Questo post riflette in pieno il mio attuale dilemma. Vi chiedo cortesemente di non sottovalutarlo perchè è interesse di tutti. Per problema intendo una vera e propria difficoltà che va gestita ovvero lo spunto potenziale per quella svolta necessaria ogni qualvolta la vita stessa ci mette difronte a noi stessi. Vi assicuro che sono davvero tante le donne e gli uomini in questa condizione. Molti in preda a panico.
Siamo adulti. Abbiamo consolidato le nostre amicizie da tempo e anche le nostre relazioni sentimentali. Ti ritrovi alla soglia dei quarant’anni con tutti i tuoi amici di sempre sposati con prole mentre tu, improvvisamente, ritorni single. Ti organizzi per gestire il dolore ed il cambiamento ma presto ti rendi conto che è necessario attivarti per ri-costruire un giro di amicizie nuovofatto anche di gente single che come te spera prima o poi di incontrare l’anima gemella e sistemarsi.
Allora il punto è solo uno: come e cosa fare a 37 anni suonati per ricostruirsi un gruppo di gente ^bisognosa^ del tanto bello contatto umano? Nuovi amici e conoscenze. Quando sei di nuovo solo daresti l’anima per trovare un amico che venga con te al cinema a vedere un film o amngiare una pizza. Non puoi mica rompere le scatole all’amico sposato (non sempre). Ma daresti anche meno per poter trovare qualcuno con cui dialogare e socializzare. Penso che la strada del trovare nuovi amici sia quella maestra. Dalle nuove conoscenze poi, si sa, nascono le avventure di una notte, i fidanzamenti e gli amori a vita. Stare in casa o limitare le uscite agli amici di sempre non porta nulla perchè il giro resta vizioso. Aprirsi a tutti e soprattutto a tutte. Piccolo particolare: siamo in tanti in questa situazione ma in pochi (forse) ad avere un carattere estroverso. Non siamo tutti uguali e c’è chi come me non si sognerebbe mai di fiondarsi per strada per fare abordaggio.
Attivarsi è sacrosanto. Ma come…?
NB – Quanto raccontato in questo post ha uno sretto collegamento con la rete. Milioni di persone usano internet per conoscere nuova gente. Io però sono stanco; ho l’esigenza di sviluppare contatti umani e reali da subito e testarmi ad personam senza nascondermi dietro una tastiera di un pc. Ma forse quando si è grandi è più difficile per davvero.
Kekko
io ho 27 anni ma capisco benissimo il tuo problema..sara’ strano ma anche io a 27anni ho tutti ,e se dico tutti intendo davvero tutti, gli amici fidanzati da anni!Gia’ sono avvelenato e in piu’questa cosa non fa che peggiorare il tutto…posso solo dirti che di gente single cmq ne vedo tanta..lo so magari lavori e per conoscerla e’complicato..ti consiglio di fare corsi se ne hai possibilita’,segnarti in qualche sport che non sia per forza la palestra..di piu’ non saprei che dirti..io sto facendo questo o almeno ci provo..
ormai la società è così, totalmente contorta e distorta, tutto si è ribaltato, nn c’è + nulla di certo, ormai è + facile rimanere single a 40 nni e passa,che trovare moglie o marito seri.
nn so dove andremo a finire, io a 34 anni in questo contesto preferisco stare solo e pensare a me stesso, e questo nn per paura ovviamente, ma perchè l’unica persona di cui posso fidarmi, amare e rispettare è guerriero
Cavolo, argomento mica da poco. I per fortuna ho poco più di 30 anni ed i miei amici sono ancora spaiati, per cui non ho avuto questo problema. Certo la riflessione è decisamente importante, perché col tempo e con gli anni si tende naturalmente ad assestarsi un po’ su sé stessi, le esigenze crescono, il livello di accettazione cala e non si è più in grado (e non se ne ha giustamente la voglia) di “svendersi” pur di trovare compagnia maschile o femminile.
Seguirò questa lettere con interesse, visto che al giorno d’oggi potrebbe essere solo questione di tempo e potrei ritrovarmi tra qualche anno in questa situazione. Pensare che è pieno di gente sola, coetanea, di tutti i sessi che dice la stessa cosa, ma che non riesci/vuole comunicare con altri come lei.
