinerà la vita altrimenti, io non riesco a reagire e mi sono dimostrato debole, ma voi fatelo, meglio soli che con persone cosi, non cambieranno mai.

Grazie.

Lettera pubblicata il 9 Marzo 2017. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 25 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    Suzanne -

    Scusami Phil, ma il tuo psicologo come ha fatto ad analizzare lei se manco la conosce? Mi sembra poco serio…

  2. 2
    Phil -

    Ciao Suzanne, ho raccontato in 2 sedute(2 ore) la storia nei dettagli,tutti i suoi atteggiamenti(e anche i miei)nel corso degli anni…penso basti a loro per riconoscere i sintomi di una dipendenza…

  3. 3
    Rossella -

    Ciao,
    mi sembri troppo coinvolto. Che dire? Tempo fa una persona mi anticipò che mi avrebbe mandato due uomini di fiducia per un colloquio di lavoro. Così è stato. Perché ti dico questo? Se me li avesse mandati uno alla volta, molto probabilmente, sarei rimasta colpita da entrambi. Pensa che la persona con la quale ho notato di avere meno feeling era quella che avevo sempre trovato più stimolante dal punto di vista intellettuale. Lo avrei confermato, ma ad un certo punto sarebbe subentrata una certa stanchezza. Un ragazzo con il suo carattere avrebbe lavorato in maniera più agevole con una ragazza della borghesia provinciale. Il suo esaurimento interiore mi era già noto. Non sarei stata la collega più adatta a fargli superare questo blocco, perché in lui si deve accendere la passione. Per natura tende a vivere con grande disagio la forza della borghesia emergente, non si tratta di un pregiudizio. La paternità che porta è uno spazio da abitare. Per questa ragione in un mondo in cui la vecchia classe aristocratica sembra vivere una stagione di decadenza tende a sentirsi come uno scheletro. Anche in questo caso la scelta di dare la priorità al suo collega non andrebbe interpretata come un rifiuto. A me farebbe piacere sapere che è riuscito a riconciliarsi con un’umanità che, probabilmente a ragione, giudica cinica e prevaricatrice e violenta. Però sono convinta del fatto che proprio tra le pieghe di questa storia sarebbe possibile trovare la soluzione del suo problema. Il carattere bonariamente quotidiano della borghesia provinciale esprime l’angoscia dello spegnersi della vita universale. Il senso di vanità della vita umana che si nasconde dietro un certo entusiasmo gli consentirebbe di sentirsi utile.

  4. 4
    Gaudente -

    le tribucofore sono gli esseri piu’ lerci e ignobili che striscino sulla terra.
    non buttare via soldi dallo psicoladro, tutto quello di cui hai bisogno sta qui http://s15.zetaboards.com/ugly_guys_forum/index/

  5. 5
    Vic -

    “’unica persona con cui sono stato”
    Il tuo problema sta in questa frase…
    se avessi avuto rapporti con altre , questa
    sarebbe solo una battaglia persa, che non implica
    più di tanto.
    Cerca di farti delle amicizie, non sai quanto sono
    utili quando hai bisogno di sfogarti o di consigli.
    Ma sii cauto, prima di fidarti.

  6. 6
    Piccolastella78 -

    Sei traumatizzato dall’essere stato lasciato e questo è comprensibile, ma non è criminalizzando la controparte che starai meglio. Sei sconvolto e questo lo capisco, ma tutti siamo un po’ dipendenti, anche tu, ed è normale. È ipocrisia dire il contrario. La tua ragazza ti amava anche se dipendente, ma ha dovuto fare a meno di te, come tu ora di lei. E allora sta cercando di riempire quel vuoto: con le amicizie del cuore, con l’animale domestico, con l’aiuto della famiglia, con il lavoro, con un nuovo ragazzo…

    Ed è quello che presto farai anche tu…

    Crescere insieme è tutto ciò che conta, finché si sta insieme: è l’unica possibilità che abbiamo!

    Forse aveva una ferita d’amore, una fragilità emotiva… magari maggiore delle tue, ma tutti abbiamo bisogno di amore e tutti siamo in varia misura dipendenti. Anomalo sarebbe il contrario.

    Con la prossima, cercate di amarvi, rispettando ognuno l’individualità dell’altro, pur nell’amore altruistico, cioè amatevi senza idolatrarvi a vicenda, per non spremervi reciprocamente come un limone, che una volta spremuto, non serve più a nulla.

  7. 7
    Phil -

    Ha riempito il vuoto con un’amica conosciuta da 1 mese,pensa te che persona,prima era sola(conflitti in famiglia e nessun amica)…
    Non voglio colpevolizzarla,anzi..non ho nulla contro di lei,la voglio bene,volevo solo sfogarmi e mettere in guardia chi potrebbe cadere in questo tipo di rapporto che ti lascia un segno…

  8. 8
    Golem -

    Il trionfo dell’ovvio.

  9. 9
    Vic -

    Piccola
    “… tutti abbiamo bisogno di amore e tutti siamo in varia misura dipendenti. Anomalo sarebbe il contrario”
    In effetti è così anche l’amore da una sua dipendenza,
    uno potrebbe scegliere di non amare più nessuno
    di chiudersi al mondo, però che vita sarebbe?

  10. 10
    Phil -

    Forse non mi sono spiegato,la dipendenza affettiva e’ una patologia che va curata,altrimenti non ti lascia… Amare non significa dipendenza,significa avere i propri spazi(che io avevo ma lei non voleva),lei era SOLA,io da ingenuo pensavo fosse amore,ma ero solo un attaccapanni e questo fa male.
    Mi ha lasciato con una freddezza ed un cinismo pazzesco,si vantava di avere un’amica(mai avuta),tu come la chiami questa?

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