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Ritorno di fiamma per l’ex che la tratta male

di Marco87
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Marzo 2016. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 32 commenti

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  1. 11
    michelle -

    Marco,
    In soli due mesi e mezzo ti ha detto “Ti amo”. Questo era il primo segnale d’allarme

  2. 12
    maria grazia -

    Spettabile Collega Dottoressa Coco, in qualità di Responsabile del reparto di Riabilitazione Neurologica nonchè di assistente presso la Sezione-Psichiatria della LAD Clinic, le do ufficialmente il benvenuto nel nostro efficientissimo staff!

    Buon lavoro!

    per quanto riguarda specificatamente il caso in oggetto, mi associo alle osservazioni della Dottoressa Coco circa il fatto che molto spesso ci si vuole convincere di vivere un amore LADDOVE si fissa il nostro pensiero, in quel caso si tratta di chiaramente di una visione autoindotta, non corrispondente ai fatti.
    così come condivido l’ opinione di walk circa la necessità di trovare un partner che non sia volatile come le azioni in borsa.
    credo che la presa di coscienza di questi due fattori, possa dare ottimi risultati in fase di terapia. ma solo se il PAZIENTE non è IMPAZIENTE.

  3. 13
    Golem -

    “Talvolta le donne desiderano l’amore a prescindere dalla situazione che stanno vivendo e sono assolutamente in grado di convincersi di viverlo, anche se il destinatario effettivo è altrove…
    Mai permettersi d’innamorarsi di qualcuno che ha non scheletri, ma qualcuno ancora in carne ed ossa nell’armadio del cuore e che tiene in ostaggio il cervello. Un rischio che impone un prezzo elevatissimo.”

    Ne so qualcosa! Sembra la mia storia ma si capisce quanto invece sia frequente, e quanto l’immaginazione confonda le idee “Sull’ammore”.
    Sono qui per quelle ragioni. Ormai trascorsi grazie all’autoterapia di coppia.

    Complimenti Miss Coco: lei è assunta per acclamazione.
    Dopo MG, e Sofia, la prima folgorata sulla strada di “LaDasco” e la seconda arrivata già folgorata, ed oggi tra le più prestigiose terapiste di questa clinica, mi compiaccio di constatare l’esistenza di donne che hanno visto la “Luce” della realtà. Purtroppo avrà modo di constatare che i pazienti provenienti dal meraviglioso mondo di Amelie, da quello di Suzie Wong o da qualche sfumatura di Grigio, sono davvero tantissimi. È un lavoro immane che l’aspetta.
    In bocca al lupo.

  4. 14
    Miss Coco -

    Esimi colleghi Yog, Golem e Maria Grazia ed Equipe tutta, grazie per l’entusiasta accoglienza!
    In risposta alla Dott.M.Grazia La invito a riflettere sul fatto che per quanto non utile e necessario , ma anzi spesso dannoso
    al cuore, l’illusione d’essere innamorati di qualcuno è sintomo molto diffuso ( cit.’pensavo fosse amore invece era un calesse ‘esiste anche per questo) in chi è reduce da lacerazione cardiaca per svariate cause, in quanto rappresenta l’ossigeno necessario per diminuire spesso sensibilmente il senso di soffocamento. Questo di certo non è curativo, ma permette di uscire dalla fase di terapia intensiva in tempi più brevi.
    E Caro Marco, esiste anche il vento forte della passione che in pochi mesi brucia d’Amore. Certo che esiste, posso assicurarlo!
    Il suo profumo è però inconfondibile e nessuna ombra di dubbio sarà in grado di offuscarne lo splendore per cuore ed anima .
    Ed è ciò che auguro a chiunque come terapia a Vita.
    Coco

  5. 15
    Golem -

    Gentile Dottoressa Coco, lei è nuova di questo nosocomio, ma io ho condotto una strenua battaglia intorno al tema dell’illusione amorosa, quindi le sue egregie parole sono musica per le mie orecchie. Mi spiace solo che lei sia giunta tardi, altrimenti si sarebbe divertita moltissimo. Ma forse può immaginare quanti di questi “cardiorati” (ircocervo ad hoc) vivono con la convinzione che quel “calesse” li porterà nella Shangi-la “dell’amore”. Ma non si tratta della città immaginaria degli “Orizzonti Perduti” del romanzo di James Hilton in questo caso, perchè di perduto c’è solo la testa.
    Ma sapesse quante autopsie ho fatto, quanti “quori” ho tagliato e non ci ho trovato nient’altro che valvole tricuspidi, coronarie e precoci placche di colesterolo.
    La cardiopatia di Marco, con lacerazione delle pareti del ventricolo sinistro, avrà modo di cicatrizzarsi velocemente allontanando al più presto la causa principale, e soorattutto iniziando subito una riabilitazione cardiopolmonare adeguata. Aria nuova insomma. Comuque, qui se vuole trova le competenze adeguate al suo caso.
    Una saluto dalla Morgue.

