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Sadico, narcisista o solo un porco?

di maria77
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Lettera pubblicata il 15 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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218 commenti

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  1. 101
    rossana -

    Maria,
    scusa se mi permetto di puntualizzare che una lettera che s’intitola “sadico, narcisista o solo un PORCO?” qualcosa lascia intendere fin dall’inizio…

  2. 102
    maria77 -

    Concordo Golem sulla dinamicità dei meccanismi che ben descrivi qui. Anche se credo che la spaccatura non sia tra uomo e donna ma tra chi vive con razionalità, valori e sentimento e chi – come questo Peter Pan di 46 anni – vive di meri calcoli con una freddezza che nessun calore umano può contagiare. Apparentemente soggetti “forti” perché, cito lui, “sono autarchico invece tu hai più bisogno di me di un legame, ma forse perché sei donna”. Poi però sono come svuotati dal loro stesso stile di vita che, passando il tempo, li impoverisce interiormente invece che farli crescere, rendendoli sempre più sordi ai richiami del mondo, e afoni, incapaci di esprimere qualunque cosa possa far felice l’altro, foss’anche un piccolo complimento o una memorabile dichiarazione di amore o una semplice frase affettuosa o, peggio, una carezza tenera. Vivono ripiegati su se stessi e sull’immagine confortante che di sé hanno deciso di disegnare e raccontarsi. Autoreferenziali più che autarchici. Guai a chi li contraddice! Prepotenti. Chiunque si voglia rapportare con loro o si allinea su quella politica – non criticandoli mai o addirittura lusingandoli (proprio come fa quella donna sposata: astuta! Da lui ha avuto e ha evidenti benefici economici e avanzamenti di carriera) oppure viene eliso. Ma prima annientato lentamente, avvelenato giorno dopo giorno. Come un nemico da abbattere perché voce scomoda. Presenza scomodante e perciò non gradita affatto… Anzi. Spinta vigliaccamente a chiudere la relazione, di Calvi Gelli diceva “è stato suicidato” tanto per citare un esempio estermporaneo ma che ben coglie quanto l’opera malvagia di alcuni/e può esserlo fino a divenire mascherata da un non-sense (per tornare all’uomo con cui mi sono relazionata e con cui ancora sono in contatto lui ancora non ha smesso di ridere, ancora dice cadendo dalle nuvole “io non capisco che male ci sia a sentirsi e vedersi tutti i giorni con quella donna, andiamo d’accordo stiamo bene insieme e quando ci va ci sentiamo anche per un’ora al giorno, non ti capisco! Lei sta bene con me, ama passare il suo tempo con me, non puoi chiederci di riunciare”). E poi: avanti un’altro/a (che ovviamente sarà già messo in guardia da latenti, subdole presenze incomode e ambigue e da critiche inizialmente velate – poi, via via che al rapporto fosse chiesto un atteggiamento di confronto e di apertura, diverrebbero, miste a sensi di colpa inventati e accreditati all’altro tanto da appesentirne il carico, umiliazioni-molotov)

  3. 103
    Golem -

    “…è molto bravo a camuffare con parole suggestionanti e con un continuo ricorso al sottinteso sapiente”

    Un classico. E funziona sempre. Ma questo dimostra che anche donne intelligenti e mature come età non sono immuni dal fascino dell’incantatore di serpenti quando si parla di “amore”.
    Maria, riferendomi alla risposta che hai dato a Kid, vorrei aggiungere che quel comportamento non è sicuramente un ‘attenuante, anzi, io li disprezzo questi soggetti, ma è anche vero che se questi personaggi pullulano è perché trovano abbondante “selvaggina” disposta a farsi “catturare”, e questa cade nella trappola perché è affascinata proprio da quelle caratteristiche che un giorno la metteranno in pentola.
    Credo che ora ti sarai resa conto che era solo un pallone gonfiato, e che la tua alla resa dei conti é stata una, sia pur breve per fortuna, passione sprecata. E meno male che non sei rimasta incinta! Oppure, cosa non infrequente, ne conserverai un gradevole ricordo, nonostante IL tutto che si è concluso nel niente. Succede anche questo quando si parla di “amore”.
    Spero peró che in futuro certi “fascini” saprai leggerli come si deve. Solo in questo modo questa storia almeno un ritorno utile lo avrà dato. Per chiudere sono convinto che i due famosi “aspetti” non siano inscindibili, salvo casi straordinari di avvenenza e intelligenza equilibrata, ma che invece uno influenzi l’altro. Addirittura possono persino essere palesemente inesistenti quando il “desiderio di amore” diventa…impellente. L’ho constatato anche personalmente oltre che nell’osservazione empirica di certi rapporti, e si capiva benissimo che certi “fascini” li poteva vedere solo… l’affascinata. Era palese, lo avrebbe capito chiunque, persino io che come stronzo in quel campo sono un dilettante.
    Un saluto.

