Ho appena sentito che il Ministro Gelmini ha lanciato l’idea del 7 in condotta: apriti cielo! Sono molti a non essere d’acoordo con lei, giustificandosi dicendo che non si può reprimere i ragazzi, bisogna dar loro libero sfogo e str…ate del genere. Ma scusate fino all’atro ieri non si sentiva che l’Italia intera era indignata per il crescente aumentare di atti di bullismo nelle cuole? Io credo che non bisogna farne una questione politica e non pensiamo, nostalgici, a quando l’allora ministro Berlinguer decise di togliere “il voto in condotta”. Ma se bisogna avere la sufficienza in tutte le materie per essere promossi, perchè non anche nella condotta? Non mi sembra di dire chissà che cosa aliena! Compito della scuola è quello di educare, di crescere e far crescere, di rendere più civile la convivenza. In una sola parola, quello di FORMARE un individuo! Pur rispettando la libertà, il riconoscimento delle personalità. Poi trasecoliamo quando sentiamo di omicidi cruenti ed efferati con decine di coltellate, anche nei confronti di persone care, aumento di delinquenza, stupri, abuso di alcool e droga…non mi si accusi di moralismo, per favore. Non ci sarebbe errore più grossolano e superficiale. Ci siamo già dimenticati di quel ragazzo del liceo Scotti di Ischia che è morto, suicidandosi, solo perchè era bravo a scuola (e non si legga secchione!), o non va più di moda? Facciano i bulli a casa loro distruggendo ciò che è loro, con le persone care a loro e non impediscano l’apprendimento degli altri! Rispettino gli altri. Pugno duro contro i bulli! Altrimenti non lamentatevi se avete paura pure a scendere sotto casa per buttare la spazzatura. Si comunica con persone ai nostri antipodi e non si è liberi di far una passeggiata per le vie della città con tranquillità e senza paura?!? Questa scuola non è anacronistica o retrograda, ma è in continua trasformazione, quindi si prendano le misura all’occorrenza. Appoggio e condivido a pieno il progetto del neo-ministro, persona seria, attenta e capace. Forse proprio per questo non da tutti capita. Avanti così!
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infatti sono anche io con questa decisione, la condotta è una cosa importante, ormai questi ragazzini non hanno più un’educazione dai genitori, picchiano gli studenti più deboli, maltrattano i professori e non gli portano nemmeno più rispetto.
Una cosa che quando andavo a scuola io non esisteva, quando veniva il professore di turno per rispetto ci alzavamo tutti in piedi e lo salutavamo, oggi questa cosa non esiste.. allora mi chiedo è giusto, perchè un’insegnante deve anche avere il lavoro ingrato di sentirsi umiliato nel suo posto di lavoro?
L’insenante è una figura rispettabile di chi ha dato anima e corpo allo studio per dare una formazione alle nuove generazioni, è vero che ci sono insengnanti e insegnanti come ci sono studenti e studenti, ma se si inizia a rispettarsi a vicenda forse il motore della scuola funzionerebbe di più.
Bravo ministro.
Temo che il ministro Gelmini s’intenda di scuola e di percorsi educativi quanto mi intendo io di energia nucleare. Ha tirato fuori uno stereotipo umiliante per sè, che fa il ministro, e per la scuola che torna indietro nel nulla educativo. La Gelmini dimostra di non avere creatività nè futuro. E’ al concetto di ‘responsabilità’ che bisogna passare. R E S P O N S A B I L I T A’: ciascuno (pure se ha 1 anno) risposde dei propri comportamenti (e di eventauli danni materiali) secondo una normativa da impostare, in quanto non è mai stata dettata,che non è quella stupida e generica minaccia del 7 in condotta. Magari torneranno i ceci sotto le ginocchia e il castigo con le orecchie d’asini, dietro la lavagna. Magari la Gelmini farà abolire la lavagna luminosa per ripristinare quella di pietra lavica. Mammia mia. Ditemi che non è vero.
L’insegnante non ha generalmente le palle di farsi rispettare e parliamo di condotta? Io caccerei tutti gli insegnanti che non sanno imporre disciplina, innanzitutto. Poi ripristinerei il 7 in condotta. Poi toglierei crediti e cazzate del genere, e ripristinerei il sistema di Gentile, che era il più serio. Poi introdurrei di nuovo le bacchettate sulle mani o le giornalate sul culo, ovviamente con moderazione e senza eccessi. Ma SOPRATTUTTO, al primo genitore che fiata, gli manderei i servizi sociali a casa. Tante e tante volte non capisco come mai la magistratura abbia il potere di disporre dei controlli nei confronti delle famiglie che dimostrano, CON SOLARE EVIDENZA, di non saper gestire i propri figli, eppure non lo utilizzi mai (e se lo utilizza, lo utilizza semmai nei casi in cui ci vorrebbe maggior comprensione del disagio vissuto dal nucleo familiare).
Sono i genitori la rovina di queste generazioni: un insegnante non può mettere un cattivo voto ad un figlio, o rimproverarlo, che subito i genitori minacciano di denunciare l’istituto e vanno a fare le solite scenate alla Mario Merola contro l’insegnante. E’ uno schifo: tutti ‘sti ragazzini credono di essere Einstein, e a scuola usano il cellulare, ruttano, ridono, si accendono ‘na canna (sono contro le droghe leggere, personalmente, ma per me gli altri sono liberissimi di farne, ma a casa propria o in luogo aperto, non durante la lezione a scuola!), insultano gli insegnanti…
Certo – ripeto – moltissimi insegnanti hanno anche loro le proprie belle colpe: non hanno palle e i soliti ignoti li hanno piazzati ad insegnare per grazia ricevuta (sì sì, chiamiamola “grazia”…). A volte, poi, ‘sti stessi insegnanti sono solidali con gli eccessi degli studenti, come se stessimo ancora nel ’68 e come se il ’68 fosse stata solo una stagione in cui ognuno faceva come c.... gli pareva, senza alcuna connotazione sociale più forte! ‘Na tristezza.
ERRATA CORRIGE: “[…] ma per me gli altri sono liberi di FARSENE […]”