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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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Ciao M.
Io credo che la mia chiusura non è avvenuta nel modo “giusto” secondo i miei canoni. Ma secondo i canoni di chiunque a cui importi qualcosa di una relazione.
Non penso che se la tua compagna domattina si alzasse e ti dicesse di punto in bianco che per lei è finita senza che precedentemente ci siano stati scontri, discussioni, avvisaglie o quant’altro tu lo possa ritenere giusto. Così come credo non lo possa ritenere giusto Golem, Rossana, Valinda ecc. ecc. ecc.
Non credo esistano “canoni del giusto” in situazioni come queste, come in tante altre della vita.
Rossana, perfettamente d’accordo che la perfezione non esiste. Ma il giusto e lo sbagliato si. Esistono.
Ormai, in realtà, non sto più parlando della mia relazione. A volte ci faccio riferimento. Ma cerco di toccare altri punti.
La cosa è andata ormai. Anche per me a questo punto.
Non tornerei mai più con lei per il modo in cui si è comportata.
Nel mio caso, CHIUNQUE DEI DUE, non si fosse più trovato bene con l’altro/a avrebbe dovuto, anche solo per rispetto verso i venti anni insieme, verso chi avevamo intorno, e, soprattutto verso il nostro Amore, parlare chiaro e “sedersi a tavolino” per discutere di ciò che non andava.
Lei ha agito di nascosto, vivendo una relazione parallela, che già di per sé significa tradimento.
Ok, come dice Golem, di tradimenti è pieno il mondo. E succedono come succedono tantissime altre cose nella vita.
Ma dobbiamo avere il coraggio di dire che chi compie determinati gesti, SBAGLIA, senza se e senza ma.
Poi che certi gesti non siano punibili per legge non vuol dire nulla. La legge può cambiare, il buon senso NO
Mi viene da pensare ad un particolare banale che non c’entra niente con questi discorsi:
Le strisce bianche che delimitano i parcheggi.
Se ci sono macchine parcheggiate e, tra due autovetture, sono disponibili due parcheggi. Io mi infilo nel mezzo e non do la possibilità ad un’altra autovettura di parcheggiare.
Nessuno mi farà la multa. Non c’è una legge che mi impedisce di fare una cosa del genere né una che mi punisca.
Ma sto facendo una cosa SBAGLIATA !
Sfido chiunque a dire che non sia sbagliata una cosa del genere.
Magari ho reso l’idea con questo esempio.
>>> ma poteva benissimo restare in me come un dato di fatto, senza UN perchè. Cosa che da quel momento avrei tenuto presente come evenienza possibile, NONOSTANTE A ME APPARISSE ASSURDA.
Quello che, chi più chi meno, si sta dicendo a Giampaolo è esattamente questo: la RELATIVITA’ del proprio MONDO. E l’incredulità con la quale lo stesso Giampa sta osservando degli eventi inattesi ha due possibilità di soluzione, quella proposta da M, di non scendere a nessun compromesso in attesa di incontrare chi ne assecondi completamente filosofia e visione del mondo, entro i recinti che ognuno di noi si costruisce, oppure mettere in discussione la propria visione delle cose ed essere disponibili a modificare quel famoso recinto, prendendo atto dell’aforisma di Lao Tse, per il quale una “trasformazione” non solo è necessaria, ma spesso è auspicabile per la nuova condizione di “maturazione” (intesa come arricchimento esperenziale) che questa porta con sè.
In fondo non si dice niente di nuovo se pensiamo che l’uomo, come ogni altro essere vivente, sopravvive fisicamente, e intellettualmente, SOLO quando si conforma alle nuove condizioni che l’ambiente gli prospetta. Reiterare l’esempio dei dinosauri, che non si sono potuti adattare alle nuove condizioni che si erano venute a creare sulla Terra, dopo i cambiamenti climatici seguiti alla caduta dell’asteroide 60 milioni di anni fa, è banale ma utile.
Il materassino di cui parli tu, M, non è altro che il risultato di queste mie riflessioni, applicate alla mia “way of life”. Spesso ho detto a Giampa di non fare come la mosca che sbatte contro il vetro, perchè da lì “non si passa”, non si va “oltre”. Che cerchi o meno le cause del tracollo che ha subito il suo rapporto, è importante che comprenda che le cose “accadono”, e che il nostro giudizio sul perchè “certe cose che NON dovrebbero accadere succedono”, è del tutto irrilevante rispetto al fatto in sè.
Sentire il proprio “mondo” come l’unico “abitabile” e al centro dell’universo, è un’illusione che spesso paghiamo cara, come constatiamo.
