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Lettera pubblicata il 27 Dicembre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore letizia1234.
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Sono affetta da sindrome narcisistica di personalità.O, per meglio dire, la mia personalità presenta elevate componenti narcisistiche.
Per cui io non mi calo addosso nessuna maschera, sono proprio così. Da sempre.
Anzi sono ”contenta” di scrivere qui perché altro che maschera, posso essere me stessa. Nella vita reale sono costretta a fingere, e anche fingermi umile. Per fortuna fingere mi riesce bene.
Essere narcisisti presenta dei vantaggi, ovvero:
1- un’autostima elevatissima: che sia pompata o meno, veritiera o meno, corrispondente al vero o no. Pensate a tutti i manuali che scrivono sul ”ritrovare l’autostima”. Il primo commento che faccio sempre e’ ”te ne presto un po’ io?” 🙂
Io mi adoro, l’ho sempre fatto. Questo ha portato a curare tantissimo il mio aspetto fisico, diventare un’agonista, fare la fotomodella (ovviamente serve anche una ”buona base”) dedicare tantissime ore allo sport, leggere molto, studiare molto, puntare a ottenere sempre il meglio e sempre il massimo. Pensate che io a casa ho una parete interamente dedicata a medaglie, premi, borse di studio, concorsi vinti, diplomi… quando magari mi sento giu’, oltre a fare shopping ( solo ieri ho preso dei sunglasses rosso ciliegia di Gucci, e non contenta un nuovo cappotto, e non contenta una borsa abbinata al cappotto…poi mi sono fermata) mi guardo la parete delle mie vittorie e sorrido.
2-ho delle ambizioni altissime, le ho sempre avute. Attualmente sto scrivendo il mio primo romanzo ( tranquilli lo stile e’ come deve essere), voglio diventare prima avvocato e poi magistrato. E conoscendomi credo proprio di farcela. Nelle ”cose giuridiche” sono diversa da quelle umane, ho una mente decisamente iper-razionale.
3-ogni anno io stilo una lista di obiettivi da raggiungere assolutamente, e solitamente -tranne questo anno qua- riesco a spuntare tutte le componenti.
4- ho un carattere forte, molto forte. Essere innamorati e poi lasciati e’ difficile a 20 come a 30, 40 anni… e di delusioni affettive in amicizia e amore ne ho affrontate molte, oltre che anche problemi familiari.
Essere come sono, però, ha anche molti risvolti negativi, ovvero:
(Continuo su altro commento)
1- sono arrogante, montata, sprezzante delle regole, falsa, machiavellica, manipolatrice.
Poiché ”vincere” e’ l’unica cosa che conta, l’umiltà mi e’ di intralcio… se un ostacolo si frappone tra me e l’obiettivo io devo assolutamente scavalcare e passare oltre, con ogni mezzo.
2- sono litigiosa, senza peli sulla lingua. Dal momento che me ne sbatto di urtare l’altrui sensibilità, io sono la tipica persona che…”ma come ti sei conciata?” ”Dio, ti sei ingrassata come un maiale”…insomma, ci siamo capiti.
3- nella selezione dei miei partners mi baso più sull’estetica che su altro. Ho avuto modelli, atleti , sportivi…si, bellissimi, ma forse sul piano umano mi hanno lasciato poco. Molto poco.
4- tanto grosso e’ l’ego, tanto e’ fragile. Dal momento che la mia vita si basa sul vincere, essere migliore, puntare al massimo etc. Se ”disgraziatamente” qualcuno mi ”supera” io divento furente, poi mi svilisco.
5- obiettivamente comprendo che e’ difficile starmi accanto, per quanto nella vita reale cerco di essere ironica, sorridente, affabile, carina…insomma: non dare a vedere di che pasta sono fatta. Solitamente non desto sensazioni moderate: o mi si ama, o mi si invidia, o mi si odia. Così che ho numerosi ”fans”, soprattutto maschili, pochi amici ma buoni, molte nemiche.
In tutto ciò ci si mette anche la giovinezza, ed e’ un disastro, perché a un carattere già eccentrico si unisce questa smania di vivere al limite, e fare ”follie”. Intere notti di sesso, barcollare sguaiatamente ubriache anche in pieno giorno ( a ferragosto mi sono ubriacata in spiaggia alle 12.00 di mattina,per poi risvegliarmi in una cabina con un tizio che cercava di baciarmi.. che ricordi…ecco che mi affogavo), fumare le peggio cose, guidare di notte senza meta con musica rock a palla, cacciarmi nei pasticci più inimmaginabili ( le mie amiche sostengono che la mia vita somigli a una telenovelas spagnola), tatuarmi quando mi gira, senza pensare al ”per sempre” etc, fare le ore piccine piccine…
Tuttavia mi sono resa conto che tutto ciò su cui si basava la mia esistenza e’ effimero.
”Battendoci i denti” ho però capito numerose cose. E sono quelle che cercherò di rivedere nel 2014.
