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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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M.,
“un confronto tra me e te non è mai iniziato perché ti sei sfilata subito.” – a me non sembra di essermi “sfilata SUBITO”, pur essendo stata tentata più volte di farlo prima di quella definitiva. svolta che è giunta quando tu stesso hai constatato che SIAMO diversi.
a me non è venuta meno la stima che ho per te come persona (pur essendomi abbastanza scaduto il tuo modo d’interagire con Maria Grazia), nè reputo negativo che tu abbia idee più chiare delle mie e maggior capacità di esprimerle in sintesi.
questo premesso, scrivo qui innanzitutto per distrarmi da problemi ben più gravi di quelli che in media ciascuno può avere e nell’intento di dare supporto, quando mi è possibile, a chi lo cerca.
sono MOLTO meno interessata a diatribe che mettono in opposizione maschi e femmine, principi e realtà. con tutto rispetto e stima, non ho nessun intento di intavolare un nuovo argomento, essenzialmente per darti modo di esprimere la tua superiorità. te la riconosco a priori, serenissimamente, pur continuando in tema aborto a pensarla a modo mio.
buon pomeriggio!
“Lo stesso fraintendimento non lo riscontro in Maria Grazia (mi dispiace nominarla ancora ma spero sia l’ultima e non posso fare a meno di farlo in questo caso) poiché in lei vedo soltanto malafede, soprattutto nei miei confronti.”
Giampaolo
non ho motivi per essere in malafede nei tuoi confronti ! e se tu ci riflettessi un attimo, converresti con me che non può che essere così ! sarei in malafede PERCHE’ ? perchè le mie idee sono in contrasto con le tue ? dai giampà siamo seri ! siamo entrambi persone adulte e non siamo in un asilo. io non ti darò mai ragione sul fatto che le donne siano del tutto incoerenti mentre gli uomini sono del tutto lineari, PERCHE’ NELLA REALTA’ DEI FATTI NON E’ COSI’ ! che poi le donne siano in grado di ammettere le loro incoerenze, mentre gli uomini non le ammettono, questo è un altro discorso ! ma io francamente nella mia vita la coerenza l’ ho riscontrata più nelle donne che negli uomini. che cosa dovrei fare? negarlo per darti ragione a tutti i costi e dimostrarti che non sono in malafede ????
ci sono anche tantissimi uomini ( e non solo tantissime donne ) che ti piantano da un momento all’ altro senza apparente motivo, che il giorno prima fanno gli innamorati e il giorno dopo spariscono senza una spiegazione, che dicono di cercare la brava ragazza e l’ amore vero, ma poi si scopano tutto quello che si muove. come ci sono d’ altra parte gli uomini che dichiarano di voler vivere solo rapporti liberi, ma poi ti fanno le menate se tu come donna fai altrettanto.
io dagli uomini ho avuto certe bastonate che forse nessuno qui si può immaginare. e a un certo punto ti rompi i co...... e dici “BASTA”! e diventi un pò stronza anche tu, perchè E’ L’ UNICO MODO PER SOPRAVVIVERE ! Forse giampaolo gli uomini di oggi devono cominciare a considerare il fatto che noi donne di oggi siamo soprattutto UN LORO PRODOTTO.
Il discorso del “si che vuol dire no” è pratica comune anche tra molti uomini, anzi forse quasi tutti. e sono quei “si” che si dicono a qualcuno per non ferire l’ altra persona, ma chi è attento sa distinguere un si detto per gentilezza, da un si detto per reale convinzione !
viviamo in una società in cui non sempre ce la sentiamo di dire le cose come stanno, giampaolo. sono quelle piccole “bugie bianche” che ogni giorno ci permettono di “sopravvivere”, ma di certo sta anche alla nostra accortezza imparare a riconoscere i “gioielli autentici” dalle paccate. non possiamo aspettarci che gli altri siano sempre BRUTALMENTE SINCERI.