Capire che “l’altro” può avere una visione completamente differente rispetto a quelle cose che NOI RITENIAMO ESSERE “CASSAZIONE”, senza possibiltà di APPELLO, è l’unica via per NON prendersi delle grosse fregature.
Nella vita di coppia gli equilibri che si vengono a creare non hanno una ricetta valida per tutti, l’ho già scritto. E’ solo l’OSSERVAZIONE e l’ASCOLTO dell’altro, senza illusioni romantiche o stereotipiche, che ci “salverà”.
Ciao
Giampaolo, tu parli di rispetto.. Nel parcheggiare entro i limiti bianchi, così come nel non avviare una relazione parallela senza dire al partner con cui si ha una storia seria che ci sono insoddisfazioni verso lui\lei e il rapporto. Ti comprendo e condivido questo, ma appunto è rispetto che non tutti sanno avere verso il prossimo, perché sono prepotenti e vogliono fare il cavolo che gli pare. Non lo chiamerei buon senso..buon senso è non sporgersi troppo da una ringhiera perché si potrebbe finire di sotto.. Tu parli di rispetto, che deriva dalla sensibilità personale di non far del male agli altri se si può evitarlo, e purtroppo molta gente non ce l’ha.
Ciao Golem,
non ho detto a Giampaolo di recintarsi nel suo mondo, aspettando di trovare l’incastro perfetto con un’altra persona. Aspetterebbe in eterno.
Ciò che penso te lo spiego con un paragone: ogni persona è come un elastico. Si può tirare e si può stringere, a seconda del dato reale al quale si deve adattare. Ma sei io tiro l’elastico più del dovuto l’elastico si rompe, ed a questo punto perde la sua natura, e diventa un filo comune agli altri. Viene snaturato. Più l’elastico può essere tirato, più cose può tenere insieme, ma non tutti gli elastici si possono allungare nella stessa maniera. Il suo adattarsi deve essere coerente con la propria natura, e possibilità.
Se io devo allungarmi su cose che mi porterebbero al punto di rottura, io, coerentemente e consapevolmente di ciò che posso o non posso fare, e fin dove la mia natura mi spinge, io scelgo di non rompermi. Alla fine è un po’ come mettere in pratica l’istinto di sopravvivenza.
Io ho capito che cosa intende dire Giampaolo. Ci sono cose che, pur se accadono, sono sbagliate di per sé. Se per esempio tu tifi Milan, e a me non sta bene e trovo giusto ammazzarti, non è che la propria elasticità ci porta a dire che il mio gesto è giusto.
Poi mi spiegherò meglio.
Ora devo andare ciao.
P.s.
Giampa la macchina parcheggiala bene anche sulle strisce bianche, perché se non ti puniscono i vigili, ti puniranno le persone, magari con una riga sulla portiera.
Ciao
Golem, rif. post n. 940/942
Ciao anzitutto
Credo che stiamo andando “fuori binario” con i discorsi
Per ora accantono il discorso sul “giusto e sbagliato”
Golem:
Sono stato bambino e ho conosciuto bambini che la vedevano in maniera diversa da me
Sono stato ragazzo e ho conosciuto ragazzi e ragazze che la vedevano in maniera diversa da me
Sono stato adulto e ho conosciuto persone che la vedevano diversa da me
Sono andato a scuola e ho conosciuto persone che la vedevano diversa da me
Giornalmente vado al lavoro e conosco persone che la vedono diversamente da me
Giornalmente incontro persone che la vedono diversamente da me.
Mi è capitato nella vita di incontrare persone che la vedessero quasi come me
Mi è capitato di avere amici che la vedono come me.
Ho conosciuto donne che non la vedevano come me
Ne ho conosciuto UNA che la vedeva come me !
Golem esistono milioni e milioni di persone che non la vedono come me. E dalle quali puoi aspettarti di tutto.
Ma ce ne sono alcune dalle quali non ti aspetti di tutto.
In particolare UNA sola.
Ci sono rimasto male ! Non me lo aspettavo da lei ! Qualsiasi fossero le ragioni !
E’ semplice ! Non c’è altro !
Per tutti si è in grado di dire “succede”. Per UNA no !
Giampa,
io capisco quello che dici tu. Alla fine hai ben visto che quell’UNA era uguale a tutti gli altri.
Anche a me è successa la stessa cosa. Con tempi diversi, ma la musica non cambia. Sempre quella è.
Anch’io ho delle mie regole personali che uso per darmi una regolata, e che non supererei mai, ma non per tutti è così. Ci sono persone che per galleggiare hanno bisogno di appoggiarsi sulla testa degli altri, e poco importa a LORO se con i loro comportamenti affogano qualcuno, tanto LORO stanno bene.