Mah…
Guarda, ti dico racconto quello che mi è successo… Una sera di un paio di mesi fa, all’apice del mio dolore, esco e mi infilo in un locale di cui sono abituè da anni. Verso fine serata mi si avvicina una vecchia ma superficiale conoscenza con la quale avevo avuto un diverbio anni fa a causa della fonte dei miei mali attuali.
Beh, alla fine si è chiarito, ha voluto il mio numero e da lì, nonostante la mia diffidenza iniziale, abbiam cominciato a frequentarci.
Ora quando andiamo nei locali la gente ci identifica come “quei due là”… E niente, ho conosciuto altri suoi amici con cui formiamo un gran bel gruppo e spesso si inseriscono anche i miei vecchi amici…
I simili si attraggono, non ti stare a chiedere come ma succede. Il mio gruppo si sta allargando a macchia d’olio e ti assicuro che, nonostante non sono assolutamente ancora a posto, era tantissimo che in certi momenti non mi divertivo così.
L’unica cosa che non devi assolutamente fare è quella di rinchiuderti in casa… Affronta la realtà, all’inizio è dura ma poi qualcosa succede, te l’assicuro
Caro Kekko,
capisco benissimo il senso di frustrante disorientamento del quale parli! Anche io, a 32 anni, ho le tue stesse difficoltà a fare amicizia con persone nuove, magari single come me…eppure, stranamente, ne conosco molte, ma nessuna è interessata realmente ad allargare il proprio giro di amicizie; ognuno se ne sta da solo, o con qlc amico fidato, senza la reale volontà di aprirsi al resto del mondo.
Capisco che ad una certa età, quando si resta soli, è quasi sempre perchè si viene da batoste di ogni genere e questo sottrae non solo fiducia nel prossimo, ma anche la volontà di mettersi in gioco con gli altri, però è pur vero che la speranza che non tutto sia marcio dovrebbe essere il propellente che spinge ad andare avanti.
Io, per fortuna, qlc amica single con la quale uscire ogni tanto ce l’ho ancora, ma ciò non toglie che sarei più contenta di avere un gruppo più folto di amiche ed amici con i quali condividere gioie e dolori, sorrisi e lacrime, riflessioni e barzellette, cene e progetti… Credo che questo sia il desiderio principale di chi non si arrende e va incontro con coraggio ad un futuro che si spera sempre sia meglio dello schifo che ci si lascia alle spalle…
Anch’io ci provo in tutti i modi ad allacciare contatti con i miei coetanei, la rete è uno dei modi, ma fino ad ora non ho avuto grande fortuna…
Mi mancano tanto i rapporti di amicizia sinceri con le donne della mia età o anche più grandi; fare amicizia con una donna sembra una mission ancora più “impossible” di quanto possa esserlo fare amicizia con un uomo..E ti dirò di più: mi accontenterei anche di trovare degli amici di “penna” (?? …un tempo si chiamavano così, oggi sono amici di “tastiera”!!), semplici persone con le quali ti conosci pian piano e ti racconti, senza pretendere il gran privilegio di trovarli vicino…ma pure questo sembra un tantino arduo…Che dire? Io non so arrendermi e quindi continuerò a provare e a sperare, finchè non smetterò per sopraggiunto sfiancamento… oppure perchè avrò realizzato anche un po’ questo mio desiderio…Keep on crossing our fingers!!
Ciao Kekko,
semplice poi risolvere il dilemma, se le difficoltà dovute al “tiraggio” diffusissimo, come se certe persone fossero solo loro sulla faccia della terra, che sinceramente fà venire da c….al giorno d’oggi, perchè d’altronde noi, soli, sole,(non “sole” come dicono a Roma) cerchiamo e mi pare pure giustamente di conoscere nuove persone, se poi le problematiche sono elevate nessun problema! facciamoci dei viaggi organizzati nella Repubblica Ceca, in Romania, in Russia ecc…, di certo e con molte più probabilità sarà facile conoscere belle persone in tutto, perchè se qui nel “bel paese galbani” è diventato tutto “ci ci cò cò pù pù” dalle altri parti sono forse ancora annoverabili fra la categoria degli esseri umani.
