Ma in che modo ti avrebbe manipolato? Ti piaceva eri presa da certe sue caratteristiche ma volevi una storia seria che lui con te non voleva..perché non rientra nei suoi piani e nel suo modo di essere e perché evidentemente non gli piacevi abbastanza per cambiare vita. Tutto qui.
Non c’è bisogno di appellarsi al manuale di psichiatria basta semplicemente avere la consapevolezza e forse anche l’umiltà di accettare un rifiuto. Soprattutto quando si è superata da un bel pezzo l’adolescenza.
anch’ io concordo con la tesi che i manipolatori autentici siano ben pochi, e siano difficilmente riconoscibili, sulle prime. e talvolta non si riesce a riconoscerli come tali nemmeno a distanza di tempo, se la loro capacità manipolativa è davvero notevole. Personalmente, nella mia vita credo di avere avuto a che fare con due soli manipolatori VERI, e a distanza di molto tempo l’ uno dall’ altro. in entrambi i casi stavo vivendo un momento di particolare fragilità, in cui sentivo intensamente il bisogno di trovare una persona per riempire i miei vuoti affettivi, e questo è il peggior presupposto da cui partire nell’ iniziare una relazione. Se in quel momento fossi stata più serena e più sicura di me stessa, non mi sarei mai addentrata nelle storie con questi personaggi maschili, e sarei riuscita a smascherali SUBITO per ciò che erano realmente: semplici millantatori.
Golem, Maria Grazia… ovviamente se leggete Valonda capirete che è il lui in questione a scrivere. Quindi vi chiedo di chiudere qui l’argomento su quella persona che ha molti gravi problemi psichiatrici. buone vacanze!
Valinda,
mi fa piacere constatare che anche in te sembra essersi sciolto il nodo sofferente provocato da una specie di aggressione alla forse eccessiva sensibilità che ci connota entrambe. avrei voluto, tempo fa, invitarti a lasciar cadere il risentimento ma non l’ho fatto perché ancora lo percepivo in me.
è bello rileggerti nella lucida serenità che ti caratterizza.
secondo me, la descrizione di Kid delle qualità che vengono attribuite dalla partner all’uomo che ama sono del tutto ribaltabili, nella stessa misura e intensità, sulla relazione uomo-donna. anzi, senza quest’aura, o almeno parte di essa che sopravvive all’innamoramento, non si parlerebbe più d’amore, che rende UNICO il soggetto amato, ma di affetto, più saldo e non meno apprezzabile se profondo e sincero. in poche parole, finché si ama si è sempre almeno un poco ILLUSI.
sapendoti ancora interessata quanto me a continuare a esplorare, ti riporto in sintesi il singolare concetto di Osho sulle ragioni dell’attrazione.
“Ogni uomo è per metà uomo e per l’altra metà donna; ogni donna è per metà donna e per l’altra metà uomo. E questo è inevitabile, perché metà del tuo essere proviene da tuo padre e l’altra metà proviene da tua madre. Tu sei l’incontro di entrambi. Quel che conta è l’orgasmo interiore, un incontro e un’unione interiori. Ma per raggiungere questa unione interiore tu devi trovare la donna esteriore che corrisponda a quella interiore, vibrante dentro di te, e hai bisogno che la donna interiore, latente nel tuo intimo, si risvegli. La donna esteriore è solo la via per giungere a quella interiore, e l’uomo esteriore è solo la via per giungere a quello interiore.” (spiegazione tratta dalla recensione di un suo libro)
meno male che qualcuno ancora conosce le esigenze dello spirito, sottolineando l’ORGASMO INTERIORE! non mi dispiace affatto questa deduzione, che chiarisce ulteriormente le ragioni per cui una donna inizialmente sceglie spesso nel partner le connotazioni caratteristiche del padre e un uomo quelle della madre, come ho potuto più volte constatare. poi, però, si deve poter accordare le caratterisiche di fondo della persona, come intelligenza, semplicità, onestà, ecc…, a quelle secondarie della capacità di relazionarsi con il prossimo. le prime non possono essere scalfite dalle esperienze mentre le seconde lo sono spesso in fase di crescita.
è davvero appassionante interessarsi di argomenti nei quali non si riuscirà mai a determinare una propria ferrea visione del tema!
“Valinda,
mi fa piacere constatare che anche in te sembra essersi sciolto il nodo sofferente provocato da una specie di aggressione alla forse eccessiva sensibilità che ci connota entrambe.”
eccessiva SENSIBILITA’ ?? hahahahaha bella questa ! 😀
riflessione che rispetta le convinzioni di chiunque altro: Noemi… Maria… pur convinte di doversi allontanare da uomini che non le rendono appagate, finiscono con l’accennare a ulteriori problematiche, che preferiscono non esporre…
che sia perché è per loro difficile mettere in atto i più che giusti ragionamenti mentali?
Ma in che modo ti avrebbe manipolato? Ti piaceva eri presa da certe sue caratteristiche ma volevi una storia seria che lui con te non voleva..perché non rientra nei suoi piani e nel suo modo di essere e perché evidentemente non gli piacevi abbastanza per cambiare vita. Tutto qui.
