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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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golem
anch’ io ho sempre pensato che avere avuto svariati partners nella vita, equivale a NON AVERNE AVUTO NESSUNO, se nessuna di queste persone ti ha lasciato nulla di profondo. questo discorso vale sia per gli uomini che per le donne. e ora tu sembri confermare quello che ho sempre immaginato. credo che le persone dedite al sesso compulsivo, o che tendono a cambiare frequentemente partner senza mai ADDENTRARSI DAVVERO in una conoscenza, soffrano di un qualche blocco psicologico, o probabilmente patiscono le conseguenze di traumi passati e non risolti. Le storie nascono come avventure, ma non ha senso interromperle se poi evolvono naturalmente in qualcosa di diverso e di bello. opinione personale.
grazie per avermi definito “Regina delle Amazzoni”, ma in realtà sono solo una simpatica monella tendenzialmente innocua, e che scorazza libera per i prati a piedi nudi.
ciao 🙂
Alfonso
tu continui a battere sullo stesso chiodo ripetendo le stesse cose trite e ritrite, a cui ho già dato ampiamente la mia risposta. ecco perchè ho ritenuto inutile replicare anche al tuo ultimo commento. Non mi da fastidio leggere le cose come stanno, mi da fastidio leggere le fesserie ! è diverso. E comunque qui continua a sfuggirvi un concetto fondamentale: UNA DONNA NON E’COSTRETTA A DIVENTARE MADRE. quindi una donna che – ACCIDENTALMENTE E SENZA VOLERLO – rimane ingravidata, ha tutto il diritto di non portare avanti quella gravidanza se quel figlio non è desiderato !
credo che tu ed M. dovreste entrare ( SE NON LO AVETE GIA’ FATTO ) nel “movimento socio-politico” capitanato da questo signore 😀
https://www.youtube.com/watch?v=ocQwej2tEUQ
Ok Giampaolo, sono stato io che ho paventato la possibililtà che con quelle considerazioni potessi vedere in quella mia (per te) anomalia una “latente” gaiezza, e forse MG ha letto questo come una possibile offesa alla mia virilità. Ma non c’è nessuna offesa, ma solo che io mi sono meravigliato che tu ti…meravigliassi che ci fossero uomini che riconoscessero eventuali logiche delle donne come plausibili. Ho appena scritto che nonostante questa mia predisposizione a cercare di capire la mia donna, come maschio non capirò mai alcune logiche delle “femmine”, come non ho capito quella che riguarda quella della mia lei, ormai universalmente nota, insistendo, piuttosto, sulla dicotomia tra questi mondi, femmina/donna, che pure spesso si intersecano tra loro. Ma ho spiegato meglio che potevo come mi regolo per “conviverci”. Ma poi, continui a dirmi “difendi sempre” quando ho polemizzato per un paio di mesi con Rossana, Valinda e la stessa Maria Grazia sulla menata degli amori inutili. Vedi che ti aspetti che quello che tu ritieni giusto o sbagliato debba esserlo per tutti? Giampaolo, dovresti riflettere su questa cosa, davvero.
Quindi, prima di aver trovato quei due o tre, da me, “equivocati” interventi, ribadisco che si è trattato di una serie di fraintendimenti da “entrambe le tre” parti (non esiste un “entretre” parti?). Da tutti e tre, via.
“Non mi sono offeso MG, sono io che mi sono sorpreso dell’obiezione di Giampaolo come ho spiegato”. Ma non offeso non lo sarei stato neppure se avessi scoperto che condividere alcuni aspetti delle aspirazioni delle donne significava essere gay per qualcuno. Questo qualcuno vedendomi all’opera avrebbe visto un gay che… andava con le donne. Il massimo della stranezza sessuale. Un’altra Chimera di Arezzo.
Tranquillo Giampaolo. Ciao
Nemici uccisi da Pentesilea.
1.Antiteo, guerriero acheo. (Quinto Smirneo, Posthomerica, libro I, verso 228.)
2.Eilisso, guerriero acheo. (Quinto Smirneo, Posthomerica, libro I, verso 228.)
3.Elasippo, guerriero acheo. (Quinto Smirneo, Posthomerica, libro I, verso 230.)
4.Ippalmo, guerriero acheo, figlio di Emone. (Quinto Smirneo, Posthomerica, libro I, verso 229.)
5.Lerno, guerriero acheo. (Quinto Smirneo, Posthomerica, libro I, verso 228.)
6.Macaone, medico greco, figlio del dio Asclepio. (Pseudo-Apollodoro, Epitome, libro V, 1.)
7.Molione, guerriero acheo. (Quinto Smirneo, Posthomerica, libro I, verso 227.)
8.Persinoo, guerriero acheo. (Quinto Smirneo, Posthomerica, libro I, verso 227.)
