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Ho deciso di rinunciare ad avere figli

di eglevittoria
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.066 commenti

Pagine: 1 94 95 96 97 98 107

  1. 951
    M. -

    “Ciao M, e se fossi milanista faresti bene a uccidermi visto che tifo Inter”.

    Allora sei da ammazzare due volte!!!
    Parola di juventino!!!!

    Giampaolo,
    le aspirazioni “castrate” della tua ex, trasferimento, ma sopratutto figlio, non sono cose da poco, visto che lei faceva passare la sua realizzazione come donna anche attraverso queste cose, e non solo ad un voi due e basta.
    Se non sbaglio eri arrivato a volere anche tu un bambino, ma a quel punto era passato il tempo.
    Forse la tua ex si è sentita impossibilitata nel realizzare con te quel NOI (da 3 in poi) che molte coppie cercano.
    Forse è da qui che è partito il cortocircuito. Per chi ne apprezza la bellezza, paternità e maternità sono due vie importanti per la realizzazione di se stessi.
    Questo non giustifica il non giusto, ma magari è questo il brodo dal quale si è bruciato tutto.
    La sua richiesta di trasferimento poteva anche essere un suo modo per cercare di cambiare una situazione che a iniziava a non coincidere poi con lei. Avrebbe dovuto dirtelo chiaramente, ma anche tu avresti dovuto metterti nei suoi panni.
    Poi dicci tu.
    Ciao

  2. 952
    Golem -

    Ciao M. La “nostra” Cassazione dei sentimenti, per “l’altro” è come il ghiaccio al sole, ci mette poco a sciogliersi e quello che prima, da ghiacciato aveva una forma, dopo un pò ne ha un’altra.

    Chi pensa che basti “la regola” in un rapporto amoroso per accontentare le emozioni, proprie quanto altrui, si è messo un cappio al collo e facilmente con quello si impiccherà.
    Puoi essere un cittadino modello e parcheggiare sempre entro le strisce previste, ma scoprirti improvvisamente non più innamorato del tuo partner. Oppure constatarlo perchè uno sconosciuto che sta chiacchierando con te, senza secondi fini, durante un viaggio in treno ti muove qualcosa dentro che non ti aspettavi ma che covava. Come mi è capitato mille anni fa con una ragazza sui trent’anni, “felicemente” sposata, che lentamente, durante le ore passate a chiacchierare in corridoio, mentre uno dei suoi bimbi dormiva, ha “perso la testa”, per quello sconosciuto che ero io, ma che chissà per quale motivo, le faceva immaginare mondi che evidentemente con l’amato marito non conosceva. Per la cronaca non ne approfittai.
    Credo che abbia cercato di contattarmi anonimamente a distanza di tempo con la catena di Sant’Antonio, ma non diedi seguito. E non è stato l’unico caso. Eppure era una donna sposata e “apparentemente” appagata.
    Un viaggio imbarazzante e comico allo stesso tempo, con questa bella ragazza che voleva che la stringessi e le tenessi la mano. Niente di volgare, anche se una mia domanda esplicità ebbe una risposta positiva. Ma ripeto, era come sparare su un’anatra morta, senza offesa. E so di non aver perso niente, anche per il ragionamento che ho fatto qualche giorno fa a proposito dell’idea che basta UNA DONNA, ma che sia quella giusta, e non cento, per farti sentire uomo.
    Arrivati ad Imola mi pregò di non affacciarmi perchè la aspettava il marito, e l’accontentai volentieri.
    Era stata “sicuramente” ligia alle regole fino a quel momento, e quello che mi aveva detto prima della “trasformazione ferroviaria”, non me lo faceva dubitare, per come parlave di sè, del marito e dei due figli. Ma allora, perchè, pur seguendo le regole e vedendole seguite dal compagno si stava cacciando in una storia che con un altro al posto mio le avrebbe potuto rovinare la vita, e non solo in termini morali? Perchè le mancava qualcosa che stava scoprendo strada (ferrata) facendo. Le famose esperienze, anche emotive, di cui ho accennato nei post precedenti, e che se aggiustano il tiro della conoscenza di sè >>

  3. 953
    Golem -

    >> stessi possono rompere quelle che hanno a che fare con “l’altro”. E’ giusto?, E’ sbagliato? Ognuno dirà la sua.
    Ovviamente non ho mai saputo che fine abbia fatto la relazione di quella giovane e bella donna, bruna e con gli occhi verdi, dopo quell’episodio. E non so neppure se quell’episodio l’abbia messa di fronte al “vero” valore di quell’unione. Unione che avrebbe messo in pericolo con una relazione clandestina che, anche se non consumata, comunque ha vissuto. Suo marito era una vittima? A me ha fatto pena, ma non l’ho visto come una vittima. Però anche se c’è stato chi ne ha risparmiato in (quel momento) l’onore, ha perso lo stesso la DONNA che ha ritenuto di sposare. Non la moglie, la DONNA, facciamo attenzione.