  4. 104
    maria77 -

    ps ho letto più volte qui rilanciato il concetto parapsicologico della donna che siccome ha bisogno di amore allora cade nelle trappole. non sono così d’accordo su questa lettura. Sì ci sono persone bisognose di affetto in modo spropositato fino alla patologia. Ma non è il mio caso e trovo sia un po’ riduttivo parlare di vittismo e/o di vittime d’amore! Io sto bene da sola. Ovvio che gradirei una persona con cui relazionarmi non solo per lo scambio di effusioni amorose ed affettive ma anche per cooperare insieme nella quotidianità, condividere esperienze e valori, divertimenti e magari costruire qualcosa di importante. l’uomo in questione, ripeto: discende come me da una famiglia di valori semplici e lo stavo conoscendo con il “pregiudizio” che amasse e cercasse anche lui qualcosa di “tradizionale”. Poi, ovvio, che andando a fondo nella frequentazione mi sono dovuta rendere conto che, aldilà delle nostre microvedute divergenti, anche nella vita “sociale” ama le situazioni e le persone sofistiche, montate come la panna, gli ambienti snob, che io rifuggo! Quindi non sarebbe proprio possibile condividere la vita quotidiana. Ecco ci tenevo a precisare onde evitare fraintendimenti o fanta-letture!

  5. 105
    maria grazia -

    “Se si devono affrontare delle rinuncie e cambiare ragionevolmente , come è anche giusto , stile di vita si richiede una contropartita a 360°”

    e quale sarebbe questa CONTROPARTITA ? in base A COSA questa ragazza avrebbe sbagliato ? e in base a cosa TANTE ALTRE non meriterebbero questo grande dono da parte dell’ uomo ? A me sembra che in molti casi certi uomini trovino sempre tutte le scuse per non contrarre un impegno, anche quando dall’ altra parte vi sono chiare e nette dimostrazioni di INTENZIONI SERIE e di AMORE SINCERO. che un uomo sia votato alla vita del playboy o che viva un disagio profondo che gli impedisca di avere rapporti sereni con le donne, il concetto non cambia: in questi casi, la responsabilità del comportamento femminile conta relativamente. Perchè alla base di queste situazioni c’è prima di tutto la NON VOLONTA’ DELL’ UOMO a stabilire un legame profondo e duraturo. Poi certo, se per “contropartita a 360°” si intende il trovare la donna ILLIBATA e completamente inesperta della vita, beh quello è un altro discorso… e comunque anche in questo caso c’è, da parte dell’ uomo, un PROBLEMA DA RISOLVERE CON SE STESSO.

    Maria, non avevo dubbi che tu fossi una donna piacente. Io ho fatto un discorso “per paradossi”, per far comprendere bene quello che volevo dire. anch’ io sono una golosona! ciao cara 🙂

  6. 106
    maria grazia -

    “Apparentemente soggetti “forti” perché, cito lui, “sono autarchico invece tu hai più bisogno di me di un legame, ma forse perché sei donna”. Poi però sono come svuotati dal loro stesso stile di vita che, passando il tempo, li impoverisce interiormente invece che farli crescere”

    Maria, non credo che i nostri interventi ti servano più di tanto. secondo me tu, già da sola, hai messo perfettamente a fuoco la situazione!
    Non te la prendere troppo con chi parlava del presunto vittimismo delle donne emancipate e moderne. Non si riferiva A TE…

    “Autoreferenziali più che autarchici. Guai a chi li contraddice! Prepotenti. Chiunque si voglia rapportare con loro o si allinea su quella politica – non criticandoli mai o addirittura lusingandoli (proprio come fa quella donna sposata: astuta! Da lui ha avuto e ha evidenti benefici economici e avanzamenti di carriera) oppure viene eliso. Ma prima annientato lentamente, avvelenato giorno dopo giorno. Come un nemico da abbattere perché voce scomoda. Presenza scomodante e perciò non gradita affatto… Anzi. Spinta”

