Salve volevo aiuto di una mia storia che non vedo bene al momento e da un mese bloccata:ho un amante da 7 mesi come me sposata e con 3 figli e compagno dal quale ha avuto solo l’ultima figlia di 8 anni;ci vedevamo 2 volte la settimana da dicembre e facevamo sesso a casa o di mia madre che e’ vuota oppure a casa mia se non c’era nessuno.Il rapporto di amante in poco tempo e’ diventato da parte mia amore come se lei fosse la mia donna: chiamate 3 o 4 volte al giorno,messaggi durante la giornata e lei ad un ceerto punto si e’ sentita oppressa e credo il suo compagno ha capito qualcosa insomma ha voluto chiudere ma sicuramente anche se in modo diverso era innamorata di me, mi controllava telef dove stavo durante la giornata e si incavolava se non rispondevo subito.Ora non vuole piu’ saperne di me e mi ha detto di non mandarle piu’ messaggi; TORNA? Devo aspettare che sia lei a farlo o devo insistere e farmi vivo io? Quanto tempo ci vorra’?Le avevo anche proposto di prendere con me lei e le figlie.Qualcuno puo’ aiutarmi?Non ditemi di chiudere la storia ma come trovare il modo per poterla riprendere grazie.
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Categorie: - Amore e relazioni
Pierino,
ci vuole un bel coraggio a chiedere supporto per trovare il modo di continuare una relazione con una donna sposata, con figli, essendo sposato tu stesso!
non ti capita mai di pensare cosa ne direbbe tua moglie se lo venisse a sapere? credi che le coppie si possano spaccare e ricompattare come bere un bicchier d’acqua, con figli al contorno?
lascia perdere quella donna, rientrata a casa dopo il periodo di evasione che si concessa con te, e cerca di fare altrettanto.
Volevo ire che il mio matrimonio e’ finito da 9 anni e vado avanti solo per i figli e il uo non e’ mai esistito:e’ col compagno esclusivamente per la figlia che hanno in comune poi ..lui ha un altra e lei l’ha sempre saputo. Io vorrei rifarmi una vita con lei
Concordo pienamente con Rossana. Le coppie, con figli al contorno, non si possono spaccare e ricompattare come bere un bicchier d’acqua.
Ergo: chiudi la storia.
Io credo che si stia troppo attaccati ad istituzioni o pezzi di carta che dicono sposato..io credo che in questo mondo esistano UOMINI e DONNE con sentimenti che non possono e non devono essere repressi; a parte che mi sono attaccato forse anche troppo a questa persona , io credo che sia giusto vivere cio’ che la vita mi da invece di restare nella piattezza del quotidiano e vivere con una persona diventata come..una sorella e basta.Se il sentimento muore dopo chesi sia detto SI in chiesa….Meglio vivere con una persona con la quale non si ha piu’ motivo ne voglia di far nulla insieme o con una persona che ti rida’ la voglia di vivere?
Pierino,
se le cose stanno così, ti devo delle scuse. sia tu che lei avete tutti i diritti di rifarvi una vita. mi spiace, a questo punto, che questa donna si stia allontanando da te.
i figli sono il principale problema al femminile in caso di fallimento di un’unione. è vero che vengono quasi sempre affidati alla madre in sede di separazione ma è anche vero che la presenza di figli nella vita di una donna rende più difficile per lei ipotizzare una nuova unione, rispetto ad un uomo nelle stesse sue condizioni che però non ha i figli con sè.
temo che la donna che ami non abbia, come gran parte degli uomini, il coraggio di affrontare il dolore altrui per una sua realizzazione amorosa. non è da tutti la volontà e la capacità di fronteggiare tutto quello che comporta una separazione. di solito lo si fa soltanto se si è davvero alle corde, cosa che non sembra nel caso della signora in questione, che forse ha raggiunto un equilibrio con il marito, quasi certamente squilibrato, com’è sempre stato a favore dell’uomo, visto che lui ha un’amante e lei teme forse di essere scoperta se si permette di fare la stessa cosa.