    Per questo faccio continuamente riferimento alla dicotomia donna/femmina, perchè per TENERSI una donna che si ama, una moglie o compagna che sia, le orecchie, gli occhi e il resto dei SENSI, è bene tenerli sempre attivati, anticipando anche i suoi desideri che forse, anche per eccesso di pudore, a volte evita di espimere. Non basta “essersi” sistemati per ritenersi al sicuro, come se ci fosse l’articolo 18 anche per i sentimenti. A quella donna mancava qualcosa e lo ha cercato, anche con incosciente disperazione, in un uomo (giovane come lei) verso il quale ha provato un moto che l’ha sorpresa a sua volta. Perchè “le regole” a cui era tenuta per convenzione l’hanno costretta a “non ascoltarsi” per anni immagino. Così come immagino un marito che in tot anni non l’abbia mai fatta sentire “ascoltata”, come invece inconsapevolmente stava facendo un’altro uomo sul Lecce-Milano. Potrei citare altri episodi simili, ma mi preoccupo un pò di apparire subdolamente presuntuoso, ma ti prego di credere che non lo sono. Anzi, quegli episodi non mi hanno fatto gongolare per quanto mi hanno messo un pò di tristezza.
    Quella giovane donna e le altre più o meno giovani che volevano ricambiare quella civile “attenzione” che in fondo stavo dando loro, non dichiaravano altro che una cosa, che quell’attenzione al loro essere “DONNA” non l’avevano da chi se lo sarebbero aspettato.
    Non è difficile equivocare quando “l’amore” è visto come una regola da seguire, magari con “il libretto di istruzioni” che ci ha consegnato “la società” o il corso prematrimoniale che si tiene in parrocchia.
    Quei benedetti istinti sono anarchici per antonomasia, e ritengono che le regole servano a chi “non sa regolarsi”. Loro si regolano bene. Lo fanno DA SEMPRE. E nello stesso modo. C

  4. 954
    rossana -

    che meraviglia seguire confronti al maschile, fra persone preparate, intelligenti e sicure di sè, che finiscono con l’intendersi quasi su tutto. senza contrapporsi più di tanto, attento, ognuno, a mantenersi nei limiti e nei termini per l’altro accettabili e ad evitare accuratamente ogni forma d’insistenza o pressione per far prevalere le proprie idee!

    c’è molto da imparare da questa piacevole “fluidità”. in un salotto forse basterebbe godere dell’ombra di un uomo per poter esporre i propri punti di vista senza essere zittite con atteggiamenti più o meno educati. storia vecchia ma sempre attuale, che a maggior ragione prende corpo nel virtuale…

    glisso sulla constatazione finale, per non rompere l’armonia dell’insieme, lieta, tuttavia, di aver avuto modo di conoscere in questi emblematici casi da cosa derivano parole e posizioni.

    buona serata!

  5. 955
    M. -

    Golem,
    la ragazza del treno, ligia fino in quel momento……mah, ho i miei dubbi. Mi verrebbe da credere che aspettava un pesce che abboccasse al suo amo, e magari, con quel pesce, cambiare mare.
    Io credo che le regole non scritte servono di più a noi stessi, per darci una regolata, che ad altri.
    Sono come dei vestiti cuciti su misura, ciò che sta bene a te può stare male a me.
    I sentimenti non seguono regole scritte, tanto meno regole non scritte fatte da una persona. Hanno dinamiche loro, e spesso cercare il bandolo di questa matassa è impossibile, se non cercare una giustificazione che appaghi il NOSTRO, e solo nostro, sacrificio di questa ricerca. Tu hai deciso di far coincidere il bandolo della matassa con gli istinti, io ancora non lo so, sono ancora nella fase, immatura, del “ma che c.... ne so”.
    Quando ho preso la mia legnata sui denti, ho capito che non potevo essere IO il metro di misura per GLI ALTRI ed i loro comportamenti.
    Pur capendo questo, pur accettando questo per forza di cose, sono diventato verso me stesso ancora più rigido.
    Io non voglio assolutamente fare ciò che mi hanno fatto gli altri, e non voglio essere come loro.
    Capirò i loro comportamenti, ma non li accetterò mai, perché non sarei più io.
    Costa questa severità verso se stessi?
    Sì, costa, ma io sono contento così, perché mi sento prima di tutto centrato con me stesso, e poi, per adesso, con chi per me rappresenta moltissimo.
    Domani si vedrà, fermo restando la MIA regola aurea: non far pagare ad altri le responsabilità delle mie scelte.