Maxim.
@Maxim: concordo. Nel Regno Unito è la regola uscire da soli, ti infili da qualche parte e passi una bella serata a conoscere persone. Qui in Italia si è tutti chiusi nel proprio piccolo forte della “comitiva”. Che paese (e lo scrivo volutamente con la lettera minuscola) triste che siamo diventati. E’ proprio uno schifo. Ormai qua, anche solo per una conoscenza, se la tirano pure gli sciacquoni del cesso. E avete mai fatto caso a tutte le persone che, quando camminano da sole, giochicchiano con il cellulare (=possibilità di conoscenza prossima allo zero)? Notatelo!
Ciao kekko,
da poco sono tornata single dopo 18 anni di matrimonio, e quando ti convinci che la persona con cui condividi la tua vita sia il tutto e significhi tutto è veramente dura risvegliarsi dal sogno ed accettare la realtà. Comunque il consiglio che posso dare per la mia modesta esperienza è quello di non chiudersi in se stessi, di ricominciare ad esprimere le proprie emozioni che sicuramente per qualche motivo a volte anche inconscio si reprime.Per emozioni intendo tutte quelle che ti vengono dal cuore.
Io per anni ne ho represse moltissime ed ora mi accorgo (alla soglia dei 40 anni)di aver vissuto solo a metà. Non ho dato modo al mio cuore di manifestarsi, di piangere quando ne aveva bisogno, di amare senza limiti, di sfogarsi rabbiosamente se necessario… purtroppo credimi diamo sempre più ascolto alla nostra mente e non al nostro cuore.
Da quando ho iniziato questa nuova “terapia” mi sono accorta che non è sempre necessario avere qualcuno con cui condividere tutto quello che fai o provi; a volte è bello anche passeggiare da soli in una piazza affollata di gente e osservare chi ti passa accanto cercando di cogliere negli sguardi e negli atteggiamenti delle piccole cose particolari. Gli amici se ne hai veramente bisogno ci sono sempre e a volte mi stupisco di quanti me ne ritrovo intorno pur non avendoli cercati, perchè se si inizia a vivere con il cuore quello che trasmetti è molto forte e gli altri lo sentono.Te la garantisco.
Gilla
Kekko,
sarò ripetitivo come tanti che ti hanno già risposto. Ma anche io ti capisco benissimo. Ci sono passato in questa situazione tre anni fa quando uscivo da una convivenza, ci sto ripassando ora che finisce un’altra storia e mi trovo perso in posti dell’italia e del mondo che non conosco.
I consigli pratici sono tanti, li conoscono tutti…sport, corsi, associazioni di volontariato. Funzionano e non funzionano. C’ è chi dice che un problema di predisposizione (quante volte mi sono sentito dire che sono troppo introverso e riflessivo?).
In realtà credo che sia semplicemente il mondo di oggi, lo frenesia ci porta a vivere tutto e subito, dove c’è poco spazio dentro di noi per conoscere le persone.
La sensazione che ho avuto e che ho, è che in determinati momenti è come come se si scendesse dalla giostra del mondo e si guardasse tutto da fuori. Buono ottimo perchè ti fa riflettere. Negativo, perchè salire sulla giostra ancora una volta è molto e dannatamente complicato. Perchè tutti si muovono e consumano sensazioni così velocemente che neanche ti vedono. Ma sulla giostra (ed è questo il gioco della vita) per vivere e non solo sopravvivere tocca risalirci prima o poi.
..Sport, corsi, associazioni, ma anche chat, blog…alla fine li userò anche io per rimettermi in moto…
Trovare nuovi amici è la strada giusta da percorrere. Da parte mia spero di saper ancora come imboccare questa strada.
Per te, direi che l’interesse che ha creato il tuo post, le tante risposte che hai avuto, sono il primo passo per iniziare a mouversi verso qualcosa di nuovo.
Un Saluto
Grazie mille per i vostri pensieri. Imperativo: risalire la china con tutto me stesso. Idem per voi!