Giampaolo
credimi che non sono la sola a dire che gli uomini di oggi sono difficili, confusi, contorti, senza palle, incapaci di prendere delle decisioni determinanti e di emanciparsi dalla famiglia di origine. in tutte le donne che incontro sento fare le mie stesse lamentele, quindi anch’ io ti potrei dire che forse in tutto questo un fondo di verità c’è, non ti pare ? e anche qui non si tratta di DARE UN GIUDIZIO, ma di considerare i fatti. e i fatti sono che è quasi impossibile coltivare un rapporto d’ amore a lunga durata e su basi solide, con tali presupposti. e d’ altra parte non capisco nemmeno quegli uomini che vanno lamentandosi della mancanza di serietà e di castità nelle donne di oggi – QUESTE TERRIBILI MERETRICI DAL PASSATO OSCURO – se l’ unica cosa che vanno cercando è qualche fugace sco.... !
mah !… la FAMOSA COERENZA MASCHILE ( che io non capirò mai ).
MG,
“non si lasciano scuotere dalla vena istrionica di una donna che scrive commenti un pò pungenti e sopra le righe ! Ma mantengono invece uno stile di risposta educato e un elegante distacco.”
Quindi tu sei la piccola principessa istrionica dalle cui dita escono fiori, mentre chi ti risponde in linea non è un uomo.
Insomma, in buona sostanza, vuoi che l’arte dell’insulto sia lasciata solo a te.
Quindi sei diplomata. O tu hai frequentato le superiori in una capanna del Burundi, oppure hai studiato poco e male, ed infatti questi sono i risultati, grammaticali (a proposito…un po’ si scrive con l’apostrofo e non con l’accento, mentre qual è si scrive senza apostrofo. Sai com’è…sono arrogante) e capacità di creare ragionamenti che vadano AL DI LÀ del misogino e maschilista.
Volevi studiare, ma non l’hai fatto perché il papà non ti pagava gli studi. Hai fatto malissimo a sottostare a questa cosa!!! Invece avresti dovuto seguire la tua aspirazione universitaria, se davvero c’era ed era forte.
Io, come centinaia di migliaia di altri studenti universitari, pur di non rinunciare agli studi, se li sono pagati loro, lavorando e facendo lavori molto umili.
Avresti dovuto fare la stessa identica cosa, oppure iniziarla adesso.
E non dar retta alla tua spalla Rossana, perché la cultura serve, sempre. Ha un valore in sé.
Torna sui libri.
Hop hop ciaoooooo
Maria Grazia sei in malafede perché dici falsità sul mio conto. Non per le tue idee.
Come sul fatto della questione “virilità” di Golem. Senza neanche porti il problema che poteva esserci solo un equivoco di base. Con Golem ci siamo chiariti immediatamente perché era evidente l’equivoco. Con te ho visto solo malafede.
Così come nella questione delle mail e della telefonata.
M.
