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Lettera pubblicata il 6 Ottobre 2014. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Esse.
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Kid,
“Donne e uomini fanno e hanno percorsi differenti ed usano un linguaggio diverso .”
questa è la sola VERA CONCLUSIONE che, secondo me, è emersa dal lungo confronto-scontro, che Golem si picca d’aver “CONDOTTO” (in realtà, persiste nel CONDURRE essenzialmente se stesso verso quello che gli dà una relativa pace del cuore, e a questa ha di certo CONDOTTO sua moglie, che temo non potesse che aderire in tutto e per tutto alla SUA versione dei fatti, elaborata su basi di GELOSIA RETROATTIVA).
niente da opporre alle deduzioni che ha ricavato per il SUO CASO, anche se non per forza condivisibili. difficile da comprendere, però, che le voglia applicare, come sta facendo, a TUTTI I CASI di sentimento amoroso poco o mal corrisposto.
sarebbe bastato ammettere che uomini e donne in amore hanno obiettivi e modi di raggiungerli diversi, come hai fatto tu, dando però rispetto a entrambi i sessi. solo rispetto, niente di più e niente di meno. inutile pretendere argomentazioni su un modo di SENTIRE/AMARE, che non si basa sul RAZIOCINIO, e annichilire, sbeffeggiare chiunque non la pensi come lui.
sull’altro thread OSCAR e Trollo hanno apportato un contributo aggressivo, diretto più ai modi che alla sostanza; tu, qui, hai dato un equilibrato parere su quest’ultima. non m’illudo che questi interventi servano a insinuare qualche dubbio nel modo di pensare e d’interagire di Golem e di M. mi basta che tre “UOMINI con le palle” abbiano puntualizzato i loro punti di vista, salvaguardando così, indirettamente e almeno in essenza, le vilipese opinioni “al femminile”.
buon fine settimana!
Appunto , Golem solo a posteriori, potendo razionalizzare grazie al distacco ed avendo te come parametro di confronto . Ma questo non vale, ed è la mia opinione ed esperienza, nell’esatto momento in cui lo viveva . In un altro momento ed in un’altra dimensioni personale di lei quello era amore . Anche perché era l’unico tipo di amore che conosceva in quel momento . Non può essere altrimenti.
Certo Kid, nessuno mette in discussione un sentimento che ” crede” ben indirizzato perché sente “necessario”. Ma se a posteriori o in seguito a “confronti” degli stessi “insieme”, comprende che è stato indirizzato verso il soggetto sbagliato, che la stsva “usando” diventa sbagliato anche lo stesso sentimento. Quanto meno inutile.
È la logica di Pinocchio, che ha dato retta al Gatto e alla Volpe. Ha creduto per ingenuità ma anche per un ” tornaconto” che sperava di avere facilmente. È da tempo che vado dicendo che dietro quegli “amori ” strazianti , c’è anche quella voglia di sofferenza cui tu accenni che ne dipinge un crisma di valore che non esiste.
Passare per vittime in una storia che e’ solo un banale e normalissimo bisogno di “piacere” egoistico, e una delle più raffinate sottigliezza della psicologia amorosa femminile. Ancora non si è capito che l’accettazione di certe logiche di mancanza di reciprocità, e il prezzo che molte donne pagano per godersi certi ” trip”. Del soggetto in quanto persona non interessa niente. Interessa solo quello che rappresenta per il proprio ego.
Non so spiegarlo più semplicemente. Ma gli amori non ricambiati sono due egoismi che si confrontano. Se va bene solo due equivoci che si incontrano e trovano un accordo di mutuo soddisfacimento. Anche se quello “soffrente” può apparire l’amore più grande del mondo quando è solo un piacere lievemente (?) masochistico.
I successi planetari di romanzi e pamphlet che spaziano da Anna Karenina a 50 sfumature di…, spiegano questo fenomeno più delle mie presuntuose parole, cosa cerca una donna in un rapporto…d’amore.
Dimenticavo: il tutto nella massima convinzione e buona fede. È questo il bello.
Ciao
Kid, se una azione continuata fornisce sempre una risposta negativa ad una aspettativa, non si può affermare che NON SI CAPISCE che sia sbagliata, suvvia. Il fatto che si insista e persista ha due possibilità di interpretazione: la speranza che cambi risposta o un invisibile, ai più, “ritorno”.
Ho parlato mille volte dell’irresistibile messaggio sessuale che impone una scelta “forzata” alla femmina che “sente” un maschio come quello giusto, anche in ragione dell’economizzazione delle risorse riproduttive, milioni di volte inferiori a quelle maschili. Scelta forzata che naturalmente non appare tale, per il desiderio ancestrale che la muove, ma che nessuna riconoscerà come la vera provenienza di quella richiesta. Certo che se queste ” logiche” non sono tenute in considerazione durante questo discorso, e’ inutile discutere pensando di trovare un punto di accordi. Le diverse vie di cui parli, nascono anche da queste realtà fisiologiche, trasformate in filosofia amorosa dalla famosa benedetta cultura che respiriamo. Ma questo con l’amore, che è uno sviluppo umano successivo di un impulso che hanno anche gli animali, c’entra solo come innesco, non come risultato finale. Se noti, in risposta alle esternazioni al limite dell’isteria di una ora plaudente partecipante al dibattito, che aveva concluso tempo fa quando sembrava non girasse a suo piacimento, senza capire che non ha nulla di che gioire, ci sono anche casi al maschile presi dalla sindrome dell’innamoramento chiamato “amore”: si chiama Flavio. Con la differenza che lui, lontano, come maschietto, da tutta la pantomima del romanticismo a forma di foglia di fico, pur in pieno trip adrenalinico, il dubbio che non sia “amore” se lo fa venire. Lui.
