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Rock Politic: tutto ciò che non è stato detto!

di Armadean

LIBERTA’ INDIVIDUALE E LIBERTA’ COLLETTIVA

In un programma ormai noto come Rock Politic viene fatto un riferimento ad un articolo che vi riporto di seguito:
Libertà di stampa?
L’Italia è al 40° posto, dopo Cile e Corea del Sud
“Reporter Sans Frontières” www.rsf.fr
Reporter sens frontière (Rsf) ha pubblicato la prima classifica mondiale della libertà di stampa e non sono mancate le sorprese. Innanzitutto va rilevato che, pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e sviluppati. Basti pensare che il Costa Rica precede in classifica gli Stati Uniti e diverse nazioni europee. L’Italia, a causa dell’irrisolto conflitto di interessi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si piazza al quarantesimo posto, superata da paesi latinoamericani come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che da Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia.

Proprio per quel “fortunato” programma si sono aperti dibattiti e discussioni politiche dove il tema centrale rimaneva la tanto voluta da tutti “LIBERTA’ DI STAMPA”.
Ma cos’è realmente la Libertà?
Poter dire tutto ciò che si vuole?
Poter vestirsi come ci pare?
Poter manifestare dove e quando ci pare?
Poter sparlare di un Premier?

Si! Questa è la libertà vera! Ma è una libertà INDIVIDUALE!
Come lo è altrettanto vendicarsi di un torto, fare l’amore in mezzo alla strada, obbligare un figlio a lavorare a 10 anni per mandare avanti una famiglia, drogarsi!

Ma purtroppo e per fortuna Noi abbiamo deciso di vivere insieme, perché ci siamo resi conto che uniti si fa la forza perché ci fa comodo comprare la carne senza dover cacciare, chiamare l’autombulanza quando ci sentiamo male, la polizia quando ci derubano…
Come tutte le cose belle della vita purtroppo c’è sempre un prezzo da pagare, come subire l’inquinamento, pagare le tasse e ricevere una multa salata quando parcheggiamo male.

Quindi il concetto di Liberà doveva per forza di cose essere ridimenzionato trasformandosi nella famosa frase: La libertà di un uomo finisce dove comincia la libertà di un altro!

Torniamo alla libertà di stampa: In Italia oggi ci sono quotidiani di tutte le parti politiche, di tutti i gusti e tendenze, quindi la libertà c’è!
Allora perché discriminare i programmi satirici che la Rai ci ha sempre proposto sotto le elezioni?
Non dimentichiamoci però la differenza sostanziale tra stampa e televisione:
La stampa viene acquistata in base ai nostri gusti, la televisione entra nelle case di tutti!
Quindi faremo bene a distinguere la satira dall’informazione nella televisione, perché distorcere una notizia in televisione vuol dire imporla a tutti! E l’imposizione va ben lontano dal concetto ridimenzionato della Libertà!
Poi c’è un’altra differenza sostanziale, quella economica. La televisione privata non la paghiamo, quella pubblica la pagano TUTTI! Uomini di destra, di sinistra, anarchici, famiglie e coppie di fatto!
Quindi La televisione pubblica ha una responsabilità ben superiore a quella dei quotidiani, non di mantenere una liberà individuale ma del rispetto reciproco!
In sostanza vorrei fare un appello a tutti gli operatori della televisione statale:
Non calpestiamo la libertà collettiva che i nostri avi con tanti sforzi e combattimenti hanno conquistato per noi stessi e per Voi della Rai!

armadean@hotmail.com

Lettera pubblicata il 11 Novembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Attualità

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Pietro -

    Il programma Rock Politic è una satira molto importante perchè mette il popolo italiano sulla strada giusta per quando riguarda le votazioni politiche. Spero che per per la prossima elezione si ripeterà questo programma.

  2. 2
    Francesco -

    Pietro:
    11 Novembre 2005 ore 20:56
    Il programma Rock Politic è una satira molto importante perchè mette il popolo italiano sulla strada giusta per quando riguarda le votazioni politiche. Spero che per per la prossima elezione si ripeterà questo programma.

    Fra tutta la gamma di demagoghi e oppositori di Berlusconi (di cui comunque sovente gli stessi non rifiutano i soldi di ingaggio per edizioni, film, comparsate TV), ci mancava anche Celentano per ricordarci che la guerra è lento (sic.). Come se qualcuno avesse detto che la guerra sia la cosa più bella del mondo.
    Comunque ci consoliamo notando che gli stessi oppositori della guerra (o di Berlusconi?) sfilano con le bandiere di un noto pacifista storico (Che Guevara).

  3. 3
    margherita -

    Il programma Rock Politic è una satira molto importante perchè mette il popolo italiano sulla strada giusta per quando riguarda le votazioni politiche. Spero che per per la prossima elezione si ripeterà questo programma.

    ..non commento i qualunquismi del Sig. Francesco. L’italia è un paese che ripudia la guerra. Costituzione. Art/11

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