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Lettera pubblicata il 29 Aprile 2011. L'autore, chainedheart, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Gentilissima Giusy,
ho seguito il tuo consiglio e sono andato a dare un’ occhiata all’ argomento.
Ebbene,ti dirò,parzialmente mi riscontro,a con molti distinguo.
Sicuramente per stare bene io ho bisogno che lei sia felice.Ma questo vale un po’ in generale nella mia vita.Infatti la riprova è che il mio lavoro è lo sbocco più naturale di questo:il medico.
Far stare bene gli altri fa stare bene ma.Ma,a differenza di molti codipendenti,non l’ ho mai fatto a discapito della mia felicità,che reputo importante tanto quanto quella altrui.
Non ho mai cercato donne problematiche,anzi mi piacciono indipendenti ed emancipate.Come la mia fidanzata sembrava.
Inoltre laddove la mia fidanzata si emancipasse non lo vivrei come un problema,ma come una risoluzione.
Cordiali saluti
Continua a farla felice, ma prima di tutto devi essere felice tu con te stesso! Se riesci a renderla felice senza fare sacrifici la relazione diventerà stupenda. Il mio consiglio e’: amati piu che puoi e si felice con te stesso, solo così potrai essere felice con lei. Anche la bibbia dice ” ama gli altri come ami te stesso”
Ciao ciao
@ chainedheart
..chissà se dopo tutto questi mesi, ti ritrovi a leggere ancora questi post.. e chissà come stai “tirando avanti”. Ho letto la tua storia.. e i mille consigli che ti hanno dato..
e tu che hai deciso?
..c’è qlc che ci accomuna, la non piena felicità della nostra relazione.
a chi ti consiglia di dare un taglio, mi viene da rispondere che a volte il “LOTTARE” affinché le cose vadano meglio è la dimostrazione più grande che si possa dare, anche a costo della propria non felicità.
…hai mai pensato che il tempo abbia appianato tanti aspetti del rapporto e quello che prima era un suo modo di essere “sopportabile” offuscato da tante altre novità, ora che le emozioni non sono più quelle dei primi tempi, riemerge dando questa situazione di malessere???
..io ho fermato la mia storia, dopo dieci anni, ma non sono stato in grado (per poco coraggio, affetto, speranza che le cose cambiassero) di prendere la mia strada e dopo un annetto siamo tornati insieme.. non ho nulla di cui lamentarmi, ma sento di non essere felice..
@chainedheart. Probabilmente neppure leggerai questo commento. Ma se dovessi farlo ci tenevo a dirti come la vedo io. Non importa cosa tu decida di fare. Ciò che conta è come tu vivrai tutta la situazione. Hai trovato tutti i difetti di tua moglie, ma non conosci i tuoi. Agisci per non ferirla, per evitare i sensi di colpa, non per altruismo. Vorrei che tu riflettessi su questo. Il mio consiglio ti potrà sembrare assurdo, ma è quello di lavorare su te stesso con l’aiuto di uno psicoterapeuta cognitivo. Poi aspetta, aspetta tantissimo, più che puoi, elabora le nuove informazioni. A valle di questo cammino qualsiasi cosa tu decida di fare sarà giusta.
Se vuoi che lei maturi potresti fare la stessa cosa. Regalale un libro di psicologia, portala da uno psicologo. Spronala a risolversi i problemi. è solo un fattore di educazione. Sembra brutto da dire.. ma se lei è immatura è perché non è mai stata costretta a risolversi i problemi, e quindi è in parte anche “colpa” tua.
Un coach è manipolativo verso la squadra. Ma fa crescere i sui giocatori e tu puoi fare la stessa cosa. Non arrenderti.
Avrei altre cose dure da dirti, ma a che pro? Se sei motivato a risolvere sarai tu a chiederti come agire prima che sia troppo tardi.
QUOTO IN PIENO VALS50
Mi ritrovo pienamente nella situazione descritta sono proprio curioso di sapere come e’ finita, chainedheart!
illuminaci