Non dovrebbe essere così, ma purtroppo così è.
Ci sono i Caino e ci sono gli Abele. Ci sono persone con una rigidissima etica personale, che non la tradirebbero mai, ed altri che se la modellano a proprio piacere.
Non devi accettare ciò che per te è inaccettabile, però, come diceva mia nonna, ognuno è fatto a modo suo e fa quello che vuole. C’è sempre un vantaggio nel fare le cose, anche quando sono sbagliate.
Magari, e sono convinto di sì, la tua ex moglie mentre ti tradiva e ti salutava in quel modo, sicuramente sapeva di fare un qualcosa che usciva dai binari del giusto, in generale, ma la sua volontà ha schiacciato quel principio, ed è andata oltre.
Hai ben visto come non ci si ferma davanti a nulla, davanti agli altri, ma si afferma sempre la volontà dell’individuo! Individuo, non persona, occhio. Sono cose diverse.
Tieni conto, così come me lo ripeto sempre anch’io che ho un carattere particolare, che coesistono due principi opposti:
1. non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te
2. mors tua vita mea
Io, per mia natura, sono più incline al primo principio, ma altri si trovano più in linea con il secondo.
C’è poco da fare, se non evitarli.
Ciao
Ciao. Rispondo prima a Giampaolo.
nessuno si aspetta di essere pugnalato alle spalle da una persona che “dovrebbe” volerti bene, ma nessuno si aspetta, se è appena appena attento a quello che si vede, si legge e si viene a conoscere che questo non possa succedere anche a noi. Credo che tra le tante cose che hai vissuto e sperimentato ci sarà stata pure qualche storia di tradimento “imprevedibile” simile alla tua, dove uno dei due è caduto dal pero nello scoprire che il partner stava tramando, vero? E allora perchè non potrebbe capitare anche a noi?
La tiritera che ho scritto prima, è suppergiù quello che ho imparato vivendo “in questo mondo”, dalla quale sarebbe dovuto emergere il mio giudizio, che spero di aver spiegato. Vale a dire che tendiamo a dare alle “nostre cose” una valenza tanto più “assoluta” quanto siamo convinti che a noi quelle cose ci siano dovute, in ragione del rispettare le regole. E’ come quello che scopre di avere un cancro allo stomaco ma è sempre stato vegetariano. “Ma come: proprio a me?”. Poi si scopre che quando finiva di mangiare lavava il tavolo con la candeggina per quanto era uno “pulito”. Vent’anni di vapori di candeggina gli hanno procurato il cancro all’esofago (storia vera). Lo stesso succede nelle faccende legate alle relazioni umane. Si crede di seguire le regole (e lo si fa, per quelle che abbiamo appreso e fatte nostre) ma un fattore che ci sfugge sta minando il rapporto. E un rapporto che finisce, anche bruscamente, un motivo per finire lo ha avuto. Basta che ce l’abbia uno dei due ovviamente. Non è importante per il “distruttore” che lo sappia l’altro, a questo spetta, se gli va, di scoprirlo.
Tu dici che da tutti ti potevi aspettare la pugnalata ma non da LEI, e perche? E questo che vado dicendo da mesi: l’idealizzazione, che “infiniti addusse lutti agli amanti” porta QUASI SEMPRE A QUESTE CONSEGUENZE. My wife col portoghese, Valinda col poeta, MG col pirata della Bassa, e forse tu con la tua lei. E l’ingiustizia ti appare ancora più infame per quello che si “ritiene” di avere dato” a queste persone. Scommetto che ti sarai detto, e ti avranno confermato, che non LE HAI FATTO MANCARE NIENTE. Ed è sicuramente vero, ma non è quello che forse lei, il portoghese, il poeta e il pirata probabilmente volevano, e sai perchè? Mò ti dico come la penso, e mi aspetto una marea di improperi. Perchè queste persone deluse e maltrattate, NON AMAVANO REALMENTE l’altro, il riluttante o il fuggitivo, ma l’immagine di quello CHE questo>
Golem, anche i dinosauri, così come tutti gli esseri viventi, nel corso della loro storia, della loro evoluzione, si sono modificati per meglio sopravvivere nella loro realtà. Chi doveva mangiare le foglie sugli alberi, aveva il collo lungo, chi doveva mangiare gli altri animali, aveva i denti forti, chi doveva volare aveva le ali, eccetera.
Ma poi cos’è successo?
Ad un certo punto la loro elasticità nell’adattarsi è venuta meno, e si sono estinti…….anche se, in realtà, i discendenti dei dinosauri, ci sono ancora.