1- il piacere e’ quanto di più effimero esista, la bellezza peggio mi sento, il successo, il prestigio non ne parliamo.
2- la competizione a tutti i costi e’ malsana.
3- un ego smisurato e’ malsano, ti crea il vuoto intorno.
4- un conto e’ essere persone decise e determinate, un conto e’ l’arrivismo a ogni costo.
5- sono immatura e troppo impulsiva
6- sono ingenua in certe cose.
7- ”idealizzo” le persone e banalizzo le situazioni.
Quindi io ho deciso di tagliare col passato, riconoscere i miei errori, e ripartire a ricostruirmi una sana autostima, non avvelenata da sovrastrutture narcisistiche.
Ed essere mooooolto più cauta nella scelta del mio partner. Ormai mi sono stufata di storielle. O, quantomeno, di non cercarlo in maniera ossessiva.
Insomma, quest’anno c’e’ molto da lavorare.
Ah, per la cronaca: volontariato lo faccio da un pezzo, date consigli migliori, grazie.
Ma questa che cosa si è fumata ???? Ahahah
Ah, due parole in merito alle terapie, visto che mi e’ stato chiesto.
-sono seguita dal mio medico curante di base, nonché neurologo, non prendo farmaci ”a caso”, mi sono stati prescritti. Si tratta di un ricostituente/antidepressivo molto blando, di granuli omeopatici contro l’ansia e di gocce sempre omeopatiche per regolare il metabolismo e dare dinamicità ( quando sono ”giù” soffro di ipersonnia, questi giorni infatti sto dormendo tantissimo).
NON sono psicofarmaci. Anche perché non potrei più guidare, e non guidare per me significa ”fermarmi”. E chi ci va poi all’uni, in palestra, in parrocchia, a fare la spesa, alle poste, dal commercialista, in biblioteca, in ufficio ( lavoro anche)…voi?
– 2 ( ora mi si rivolteranno contro gli psicologi ma fa’ niente): non ripongo nessuna fiducia nella psicologia, per me ( e veramente pure per molti medici) trattasi di una ”pseudoscienza” e pure costosa.
Mi sa che alcune pagine del romanzo le hai gia’ scritte qua…
E ti psicanalizzi pure da sola! Ahahah, non ce la posso fare! 😀
Continui a dipingerti tipo maschera della commedia dell’arte, ti piace proprio incarnare al 100% uno stereotipo. Letti i tuoi ultimi commenti ho avuto la stessa sensazione di quando ho letto le tue risposte sull’altro post. Ovvero, un tentativo di provocazione: è per questo che sospettavo che potessi essere un fake e il sospetto ancora non mi ha lasciato, tutt’altro.
Quand’anche fossi vera, quello che scrivi risulta veramente difficile da credere e, quand’anche fosse vero, non si capisce una cosa. Che vai trovando? Ovvero: sei intelligente (bah), colta (meh), bellissima, ricca, elegante, studi e lavori, fai volontariato; hai già tutte le risposte, ti auto-analizzi, sai già cosa vuoi (salvo le contraddizioni di cui già ampiamente innanzi), raggiungi sempre e sai già che raggiungerai tutti i tuoi obiettivi, compreso quello di diventare magistrato. A testimonianza hai pure la parete delle medaglie! 😀 Quindi qual è il tuo problema? Ti sei accorta che “tutto ciò su cui è basata la tua esistenza è effimero”? Ma dai, non ci credi manco tu! Continui a dipingere te e la tua esistenza come divine, salvo poi affermare che devi cambiare non qualcosa, ma proprio tutto tutto. Perché le tue grandi “rivelazioni” contraddicono integralmente la tua esistenza e il tuo modo di essere. La cosa però, da come la racconti, non ti sconvolge affatto: nel 2014 effettuerai questo “piccolo” cambiamento, che ci vuole! 😀 Io penso, come diceva Grande Puffo fra i primi commenti, che sei perfettamente consapevole del fatto che presto svolterai ancora.
E che che sei venuta qua, se non per provocare, per metterti in mostra. E, sinceramente, il giochino alla lunga non ti annoia? Fake o non fake, sana di mente o affetta da disturbi narcisistici della personalità.
Se, dopo aver avuto queste illuminanti idee, volevi effettivamente lasciare a noi sfigatelli un messaggio di speranza, non ci sei riuscita perché risulta difficile immedesimarsi nella tua “grandezza”. Non ti sei fatta nuovi “fans”. Del resto li tieni già nella realtà. E, a quanto dici adesso, anche pochi buoni amici, sempre contraddicendo quanto avevi scritto ossia che, eccetto tua madre, sei completamente sola. Sempre dimostrando quanto inutilmente gonfi quello che scrivi per sembrare fintamente tragica.
Il romanzo non hai bisogno di scriverlo anche qui: se poi vuoi testare la qualità del tuo lavoro, beh… le reazioni le hai viste.
Un inchino, Your Highness.
Ciao letizia.
