A volte si ha soltanto l’esigenza di buttare fuori quello che si ha dentro, parlarne con qualcuno, non ho nessuno, nessuno a cui chiedere aiuto, nessuna spalla su cui piangere, non ho lacrime, non ho speranza, non ho futuro, non ho coraggio, non ho vita, sembra tutto un sogno, un lungo e strano sogno, non so quando avrà termine, non so come fare per cambiare le cose, mi sento impotente, senza respiro, senza libertà, senza scelta, via d’uscita, intrappolato in questo oblio da cui non riesco ad uscire, evadere, la vita sin dall’inizio non è stata gentile con me, si, ci sono situazioni peggiori, la mia può risultare banale a confronto, eppure mi pesa, tanto, un groppo in gola insopportabile, rivoli di lacrime irrefrenabili a cui non riuscirei dar freno, la solitudine che mi attanaglia, sono freddo, ho freddo, su un’isola deserta urlo senza che nessuno oda le mie grida, nessuno in mio soccorso, fa male, fa tanto male, ma nessuno può darmi sollievo, non immaginavo mai di vivere una situazione così, non c’è proprio limite al peggio, siamo messi male, mi spiace ammeterlo, ma siamo arrivati ad un punto di non ritorno, eppure ci sono tante cose belle nel mondo, che potrebbero dare un senso, una salvezza, ero un pessimista poi divenuto ottimista, siamo rovinati, il mondo cade a pezzi e noi stiamo fermi a guardare l’atroce spettacolo, perchè a me?, perchè?, dove ho sbagliato?, è colpa mia?, è destino?, cosa posso fare?, cosa ne sarà di me?, la verità è che a nessuno importa di me, ed è giusto così, una virgola della storia, un soffio, un niente, un lampo di luce nell’oscurità, ecco cosa sono, avrei voluto le cose andassero diversamente, forse sono andate come è giusto dovessero andare, sono solo un povero umano, con i miei limiti, le mie emozioni, speranze, aspettative, idiozie, eppure avrei voluto giocarmela al meglio, forse è troppo tardi, forse è troppo presto, resto seduto ad aspettare quel che succede, l’inabissarmi o il riemergere, la morte o la vita, la resurrezione o l’aldilà, qual’è il fine ultimo?, vorrei capirlo, saperlo, comprenderlo, sto scrivendo troppo, voglio farla finita, la vita non ha più alcun senso, domani è un altro giorno, arrivederci a domani miei cari amici naufraghi. Fanculo
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Categorie: - Me stesso
Siamo niente e come se fosse niente dobbiamo vivere e non essere morti. Dobbiamo vivere come se non ci fosse un domani che anche ci fosse a stenti c’ è. Dobbiamo giocare, buttarci, cos’ hai da perdere, l’ infelicità? Dobbiamo essere felici. Felici da fare schifo! Io lo sto facendo e tu? Dai, vieni con me.
Fanculo all’ infelicità.
Bravo, stai su con il morale, ama la famiglia, gli amici, la scuola, stai lontano dalla droga dall’alcool dal gangsta rap e dai cyber porno e chissà che un giorno tu non diventi presidente del consiglio!
Perché dovrebbe stare
lontano da una cosa che potrebbe farlo stare bene? Di una cosa si deve morire, almeno sii felice.
Belle parole profonde. Il dolore è una canaglia ma nn bisogna mai lasciarsi andare ed arrendersi!!
mai arrendersi al dolore! È una canaglia, ma sempre battersi! Alla fine, ci sarà un vincitore e uno sconfitto! Sevince il dolore, vuol dire, che sarai stretto nella sua morsa e essere sempre triste, fino alla fine dei tuoi giorni, se invece, il vincitore sei tu? Alla grande, allora: ciao, amico e su, con la vita!
Coraggio amico virtuale, se hai meno di 30 anni e vivi tra brescia e cremona, possiamo vederci per un cafe’.