9.Podarce, capitano greco di Filache, figlio di Ificlo. (Quinto Smirneo, Posthomerica, libro I, versi 223 ss.)
Le Amazzoni di Pentesilea[modifica sorgente]
1.Clonia, uccisa da Podarce.[3]
2.Derinoe, uccisa da Aiace d’Oileo.
3.Evandra, uccisa da Merione.
4.Antadra, uccisa da Achille.
5.Bremusa, uccisa da Idomeneo.
6.Ippotoe, uccisa da Achille.
7.Armotoe, uccisa da Achille.
8.Alcibia, uccisa da Diomede
9.Derimacheia, uccisa da Diomede
10.Antibrote, uccisa da Achille.
11.Termodossa, uccisa da Merione.
12.Cleta, fuggita in Italia dopo la sua morte.
Ci sentiamoDopo monellaccia.
Maria grazia
No, tu non hai risposto, per questo ti ho rifatto la stessa domanda.
Ti dà fastidio leggere fesserie, peccato però che non ti dia fastidio scriverle.
A proposito, “dà”, voce del verbo dare, si scrive con l’accento. Tu dovresti entrare in una scuola.
fonte: http://ilragno.wordpress.com/2013/04/04/le-femministe-non-odiano-gli-uomini/
Le femministe non odiano gli uomini
“….. il definirci, il riconoscerci come femministe ci getta addosso più odio di quanto non ce ne fosse nei nostri confronti all’inizio. Siti maschilisti e misogini compiono attacchi sistematici nei nostri confronti, clonando i blog e le pagine Facebook più seguite per diffondere i loro messaggi di odio; molto spesso noi veniamo insultate in virtù del nostro genere, in virtù della causa per cui stiamo combattendo. Gli insulti che ci rivolgono ci attaccano come donne, non per le nostre idee: tro.., puttana, lesbica, zitella acida, cessa inchiavabile, e così via. Lo stereotipo della femminista ci vede come donne sessualmente represse, rese acide verso gli uomini perché ignorate o disprezzate da loro, che cercano di vendicarsi sottomettendoli. Le nostre opinioni, spesso, sono ridicolizzate o ignorate: se protestiamo contro la mercificazione della donna, ci chiamano moraliste; se vogliamo una sessualità libera, ci chiamano tr...; se abortiamo, ci chiamano assassine; se vogliamo partecipare alla vita politica, siamo sommerse di battutine che insinuano che il nostro posto è in cucina; quando facciamo notare le discriminazioni e le violenze che le donne subiscono, stiamo facendo le vittime; se vogliamo lavorare, siamo delle madri snaturate; se restiamo a casa in maternità, stiamo “facendo le furbe”.
Noi sentiamo il bisogno di lottare contro questo stereotipo e questo odio, affinché la nostra voce sia ascoltata, affinché la società non possa semplicemente fare finta che le discriminazioni, la violenza di genere, il femminicidio, l’omofobia, la mentalità maschilista e misogina non esistano. E quando lo facciamo, quando reagiamo, quando non restiamo in silenzio, quelle persone che odiano il femminismo ne approfittano per confermare il loro pregiudizio fuorviante secondo cui noi odiamo tutti gli uomini.”
https://www.youtube.com/watch?v=FU3bnbl_UmM
maria grazia
Ah, naturalmente continuiamo ad aspettare una risposta sensata.
“siccome io mi dichiaro favorevole alle lotte femministe, devo andare in Afghanistan a rischiare la pelle PER NIENTE ? è come se un italiano che si dichiara patriota, dovesse sentirsi in obbligo di partire per una guerra. io combatto le mie battaglie qui, nella mia terra, per me e per le mie conterranee.”
basta dai… sto morendo dal ridere!!!
Avrà 15anni! ahahahahha
Ciao Golem!
Forse, si sta arrivando ad un punto che, all’inizio della discussione, non era preso in considerazione più di tanto.
I numeri a disposizione hanno fornito una visione sulle motivazioni dell’aborto, e più di 1/3 sono legate alla volontà e non a questioni legate alla salute del feto, della madre, e condizioni economiche.
Ti ricordi quando avevo fatto l’elenco delle tre questioni principali, economiche, fisiche e quelle basate sulla volontà?
È a questo che mi riferivo. Se io non voglio un figlio, ma nonostante questo faccio certe cose con leggerezza, a quel punto il frutto della leggerezza (il bambino) sarà scartato (abortito) per mettere una pezza a quella leggerezza, mista ad ignoranza.
Per me il valore di una vita non può sottostare a volontà con toppe, con pezze. Che l’aborto volontario sia una passeggiata di salute non l’ho mai detto, infatti ho riportato più volte gli strascichi, fisici e psicologici, che lascia, soprattutto sulla donna, ma non solo, perché se una donna che dovrà affrontare questi strascichi,e questa donna vive insieme ad altre persone, inevitabilmente questi problemi si riversano anche si chi le sta vicino. Com’è giusto che sia, a parer mio.
