Come fate ad innamorarvi o a prendervi facilmente e velocemente di una persona? Io davvero vorrei capire! Io non mi sento mai attratta davvero, si in parte è dovuto ad esperienze passate, al mio bisogno di mantenere il controllo, ma sempre e spesso sento di chi si fa rapire, o coinvolgere subito dall’altro, ma come ci riuscite?
Io ho un serio problema, alterno periodi in cui non esco con nessuno e altri in cui mi lascio convincere, ad es ieri sera, ho visto uno ma già sapevo che non mi prendeva. Ho tentato, siamo usciti, volevo non guardare solo e subito la parte chimica, in quanto non mi repelleva, altrimenti non ci sarei uscita affatto, ma neppure sentivo trasporto. All’inizio, avrei voluto farmi riportare a casa, l’idea di andarci a cena anche mi appesantiva. Eppure è stato garbato prima, durante e dopo. Dispiacendomi e pensando fosse una mia chiusura eccessiva, ho continuato e a cena mi sono rilassata un pochino, l’ho ascoltato e in parte lui a me. Cercavo di capire se mi piacesse ma non riuscivo. Mi sentivo anestetizzata. Dopo altra passeggiata e anche li, non stavo ne bene ne male. Mi ha riaccompagnato a casa e ho capito che mi avrebbe voluto rivedere, infatti dopo poco mi ha scritto che era stato benissimo, anche troppo. Che mi avrebbe baciata e che se io ero d’accordo mi vorrebbe rivedere. Io gli ho detto che ha fatto bene a non farlo, ad usare garbo, che magari ci si può conoscere, piano piano. Ma in realtà lo voglio? Ho solo paura di lasciarmi andare? Le ripetute esperienze negative mi hanno addormentata? So che non riesco a credere ormai che ad una certa eta, una persona possa voler conoscere il mondo dell’altro, fatto di mille sfumature come nel mio caso. Non basta una vita per conoscersi, può un uomo separato, con 3 figli, di 7 e 5 anni, voler entrare nella mia vulnerabilità? Ed io nella sua? Forse solo perche non mi piace al mille per mille? O forse pure se mi piacesse sarei reticente. Il punto è che non mi piace mai nessuno cosi fortemente e subito. L’era delle cotte o di chi ti pigliava a pelle subito era a 20/27 anni. Io son sola da tanto e non riesco a farmi sedurre davvero e mai. Quindi come diamine ci riuscite a prendervi improvvisamente, “sconvolgentemente” da qualcuno? Bah.. sarà un’attitudine e talento anche quello?
Aspetto qualcuno che abbia voglia di fare sul serio. Per me l’amore corrisponde alla sincerità di un uomo che si gioca il trono per amore. Infatti penso che una delle storie d’amore più belle degli ultimi vent’anni sia quella che ha visto protagonisti Kate Middleton e il principe William. Il fatto che lui sia un principe è una cosa marginale… a parte che fino a qualche anno fa di ragazzi come lui ne trovavi ad ogni angolo. Quando mi capitati vederli su qualche rivista mi assale una sorta di nostalgia… sono delle belle persone! Il resto non mi riguarda: non giudico e non mi sento giudicata! Mi sono innamorata così, tanto per sognare, ma non metterei mai la mia vita nelle mani di un uomo che non mi rispetta. L’amore è un’altra cosa… neanche ci penso in verità! E’ una brutta epoca e quando finirà resterà l’amaro in bocca.. nel bene e nel male una generazione ha visto sfiorire la sua giovinezza! Finirà in maniera molto diplomatica e tireremo avanti come abbiamo sempre fatto. Quello di lasciarsi andare non è mai stato un mio problema… quando ci si vuol bene tutto accade in maniera molto spontanea! Vale per le amicizie e vale per il resto.
Mi innamoro subito ahime! Ma è perché se una mostra un minimo di interesse soprattutto emotivo.. basta che sia un poco simpatica e perdo la testa (anche se al primo incontro fisicamente la reputi non il mio tipo). Insomma quello che voglio dire è che ci innamoriamo quando il nostro corpo e mente ne sentono il bisogno, non centra la persona, centri tu. Nessuna persona potrà mai farci innamorare… in tutto questo sobbiamo poi pensare razionalmente che siamo in una fase di “bisogno” e dobbiamo cercare di capire che è solo un nostro bisogno e l’altro deve essere rispettato perché siamo al corrente di tali (nostre) dinamiche, dobbiamo dirci che sarà temporaneo e se l’altro ricambia cerchiamo di assecondarlo nell’idea che si è fatto di noi…
Insomma ammetto cone te che ho avuto periodi di aridità e ti dico di assecondarli non ti forzare sarai tu stessa a ritrovarti “scimunita” e a non sapere neanche come…
Ci riesco se l’aspetto fisico mi piace moltissimo, e se la sua personalità è in grado di far sprigionare un potente desiderio. Oppure se mi trovo in periodo altamente “recettivo” cioè un momento in cui ho bisogno di affetto e di relazionarmi e sono disponibile al confronto e alla condivisione.