Non c’è bisogno di appellarsi al manuale di psichiatria basta semplicemente avere la consapevolezza e forse anche l’umiltà di accettare un rifiuto. Soprattutto quando si è superata da un bel pezzo l’adolescenza.
anch’ io concordo con la tesi che i manipolatori autentici siano ben pochi, e siano difficilmente riconoscibili, sulle prime. e talvolta non si riesce a riconoscerli come tali nemmeno a distanza di tempo, se la loro capacità manipolativa è davvero notevole. Personalmente, nella mia vita credo di avere avuto a che fare con due soli manipolatori VERI, e a distanza di molto tempo l’ uno dall’ altro. in entrambi i casi stavo vivendo un momento di particolare fragilità, in cui sentivo intensamente il bisogno di trovare una persona per riempire i miei vuoti affettivi, e questo è il peggior presupposto da cui partire nell’ iniziare una relazione. Se in quel momento fossi stata più serena e più sicura di me stessa, non mi sarei mai addentrata nelle storie con questi personaggi maschili, e sarei riuscita a smascherali SUBITO per ciò che erano realmente: semplici millantatori.
Golem, Maria Grazia… ovviamente se leggete Valonda capirete che è il lui in questione a scrivere. Quindi vi chiedo di chiudere qui l’argomento su quella persona che ha molti gravi problemi psichiatrici. buone vacanze!
grazie per la comprensione (ci sono stati altri gravissimi sviluppi che non sto qui a raccontare)
Valinda,
mi fa piacere constatare che anche in te sembra essersi sciolto il nodo sofferente provocato da una specie di aggressione alla forse eccessiva sensibilità che ci connota entrambe. avrei voluto, tempo fa, invitarti a lasciar cadere il risentimento ma non l’ho fatto perché ancora lo percepivo in me.
è bello rileggerti nella lucida serenità che ti caratterizza.
secondo me, la descrizione di Kid delle qualità che vengono attribuite dalla partner all’uomo che ama sono del tutto ribaltabili, nella stessa misura e intensità, sulla relazione uomo-donna. anzi, senza quest’aura, o almeno parte di essa che sopravvive all’innamoramento, non si parlerebbe più d’amore, che rende UNICO il soggetto amato, ma di affetto, più saldo e non meno apprezzabile se profondo e sincero. in poche parole, finché si ama si è sempre almeno un poco ILLUSI.
sapendoti ancora interessata quanto me a continuare a esplorare, ti riporto in sintesi il singolare concetto di Osho sulle ragioni dell’attrazione.
“Ogni uomo è per metà uomo e per l’altra metà donna; ogni donna è per metà donna e per l’altra metà uomo. E questo è inevitabile, perché metà del tuo essere proviene da tuo padre e l’altra metà proviene da tua madre. Tu sei l’incontro di entrambi. Quel che conta è l’orgasmo interiore, un incontro e un’unione interiori. Ma per raggiungere questa unione interiore tu devi trovare la donna esteriore che corrisponda a quella interiore, vibrante dentro di te, e hai bisogno che la donna interiore, latente nel tuo intimo, si risvegli. La donna esteriore è solo la via per giungere a quella interiore, e l’uomo esteriore è solo la via per giungere a quello interiore.” (spiegazione tratta dalla recensione di un suo libro)
meno male che qualcuno ancora conosce le esigenze dello spirito, sottolineando l’ORGASMO INTERIORE! non mi dispiace affatto questa deduzione, che chiarisce ulteriormente le ragioni per cui una donna inizialmente sceglie spesso nel partner le connotazioni caratteristiche del padre e un uomo quelle della madre, come ho potuto più volte constatare. poi, però, si deve poter accordare le caratterisiche di fondo della persona, come intelligenza, semplicità, onestà, ecc…, a quelle secondarie della capacità di relazionarsi con il prossimo. le prime non possono essere scalfite dalle esperienze mentre le seconde lo sono spesso in fase di crescita.
è davvero appassionante interessarsi di argomenti nei quali non si riuscirà mai a determinare una propria ferrea visione del tema!
No Maria, Valinda esiste. Ma per una regola transitiva che sarebbe lungo da spiegare non avrebbe mai appoggiato la tua visione dei fatti. Esiste
va bene Golem. ma come si permette di contraddire un esperto della materia (e ti assicuro che lui è proprio un fuoriclasse)? gente strana.
“Valinda,
mi fa piacere constatare che anche in te sembra essersi sciolto il nodo sofferente provocato da una specie di aggressione alla forse eccessiva sensibilità che ci connota entrambe.”
eccessiva SENSIBILITA’ ?? hahahahaha bella questa ! 😀
“va bene Golem. ma come si permette di contraddire un esperto della materia (e ti assicuro che lui è proprio un fuoriclasse)? gente strana.”
Per quella proprietà…transitiva Maria.
riflessione che rispetta le convinzioni di chiunque altro: Noemi… Maria… pur convinte di doversi allontanare da uomini che non le rendono appagate, finiscono con l’accennare a ulteriori problematiche, che preferiscono non esporre…
che sia perché è per loro difficile mettere in atto i più che giusti ragionamenti mentali?