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Lettera pubblicata il 24 Febbraio 2022. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marc.
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Se solo potessi vincere alla lotteria Italia, allora si che in quella corcostanza sarei contento di me stesso!
Dante,
ti auguro di vincere, magari non proprio il primo premio, perché è risaputo che mediamente è foriero di rovina.
Tu, giustamente, odi le armi ad altissimo potenziale distruttivo; io considero quasi altrettanto distruttivo, in tutti i sensi, il potere derivante dal denaro.
Anche a me piacerebbe una piccola fortuna in soldi, ma piccola, di modo da poter avere qualche certezza in più nel futuro, senza però esserne troppo scombussolata…
Grazie rossana, sinceramente mi basterebbe vincere anche solo 50.000 euro.
Che poi questa cosa che i soldi non fanno la felicità mi sembra più una leggenda metropolitana, certo dipende se uno è messo bene di salute, ma il 90% dei casi la felicità i soldi la fanno eccome.
Guardiamo in faccia la realtà.
Dante,
avendo sperimentato periodi molto duri sia emotivamente che economicamente, se dovessi scegliere uno dei due come più grave ed invalidante, sarei di certo in difficoltà.
Un minimo di benessere e di sicurezza economica è assolutamente indispensabile per un’accettabile esistenza. Guai, però, a trasporre il valore dei sentimenti in un’esagerata quantità di denaro, che sposta al di fuori di sé quanto è altrettanto indispensabile per il proprio benessere emotivo.
Ci si barcamena spesso fra i due poli, tranquilli e appagati soltanto quando si riesce a conciliarli quanto basta al nostro personale equilibrio. Almeno, così è per me.
Le persone ragionevoli e razionali rendono sempre la vita così difficile!
https://m.youtube.com/watch?v=2Hk_NIBh-rQ
Dante,
ho guardato e ascoltato il video che hai segnalato, più che altro nel ricordo di mia madre. Una contadina, che, dopo aver superato la spagnola, due guerre mondiali, un matrimonio di 60 anni e cresciuto tre figlie, con scarsi mezzi e anche minor gratificazioni, ha conservato fin dopo i 90 anni il desiderio di tentare ogni anno la sorte con due biglietti della Lotteria Italia.
Dagli anni ’60 in poi non le è mancato più niente ma le piaceva tantissimo immaginare di poter vincere!
In effetti, per quanto batostata sia stata un’esistenza e per quanto se ne sia delusi, è difficile non conservare la speranza di essere privilegiati in qualcosa che non ha a che vedere con meriti o fatiche.
Proprio oggi mi è capitato di leggere questo articolo, che in parte dà ragione al tuo punto di vista: https://www.greenme.it/lifestyle/costume-e-societa/relazione-soldi-felicita-studio/
Ma perché il protagonista del video chiedeva soldi? Possibile che debba essere così in quasi tutti i contesti?
Non lo so se quel protagonista chiedeva soldi rossana, cercavo il biglietto migliore tra la lotteria Italia o il gratta e vinci e mi è capitato quel video, qul signore mi è sembrato che vuolesse convincerci a non giocare perché secondo lui è una fregatura studiata a tavolino dallo stato per incassare, già lo stato è vampiro di suo, quindi è palese che la matematica non è un opinione.
È per questo che dico che le persone ragionevoli e razionali rendono la vita difficile, perché dicono sempre la verità.
Meglio accettare una brutta verità che una bella menzogna che porta solamente illusioni.
Rimpiango gli anni 60 perché erano i migliori, mi ha raccontato tutto quanto mia nonna che ora è in campo Santo, se avessi avuto vent’anni in quell’epoca per me era meglio.
Perché questa di epoca fa proprio schifo!
Dante,
Anch’io rimpiango gli anni ’60. Ricordo com’erano e sono felice di averli vissuti.
Il video era comunque interessante e istruttivo sul tema. Vero che la verità, benché spesso amara, è meglio di edulcorate menzogne. Preferisco anch’io, sempre, vedere il mostro in prima pagina e sforzarmi di riconoscere prima possibile il serpente che si ammanta delle sembianze di una colomba.
Qui è di particolare interesse notare chi si affaccia in tutù come una signorile ballerina per rivelarsi poco dopo come un rozzo e prevaricante scaricatore di porto. Concetto valido per entrambi i sessi dichiarati.
Il buongiorno si vede dal mattino e in questi casi mette in scena fin da subito sia vigliaccheria che la madre di tutte le ipocrisie su di sé.
Sono vampiri energetici rossana, e purtroppo prolificheranno sempre più anche qui dentro.
Basta un niente, un pensiero scomodo per finire sminuiti e ridicolizzati, laD ormai è diventato un luogo insostenibile perché certi soggetti come questi che si ostinano a tenersi la “corona” sulla testa cercano solo conflitti e quindi non aperti al dialogo.
Mi chiedo come fai a sopportare tutto questo, sinceramente.
“Non amare chi ti tratta come se fossi ordinario.”
(Oscar Wilde)
Lascia anche tu qualche aforisma, altrimenti ti spostano in Chat!
Dante,
prima d’ora mi ero soffermata a riflettere sui vampiri energetici solo nel senso di persone che ti sommergono costantemente con sfoghi personali, più o meno seri, quasi forzandoti a fartene carico.
Ho invece dovuto rendermi conto, mio malgrado, che sono vampiri energetici anche i soggetti descritti da te. L’ideale sarebbe evitare di entrare in relazione con loro. Non sempre però è possibile perché non è facile identificarli a prima vista in quella veste.
Una volta che ci si è lasciati invischiare diventa durissima uscirne ma a tutto si fa, prima o poi, l’abitudine. Specie se si tratta di molestie virtuali che, a lungo andare, finiscono paradossalmente per rafforzare il carattere.
Benché non si tratti di attenzioni piacevoli per l’autostima, il problema più incisivo non è di chi le subisce ma dell’utente ossessivo che non può che alimentare rancore e illudersi di perpetuare il controllo.
Grazie per l’empatia, rara su un sito online, dove ognuno bada soprattutto a sé.