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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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MG,
“quando dici che la Legge già consente alle donne ingravidate di tutelarsi rispetto a un abbandono del padre biologico, dici UN’ ENORME FESSERIA ! a tutt’ oggi niente e nessuno può obbligare un ingravidatore reticente a prendersi gli oneri della paternità, se non intende farlo. e tutto il peso della gestione della gravidanza e dell’ allevamento del FUTURO bambino”.
Art. 269 del Codice Civile:
“La paternità e la maternità possono essere giudizialmente dichiarate nei casi in cui il riconoscimento è ammesso.
La prova della paternità e della maternità può essere data con ogni mezzo.
La maternità è dimostrata provando la identità di colui che si pretende essere figlio e di colui che fu partorito dalla donna, la quale si assume essere madre.
La sola dichiarazione della madre e la sola esistenza di rapporti tra la madre e il preteso padre all’epoca del concepimento non costituiscono prova della paternità”.
Obblighi di chi è stato riconosciuto genitore:
Art. 30 comma 1 della Costituzione della Repubblica Italiana: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio”.
Chi dice ENORMI FESSERIE, tu o Io?
Dici ad altri che scrivono enormi fesserie, salvo poi “dimenticarti” della legge dello Stato in cui TU vivi, ma non te ne rendi conto.
I saggi napoletani ti direbbero che NUN SAJE MANCO ADDÒ PISCI, nel senso che non sai neanche da che parte sei girata.
Hola
Golem,
l’intelligenza sta nella natura e di chi ne fa parte. Uomini, piante ed animali. L’intelligenza è quella capacità di adattarsi, di modificarsi, per permettere la propria sopravvivenza.
Ho capito: tu usi come discriminante tra l’essere uomo ed il non esserlo, la coscienza.
Io, anni fa, ho subito un incidente stradale gravissimo che mi ha portato a “dormire ” profondamente per un po’ di tempo.
Ero in uno stato di incoscienza prolungata e la mia sopravvivenza, il mio ritorno alla vita, la mia rinascita, dipendeva, non da me, perché non ne ero in grado, ma un po’ dalle macchine ed un po’ dalle cure di altri esseri umani.
Ero in coma.
Mi mancava quella coscienza e quella indipendenza che, per te, fa di un uomo un uomo e quindi degno di vivere.
Rispondevo agli stimoli tattili, alle voci, alla musica. Questo mi è stato detto dai medici perché io non conservo memoria di quei momenti.
A questo punto la mia non coscienza, la mia non indipendenza da me stesso, la mia incapacità di provvedere a me, faceva di me un non uomo?
Tutti gli esseri viventi, per loro natura, tendono a sopravvivere. SEMPRE.
Un feto che non viene toccato, ma lasciato stare, tende alla sopravvivenza. Tende naturalmente alla vita. Sta nella natura delle cose. La natura tende ad andare avanti, a conservarsi.
Ciao
vorrei tanto ma PROPRIO NON posso permettere che una FEMMINISTA convinta come Oriana Fallaci (che per altri versi non amo molto) possa essere interpretata in modo distorto. mi basta riascoltare la sua voce, come un tempo, per essere felice che sia esistita.
https://www.youtube.com/watch?v=cAdRqBokJXo
“Lettera a un bambino mai nato”, che contine un messaggio antiabortista è dedicato alla creatura, purtroppo persa, che aveva avuto origine dal suo grande amore per Panagulis (forse l’unico della sua intera vita). il frutto di un amore, sentito e profondo come il suo, sarebbe portato a termine da qualsiasi donna, anche strisciando sul ventre, contro tutto e contro tutti.
Oriana è, e resta, anche la donna che nel 1961 in “Sesso inutile” ha scritto: «Mi lamento proprio di quello che ho. Ti senti più felice all’idea di poter fare ciò che fanno gli uomini e divenire magari presidente della Repubblica? Dio, quanto vorrei essere nata in uno di quei Paesi dove le donne non contano nulla. Tanto, il nostro, è un sesso inutile.»
