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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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Maria Grazia,
come te, provengo da una famiglia che in Cina qualche decennio fa sarebbe stata definita di basso rango. mi erano stati promessi studi “superiori” (all’epoca più o meno la maturità), che poi sono svaniti per sopravvenute ulteriori difficoltà economiche familiari (a volte ancora me li sogno)…
ho iniziato a lavorare a 17 anni ma già con il matrimonio, a 22, ho dovuto accantonare quanto stavo portando avanti di sera per migliorare non tanto la cultura quanto la formazione professionale (le due cose non coincidono). mi sembrava più utile seguire e sostenere mio marito, nell’intento di costruire un futuro per il nostro rapporto.
con la nascita di un figlio, assumendomene da sola l’intera responsabilità, sono stata massacrata di lavoro, in casa e fuori. altro che pensare alla cultura! mi sono ridotta ad avere all’interno della mia mente “terra bruciata”, ad essere alienata da me stessa al punto di sentirmi parte delle “anime morte” di Gogol.
per decenni sono riuscita a concedere al mio vuoto mentale soltanto qualche libro d’evasione e qualche film in tv, SE in prima serata. finalmente, dopo più di dieci anni da quando ho lasciato il lavoro, nel mio panorama mentale interiore sta ricrescendo quache consapevole “filo d’erba”.
tutto questo per confermarti, fatti alla mano, che la cultura è un lusso per pochi, a cui gli uomini (fino a ieri meno impegnati a condividere le QUOTIDIANE mansioni delle donne e delle madri) hanno da sempre avuto più facilità d’accesso delle donne.
inoltre, scoprendo il piacere di leggere saggi e non solo romanzi d’autore, mi sembra anche di poter affermare che la cultura non è poi così necessaria. si corre il rischio di perdersi fra idee controverse e affermazioni categoriche contrastanti. sono convinta che non ho avuto affatto bisogno di tutto questo per orientare la mia esistenza “ignorante”. l’essenziale s’impara all’ASILO: tutto il resto è gioco mentale, specchietto da far brillare quando si…
MG,
M.
Non ti offendere…. ma a giudicare dal comportamento che osservo negli uomini propensi a trovarsi delle amanti, mi viene da risponderti solo una cosa:
” MA VA A CAGHER ” !!!
Sì, ma in testa a te però. Non ti offendere, eh.
Sei a favore dell’aborto, però partorisci tantissimo.
Fai parti anali, perché scrivi cagate, ma sempre parti sono, e mai un aborto, mai una cagata non arrivata a termine.
C’è una cosa che hai scritto, e che è corretta: fluidificazione delle idee.
Vero!!!
Sono come l’acqua, senza forma. L’acqua arriva, passa e va, non si ferma. Così sono le tue idee. Lasciano il tempo che trovano.
Anche le minime regole grammaticali le hai fluidificate: aldilà non esiste. Esiste l’Aldilà e al di là. Cose diverse.
Non ti offendere eh, ma te ghè ciapà la vaca per i bal.
O se preferisci i napoletani: beata a te che si scem e nunn o saje.
Vado a chiamare i parenti di Bin Laden così te li faccio conoscere.
Ciao mon amour
Passo e chiudo.
Hop hop cavallin
… desidera supportare in termini autorevoli il proprio pensiero.
la cultura è un lusso di pochi, a cui gli uomini (fino a ieri meno impegnati nelle mansioni QUOTIDIANE delle donne e delle madri) hanno avuto più facilmente accesso. se poi si desidera andare all’osso con se stessi, ci si trova spesso a dover destrutturare concetti inculcati da piccini oppure radicati in noi da insegnanti particolarmente capaci di trasmettere i LORO punti di vista, avallati dalla cultura del momento. lavoro lungo e faticoso, dagli esiti incerti (di recente ho letto TUTTO il Vecchio Testamento e ne sono uscita più confusa di prima!). va meglio con “L’inchiesta su Maria” di Corrado Augias e Marco Vannini, che mi sto gustando e che consiglio a chi è interessato ad approfondire temi religiosi.