Tutto ciò non potrà mai verificarsi se la vita è turbata da incombenze quotidiane, beghe professionali o quant’altro, insinuandosi così la solitudine e la malinconia.
A me piace molto conoscere una persona, giorno dopo giorno, entrare piano piano nel mondo dell’altro e vedere il suo interesse nel conoscere il mio.
Non mi innamoro facilmente ma mi piace lasciare la mente aperta al coinvolgimento. Per innamorarmi ho bisogno di molto altro, cioe` di cose piu` concrete e sicure, come la sintonia, il rispetto, progetti comuni..
Forse parti da un’idea sbagliata, cioe` che dovresti sentirti subito attratta e coinvolta, ma non per tutti e` cosí! Dall’altro lato penso non sia affatto facile trovare persone interessanti e sulla stessa lunghezza d’onda, quindi magari semplicemente non hai incontrato nessuno che ti stimoli davvero.
Ok..quindi uno/a deve piacere subito e tanto? Nessuno puó a vs avviso prendersi magari dopo, seppur li per li l’altro non ci piace a tutto tondo, ma si scopre con un carattere buono? Sto fresca, sono anni che uno non mi piace subito a prima vista. Il bisogno di cui parlate, che puó far lasciar andare, non mi pare abbia a che fare poi con un vero trasporto per l’altro ma solo con un soddisfacimento tramite un qualcuno che diventa un mezzo e non un obiettivo.
Io soffro non solo che nessuno mi piaccia di primo acchito..o se succede magari é uno sconosciuto che passa e prosegue, magari un incrocio di sguardi e stop. Ma del fatto che non mi danno stimoli, che si rivelano banali o finti.
Biancabianca,
premesso che più si avanza nell’età più è difficile incontrare partner che non si portino dentro scottature oppure che non abbiano limiti relazionali più pesanti della media, provo a darti un’idea del mio approccio al prossimo, sperando che ti possa aiutare a invertire la rotta che senti gravare su di te.
essendo cresciuta in una famiglia quasi del tutto priva di pregiudizi, pur avendo patito delusioni da parte di persone che immaginavo diverse, continuo a cercare in qualsiasi persona mi sia dato di conoscere innanzitutto i lati positivi. quando poi subentrano, inevitabilmente, quelli negativi, traggo le mie conclusioni, evitando però di condannare sulla base del mio metro di giudizio. c’è chi posso comprendere, con cui posso condividere qualsiasi minimo concetto, a volte anche a fini meramente pratici, e chi è troppo lontano dal mio modo di essere per poter continuare un qualsiasi tipo d’interscambio.
non essendoci nulla da perdere in una modalità di aprirsi a 360 gradi al prossimo, forse potresti provarla: forse non ti darà nemmeno questa i risultati che desideri ma potrebbe farti sentire più serena.
Sai mi sento fuori da ogni logica, lo ammetto mi sono totalmente persa e mi sento come senza via di scampo. Pago una sensibilità, una capacità analitica che come visto in altri miei post mi é stata vitale e pago anche una sorte avversa..pure qui..nell’amore. Mi sto incancrenendo..mi sto convincendo di avere un disturbo/incapacità di stare in coppia. Eppure non sarei male come compagna. Almeno mi piace molto crederlo. Ma se sono single, ci sarà un perche. Ingiusto ed oscuro.
Biancabianca,
non credo ci sia una specifica ragione nell’essere single. può dipendere anche soltanto da cattiva sorte o dal non essere stati in grado, magari perché non era il momento giusto, di percepire chi ci è passato accanto e poteva fare al caso nostro.
penso piuttosto che non tutti siano portati per una vita di coppia nella quotidianità. in alcuni casi potrebbe essere più proficuo un rapporto maggiormente diluito, meno impegnativo. si pretende moltissimo da una relazione seguendo l’antica tradizione di voler far quadrare il riconoscimento soggettivo dell’altro (per me vero motivo di esaltazione) con l’adattamento di coppia alla routine di tutti i giorni.
prova, se vuoi, a partire da obiettivi meno elevati ma anche a comprendere meglio i tuoi limiti, affiancandoli alle tue aspettative, tenendo presente che non è mai tutto oro quello che luccica e che ogni rapporto a due necessita di adeguamenti da entrambe le parti. è quasi folle immaginare che si possa trovare tutto quello che si desidera in un solo rapporto, sia esso amichevole o amoroso.
non ti scoraggiare e non fare di quella meta l’obiettivo più importante. lasciati vivere, non essere troppo rigorosa con te stessa e, di conseguenza, con gli altri. cerca di amarli e di apprezzarli anche nelle loro espressioni meno perfette, sempre comunque umane. l’amore va donato, non soltanto a chi lo merita!
“in parte è dovuto ad esperienze passate, al mio bisogno di mantenere il controllo”
ciao bianca. secondo me la risposta al tuo quesito sta tutta qui. perdendo la fissa per il “controllo” e demandando in buona parte all’ uomo il ruolo di “conducente”, riuscirai a provare quello che provano tanti altri. ovviamente, questo comporta dei rischi ( come quello di soffrire ) ma è un “viaggio” per cui VALE LA PENA. complimenti, i tuoi post sono sempre interessanti!