Premetto una cosa, se menti anche nelle 3 pagine che tu scrivesti, a me importa poco.
Se menti, menti a te stessa e autostima o meno, è la cosa peggiore che una persona possa fare.
Passo oltre.
Il tuo problema, da quello che ho letto, è esattamente l’opposto delle persone depresse.
Una persona depressa, non sa neanche cosa sia l’autostima, ma sa essere molto umile.
Sicuramente avrai qualche problema, perchè la vita non è una gara, sarebbe miserabile da vivere, perchè non dettata da reali necessità.
Ci sono sicuramente momenti, nei quali, si è in competizione, sana competizione, ma non sempre.
Se tu pensi che ogni singolo secondo, e ogni singola cosa che fai, tu debba essere sempre nei blocchi di partenza, è naturale che poi le persone non trovano più stimoli a stare in tua compagnia.
Forse, fai ciò, inconsciamente, per essere accettata, ma questo modo di fare è solamente fine a se stesso.
Che te ne fai di una parete di trofei, se poi sei sola? Essi costituiscono dei ricordi.
Il tuo modo di fare è un pò un “gioco al massacro”, perchè ci sarà sempre qualcuno che sarà migliore e più forte di te.
La forza di una persona, sta anche nel riconoscere di aver perso, e quindi anche le potenzialità altrui.
Hai sempre avuto ragazzi belli, che non ti hanno lasciato nulla. Evidentemente in un mondo fatto solo di apparenza, la sostanza era totalmente assente e forse ora cerchi la sostanza, perchè l’apparenza ti ha stufato.
Ricercare sempre qualcosa per essere sempre attiva, come assumere le droghe è più simile all’auto distruzione.
Guardare un tramonto, ascoltare una melodia di Bach, o osservare paesaggi incontaminati, nel mondo, ti danno sensazioni che neanche le droghe o una vita sregolata può dare.
Essi vogliono un pò di stabilità, devi stare ferma e partecipare alle sensazioni.
Si umile, e non confondere le persone umili con le persone perdenti, perchè anche tu sei una perdente. Andare oltre i limiti, non ti fa una vincente.
Fare compere di vestiti lussuosi, non significa nulla. Sono beni di lusso che colmano il vuoto temporaneamente.
A te serve altro e non devi spendere un centesimo.
Ciao
Letizia, il disturbo narcisistico di personalità è uno fra i più gravi e più difficili da “curare”. Dubito fortemente che tu ti stia curando adeguatamente, sia per il disturbo suddetto, sia per la depressione. Basta vedere, qua dentro, la tua pressoché totale incapacità di relazionarti con gli altri (che cosa è la “normalità”? hai domandato; eccone un esempio: relazionarsi con gli altri in maniera rilassata, priva di conflittualità, antagonismo, aggressività, negatività ecc.). Detto ciò, sei maggiorenne e vaccinata, molto attiva e molto convinta di sapere tutto (e di come, giustamente, avere cura di te stessa). Non capisco, a conferma della TUA “anormalità”, quindi, che cosa vai cercando qui, parlando in maniera TRAGICA di TUOI problemi. Sai tutto e va benissimo così. Hai obiettivi precisi per il 2014, e va benissimo così. Quindi? Il tuo (inutile) desiderio di “attenzione” narcisistica, conferma solamente di quanto tu sia VITTIMA, purtroppo per te, del tuo particolare disturbo. Ahimè, la pazzia esiste. Chi lo nega, come fai tu, con retorici espedienti da avvocatuccia da strapazzo, nega la (amara) realtà: che le malattie mentali esistono, come esistono tante altre malattie. Poi, sai, puoi anche fare “esercizio” da avvocatuccia qua: ma, vedi, il ridicolo paradosso, stai facendo questo sterile esercizio con un problema TUO e con la TUA vita. Contenta tu, contenti tutti. E dubito fortemente che tu sarai in grado di trovare qualcuno disposto ad aiutarti nel tuo serissimo “disturbo”: la prima sei tu. Rinnovo, in ogni caso, gli auguri.
Il disturbo narcisistico di personalità, che in me e’ molto lieve tra l’altro, NON e’ un disturbo grave. Manco lo considero un problema, e’ il mio carattere.
Nemmeno la depressione e’ poi così grave, considerando che già mi sono abbastanza ripresa. Non parlo di miei problemi in modo tragico, ho davvero vissuto delle tragedie, annessi lutti. Ne parlo come e’ giusto parlarne, come mi sento di farlo, e come la mia particolare sensibilità suggerisce.
Quanto all’idea che non esista una morale, ne’ un ”giusto e sbagliato” a priori, come non esista un ”sano” e un ”pazzo” non si tratta di un ”espediente da avvocatuccio”, ma e’ filosofia nietzschiana. Che ovviamente manco saprai dove sta di casa. Suggerisco la lettura di ”al di là del bene e del male”, dove e’ tutto spiegato.
Ah.
E suggerisco una versione con molte note a pie’ di pagina, per ovvi motivi.
Cordiali saluti.