per frequentare l’ università mi sarei dovuta trasferire in un altro appartamento ( o addirittura in un’ altra città ) perchè i miei mi avrebbero dato il tormento e non mi avrebbero lasciato studiare in pace . tu non li conosci, non sai come fossero all’ epoca, ma credimi sulla parola se ti dico che è così. mi avrebbero continuamente tediato con la storia che C’ ERANO ( SPERO DI AVERLO SCRITTO GIUSTO ! ) tanti giovani della mia età che già lavoravano e portavano i soldi a casa. d’ altronde i miei erano bravissime persone, ma quando avevano otto anni i loro genitori già li mandavano a lavorare nei campi e nei negozi dei commercianti del loro paese, quindi come avrebbero potuto comprendere la necessità di una donna di 20 anni di continuare a formarsi con lo studio ? per loro era solo tempo perso e bisognava pensare alle cose pratiche. fine della questione. e io per riuscire a frequentare l’ università avrei dovuto stravolgere completamente la mia vita ( uscire di casa, trovare i soldi per pagarmi un affitto, condividere una stanza con altre persone, fare magari dei lavori contrari alla mia etica e alla mia morale, come fanno molte studentesse che non hanno il sostegno della famiglia. perchè fidati che E’ COSI’ ! facendo la cameriera o pulendo le scale non ti paghi l’ affitto e l’ università ! ). francamente, non me la sono sentita. io sarei stata ben disposta a pagarmi gli studi con i miei soldi, ma avrei comunque dovuto continuare a vivere sotto lo stesso tetto con i miei genitori. e loro non accettavano che i figli facessero liberamente le loro scelte. io – se ancora non lo hai capito – sono cresciuta in una famiglia vecchio stampo, dove quello che mio padre decideva ERA LEGGE. e questo valeva anche per me. solo quando a 24 anni me ne sono andata via di casa ( per via delle loro assurde imposizioni ) ho respirato un pò. e anche se nel posto in cui mi ero trasferita ( un piccolo paesino di mare ) tutti mi ritenevano una poco di buono solo perchè vivevo da sola e portavo le minigonne, io finalmente RESPIRAVO non avendo più la famiglia addosso che monitorava tutte le mie scelte, e tanto mi bastava. ma certo per proseguire gli studi sarei dovuta rimanere nella mia…
Rossana,
“a me non è venuta meno la stima che ho per te come persona (pur essendomi abbastanza scaduto il tuo modo d’interagire con Maria Grazia)”
Perché invece MG interagisce con un dolce stil novo, vero? È graziosa così come suggerisce il suo nome.
Tu la spalleggi, dopo esservi scornate a più non posso, solo perché la pensa come te, e cioè l’opposto di me.
Hai e avete bisogno di spalle per appoggiare i vostri pensieri, tant’è che alle domande che ti ho fatto prima non hai risposto. Forse aspetti suggerimenti.
Anche Golem la pensa in maniera diversa da me, eppure il confronto si è svolto in maniera normale.
E non saltiamo fuori con la storia che attacco le donne per partito preso perché, ancora una volta, siete fuori strada. È la solita paraculata.
A me non interessa cercare opinioni uguali alle mie, altrimenti un confronto neanche si aprirebbe, perché se si è tutti d’accordo di cosa si può parlare?
A me non piace quando una o uno dice cose non vere rispetto a ciò che scrivo e le definisce stronzate.
Perché il corto circuito è partito quando quella poco mariana e poco graziosa di Maria Grazia ha definito i miei discorsi vuoti, e stronzate, infatti poi si era anche scusata.
Io gente così, indipendentemente se ha il pene o la vagina, non la sopporto, e non dedico a loro l’indifferenza, perché a volte l’indifferenza è un atto nobile. Nobiltà che questa gente non deve avere.
MG suona la campanella quando offende? Bene, io rispondo al richiamo di questa femminella.
E me ne frego se il mio modo di esprimermi con lei non è di vostro gradimento, neanche io gradisco i suoi parti anali, eppure…
Fai finta di non ricordare quando ti avevo fatto i complimenti per la forza che avevi avuto quando, con un figlio a carico, avevi deciso di aprire una nuova via alla tua vita, fai finta di non ricordare quando mi avevi riconosciuto la sensibilità nel riconoscere le tue difficoltà e la tua capacità nel cercare di affrontarle.
Lì ti andavo bene. Troppo comodo così. E troppo falso.
Non mi piacciono le persone che non dicono le cose in modo chiaro e tondo per non scomodare nessuno.
È una ipocrisia anche questa.
Non voglio la tua stima, né la tua considerazione, né i tuoi complimenti, né i finti auguri che mi facevi.
Tema aborto chiuso.
Vediamo un po’ quale argomento a te gradito si aprirà.