“Nell’articolo sulla moschea di Colle Val d’Elsa la Fallaci espone anche la sua personale contrarietà all’aborto, (« […] a meno di non essere violentata e messa incinta da un Osama bin Laden o da un Zarqawi»; è da ricordare che invece era favorevole all’esistenza della legge italiana sull’interruzione di gravidanza, data la sua partecipazione attiva al dibattito prima del 1978 e alle adozioni gay, affermando che la maternità appartiene alle donne” (da: http://it.wikipedia.org/wiki/Oriana_Fallaci).
FEMMINISTE vere, come lei, in gran numero, e pochi uomini, altrettanto seri e volitivi, in una manciata di anni hanno cambiato la vita delle donne in questo Paese.
M.
Perdona il tono della mia domanda …. MA IN CHE CAVOLO DI MONDO VIVI ??????
pensi davvero che tutte le donne ( ANZI TUTTE LE PERSONE ) possano ottenere un lavoro in regola nel quale i propri diritti possano essere pienamente applicati e riconosciuti ? pensi davvero che nessuna sia costretta a lavorare in nero e magari in condizioni insostenibili per una donna incinta ? e pensi davvero che in questo caso il tuo datore di lavoro non possa rimpiazzarti da un giorno all’ altro se “osi” assentarti ??? per non parlare di tutte quelle donne – che ormai sono la maggior parte – che lavorano con contratto rinnovabile, e che al primo sgarro ( e la maternità è considerata uno sgarro ! ) sono fuori !! pensi davvero che se si è costrette ad accettare tali condizioni di lavoro, si possa cambiare così facilmente ???? ma svegliati ed esci dal mondo dei sogni !! e, tornando sull’ articolo che hai citato, peccato che la realtà sia BEN DIVERSA dalle leggi scritte, in quanto nessun padre biologico negligente o che abbandona la donna che ha messo incinta, è, di fatto, punito in qualche modo e chiamato a compiere il suo dovere. Ho due amiche che a vent’ anni sono rimaste incinte e sono state entrambe mollate dai rispettivi fidanzati, quando questi hanno scoperto che ci erano rimaste… se non fosse stato per le loro famiglie d’ origine che le hanno aiutate, queste mie amiche avrebbero dovuto abortire, trattandosi di ragazze disoccupate e di estrazione modesta. ma ci sono molte donne che non hanno nemmeno la fortuna di avere una famiglia alle spalle che le possa supportare.
@M.
anch’ io se fossi rimasta incinta avrei fatto di tutto per tenermi il bambino, pur con tutte le difficoltà che avrei dovuto affrontare, perchè se mi fosse capitato non era giusto che rinunciassi a lui per l’ egoismo degli uomini con cui ho avuto a che fare. certo, trovandomi in una situazione sentimentale perennemente precaria, ho fatto di tutto per non rimanere incinta; ma anche nel mio caso ci sarebbero stati dei nonni pronti ad aiutarci. e quindi non me la sento di condannare le donne che ( non avendo nemmeno questo aiuto ) vedono nell’ aborto l’ unica via d’ uscita.
comunque penso di essere diventata sterile per tutte le incazzature che questi dannati e stramaledetti uomini mi hanno fatto venire !!
golem
le cozze le ho unite alle vongole e ho usato il tutto per condire gli spaghetti. non resisto agli spaghetti 🙂
in questo periodo mi sto “specializzando” anche in cucina orientale 🙂
“Che ti devo dire, si vede che le vado a genio, ma che ci posso fare, devo mandarlla a ca.... perché è una femmina.? MG: va a ca.....”
golem ! e certo che devi mandarmi a ca.... ! se non lo fai, VUOL DIRE CHE NON SEI UN VERO UOMO. non lo hai ancora capito ?? 🙂
M. Dove sta secondo te la differenza tra la sensazione di ” dolore” che puo’ percepire un feto umano e quello di un elefante o di un delfino. Anche di un feto umano di nove mesi meno un giorno. Ti comunico che riconosco il limite dei 90 giorni come compromesso che giustifica la presenza di un legge necessaria a tutte le culture civili.
