Cosa succede quando di punto in bianco nella corso della vita un evento stravolge del tutto l’equilibrio personale?
Si, intendo dire, quell’evento che è in grado di darti una scossa talmente violenta da far vacillare ogni tua certezza, obbiettivo, speranza, sogno..
Può essere la fine di una storia d’amore, la perdita di un amico, una delusione da parte di una persona alla quale ci tenevi molto, la morte di un caro, etc..
Mi ritrovo così dopo che la mia ex ragazza ha messo fine alla nostra relazione.. “un fulmine a ciel sereno”, non un segno di crisi prima di allora.. poi quel che era il sole della mia vita si è trasformato in ghiaccio..
E così mi ritrovo a riflettere e condividere con voi su come un “evento inatteso” possa essere in grado di far crollare le mille certezze costruite nella vita.. intendo dire, non apprezzi più il lavoro come prima, le uscite ti sembrano divertirti meno, conoscere nuove persone è interessante, si, ma.. non hai lo spirito giusto per farlo, ti diverti, ma infondo infondo celi un velo di insoddisfazione personale che non ti permettere di ridere con il cuore..
E allora amici miei, possibile che la fine di una storia d’amore metta in crisi tutto il resto della mia vita??
Sono ancora in cerca di una risposta in questo lungo cammino che ho intrapreso alla ricerca di me stesso.. ora voglio dedicare il tempo a ciò che mi piace fare, voglio capire cosa c’è nella mia vita che non va, cosa non mi rende felice, perché non può essere quell’evento in grado di scuotere tutto ma proprio tutto dentro di me..
“Comandante, il timoniere è deceduto nella tempesta!” mi riferisce il fedele mozzo.. e allora da buon “lupo di mare” prendo atto che mi devo mettere al timone della mia esistenza e ricominciare a navigare in questo oceano di vita che ho davanti..
Vi siete mai ritrovati in situazioni simili, esperienze che vi hanno profondamente scosso, fino al punto di farmi mettere in gioco in molti aspetti della vita?
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
ci puoi scommettere caro legend, mi sento esattamente cosi, ci si rispecchia in questo blog perche abbiamo tutti dolori simili…
uno di questi è quando si viene mollati e sopratutto quando c’è stata una storia bellissima, non sofferta, che non prevedeva una fine orrenda.
ti stravolge anche la morte… anzi forse quella credo, sia la più devastante in assoluto, perche in un modo o nell’altro, la persona che volvei bene, amico, familiare, parente, compagno/a… insomma sei destinato a non vederlo mai piu.
non so se esiste una cura… il temepo forse, ma certe ferite non si rimarginano…
io cerco di non pensare suonando, dato che sono musicista, e occupandomi delle mie passioni riesco anche se poco ad alleggerire il tutto.
inutile dirti che… sto componendo un pezzo…e guarda caso di chi parla?
di lei, e di come mi ha perso.
Si, piu’ di una volta mi sono ritrovata in questi momenti: è capitato per un grave lutto familiare 4 anni fa, è ricapitato per una crisi personale l’anno scorso, ed è capitato ancora quest’anno per la fine di una relazione.
Come vedi, non sei l’unico a passare attraverso la tempesta. 🙂
Ma queste tempeste ti fanno capire che il punto d’equilibrio personale non devi cercarlo o riporlo all’esterno da te: le persone, le situazioni, tutto è precario e puo’ svanire da un momento all’altro.
Ecco perche’ bisogna riappropriarsi di se stessi e della propria felicita’. Il tuo errore? aver abbandonato il timone della tua vita per lasciarlo a qualcun altro, o semplicemente per riposarti in una illusoria stabilita’. Ma no, non c’è mai stabilità nella vita: è un continuo evolversi, dannarsi, muoversi…non puoi mai riposarti. Anzi devi sempre tenere gli occhi aperti, altrimenti diventi debole e al primo fulmine cadi per terra sconvolto.
E perche’ sei sconvolto? perche’ non eri preparato a quel fulmine, non te lo attendevi minimamente.
Sii tu il tuo sole, non deve essere nessun altro, neppure la ragazza che avrai al tuo fianco un domani.
Non si deve MAI riporre tutta la propria felicita’ nelle mani di qualcun altro: l’altro puo’ aggiungere un pezzetto importante alla nostra gioia ma il resto dobbiamo mettercelo noi. Altrimenti, quando poi questa persona, per un motivo o per l’altro, decidera’ di uscire dalla nostra vita, noi ci ritroveremo a mani vuote e storditi perche’ non abbiamo costruito nulla che fosse soltanto nostro.
Riappropriati dei tuoi spazi e della tua vita, cerca di essere felice anche se sei da solo…ricorda: ogni esperienza ci serve a completare la nostra vita, ad aggiustare meglio la rotta del nostro percorso.