alla fin fine, secondo me, quello che più conta è l’intelligenza e l’onestà intellettuale, nei confronti di se stessi e del prossimo. per quanto mi riguarda sui contenuti vai benissimo come sei: chi ti vuole capire, lo può fare, almeno negli aspetti più fondanti; chi ti osteggia a priori, in quanto donna, non cesserebbe di farlo nemmeno se tu esprimessi in versi danteschi tesi a livello di Einstein!
tornando alle gravidanze indesiderate, ti sembra possibile che donne, tanto impreparate e superficiali da non essere in grado di tener conto dei possibili risultati di amplessi non protetti, si trasformino magicamente, in soli nove mesi, in madri attente e consapevoli, capaci di crescere in modo equilibrato e armonioso un figlio, in presenza o meno di un altrettanto maturo e responsabile partner?
in tema di scelta dei profilattici come metodo semplice, a portata di tutti anche per rapporti saltuari imprevisti, sottolineo che NON è potenzialemte libero chi si fa condizionare in tutto e per tutto dai dettami di una religione che li proibisce. e che sono proprio queste, di solito, le persone che avrebbero più bisogno di essere protette da eventi che possono non solo cambiare ma anche sconvolgere una vita.
un abbraccio.
PS: nemmeno io apro di solito i tuoi link a video ma anche in questo hai ragione: come in un libro, con le proprie scelte istintive ognuno rafforza quello che già sa oppure acquisisce qualche nuova sfumatura in lui già latente. quello che mediamente sembra non essere utile a un nick, nel virtuale può esserlo per tanti altri utenti del forum…
Rossana,
un confronto tra me e te non è mai iniziato perché ti sei sfilata subito.
Mi accusi si essere assolutista, ma poi parli di mulini a vento. Perché il mulino a vento dovrei essere io e non tu? Perché dovrei essere io, e non tu, ad avere granitiche convinzioni?
Per caso i miei pensieri hanno spostato di una virgola la tua posizione in merito? Non credo, e quindi sono solo io il granitico? Io ho tutto il diritto di ritenere che la vita inizi dal concepimento, e non lo credo solo io, ma anche molte altre persone, anche medici, ed anche non religiosi, ed è logico e consequenziale che cosa rappresenti per me l’aborto. Non vedo perché la tua opinione debba essere LA verità, e non vedo perché io debba assorbire modi di pensare che non hanno nulla a che fare con me.
A te ti andavo bene quando dicevo cose in linea con il tuo sentire (M. tanti complimenti per la lucidità con la quale ti esprimi, tanti complimenti perché non prevarichi, tanti complimenti, tanti complimenti), poi, magicamente, quando non ho più avuto idee in linea alle tue, il cambio di atteggiamento. Maschilista, Dio, assolutista, mulino a vento, violento.
Sono cose infantili queste.
Al di là di condividere o meno alcune tue posizioni, prima di questo “incidente” mi piaceva seguirti ed avere una opinione da parte di una persona che ha più anni di me, e quindi anche, credevo, una saggezza maggiore.
Così non è e mi hai “deluso”, virtualmente parlando, e non perché hai una opinione diversa dalla mia, ma per come mi hai dipinto (scarsa pittrice, tra l’altro).
Ho le mie idee e le seguo, così come tu hai le tue e le segui.
A me non interesse sagomare ciò che penso su quello che pensano gli altri, tanto per beccarmi i complimenti o appoggi.
Allora, facciamo così, il discorso aborto lo chiudiamo.
Apri tu un altro discorso.
Quello che vuoi.
Ciao Golem
Assolutamente non ho visto nessuna “latente gaiezza” in te facendo quelle considerazioni. Mi sono “meravigliato”, e continuo a farlo nel vederti difendere con estrema convinzione, molte sfaccettature dell’universo femminile che io e tantissimi uomini riteniamo quantomeno molto “particolari”.
Quello che vorrei invece farti capire che tante considerazioni che faccio, quasi sempre non sono frutto solo del mio pensiero. Ma sono pensieri che ho riscontrato in moltissimi uomini.
Quindi non è assolutamente vero che ciò che ritengo giusto o sbagliato possa esserlo per tutti. Ma esiste il giusto ed esiste lo sbagliato. E noi, tutti, dobbiamo essere in grado di poterlo stabilire. Almeno quando non sono consentiti punti di vista.