Quando parlavo di intelligenza come ” avversaria” della Natura, intendevo dire che la prima, sovverte quella della natura che l’ha prodotta, imponendo si come autonoma rispetto alla Madre. Il che siflifica, per successione logica che fintanto la Madre “impera” Su un suo prodotto questo E’ LA MADRE.
Lnatura possiede un intelligenza, e li dimostra, ma di questa quell umana possiamo può prevederne” gli esiti. Grazie a questa straordinaria caratteristica, quel primate, che nell’evoluzioneimtelligente della Natura, dopo milioni di tentativi, casualmente si è verificato un fenomeno che ha dato luogo ad un’ intelligenza diversa, capace di ” decidere” se assecondare la mamma o sceglie una strada divers. Frate lupo non lo fa, Sorella acqua neanche por sogno, come il gemello diverso, lo Foco. L’uomo si. Da quando, si “rende conto” o “pensa di essere e reso conto ” CHE LO PUÒ FARE.
Questo non accade al geranio, al babbuino e, perdonami l’abbonamento ad un feto.
Se il discorso delle sofferenze inflitte ad un feto lasciano un segno, nella misura in cui la sua ( spero assodata) incoscienza, e’ la stessa, diciamo, di un agnellino pasquale, qyest’ultimo non ha gli stessi diritti di un feto, quantomeno? e perche allora diventa abbacchio anche nelle case degli anti abortisti il giorni della Resurrezione di Nostro signore?
M. ci sono grandi incoerenze riguardo a ciò che è la sofferenza e quindi ” la coscienza” di questa. Una reazione neuro simpatica al dolore la sente anche una magnolia. Lo stesso dolore inflitto a te ” lascia” una traccia nella tua “coscienza” e modifica la tua personalità e empatia. A un feto questo non succede perché è ancora Natura. A un agnellino non lo sappiamo, ma c’è lo mangiamo lo stesso a scanso di equivoci. ( non vorrei che adesso nascesse un movimento anti abbacchio. O forse c’è già).
m, se riflettiamo sul nostro antropocentrismo, forse troveremo un bandolo della matassa che e’ l’ingarbugliata condizione con la quale vediamo noi stessi su questa terra, e le regole morali che ci siamo dati e che ” dovrebbero” dare senso al tutto.
A presto, e grazie per gli ottimi spunti. Golem.
“Perdona il tono della mia domanda …. MA IN CHE CAVOLO DI MONDO VIVI ??????
pensi davvero che tutte le donne ( ANZI TUTTE LE PERSONE ) possano ottenere un lavoro in regola nel quale i propri diritti possano essere pienamente applicati e riconosciuti ? pensi davvero che nessuna sia costretta a lavorare in nero e magari in condizioni insostenibili per una donna incinta ? e pensi davvero che in questo caso il tuo datore di lavoro non possa rimpiazzarti da un giorno all’ altro se “osi” assentarti ??? per non parlare di tutte quelle donne – che ormai sono la maggior parte – che lavorano con contratto rinnovabile, e che al primo sgarro ( e la maternità è considerata uno sgarro ! ) sono fuori !! pensi davvero che se si è costrette ad accettare tali condizioni di lavoro, si possa cambiare così facilmente ???? ”
So benissimo che ci sono realtà nella quali vengono lesi i diritti delle persone, ma so altrettanto bene che esistono i Tribunali, Magistrati, Avvocati, Leggi ed associazioni che si battono affinché questi diritti vengano rispettati. Certamente chi si vede leso un proprio diritto deve denunciare. Se qualcuno ti tira uno schiaffo e lede il tuo diritto all’integrità fisica, tu devi denunciare. Se sai con certezza chi è il padre di tuo figlio e questa persona se la dà a gambe, tu devi denunciare, soprattutto per non negare diritti che spettano a tuo figlio.