Credo che si sia perso strada facendo il vero senso del dibattito, che era il riconoscimento dalla differenza tra innamoramento e amore, e le conseguenze di questo probabile equivoco.
Ciao.
Kid,
meno male che OSI affermarlo: “In un altro momento ed in un’altra dimensioni personale di lei quello era AMORE . Anche perché era l’unico tipo di amore che conosceva in quel momento .”
se dessimo valore assoluto a: “Se va bene solo due equivoci che si incontrano e trovano un accordo di mutuo soddisfacimento.”, TUTTE le storie amorose che finiscono, e sono la maggioranza, ricadrebbero in questa casistica: semplici abbagli, attrazione per i muri o per i pali della luce, in cui, però, almeno uno dei due, se non entrambi, ha/hanno investito tutto di sé, magari per anni o decenni.
no, quelle erano semplici simulazioni di volo! panini alla mortadella formati di solo pane! a me sembra paradossale, anche se non sono affatto propensa di considerare le cotte, i flirt, le infatuazioni, gli interscambi di sesso, le tattiche, i giochi di ruolo e quant’altro esiste di simile alla stregua di amore, che non è mai materiale di superfice.
se è accettabile il concetto del teatrino degli equivoci, allora l’amore vero esisterebbe davvero sì e no due o tre volte ogni secolo, come afferma Camus (sbeffeggiato), trasformandosi magari in “amore ossessivo” o in “follia a due”, e nel 2100 sarebbero senza ombra di dubbio AMORI VERI solo quelli al momento PERFETTI che stanno vivendo Golem e M….
questa è stata la conclusione “al maschile” del dibattito, che si sarebbe dovuta ingoiare essendo tutti ciechi nei sentimenti, ad eccezione dei personali arcobaleni di chi pretendeva di avere la SOLA E UNICA VERA VERITA’.
mi permetto di continuare a dissentire.
buona serata!
Kid,
nel tuo commento 372 parli di parametri di confronto.
Faccio un esempio: da oggi inizio a bere il caffè e lo bevo amaro, e sono convinto che quel caffè sia dolce.
Non posso pensare altrimenti perché, non posso valutare varie differenze perché il caffè che bevo è solo quello.
Domani invece, bevo un caffè con dentro 2 cucchiaini di zucchero. Da questo momento in poi ho il parametro di confronto che, a posteriori, mi permette di dire che il primo caffè era amaro anche se lo credevo dolce, mentre il secondo era realmente dolce.
Il fatto che io credessi in buona fede che nel primo caffè ci fosse lo zucchero, fa in modo che quel caffè fosse realmente zuccherato?
Non basta la buona fede e la sincerità con la quale si sostiene una presenza (un sentimento d’amore in questo caso) dello zucchero nel caffè.
Secondo me questa capacità valutativa si acquisisce con il tempo e con la propria maturità affettiva, che non sempre va a braccetto con l’età. Maturità affettiva che passa attraverso la condivisione di un sentimento.
Quando si matura allora si diventa uomini o donne, e non semplicemente degli eterni maschio o delle eterne femmine.
La donna che capisce che non vale la pena sprecarsi è una DONNA con tutte le lettere maiuscole.
Stessa cosa per l’uomo.
Anche tu Kid dici che ci sono delle DIFFERENZE che si notano solo quando c’è la possibilità di fare una analisi delle proprie esperienze e quando salta fuori un elemento di paragone.
Quindi, se delle differenze ci sono, e lo si sta ammettendo, allora un amore, se di amore si tratta, non potrà essere differente dall’amore stesso, altrimenti è un’altra cosa.
Ciai
Sarah,
nel post 297 hai scritto “Non concordo”.
non mi è chiaro con chi, e non te l’avrei chisto se non si fosse ora instaurato, grazie a Kid, un clima di relativo ammorbidimento fra le due opposte fazioni.
se però non ti va di rispondere, non fa niente: è solo una curiosità su di te!
buona domenica!
““Una donna che si crede intelligente reclama gli stessi diritti dell’uomo. Una donna intelligente ci rinuncia.” (Sidonie-Gabrielle Colette, 1873-1954)”
la seconda donna è una vigliacca!
“senza ombra di dubbio AMORI VERI solo quelli al momento PERFETTI che stanno vivendo Golem e M….”
Adesso tu, Rossana, visto che sei sicuramente una persona che non parla/scrive a vanvera, mi trovi un qualsiasi mio scritto in cui IO scrivo (in cui IO SCRIVO e non TU LEGGI) di vivere l’amore perfetto, e che il mio amore personale è l’unico, o tra i pochi, presenti sulla faccia della terra in questo momento
Avanti.
Scommettiamo che non lo troverai, e che tu scrivi ciò che nella tua testa, a dir poco fantasiosa, circola, e che non ha nulla di vero?
Trova un mio scritto in cui c’è un riscontro con la tua frase.
O tu mi metti in mezzo riportando ciò che realmente ho scritto, senza inventare nulla, altrimenti il tuo modo di fare è errato, volutamente errato.
Sei una persona intellettualmente disonesta, bugiarda.
Cosa di uno squallore unico se si pensa che sei una donna di 70 anni all’anagrafe, perché di maturità ne hai un bel po’ meno.
Sarà questo il vero elisir di giovinezza? La capa fresca ad oltranza?
Tutto chiaro ESIGENTISSIMA PADRONA che nulla vuole imporre a nessuno?
Trova, trova pure quanto affermi.