Non ricordo chi l’ha detto, comunque vale: CIO’ CHE NON CI UCCIDE, CI RAFFORZA.
Più che normale perdere qualsiasi riferimento dopo la fine di una storia in cui si amava e sulla base della quale non si impostava solo la quotidinità ma anche i progetti per il futuro. Sarebbe strano il contrario, penso. Si fa tabula rasa e poi si ricomincia, con nuove prospettive. Dentro di noi scopriremo che i progetti di prima non ci appartengono più, forse. O riconfermeremo che quello che vogliamo è proprio quello che avevamo progettato col nostro ex partner. Io voglio andare via, lontano, lontano. Dopo la Cina, tra qualche mese magari Australia o Stati Uniti. Qualsiasi posto, più lontano possibile da lui e da quella vita che io già vedevo, tra le mura della nostra casa, sentendo le risate dei nostri piccoli. Sarebbero stati bellissimi i nostri bambini..
Sì però dipende. Una persona che muore scuoterebbe chiunque, perché la morte è fine a tutti gli effetti, definitiva, irrevocabile. Si deve agire su un piano molto, ma molto impegnativo.
Invece, la fine di un amore t’ammazza emotivamente, ma certe reazioni tanto negative, che in parte ho avuto pure io senza morirne, sono solo il sintomo che manchi “tu” al centro. Si sta male, malissimo, c’è di che stracciarsi le vesti, però è sinonimo di qualcosa che manca dentro di noi, che era colmato nell’altro, dall’altro, con l’altro e non ha oggettivamente senso. Ogni volta che ti lasceranno ti andrai ad appendere all’albero più alto? Me lo hanno ripetuto più volte, ed è un discorso che non fa una piega, anche se immaginarsi soli per sempre… assomiglia alla morte, definitiva, irrevocabile…
@Raganella3
Dici il vero, secondo me, quando affermi che “non c’è mai stabilità nella vita: è un continuo evolversi, dannarsi, muoversi…non puoi mai riposarti”. Però è ovvio che sia così: il riposo – ossia la staticità dei sentimenti e di se stessi – corrisponde alla morte.
Mi lasci perplesso, invece, quando scrivi: “Altrimenti, quando poi questa persona, per un motivo o per l’altro, decidera’ di uscire dalla nostra vita, noi ci ritroveremo a mani vuote e storditi perche’ non abbiamo costruito nulla che fosse soltanto nostro”.
La perplessità nasce dal fatto che dai per scontato che quella persona deciderà di uscire dalla tua vita: potrebbe anche non farlo.
O potresti impazzire ed uscire tu dalla sua.
cari miei amici
chiaro che le cose che diciamo qui rispecchiano un po il nostro sentire comune…..
Nel mio caso ho affrontato un trasferimento e questo lo sapete, ho abbandonato un lavoro….
mi sono ritrovato in un’altra città che non conoscevo….mi ha mollato senza preavviso mentre ero in cerca di una vera occupazione…..
Ero distrutto emotivamente…ma ho lottato con la forza della disperazione..ero solo solo, non avevo uno straccio di un conosente piangevo al telefono con i miei amici…in breve ho trovato un buon lavoro….sono riuscito a trovare una nuova sistemazione……ancora non avevo capito cosa stava succedendo..mi ha chiamato per aiutarla….l’ho fatto(co......)…l’ho ricercata…..mi ha trattato violentemente con disprezzo..dopo 4 mesi ho capito una cosa…..sono diventato più cattivo……penso solo a me non darò mai più a nessuno il potere di farmi fare questo e soprattutto….ho fatto esperienza grandiosa….. conoscere il dolore…. ho capito che il dolore ti fortifica le ossa, una volta che esso è entrato dentro di te nulla più ti spaventa…ed ho capito che non bisogna troppo essere attaccati alle cose..
perchè tutto finisce.adesso ho una tristezza interiore enorme ma sono sereno..perchè ho voltato pagina…
e questa volta so che non tornerò più indietro…so che altre strade ci saranno du fronte a me…ma so anche che ci ho creduto…è questo è stato eroico, perchè in fondo penso che tutti noi abbiamo creduto in un sogno ma delle volte questo non si può realizzare quindi avanti come niente fosse, ci si rialza zaino sulle spalle occhi fieri, magari con una lacrimuccia, e avanti….(EROICI)
Per dirla breve, la vita non è altro che un continuo alternarsi di equilibri che si spezzano e che bisogna ricomporre con fatica in altri modi, spesso scombussolando la nostra tranquillità interiore.