Sai Golem, nonostante ciò che possa apparire qui in forum, sono sempre stato una persona “alternativa”. Ho spesso avuto pensieri e compiuto azioni piuttosto discordanti con quelli compiuti dalla massa. E mi venivano fatti notare. Nella maggior parte dei casi non ho mai avuto problemi ad ammettere che il mio modo di fare, o di essere, poteva essere ritenuto “anomalo”. Cioè fuori dal pensiero comune.
E per farlo non avevo bisogno di verificare che in tutto il mondo esistessero altre persone che la pensavano come me per determinate questioni.
Vedi Golem, nella mia città si vive in maniera un po’ particolare, approssimativa, di corsa. Si fanno cose che a me non piacciono. Ecco vedi, in rapporto a quasi tutti gli abitanti della mia città sono uno fuori dai canoni perché non mi rispecchio negli atteggiamenti e nei modi di vivere della maggior parte della gente che ci abita.
Ma se mi sposto ad esempio a 300 km a nord, quelli “fuori norma” sarebbero considerati gli abitanti della mia città.
Mi spiego Golem ?
Ecco perché consideravo il tuo comportamento sulla questione donne piuttosto anomalo. E non perché lo ritenessi io. Ma perché nella mia vita non mi era mai capitato di incontrare un uomo che la pensasse come te. E considerando che…
….nella mia vita ne ho incontrati a iosa di uomini con cui, per qualsiasi motivo, si è andati a sbattere su quel problema, ritengo che tu faccia parte di quella piccola percentuale che la pensa a quel modo.
Ma non ho detto che sia giusto o sbagliato.
Sulle righe di questo forum ho sempre cantato la stessa canzone. E riguardo le donne ho sempre battuto su alcuni tasti. In particolare sulle loro “stranezze” e “complicazioni caratteriali”. Ma non sono il solo a pensarla in questo modo. Centinaia e centinaia di uomini la pensano alla stessa maniera. E spesso sono proprio loro, le donne, ad ammetterlo.
Quindi a me pare strano come tu riesca ad immedesimarti nel loro modo di pensare e di essere, tanto da riuscire a giustificare i loro atteggiamenti. Fondamentalmente ti invidio per questo.
Sai quante volte ho sentito donne dire questa frase: “per noi un si spesso vuol dire no”.
Mi rendo conto che, a volte, con la massima concentrazione, si può anche riuscire ad interpretare quando un si di una donna potrebbe essere un no. Ma credimi Golem, fare questa cosa quotidianamente diventa uno stress pazzesco. Il loro famoso “mi devi capire” a mio parere ti rende la vita difficile.
Essendo io, come la maggior parte degli uomini, semplice e lineare (per stessa ammissione di tantissime donne) mi rendo conto che è davvero complicato allinearsi a simili comportamenti di base.
Faccio molta fatica a capire te in questo senso. Ma beato te a questo punto ! Per me, e per moltissimi uomini come me, queste sono imprese titaniche !
Comunque sono contento che abbiamo chiarito la questione. E l’eventuale “fraintendimento” che ritengo tra me e te. Lo stesso fraintendimento non lo riscontro in Maria Grazia (mi dispiace nominarla ancora ma spero sia l’ultima e non posso fare a meno di farlo in questo caso) poiché in lei vedo soltanto malafede, soprattutto nei miei confronti.
rossana
mi unisco umanamente al disagio che racconti di aver vissuto, anche perchè – dati i miei trascorsi – lo comprendo benissimo. all’ età di 19 anni, dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore, avrei voluto proseguire gli studi iscrivendomi all’ università ( avendo anche una certa attitudine allo studio e all’ apprendimento ) ma in famiglia non mi è stato permesso, malgrado all’ epoca la nostra situazione economica fosse abbastanza florida ( non avevamo alcun debito e mio padre guadagnava bene ). i miei ( nella loro ingenuità e non conoscenza del mondo odierno ) erano convinti che così facendo avrei trovato subito un buon lavoro, e dopo di questo un buon marito. per loro non era fondamentale che una donna eccellesse in campo culturale e professionale, ma che provvedesse in fretta a trovare qualcuno che si occupasse di lei. mentalità tipica dell’ ambiente bigotto, cattolico e piccolo borghese in cui sono stata allevata. alla fine mi sono ritrovata a fare lavori umili, pesanti e sottopagati, che non centravano nulla con quello per cui avevo studiato, e che oltre che assorbire tutto il mio tempo non mi hanno consentito di gettare le basi per un futuro solido. e, naturalmente, non ho trovato alcun marito o compagno affidabile ! anche perchè i miei non sapevano che oggi nessuno si sposa prima dei 30 anni e i maschi pensano prima di tutto a divertirsi !