… città. come ha detto giustamente rossana, per coltivare la propria cultura e la propria formazione, ci devono anche essere circostanze a noi favorevoli per questo scopo. e nel mio caso ( come in quello di rossana ) tali presupposti non c’erano.
in ogni caso M. penso sia importante non solo avere una buona cultura, ma anche avere sensibilità, intelligenza, buona educazione ed apertura mentale, oltre che tolleranza verso le idee altrui. e i tuoi ultimi commenti rivolti a me e a rossana mostrano una totale carenza di queste qualità da parte tua.
tranquillo che in quanto a “insulti” e commenti offensivi tu non sei stato da meno, e io ti ho solo risposto SULLO STESSO TONO. come faccio tutte le volte che qualcuno mi taccia di aggressività.
non mi soffermo sulle osservazioni che fai circa la mia grammatica, perchè sono semplicemente assurde ( chiunque può notare che il mio modo di scrivere è pulito, corretto e scorrevole ), e sono solo un appiglio bello e buono per cercare di attaccarmi su qualcosa, visto che su tutto il resto hai fallito miseramente. ho infatti smentito egregiamente le tue supposizioni su un mio presunto “femminismo di comodo”, e l’ ho fatto con VALIDE ARGOMENTAZIONI. a te la cosa non va giù e ora cerchi di sminuirmi. tipico delle persone magari colte, MA INTELLETTUALMENTE E UMANAMENTE DISONESTE.
Saluti.
Maria Grazia,
MAI affermato che la cultura non serve. ho detto soltanto che è un lusso di pochi, fino a una decina d’anni fa appannaggio specialmente di maschi, che non hanno dovuto negli anni importanti per la loro formazione occuparsi di cucina, pavimenti, pannolini e quant’altro…
se la cultura serve loro essenzialmente per sottolineare banali errori grammaticali negli scritti di chi non apprezzano o non comprendono, lascia pure che si divertano e non farci caso più di tanto. le cose importanti sono ben altre!
buon pomeriggio!
MG,
ho dimenticato questo
Personalità Istrionica (Cluster B)
Le persone con un disturbo di personalità istrionica cerca sistematicamente l’attenzione altrui, risultano drammatici nell’espressione dei sentimenti ed eccessivamente emotivi e sono eccessivamente preoccupati per di come appaiono agli altri.Le loro modalità interpersonali vivaci ed espressive induco facilmente le altre persone a coinvolgersi emotivamente con questi soggetti ma i rapporti sono spesso superficiali e transitori. La loro espressione emotiva risulta spesso esagerata, infantile e indirizzata ad evocare compassione o attenzione (spesso erotica o sessuale) da parte degli altri.
I soggetti con una personalità istrionica sono proni a condotte sessualmente provocatorie o a sessualizzare interazioni non sessuali. Ad ogni modo, essi non desiderano realmente una relazione sessuale; piuttosto, il loro comportamento seduttivo esprime un intenso desiderio di essere dipendenti e protetti. Alcune persone con una personalità istrionica sono ipocondriache ed esagerano i problemi fisici per ottenere l’attenzione altrui.
Fonte: http://www.apc.it/disturbi-psicologici/personalita-istrionica-cluster-b
Il trattamento cognitivo-comportamentale
Nell’ambito della terapia cognitivo-comportamentale sono stati realizzati diversi programmi di trattamento per i disturbi di personalità. I trattamenti seguenti hanno già mostrato alcune prove di efficacia nella cura del disturbo istrionico di personalità.
La terapia cognitiva per i disturbi di personalità di Beck e Freeman è un trattamento cognitivo-comportamentale che si focalizza sul riconoscimento e sulla messa in discussione delle credenze disfunzionali su di sé, sugli altri e sul mondo. Queste credenze sarebbero generate da distorsioni della realtà (distorsioni cognitive) e costituirebbero gli schemi cognitivi (strutture cognitive di base che permettono di organizzare l’esperienza ed il comportamento).
http://www.terzocentro.it/cosa_curiamo/disturbi_di_personalita/istrionico.asp
Hai bisogno di un aiuto serio e duraturo.
Ciao istrionica