  6. 16
    Sofia -

    Ma…miss coco..e’ nuova! Ma dai! Miss coco… Sì è unita a noi??!
    Sono contenta ..piacere!Per gli amici sofy…e qua dottoressa sofia!
    Si prepari….con i pazienti qua bisogna avere MOOOOOLTA PAAAAAZIENZA…..!!!! Ma proprio moooolta!!!!!

  7. 17
    Miss Coco -

    Adorabile Sophy! Ogni mio ringraziamento per l’avermi con cotanto calore accolta in questo ricovero di anime sconsolate che pare un distaccamento del Purgatorio dove il Lete lento scorre nel tentativo di cancellare la memoria dei peccati commessi.
    Inutile nascondere l’entusiasmo per questo mio recente casuale approdo.
    Sarà certamente mia cura il documentarmi meglio sui fatti passati ed i casi da Voi affrontati.
    Mi spiace in un certo senso contraddirLa, ma in modo sottile perché mai intenderei farlo, mio Caro Golem, poiché non esiste per me l’espressione ‘ arrivare troppo tardi’!

    L’esser comunque ivi giunta regala assoluta certezza che il meglio ancora ha da venire.
    Ed un po’ come l’abate Chiari nelle sue Lettere, affrontare, analizzare, raccontare pregi e difetti, vizi e virtù dell’uomo sarà Nostra elevata missione specialmente nell’intento di ricondurre le anime perse sulla retta via.
    Che certo a breve Marco ritroverà e percorrerà lieve, libero da quel carico inutile al suo percorso.
    Coco

  8. 18
    xleby -

    Facile parlare quando non si è nei panni di una persona. Golem te devi sta attento all’età tua se prendono delle sbandate! Per esempio ci si comincia a fare le amanti. Della serie chi sfotte resta sfottuto. E poi devo leggere che aiutate la gente? più che altro è evidente che li schernite. Il concetto è giusto ma il modo di esprimerlo (con saccenza) è sbagliato e poi non puoi dare la stessa risposta a tutti. Questo caso richiede un’ znalisi più approfondita. Riguardo alla vicenda, Marco, considera che le donne vogliono sempre attenzioni e a volte si sentono sole e vogliono una compagnia, ora questa è una grave mancanza di una persona che hai trovato fragile in un momento della sua vita…
    É più che altro una poveraccia dipendente dall’ ex. Ora tu devi porti con uno sguardo “dall’alto” e avere questa visione chiara della situazione. Siamo umani capita. Ogni volta che feriamo (siamo parzialmente inconsapevoli di farlo, come quando sei arrabbiato e te la prendi col primo poveraccio che capita: sai in fondo di sbagliare ma ne sei incosciente in parte, se non non lo faresti!) c’è sempre qualcosa che nascondiamo a noi stessi. È una bambina triste, comprendila e vai avanti…
    Capisco che sono l’ultima persona a poter fare ramanzine ma la mia recente sfuriata era dovuta ad una questione che si è poi risolta… appunto ho sfogato il mio nervosismo qui ingiustificatamente… che IDIOTA… spesso dimentico che ognuno ha i suoi problemi ed egoisticamente penso di essere il solo! Tutto qui.

  9. 19
    Golem -

    Dottoressa Coco che il bello debba ancora venire ne ho certezza. Intanto è cominciato. La citazione del gesuita Chiari è quanto mai pertinente nel caso specifico. Qui le baruffe non sono chioggiotte ma “laddiotte”, e avrebbero potuto proporsi come alternativa a quelle del suo più noto antagonista. Chissà che un giorno un “cronista” non raccolga le vicende qui trattate per farne un racconto. Ci conto. Chi è pronto di traversar di questo sito il Ponto?

    Xleby, lo “scherno” non è gratuito in questo nosocomio, ma è una specifica terapia atta a rimettere in moto gli anticorpi dell’orgoglio e della dignità, più semplicemente rientranti nello spesso trascurato “amor proprio”, ma senza scendere nel patetico buonismo del protocollo P.C. (Pezze Calde) che caratterizzava la precedente gestione sanitaria, che sembrava più compiacersi del gesto che non del risultato. Metodo politicamente più corretto, certo, ma che lascia il paziente nelle stesse condizioni nelle quai era entrato.