La cultura universitaria che mi è stata negata ho cercato comunque di coltivarmela in altri modi, con studi e letture da autodidatta. e questo, unito alla vasta esperienza di VITA PRATICA che ho accumulato, francamente mi fa sentire molto più preparata di tanta gente effettivamente laureata, che usa la sua “cultura” per ergersi al di sopra degli altri e che ha la stessa spocchiosità di M., quando ad esempio cerca miseramente di colpirmi sui miei piccoli errori grammaticali. Per noi donne le cose sono sempre state ( e forse sempre saranno ) più difficili, non c’è niente da fare ! e chi non lo riconosce è perchè ha il paraocchi o non è intellettualmente onesto.
M.
invece di scrivere tante idiozie ( il tuo post 902 è davvero incommentabile per la sua pochezza ) ti invito a seguire la linea di principio illustrata da golem, e secondo la quale gli uomini REALMENTE FORTI E STRUTTURATI, E SICURI DEI LORO MEZZI, non si lasciano scuotere dalla vena istrionica di una donna che scrive commenti un pò pungenti e sopra le righe ! Ma mantengono invece uno stile di risposta educato e un elegante distacco.
dimostra, PER UNA VOLTA, di essere un UOMO, e non un solo un maschio.
buona giornata.
Se il punto di partenza di ciò che penso è che la vita inizia dal concepimento, come si fa, mantenendo coerenza di pensiero, arrivare a dire che l’aborto non corrisponde alla soppressione di una vita, tenendo conto che non esistono prove certe e scientifiche che attestano con precisione il momento preciso in cui un feto acquista la vita? Anzi, con sempre nuovi studi e sempre nuove tecnologia si riesce a dimostrare di che cosa è capace un feto. Per arrivare a dire che l’aborto non è un omicidio, bisognerebbe attestare con CERTEZZA quando arriva la vita, il momento preciso,e che quella cosa che sta nel ventre di sua madre, è appunto una cosa, inanimata ed incapace di animarsi, priva di vita. Una scarpa è una cosa, una scarpa è priva di vita, ed una scarpa rimarrà sempre una scarpa. Un feto no. Il feto tende alla nascita, alla vita, cresce e si costruisce per quello. Come fa una cosa non viva tendere alla vita?
Golem, non l’ho mai fatto, ma vorrei esprimere un mio pensiero circa la famosa “questione” che riguarda la tua lei nei confronti del “bastardo portoghese”
Ti ci sei “arrovellato” il fegato nel cercare di capire come mai una persona tanto in gamba ed intelligente come lei, possa essersi persa dietro un individuo simile.
Eppure non c’è niente di strano Golem. Spesso le donne sono così. “Perdono la testa” per chiunque. Sia esso un delinquente, un poco di buono o uno che sfacciatamente le prende in giro e gioca con loro.
Ho conosciuto tre mie amiche che hanno avuto un comportamento simile a quello di tua moglie. Persone in gamba, di una certa cultura. Intelligenti e soprattutto “sveglie”.
Ma non cambia la musica ! Si sono tutte e tre “perse” dietro ad individui senza arte né parte, senza capo né coda. Che le hanno usate, svilite e quant’altro. Ma loro nulla. A testa dritta. Fin quando sono state “mollate” da questi individui.
E’ caratteristica tipica femminile. Ci puoi studiare quanto vuoi. Ma loro sono così. Credo sia un po’ la loro natura. Ho visto anche uomini perdersi dietro donne che potrebbero essere paragonate al portoghese al femminile. Ma bene o male li ho visti rinsavire. E, come al solito, c’era sempre un fine sessuale. Da parte degli uomini ovviamente.