    Cambia squadra. Credovo che gli interisti si fossero estinti come i dinosauri, invece perseverate.
    Ciao

  6. 956
    Golem -

    Rossana, perche’. Ho sempre usato lo stesso stile, con tutti. Tutti, uomini e donne.
    Buona serata.

  7. 957
    rossana -

    Golem,
    non so spiegare il perchè di una sensazione, ma questa resta, non certo rivolta in particolare a te…

    cercherò d’evitare, d’ora in poi, osservazioni su quanto scritto o descritto da uomini. già mio figlio, all’età più o meno di 13-14 anni le riteneva inconsistenti (pur astenendosi dall’affermarlo apertamente, come se avessi avuto bisogno di parole per percepire le sue reazioni…).

    niente di nuovo sotto la luce del sole! in linea di massima l’equilibrio relazionale fra uomo e donna si può forse trovare quando entrambi fanno un passo indietro nel pensiero, per poter serenamente fare un passo in avanti nei rapporti intimi. ecco perchè a volte, poi, le relazioni amorose vanno a rotoli!

    una donna dovrebbe imparare fin da piccola a comprendere i punti di vista degli uomini senza in linea di massima attendersi che questi possano fare altrettanto nei suoi confronti. ne vanno di mezzo l’energia e l’orgoglio virili! una donna è quasi sempre disposta a mediare mentalmente e a proporre punti d’incontro a mezza strada; un uomo quasi mai… si pone, sia oralmente che per iscritto, magari anche senza rendersene del tutto conto, come se il suo pensiero, retto da cultura e logica maschile, sia verità consolidata, superiorità mentale o morale, da non mettersi minimamente in dubbio…

    poco o niente di personale in tutto questo.
    buona giornata!

  8. 958
    Angy -

    brava Rossana! proprio così, condivido ogni virgola!

    “una donna dovrebbe imparare fin da piccola a comprendere i punti di vista degli uomini senza in linea di massima attendersi che questi possano fare altrettanto nei suoi confronti. ne vanno di mezzo l’energia e l’orgoglio virili! una donna è quasi sempre disposta a mediare mentalmente e a proporre punti d’incontro a mezza strada; un uomo quasi mai… si pone, sia oralmente che per iscritto, magari anche senza rendersene del tutto conto, come se il suo pensiero, retto da cultura e logica maschile, sia verità consolidata, superiorità mentale o morale, da non mettersi minimamente in dubbio…”

    infatti io ho dovuto impararlo fin da piccola, tra un padre e un fratello maggiore assolutisti! (come in genere la maggior parte degli uomini).
    Rossana hai fatto una perfetta osservazione su come vanno le cose tra uomini e donne! loro sono convinti di essere sempre nel giusto! non sanno mediare, è vero! come se ne andasse di mezzo la loro virilità, è vero di nuovo! per questo io non trovo chi potrebbe starmi accanto perché invece io vorrei un uomo più elastico mentalmente, ma sono ben consapevole che è una ricerca quasi senza speranza, è come cercare un ago in un pagliaio! un uomo più flessibile riuscirebbe a capire anche il punto di vista altrui che vuol dire mettersi nei panni altrui, in questo caso della propria partner e donna, che mi pare sia quello che ha raccontato di fare Golem per sua innata caratteristica, e io sono sicura che è l’arma vincente del suo bel rapporto con sua moglie che tutt’ora ha. perché sa fare un passo indietro, in eventuali malesseri nella coppia, e chiedersi (cosa che generalmente fanno le donne e solo loro in una coppia, purtroppo) in cosa pure lui può avere, magari per distrazione (nessuno ne fa una questione di colpa e accusa in questi casi) sbagliato verso sua moglie. ogni componente di una coppia dovrebbe farlo, sia uomo che donna, perché si tratta di due persone in relazione, per cui da amalgamarsi.