    Non accettano assolutamente le “voci contro”, i liberi pensatori, i confronti VERI con coloro che sono dotati di senso critico. nel mondo “ideale” che si sono creati, questi soggetti devono sentire di avere il completo controllo e non ammettono “interferenze”, quand’ anche fossero eventi positivi e funzionali alla loro evoluzione interiore , anche se inaspettati. Tutto deve continuare a “marciare” secondo la loro visione rigida e secondo gli schemi precostituiti dettati dalla loro mentalità in primis, e dalle abitudini di vita maturate nel corso degli anni in “secondis”. il tutto, in un eterno quanto delirante “giro dell’ oca” che non conduce a nulla, se non all’ inesorabile momento della “prima notte di quiete”.

  7. 107
    maria77 -

    Rossana: il titolo e anche il testo, spero di averlo scritto in modo chiaro, lasciano intendere che sono uscita per un mese e mezzo con un uomo che diceva che ero l’unica ma invece aveva nascosto un’altra frequentazione (confidenziale e segreta) con una donna sposata, ex collega, con cui tutti i giorni si sentono per sms, al telefono (con chiamate che arrivano alle 2 ore quotidiane) e passano pomeriggi insieme – tutti dal lunedì al venerdi poiché il marito di lei viaggia molto per lavoro e quindi lei è sola e “libera” durante la settimana. Lui ovviamente fin che ha potuto ha tenuto celato il tutto. non mi aveva messa nemmeno al corrente dell’esistenza di questa donna. Sono stata io ricostruendo il puzzle e ponendo domande per circostanze “fortuite” e per l’imprudenza di lui a comprendere che tra i due ci fosse troppa confidenza, troppi contatti assidui. sai quante volte non mi spiegavo il perché lui non uscisse il pomeriggio con me, ma nemmeno una volta in un mese, nonostante fosse disoccupato? nemmeno per una mostra una passeggiata un gelato! Alla fine ho scoperto che lei esisteva e lui stava con lei e, parole di lui, “passiamo pomeriggi a cazzarare, soli, entrambi non abbiamo voglia di lavorare”. Mi ha raccontato che mangiano lì insieme che si fanno confidenze sulle loro vite sentimentali dal mese di marzo scorso e aggiungo io sono davvero tante ore: ogni giorno dalle 2/3 di pomeriggio fino alle 6/7. Dopo che la mattina si messaggiano e telefonano per darsi appuntamento ed altro. Mio malgrado ho assistito in almeno 3 mattine a quelle telefonate e lui ha avuto la bella faccia da c***o di dirle ‘sono con Maria’ quindi lei conosceva me ma io non lei!!! non sono qui per fare la vittima ma davvero per trovare una risposta – e ora credo di averla avuta grazie ai tanti interventi – del motivo per cui tante critiche tante omissioni tanti tentativi di innescare in me sensi di colpa che per fortuna ho contrastato. e poi del motivo per cui frequentare insieme due donne così diverse eticamente? comportamentalmente? moralmente? delle tante omissioni e bugie? ma cosa ci ha o ci avrebbe guadagnato?
    Golem, Kid: saluti a voi e grazie per il tuo intervento
    Maria Grazia: concordo con te! ovviamente per certi tipi di persone allergiche alle affezioni da legame la contropartita a 360 gradi qualora arrivasse non sarebbe vista, adombrata dal loro gigantesco ego che adombra e inghiottisce tutto e tutti, soprattutto quelli che desiderano un rapporto di scambio a 360 gradi!saluti

  8. 108
    Kid -

    Mi viene da sorridere . Non è una attenuante ma è pieno di donne tali e quali che c’hanno non una’ ma cinque o sei porte aperte e di cavolate ne dicono a raffica .
    Questione di opportunità.Chiaramente , la spocchia di certi comportamenti descritti da maria me la son trovata davanti tante volte ,solo che io ormai neanche mi ci applico più e mi faccio i fatti miei rispondendo con l’indifferenza , e quando voglio mettendo la pulce nell’orecchio. Quindi , questa caccia al narcisista maschio francamente la trovo pretestuosa .
    Ancora non è stato detto il nocciolo : Maria ne eri innamorata?

    La risposta in questo caso non è banale.