Per me un bambino è un bambino, sempre, e non mi importa se ha un giorno, un anno o dieci anni.
Per me la vita inizia dal concepimento, il concepito non ha gli strumenti per difendersi, e quindi tocca ad altri tutelarlo. Per anni i bambini abortiti sono diventati la bandiera di quelle femminelle della quale ho parlato prima. Come se fossero un trofeo, uno scalpo.
Se delle persone non vogliono figli che si comportino in una certa maniera, altrimenti che si prendano la responsabilità delle loro scelte e che facciano di tutto per rendere i loro figli migliori di loro.
Il diritto alla vita è inviolabile, altrimenti è inutile storcere il naso quando vediamo immagini in tv di gente che rende inviolabile la propria volontà, a scapito di altri.
È ipocrisia.
Curiosità: che libro leggevi?
Rossana,
“Mi chiedo, però, perchè non lasciar libere le persone di usare gli anticoncezionali che meglio possono comprendere, in quanto più facili da usare? Perchè non lasciar morire, senza cure e trasfusioni di sangue, chi è gravemente ammalato? Mah! Misteri della teologia!”
Mi pare che non ci sia nessuna pistola puntata alle tempia di chi, liberamente, compra preservativi (disponibili 24 ore su 24) o sceglie altri metodi.
Nella teologia non c’è nessun mistero come lo intendi tu. Casomai i “misteri” ce li hanno le persone che vogliono non vogliono sbattersi più di tanto nel comprendere le cose, tralasciando i luoghi comuni, che saranno anche comodi, ma deleteri.
Non è vero che la donna non abbia avuto un ruolo importante nel Cristianesimo! Ha avuto molto più rilievo che nelle altre due religioni monoteiste.
La Chiesa, che se ne condivida il credo oppure no, ha tutto il diritto di rimanere coerente con i suoi principi e le sue tradizioni! È un suo diritto, è proprio il caso di dire, sacro e santo. Se a qualcuno non sta bene, non ha l’obbligo di seguirla, e non dovrebbe imporre il proprio relativismo a tutto ciò che vede e sente.
Così come non capisco perché le proprie convinzioni dovrebbero perdere pezzi per lasciar passare le convinzioni di altri?
Cosa significa granitiche convinzioni? Perché uno dovrebbe rinunciarle ad avercele? Per fare spazio a quali pensieri? Chi ha detto che i pensieri altrui siano migliori dei propri, tali da giustificare un cedimento nelle proprie convinzioni?
E perché una persona che è capace di creare e seguire delle proprie vie, deve essere accusato di assolutismo?
Perché deve essere TUTTO relativo? Relativo rispetto a cosa poi?
L’essere relativi su tutto significa essere incapaci di scegliere e perseguire una via.
Non c’è sostanza nel relativismo a tutto tondo. Non sa di niente. Colpo al cerchio, colpo alla botte.
Il relativismo su certi principi e diritti fortissimi, è il male del nostro tempo.
“Così come non capisco perché le proprie convinzioni dovrebbero perdere pezzi per lasciar passare le convinzioni di altri?”
M.
non necessariamente deve avvenire questo. è chiaro però che in un REALE percorso di crescita, sovente si abbandonano alcune convinzioni che credevamo giuste, per far spazio – come ha detto golem – a nuove scoperte e al prendere atto che esistono, oltre al nostro, altri stili di vita e altre realtà. si chiama ELASTICITA’ MENTALE !
“Cosa significa granitiche convinzioni?”
Significa avere un atteggiamento e un pensiero rigido e limitato circa la propria visione delle cose. significa assumere convincimenti che rimangono inalterati nel tempo, anche di fronte a clamorose smentite.
“Perché uno dovrebbe rinunciarle ad avercele? Per fare spazio a quali pensieri?”
Ovviamente non è detto che si debba rinunciare ( anche solo in parte ) al proprio modo di vedere le cose dopo un incontro o un’ esperienza fatta. ma penso che il vero arricchimento di se stessi nasca proprio dalla capacità di apprendere e assorbire di volta in volta gli insegnamenti e le lezioni che ci derivano dalla vita e dal contatto con altre persone, anche senza necessariamente abbandonare del tutto la linea che abbiamo adottato all’ inizio.
“Chi ha detto che i pensieri altrui siano migliori dei propri, tali da giustificare un cedimento nelle proprie convinzioni?”
infatti non è detto ! credo solo che quando le nostre convinzioni ci conducono ad un egoismo e ad un isolamento eccessivi, c’è qualcosa che andrebbe rivisto. opinione personale.