  9. 959
    Golem -

    Ciao Rossana. Non ho bisogno di sottolineare, invece, che le tue opinioni le ho tenute sempre in grande considerazione, e, come ho detto più volte, che fossi Rossana o Rossano, per me non cambiava nulla. Questo vale per te come per le altre ragazze che si sono avvicendate su questi forum. Le buone conversazioni sono come gli angeli: non hanno sesso.
    Bisogna riconoscere che molti di noi, me compreso, in percentuali variabili, si portano appresso un qualche ” risentimento” verso l’altro sesso, ma torniamo sempre al punto di partenza che mi è caro, quello degli istinti. Quando questi, per un qualsiasi motivo, sono stati ” toccati” o offesi, scatta l’incomprensione, e con questa le reazioni, che in maniera più o meno polemica, creano gli schieramenti. Ma questo e’ un problema che non risolveremo mai, se è vero che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere. Due pianeti diversi, che a volte si “eclissano” l’un l’altro.
    Il rapporto su queste pagine sconfina spesso nel conflitto di genere, ma riesce anche a produrre ottimi risultati dal punto di vista intellettuale. Basta togliere la “tara” che il sesso di appartenenza inevitabilmente porta con se’.
    Non credo che chi, essendo del mio sesso, partendo da presupposti pregiudiziali nei confronti delle donne, possa riuscire a trovare la possibilità di convivere serenamente con la donna che “cerca” o che ha perso. Sto parlando da mesi di flessibilità e adattamento come soluzione all’ incomunicabilità che abbiamo con l’altra metà del cielo, ma ci sarà sempre chi, da una parte o dall’altra, non riuscirà mai ad applicarla. In questi casi non si può parlare di caratteristiche tipiche di un genere piuttosto che di un altro, ma di caratteristiche PERSONALI, che si mostrerebbero comunque, anche se quell’individuo fosse ermafrodita.
    Ci sentiamo. Buona giornata.

    M. Ciao ” gobbaccio”. Nessuno cambia squadra del cuore, io per giunta sento il ” genius loci” di abitare nella via dove esisteva il primo campo dell’Ambrosiana Inter. E’ impossibile non essere interisti se calpesti lo stesso suolo dei Meazza e compagni.
    Se maschi e femmine provassero per il partner la sconfinata passione che si ha verso la propria maglia, questi forum sarebbero inutili, perché nessuno si lascerebbe. Che il segreto dell’amore stia nel…calcio? Bye.

  10. 960
    Giampaolo -

    M, che il “cortocircuito” sia partito dalla questione bambino credo sia una dato di fatto inconfutabile.
    Ma lo ripeto fino all’esasperazione, il “cortocircuito” si vede, te ne accorgi. Quello che sto cercando di far capire è che non si è capito nulla di questo cortocircuito. Ma nessuno se ne è accorto, mi spiego ? Tantomeno io.

    Non c’erano avvisaglie. Capisci M. ?

    Così come il trasferimento. Mai parlato di questa cosa come un problema che potesse portare ad una separazione.

    Riesci a comprendere la situazione ?

    Alla fine della fiera c’era un altro di mezzo. Il figlio era una questione da risolvere.
    Ma è diventato un ALIBI per poter giustificare ben altro.

    Golem, a te cosa posso dire se non quello che ho testè scritto a Golem ?
    C’era una questione da risolvere, quella del figlio. Io ero in difficoltà. Lei sapeva da sempre il mio pensiero. Stavo cercando di accettare il passaggio da compagno a padre. Ma per me era complicatissimo. Perché si trattava di un cambiamento di vita al quale non avevo mai aspirato.
    Le soluzioni a breve erano tre: la mia accettazione della paternità, la sua accettazione della non maternità, la messa in chiaro della situazione per vedere il da farsi.
    La quarta non era contemplata. Lei si è alzata di punto in bianco e ha deciso (con un altro in mezzo da tempo), mentre fino a qualche giorno prima facevamo i brindisi a tavola.

    Chiaro Golem ?

    Ma sei interista Golem ?

    Golem, ma sei interista ?

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