Però si arriva ad un certo punto che la consapevolezza che una “vera stabilità” definitiva non esiste durante l’arco della vita, può dare una mano a superare queste difficoltà
Ogni cambiamento (voluto oppure indotto da altri oppure da eventi imprevisti) ci fa cadere in stati d’animo che non siamo abituati a sopportare. Prendere consapevolezza è d’aiuto per uscire da queste crisi esistenziali.
Ciao.
Psico-Patìk
Monk
29 Agosto 2008, 4:22
La perplessità nasce dal fatto che dai per scontato che quella persona deciderà di uscire dalla tua vita: potrebbe anche non farlo. O potresti impazzire ed uscire tu dalla sua.
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Monk carissimo, non eri tu autore del detto “people always leave?” che fai? ritratti e ti perplimi a causa mia? ahahah:)
Scherzi a parte, ho scritto così perche’ i miei 27 anni di vita mi hanno insegnato che, parafrasando Kahlil Gibran, gioia e dolore sono versate nella stessa coppa dalla quale qualcuno berrà. Cio’ che oggi ti procura gioia, domani ti procurerà dolore perchè, come dice Gibran, “essi giungono insieme: quando l’una siede con voi alla vostra mensa, ricordate che l’altro dorme sul vostro letto”.
Dunque, la persona che oggi con spontaneità ti accarezza l’anima, domani potrebbe pugnalarla l’anima – con uguale spontaneità.
Sono pessimista? no, sono un’ottimista con esperienza.
Non ho ancora incontrato un uomo capace di smentirmi…con i fatti, ovviamente, non con le parole.
A parole, si sa, siamo tutti grandi oratori…la prova del 9 è come sempre nelle azioni. 😉
@Raganella3: sì, sono io quello che aderisce strenuamente alla filosofia del “people always leave”. Questo vale però per un lupo: un delfino non dovrebbe aderire alla stessa filosofia, cara Raganella3 😉
“Ma queste tempeste ti fanno capire che il punto d’equilibrio personale non devi cercarlo o riporlo all’esterno da te: le persone, le situazioni, tutto è precario e puo’ svanire da un momento all’altro.”
Molto belle le tue parole Raganella3.. giusto per precisarti non ho mai ceduto il timone a qualcun altro, diciamo che ero andato sottocoperta perché il mare della mia vita era piatto e tranquillo ( la mia vita era stabile e tranquilla con la mia ex, era un lungo periodo dove andavamo d’amore e d’accordo, senza litigi, facevamo l’amore regolarmente, ci divertivamo molto insieme, abbiamo fatto week end fuori, etc.. insomma serenità assoluta.. se ripenso che lei ha finto tutto questo, rabbrividisco..)
Adesso gli occho ce li ho spalancati, non aperti!!!! Molto saggio il tuo post, grazie e per completarlo di autore, “ciò che non mi uccide mi fortifica” è una celebre frase di Nietzsche.
@Spectre@ Amico, non voglio nemmeno pensarci a tutta una vita da solo ma sul fatto che manchi “TU” al centro dell’equilibrio ti quoto in pieno..
Coraggio riprendiamoci il timone!!!!
@xavier@ come molti di noi hai guardato il dolore in faccia.. e ora lo temi meno perché sai che è un rivale duro, in grado id stenderti, di buttarti a terra ma non di ucciderti.. e allora la prossima volta (anche se ti auguro di cuore non ti capiti mai piu) lo saprai affrontare di petto questo “bastardo”!!!! E a te dico amico mio, prendiamoci lo zaino in spalla, saliamo sulla nave e mettiamoci al timone!! ^__^
@Psicopatik@ la tua teoria molto “tecnica” riassume un concetto assai profondo sul continuo mutare dell’equilibrio di una persona, e probabilmente è la piu veritiera.. ma non è così facile prenderne consapevolezza e applicarlo alla vita quotidiana..
Ma sicuramente è un gran punto di partenza e saperlo applicare renderebbe piu sopportabile il dolore di eventi imprevisti..
Amici virtuali oggi avrei compiuto 4 anni di fidanzamnto insieme a lei.. la mattinata è passata tranquilla, stasera invece mi sta salendo la malinconia.. a breve esco con un mio amico. mi distragog un po e non vorrei passare la serata a parlare di lei.. sono riuscito a non mandarle messaggi, a non chiamarla, etc.. insomma a mantenere quel NO CONTACT iniziato da quasi 4 mesi.. devo dire che fino a un mesetto fa avevo pensato alle mille azioni che avrei potuto fare oggi.. e il fatto che sto riuscendo a non fare nulla senza viverlo con angoscia, con preoccupazione, ma solo vivendolo come un semplice pensiero mi rende felice.. forse la ricerca di questo nuovo equlibrio è già iniziata, verso la mia nuova strada lontano dachi mi ha ferito e fatto crollare in questo stato di disequlibrio.
Buonaserata virtual friends!!
Legend