    Chi fa “soffrire” è sempre un nescariche”
    che se lo “ami”, anzi, lo è di più, e come tale va trattato. A maggior ragione quando la sofferenza nasce dalla condizione che nell’immaginario collettivo è sinonimo di gioia è felicità. Quindi una “frustata” amichevole, magari condita con un pò di ironia, è più efficace delle “coccole”. Quelle le riserviamo ai bambini di solito. Ma il reparto pediatrico è assimilato al Dipartimento di Neuroscienze diretto dall’illustre e autorevole dottor Yog.
    Ciao

    P.S. All’età di quasi tremila anni un Golem ne ha saltate di “golemine”. E poi via, le amanti sono “scomode” diciamolo, è una continua sfida per avere un pò di adrenalina da trasgressione, quando dovrebbe essere un momento di relax ni? Io preferisco il volo acrobatico quando posso, e quando non posso sull’ottovolante di nome “Tornado”. Con pochi euro provi quasi le stesse “scariche” di un volo supersonico. Arrivi sino a 6G. Mica,male no? E appunto, costa meno di un’amante e non scassa la min.... con pretese senza senso per un’amante, appunto.
    (Ma che significa Xleby?)

  10. 20
    maria grazia -

    xleby, per quanto riguarda queste persone che dicono di avere problemi sentimentali, noi non ridiamo DI loro, ridiamo CON loro. è molto diverso. e se lo facciamo, lo facciamo proprio perchè anche noi altri, a suo tempo, ci siamo trovati in queste stesse situazioni e le abbiamo gigantite ed enfatizzate spropositatamente soffrendo oltre il dovuto. quando invece sarebbe bastato riconoscerne subito gli sballati meccanismi e darci un taglio. ma a volte – come successe anche a me – ci si ostina a non voler riconoscere le cose per quelle che sono per via di un’ ottusa e infantile presa di posizione per la quale si vuole difendere a tutti i costi una storia e un’ attrazione che non hanno basi. è una specie di sfida personale che, se viene “vinta”, in quel momento rappresenta una riconferma al nostro valore. e questo modo di pensare è tipico di chi è carente di autostima e ha conflitti interiori irrisolti. una persona matura e consapevole non ha bisogno di ricorrere chi non lo contraccambia per compensare i propri vuoti e vincere le proprie insicurezze. ecco perchè dare il contentino agli innamorati infelici e dire che hanno il diritto di sognare e di sperare, non serve a niente, specialmente a loro. se non a perpetrare il loro dolore. certo, le cose sono spesso imprevedibili, nella vita può accadere in un giorno quello che non accade in 40 anni, e chi oggi ci rifiuta domani potrebbe cambiare idea. ma intanto la nostra vita DEVE ANDARE AVANTI, dobbiamo andare per la nostra strada, perseguire i nostri progetti, costruirci il nostro cammino senza basarci sull’ altro ma in maniera autonoma e indipendente. io questo a suo tempo non l’ ho fatto. ho investito tutto nella persona sbagliata e questo, oltre che lasciare dietro di me uno strascico incredibile di sofferenza, di vuoto e di fallimenti, mi ha anche precluso tantissime altre cose che invece mi avrebbero dato gioia, pace e realizzazione, in tutti i campi. solo adesso mi rendo conto di tante cose, ad esempio del fatto che l’ innamorarmi sempre di uomini sbagliati non era un caso, ma il risultato del rapporto sbilanciato e squilibrato che avevo vissuto nell’ infanzia con mio padre. un uomo serio e attento ai bisogni pratici della famiglia, ma incapace di dimostrare affetto e di trattare con dei bambini, ed eccessivamente intransigente con moglie e figli. per lui e io mio fratello non eravamo dei ragazzini, ma dei soldati da addestrare. così come la figura di mia madre ( una donna fragile, insicura, afflitta dal senso di inadeguatezza e in preda a continue depressioni ) non mi aveva certo aiutata nel mio percorso di crescita e nel costruirmi saldamente una mia identità di DONNA. capire tutto questo senza prese di orgoglio e senza preclusioni mi ha permesso di stare meglio e di avere quelle risposte che dentro di me avevo sempre cercato, ma che non riuscivo a trovare. di certo, continuare a incaponirmi su storie sterili, non mi avrebbe mai portata a nulla.

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