se un’unione con figli va a rotoli, le alternative sono due:
1) pensare innanzitutto a se stessi, sperando così, passata la bufera, di dare maggiore serenità e maggior chiarezza ai figli;
2) sublimare l’amore per i figli, restando in famiglia e sacrificando se stessi, sperando di essere capaci di non far pesar loro troppo la rinuncia ad una propria possibile gratificazione.
nella seconda alternativa si sa a cosa si va incontro mentre nella prima c’è spesso un’incertezza di fondo, anche se sorretta da una nuova forte passione.
quanti anni hanno i tuoi figli? quanti anni hanno i suoi? come prenderebbe tua moglie una tua richiesta di separazione?
Pierino,
dietro ai pezzi di carta, e ai giuramenti, ci sono delle persone con i loro sentimenti (come quelli che forse ancora nutre tua moglie per te, indipendentemente da come tu la consideri). poi, nel tuo caso e nel caso della signora che ami, ci sono anche dei figli, con i loro sentimenti e le loro aspettative in merito alla famiglia, composta da padre e madre… senza contare che spesso subentrano anche condizioni economiche su entrambi i fronti da tenere in considerazione.
non è detto che tutto questo possa bloccare le persone per sempre ma non mi semba nemmeno facile scomporre e ricomporre tutto in quattro e quattr’otto, anche tenendo presente che, quando si tratta di una seconda scelta dopo una prima fallimentare, non è così semplice e sicuro buttarcisi a capifitto, come quando si aveva vent’anni e si era del tutto inesperti in materia…
ciao Rossana dunque i miei figli una ha 23 anni fidanzata e .non abita quasi piu’ a casa tranne la domenica ;gli altri hanno 17 e 16 anni e sono autosufficienti; le figlie di lei hanno 20, 18 .avute col primo marito e 8 avuta col compagno attuale ma..non sarebbe un problema sarei disposto a prenderla con noi.Spero comunque che..si faccia risentire lei quanto prima..lui e’ un tipo violento anche troppo, meglio che io non mi faccia sentire anche se…sapessi quante volte in questi ultimi giorni che non la sento, prendo il telefono vorrei scrivere sms telefonarla poi..mi fermo.
Quando ci sono dei figli , secondo me, i genitori hanno il sacro dovere di andare d’accordo e rimanere insieme. Ma e’ solo la mia opinione da figlio di divorziati.
Pierino,
a queste età i figli di entrambi non dovrebbero più risentire molto di un eventuale cambio di vita, ad eccezione dell’ultima di otto anni, che è in un’età davvero infame per una separazione dal padre, ammesso che gli sia legata affettivamente e che sia da lui ricambiata.
fino ai 3-5 anni di solito i bambini non sono ancora totalmente ancorati a realtà sociali, che sono quelle che li fanno patire di più l’essere diversi dai loro compagni. dopo i 13-15 anni i ragazzi già comprendono abbastanza le difficoltà dei genitori e, per di più, sono orientati di preferenza al gruppo, nell’atto di svincolarsi dalla famiglia. per l’ultima, non è così: è nel momento peggiore, quello in cui non può capire i grandi e ha ancora molto bisogno di sentirsi protetta da entrambi i genitori.
detto questo, che lascia il tempo che trova, è soprattutto la signora che deve prendere una sua decisione ed eventualmente fronteggiare l’attuale compagno. non la vedo facile nemmeno qui, dato che hai scritto che si tratta di un tipo violento, pronto quasi certamente ad alzare le mani anche su di lei se lo informa che ha intenzione di lasciarlo.
porta pazienza e attendi, come già stai facendo, che sia la signora a valutare se il suo sentimento per te le consente di affrontare il cambiamento. se fossi in te, non la forzerei più di tanto…
in bocca al lupo!
io credo che i figli di genitori che non vanno daccordo ne soffrono di piu’ perquanto uno cerchi di non farglielo pesare eppoi un conto sono bambini piccoli un altro e’ come il mio caso che il piu’ piccolo ha 16 anni,una ragazza fissa a casa e sa piu’ o meno tutto della vita e capisce perfettamente che tra genitori non esiste nulla.