Anche la persona più aperta di questo mondo, prima o poi, incontrerà i propri confini mentali, esistenziali.
Non esiste una libertà senza paletti, così come non si può essere tutto e il contrario di tutto.
Anche il camaleonte può cambiare colore in base alla realtà, ma prima o poi anche lui finisce i suoi colori.
Le proprie visioni, modo di pensare, sono per noi stessi cassazione, ed in effetti non svolgono un ruolo differente.
La cassazione serve per dare quella che si chiama CERTEZZA DEL DIRITTO.
Sentite tutte le parti, il giudice arriva ad una decisione, arriva alla sentenza.
Potrà essere giusta, potrà essere sbagliata, ma intanto segna UNA strada e quella è.
La stessa cosa facciamo noi. Davanti a tutti i modi possibili ed immaginabili di essere e pensare, ad un certo punto arriva la nostra sentenza: essere in un certo modo.
Le spese processuali da pagare ci sono sempre, indipendentemente dal tipo di decisione, ma questo basta saperlo.
Ciao
Ciao Angy
Sarà anche questione di rispetto ma è comunque SBAGLIATO.
Parcheggiando in modo scorretto è vero che non rispetto gli altri ma SBAGLIO a prescindere dal rispetto.
Adesso non insisto sul fatto che può essere chiamato buon senso o no.
Così come la relazione parallela. E’ SBAGLIATA comunque perché un rapporto, in particolare un matrimonio, presuppone la fedeltà di coppia. Chi la infrange SBAGLIA a prescindere.
Mi spiego Angy ?
M. l’esempio dell’elastico calza a pennello a mio parere.
Comunque la macchina la parcheggio bene. Il problema è che trovo spesso gli altri che non lo fanno.
Magari faccio altri SBAGLI. Come quello di non allacciare sempre le cinture di sicurezza. Ma comunque faccio sempre in modo di non danneggiare gli altri.
>>> rappresentava nel loro immaginario favolistico come dovrebbe essere l’uomo dei sogni o la donna ideale. Questo è un onere troppo GROSSO da sopportare, per chiunque venga mitizzato, o semplicemente preso per quello CHE NON E’. A meno che la storia non sia durata un’estate, e finisca così nel catalogo dei “bei” ricordi a cui attingere quando le cose vanno male nella relazione quotidiana.
Tu continui a ripetere che lei ha sbagliato, IN OGNI caso, e vabbuono, ma continui a non chiederti che cosa in fondo ha smesso di piacerle di te, in cosa tu possa non averla EVENTUALMENTE accontentata. E se la questione figlio, o trasferimento, non la consideri come qualcosa di fondamentale per una persona, forse è meglio se ci ripensi, perchè sono entrambi il riconoscimento di “un’identità”, reale questa volta.
Giampa, io mi sono affezionato a te e alla tua storia, ma non mi sento di consolarti con una pacca sulla spalla dicendoti semplicemente che hai ragione, anche se posso percepire il tuo disagio nel trovarti di fronte ad un evento “impossibile” per i tuoi principi, e la sofferenza che ne deriva. Sono convinto, in maniera granitica anch’io in questo caso, che se non “secolarizzi” l’immagine femminile, riportandola a livelli più terreni, non uscirai MAI da questa vicenda, nè potrai avere altre storie equilibrate. Ma permettimi di dirti che devi farlo anche con l’immagine che tu hai di te stesso.
Una donna o un uomo, vuole essere accettato e amato per quello che è, e non (E LO RIPETOOOO!!) per quello che rappresenta per NOI e per il NOSTRO PRESTIGIO sentimentale. (non so se sono riuscito a spiegarmi bene) Insomma, a volte crediamo di amare l’altro (in buona fede) ma questo “amore” in realtà ci serve solo per amare…noi stessi. E questo non è buono.
Ciao M, e se fossi milanista faresti bene a uccidermi visto che tifo Inter.
Certo che tutti abbiamo un limite di elasticità, ma vale per me come per la donna che mi sta accanto, non è vero? Se si sta facendo questo scavo nella storia di Giampa, e perchè non ci sono dubbi che per motivi che ci sfuggono (ma come ho detto pagheri per conoscere, se non rientreranno in un altro dei Misteri di Fatima) quella donna si è rotta le palle di quella vita, per qualche ragione che sfugge prima di tutto al Giampa. Ed è questo che preoccupa, per cui io mi sono chiesto: “ma il non aver capito niente di quello che stava accadendo, da cosa è dipeso? Chi ha sposato Giampa, quella donna o una che immaginava di vedere in lei?”
Finite le bat