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Lettera pubblicata il 24 Febbraio 2022. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marc.
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“E chi applica il 41bis a quella gente?”
Questa domanda non mi farà dormire sonni tranquilli perché so già la risposta.
E non mi farà dormire sonni tranquilli il fatto che ci sono 9 Stati in possesso di quella merda.
Non ci voglio convivere, non ce la faccio, è più forte di me.
Dante, ma di che ti preoccupi. Una bomba termonucleare produce milioni di gradi centigradi, e se Putin la sgancia manco ce ne accorgiamo che siamo vaporizzati. Non si soffre neanche. Tranquillo.
Golem, a parte che mi sono fidanzato da poco con una ragazza che amo, anche se rompe le palle ogni tanto, quindi non ho nessuna voglia di crepare.
Poi non so tu, ma io temo di più Biden che guarda caso è un provocatore guerrafondaio, se ci fosse stato ancora Trump tutto questo non sarebbe successo.
Questo è poco ma sicuro.
Dante, non fare ipotesi con i se e con i ma, non dimostrano niente. E stai tranquillo che non tira niente nessuno, perchè, se lo fanno, in una settimana sparisce il mondo, e i potenti sono attaccati alla vita più di te.
Complimenti per il fidanzamento, e dacci dentro, anche se quel “rompe le balle ogni tanto” personalmente mi preoccuperebbe un po’ da appena fidanzato.
Golem, guarda in quale mondo andrebbero i potenti:
https://m.youtube.com/watch?v=TX1sRxCrduA
Questo dimostra qualcosa?
Saprei io dove meritano di stare, dietro le sbarre!
Eh si, lei sarà pure perfetta ma ha un carattere peperino certe volte, bisogna saperla prendere.
Ti dico lei non sopporta quando mi faccio le paranoie anche sul nostro rapporto, guai.
Giuro che se potessi tornare indietro mi laurerei in psichiatria per capire la ragione di certa stranezza che sta dentro ad ognuno di noi.
Lo so dove li metteresti, Dante, ma non puoi farlo.
Quanto alle menate che ti fai, forse lei non ha tutti i torti.
“Quando qualcuno ti chiede: “Chi sei?” e tu rispondi: “Sono un ingegnere”, dal punto di vista esistenziale la tua risposta è errata. Come potresti mai essere un ingegnere? L’ingegnere è ciò che fai, non è ciò che sei.”
(Osho)
Bè, sbaglia Osho: si è anche quello che si fa.
La Merini “aveva” una poetessa dentro Alda, quindi era ciò che faceva, Schweitzer era anche un medico, Einstein era pure un fisico. Se queste persone non avessero profuso nella professione la loro umanità non sarebbero state quello che poi sono state.
Certo che se un ingegnere è un trimone come uomo sarà un trimone anche come ingegnere. E io di questi ne ho conosciuti tanti, troppi, in esuberanza.
Per me, che riservo le etichette solo alle carte da archiviare, resta una sostanziale differenza fra mestiere e vocazione.
La vocazione, nel bene e nel male, è dono di pochi, mentre il mestiere, anche quello di re, è necessità per la più fortunata maggioranza degli esseri umani. E non basta chiamarlo “professione” per renderlo più appetibile o più nobile.
Molto dipende, come sempre, dai punti di vista: un muratore, se regolarmente retribuito, è difficile che paghi le tasse all’estero, come invece spesso fa il piccolo imprenditore edile.
Ho incontrato laureati, molto ben stipendiati, che non sapevano definire con chiarezza un km quadrato e un insegnante di scuola guida che sapeva di tutto e di più sulla storia dei popoli e sulla geopolitica.
Se si guarda di preferenza al “lavoro” di un interlocutore per definirne lo spessore, i ricchi non hanno consistenza umana, che è di fatto l’elemento essenziale per la nostra esistenza.
Disprezzare un pensiero per il mestiere di chi lo esprime non è argomentare.
“La cosa più importante di tutta la vita è la scelta di un mestiere, ed è affidata al caso.”
(Blaise Pascal)
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“L’uomo è visibilmente fatto per pensare; è tutta la sua dignità e tutto il il suo mestiere; e tutto il suo dovere è pensare come si deve.”
(Blaise Pascal)