Salve Direttore,
vedo che presso LA7 vengono spesso invitati diversi politici.
Mi piacerebbe se poteste suggerire loro di ripristinare il Servizio Militare, ovvero “LA NAIA” per tutti quei giovani che saranno segnalati in quanto non frequentatori di scuola e non ancora occupati, senza alcun lavoro.
La naia serviva proprio ad educare quei giovani, (che la famiglia non riesce più a educare, che la scuola pure non riesce nè a educare, nè a istruire perchè anzi la scuola è minacciata da famiglie troppo protettive verso questi piccoli delinquentelli), per tenerli occupati, per istruirli in qualche lavoretto manuale, e far loro sfogare quella tempesta da ormoni in esubero per l’età.
Tutto gratuitamente, senza il cosidetto “soldo”, insegnargli a fare del volontariato, ad affiancare la protezione civile nei casi di sisma, di alluvioni, etc.
Grazie per l’ attenzione
M. Carla
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Categorie: - Politica
Non c’è piu la nana obbligaria perché avevano bisogno di investire tutti i soldi in corpi D’élite, pii ci vogliono non troppo svegli per avere un popolo che non sa usare armi e una generazione di mollaccioni e per ultimo lo stato non vuole avere gente che ne capisca di Geopolitica, mica perché aborrano la guerra. Hai capito?
Ho finito di leggere la lettera ora. A parte zeppa di luoghi comuni di cui si intende che hai capito poco in che ginepraio siamo andati a finire.I nostri vari governanti ,manovrati dall’unione europea stanno distruggendo l’Italia e di certo ragazzi svegli r armati ne fanno anche a meno.Ci vogliono rincoglioniti
ma se si tratta semplicemente di fare del volontariato, non c’è che l’ imbarazzo della scelta…
http://www.cityangels.it/
https://www.alberodellavita.org/progetto/la-rondine-comunita-tenere-assieme-madri-bambini/
http://www.apg23.org/it/prostituzione/
http://www.casanelsole.net/tossicodipendenza-e-famiglie/
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/volontariato.wp
..e chi più ne ha più ne metta.
E lei per quei giovani che cosa si sente in dovere di fare?
Si rende conto di essere un ipocrita, svogliata, e senza arte né parte?
Lei è per caso andata sotto le armi? Sa cosa vuoldire stare lontano da casa e non poter uscire quando si vuole per andare a trovare i propri affetti?
L’educazione, dipende da tutti, tutti i cittadini sono responsabili della propria gioventù, e Lei non può demandare ad altri questa responsabilità, tipo all’esercito. Come si permette di pensare all’esercito per risolvere certe questioni? IPOCRITA
Aggiungerei a ciò che ha scritto gabriele(avendo svolto questo”servizio”(?)a fine anni 90)QUALUNQUISTA viziata da FALSO PERBENISMO e condita da buona dose d’IGNORANZA.(ed é già tanto che ho commentato in toni più che Civili!)
In ogni caso, Maria Carla, oggi c’è comunque la possibilità di fare il VFP1, e ti pagano pure una somma decente. Se fai il modulo kombat impari a usare decentemente le armi. Non vedo però la coda per iscriversi, di solito fanno il VFP1 i laureati in scienze politiche, in scienze delle merendine, filosofia, lettere moderne e altri utilissimi corsi di studio. Immagino che il “soldo” qualche attrattiva la offra ancora…
Per come era organizzato in italia il servizio militare non è che servisse un granchè anche xche chi ne avrebbe avuto piu bisogno solitamente riusciva a svangarselo e ci finivano sotto solo gli sfigati.comunque averlo levato del tutto secondo me non è stata una buona idea era meglio pensare qualcosa di alternativo
Io penso che nell’uomo esista un bisogno reale di costruirsi una storia, che porta a trasformare gli studi o i titoli in un punto di forza per sovrastare gli altri. Questo, in effetti, non è molto elegante, ma mostra un lato umano delle persone. Il servizio militare obbligatorio non mi convince proprio per la stessa ragione. La vita nella famiglia d’origine è una sorta di tabù e il senso della vita, quando ti manca un amore, si trova nelle esperienze. Ti sei laureata? Frequenti un gruppo? Il servizio militare è una bella esperienza, ma rischia di diventare l’esperienza della vita. Io sono contraria e interpreto alcune dichiarazioni come una caduta di stile, un gaffe, perché credo nella buona fede di qualcuno che umanamente condivide la mia sorte e magari si sente in imbarazzo in alcune circostanze e manca di quella disciplina che è la base della vita di relazione. Siamo umani, voglio dire.