  9. 109
    maria77 -

    ovviamente ne ero innamorata sì e anche se il tempo è stato pochissimo ne abbiamo trascorso davvero tanto insieme, intensamente. Se non era con lei era con me, macabra constatazione (postuma) che mi mette tristezza ma purtroppo aderente alla realtà. stavo bene con lui ci parlavo bene facevamo bene l’amore. e lui diceva valeva lo stesso, motivo per cui mi sono contorta a cercare di capire cosa ci azzeccasse lei fin quando non ho compreso che (anche ascoltando casualmente il tono delle loro conversazioni) essendo lui lusinga-dipendente ed essendo lei una leccac***o da Premio Culitzer (scusate la battuta triviale ma la tipa ha 40 anni ed aspira ancora a fare la giornalista pubblicista a suon di calci in c***o, soprattutto quelli di lui dato che nessuno se la fila professionalmente sia per l’inesperienza e sia per l’assoluta negligenza – che poi, parola di giornalista professionista che sono, col nostro mestieraccio ci fa a cazzotti… ma lei quello che vuole è raggiungere lo status symbol mica essere professionalmente credibile) non avrebbe mai potuto rinunciare a quella frequentazione. lui è stato il suo capo e lei non fa che dirgli che è bravo che chiedergli aiuto…. E se penso a queste dinamiche malate concludo che comunque in seguito lui cambierebbe soggetto femminile (o oggetto?) per farsi rimpolpare l’autostima (e non so cos’altro) ma sempre con meccanismi simili… schiacciando col suo gigantesco ego la compagna di turno (dice lui che al massimo con lui resistono 5 giorni le donne!)
    Kid l’unica cosa che non capisco sono i motivi della tua ilarità. credo le generalizzazioni non occorrano o giovino e anzi io nel tuo identikit non ci calzo proprio. Mai tradito nessuno in 38 anni. Mai tenute in piedi più situazioni quindi vedi che denotare un soggetto falso solo perché non hai trovato ancora persone sincere non è molto costruttivo poi fai come ritieni! secondo me non è affatto una questione di occasioni, per me non è vero che l’occasione fa l’uomo ladro. forse sei stato solo sfortunato – come me – se hai trovato donne che avevano i piedi in due, quattro, sei staffe. e più che di opportunità parlerei di serietà e di rispetto per la propria e altrui dignità oltre che una profonda coerenza e radicamento ai propri valori etici: stanne certo che se una donna ha questi connotati non sono cinque, otto corteggiatori a farle deviare una strada retta che, inevitabilmente, lascia dietro di sé ogni vicolo cieco. Maria Grazia concordo in pieno. saluti a tutti

  10. 110
    Golem -

    Maria, fin’ora ho usato termini e concetti civili per rispondere a te, per come ti sei presentata, ma credo che un personaggio del genere meriti un altro stile : mandalo a ca..... Non è neanche un narcisista raffinato, è solo un bambino viziato di 46 anni. Un vigliacchetto come se incontrano tanti.
    Quello di arrivare a fare sentire in colpa una donna interessata e leale nei suoi confronti, che già ha fatto l’errore involontario di interessarsi ad una nullità del genere, non consente ulteriori approfondimenti per un fallito conclamato, che si vanta anche di non aver voglia di lavorare come un indolente dandy d’altri tempi. Ci mancherebbe pure che sbollita la delusione lo ricordassi con affetto, come fanno certe donne con l’autostima da “gregario”. Chè ci puoi fare con uno così? Sapone? Non uomini, ma carne da cannone dicevano i generali della Grande Guerra per tipi del genere. Non sprecare altro tempo con un buffone di mezz’età. I pochi “uomini” rimasti in circolazione apprezzano l’orgoglio che nasce dalla femminilità cosciente. Sono attratti da queste donne per quello che queste sono, non per quello che dovrebbero essere per assecondare e “giustificare” l’eterna e vuota immaturità di certi uomini “mai nati”. Ciao.

    Maria Grazia, quel tipo di “autarchia”, che a molte può apparire come una forma di affascinante indipendenza è solo una forma di puerile protezione contro i “pericoli della vita” di questi soggetti. Sono “marinai” che non lasciano mai il porto per il timore dei rischi che potrebbero incontrare durante la traversata dell’oceano “Vita”. Ma nelle loro belle candide divise, impettiti al timone della metaforica nave che è l’immagine con cui di mostrano, ma saldamente ancorata alla banchina, riescono a far credere di essere dei lupi di mare pronti a salpare.
    I veri lupi di mare sono sempre in “navigazione”.
    Ciao nereide.

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