Caro Direttore,
Le scrivo questa lettera per parlarLe della mia situazione, e delle riflessioni che ultimamente ho maturato a riguardo.
Qualche giorno fa, dopo aver passato mesi a tentare di ricostruire una bellissima storia d’amore, putroppo ho capito di aver fallito.
Ho amato quella donna alla follia, e tutt’ora la amo, anche se con un amore più razionale,
un amore condiviso sia dal cuore che dall’intelletto.
Non provando più sentimenti per me, sentendo che la storia era “finita” per lei, mi ha dato il suo addio, un addio triste e sofferto, credo per entrambi.
Ovviamente, come tutte le persone innamorate, sono stato colto dalle lacrime, non mi nascondo.
Sono stato colto anche dalla rabbia, che mi ha offuscato la mente per qualche giorno.
E’ sabato e non sono uscito. Ero solito uscire sempre con lei, visto che eravamo sempre insieme, questo mi ha dato tempo per stare con me stesso.
Mi ha dato tempo di soffrire, mi ha dato tempo di sperare, mi ha fatto anche gioire, a mio stupore. Tra le altre cose, ringrazio il mio migliore amico F., che oggi mi è stato vicino nel mio dolore. Per me sei il numero uno, ricordatelo.
Tornando a noi, oggi dopo un pò di tempo che non la sentivo, spinto da un’ondata d’amore mista a follia, compongo sul mio telefono cellulare il suo numero.
Faccio squillare, lei risponde: “Pronto?”.
Io le rispondo: “Ciao.”
Ho pronunciato il “Ciao” con una fretta indicibile, perchè immaginavo che mi avrebbe attaccato il telefono, cosa che ha effettivamente fatto.
Ci ho pensato, ho sofferto sì, ma ho sofferto di più quando ho pensato al fatto che anche lei sicuramente avrà sofferto a sentire la mia voce.
Un dilemma…
Pensate, oggi sono andato a casa sua per riprendere alcuni miei effetti personali; ovviamente non ho incontrato lei, solo sua madre, che con molta gentilezza mi ha restituito tutto, senza fare troppe domande.
Il mio cuore voleva rivederla, il mio cuore sapeva che lei era lì, chiusa nella sua stanza.
La mia ragione mi ha fermato, mi ha detto: “Soffriresti di più”.
Dopo l’accaduto ho perso fiducia in me stesso, e anche in lei, mi sono lasciato travolgere dalla rabbia della situazione, una cosa imperdonabile, ma è difficile resistere.
Ho finalmente capito che ha bisogno di tempo per sè stessa, che non vuole vedermi non perchè non mi vuole bene, ma solo perchè sarebbe più difficile per entrambi andare avanti.
Ho capito che farò tesoro di questa storia, per non sbagliare più, e affrontare le prossime con più serenità e più fiducia.
Mi ritrovo ora da solo, triste, a scrivere questa lettera.
Ma non sono solo, lei è sempre nel mio cuore, dentro di me.
Sigillo questa lettera con una lacrima, e vi saluto, augurandovi una buona notte.
Il vostro, sofferente, Matteo.
Ciao Matteo. Non ti nascondo che rilleggere la tua lettera, mi ha fatto ricordare la mia situazione. E come te, ho pianto. Ho solo 27 anni, 7 dei quali vissuti al suo fianco, abbandonado famiglia, amici, tutti. Oggi sono anche io solo,e non single, come tutti dicono di essere fieri oggi. Io stavo bene con lei, pronto a fare di lei mia moglie, a crescere dei figli, a comprare casa…Tutto come ho sempre sognato.Lei ha rotto tutto, mandandomi a dormire in albergo dopo che per vederla mi sono fatto 500km.
Che tristezza. L’altra sera anche io l’ho chiamata con l’anonimo, perchè mi avrebbe risposto…”Pronto”….e il cuore per un istante ha ripreso a battere.Già solo un istante, perchè ha messo giù non appena ha sentito la mia voce. E’ quasi un anno che mi ha lasciato, ma non riesco a riprendermi la mia vita. Esco e vedo i ragazzi felici innamorati che si baciano,i loro occhi brillare…e il mio cuore mi si restringe nel petto.Ero anche io come loro, il cuore mi batteva a mille quando stavo con lei, piagevo dalla gioia…
Che fine che ho fatto…non me lo sarei mai aspettato di passare le mie giornate a “consolarmi” nel leggere le lettere dei miei amici di sventura.Matteo, aiutami tu a venirne fuori, perchè io non ce la faccio a dirti, fatti forza, ce la farai, guarda avanti, il tempo cancella tutto…ma dove!Io sono ancora qui a farmi del male, a pensarla nonostante sono convinto che se tornasse da me io, non tornerei più con lei.Ho perso la fiducia.Quando due si amano, non esistono pause riflessive.
siamo in due..
in tre…
IN TRE………..
ragazzi non fate c…te tipo chiamare ecc, loro giocano con la vostra debolezza, dovete sparire e rifarvi una vita, è l’unica strada. Pensate a voi,saranno le vostre ex a farsi risentire casomai, allora voi deciderete cosa fare, e sono sicuro che quando ciò avverrà, non ve ne fregherà più un tubo.
in cinque ….
in sei…
Almeno non siamo soli!!!
noto che sono spesso le donne a chiudere il rapporto…
In sette … o otto … o nove…