Persone che subiscono e non denunciano (e non si lamentano) ce ne sono, ma fortunatamente ci sono anche quelle persone che non fanno finta di niente e fanno il loro dovere di cittadino e denunciano.
I tribunali ingolfati ne sono una prova.
Ennesima prova dei fatti che tu negherai, perché sei una falsaria.
Amen. Gli strumenti ci sono. Che si usino.
“nessun padre biologico negligente o che abbandona la donna che ha messo incinta, è, di fatto, punito in qualche modo e chiamato a compiere il suo dovere.”
Altra tua balla. Vai sul sito della Cassazione e vedrai che ti sveglierai tu. Scetate Carulì
“Ho due amiche che a vent’ anni sono rimaste incinte e sono state entrambe mollate dai rispettivi fidanzati, quando questi hanno scoperto che ci erano rimaste”
Se sanno con certezza chi sono i padri, che si rivolgano ai tribunali per fare in modo che i loro figli abbiano quanto spetta a loro di diritto, altrimenti sarà una loro precisa scelta restare così.
Quando i ragazzi raggiungono una certa età, l’azione di riconoscimento della paternità può essere richiesta anche da loro.
Le leggi ci sono. Se vengono usate è meglio.
Altrimenti amen.
Golem,
faccio prima a riportanti il link. Spero che lo leggerai. Qui troverai, secondo me, alcune risposte.
Faccio una piccola osservazione: ad oggi, grazie al contributo della Scienza, si riesce a far sopravvivere feti di 23 settimane.
Cosa assolutamente impossibile ed impensabile anche solo 50 anni fa.
È legittimo pensare che tra un po’ di anni questa soglia si abbasserà ancora, e poi ancora.
Tempo fa, mentre aspettavo la mia piccola Sofia, mi sono documentato ed ho letto vari libri sulla vita prenatale.
Non si può che rimanere a bocca aperta leggendo certe cose, ma molto probabilmente ci sarà sempre qualcuno che metterà dei “però” di fronte all’evidenza.
Ciao
http://www.lavitaprenatale.org/libro_Bellieni.htm
Maria Grazia, dimmi quando avrei fatto considerazioni ironiche e sprezzanti su Golem.
Per quanto riguarda gli utenti che ti hanno attaccata posso dirti che non sono mai intervenuto perché te la sei sempre andata a cercare con il tuo atteggiamento che, come sai, non ho mai condiviso.
Ed ovviamente, di conseguenza, anche io a volte mi sono mostrato aggressivo. Ma sempre verso di te non verso gli altri. Ma l’ho fatto solo per difendermi dai tuoi continui attacchi e dalle tue offese.
Ormai dell’idea che ti sei fatta nei miei riguardi onestamente non me ne importa più nulla.
Ho perso mesi a cercare di capirti. Sinceramente adesso, soprattutto dopo quel famoso post che mi scrivesti, non mi interessa piu’ nulla.
Buonanotte.
http://archivio.medicinaepersona.org/__C1256C23002924DE.nsf/wAll/IDCW-646NKB
Oriana Fallaci, con il suo libro “Orgoglio e pregiudizio” scrive questo delle “femministe”:
Alle cicale di sesso femminile ossia alle femministe di cattiva memoria, invece, qualcosa da dire ce l’ho. Giù la maschera, false amazzoni. Ricordate gli anni in cui anzchè ringraziarmi d’avervi spianato la strada cioè d’aver dimostrato che una donna può fare qualsiasi lavoro come un uomo o meglio d’un uomo, mi coprivate di insulti? Ricordate gli anni in cui, anzichè portarmi ad esempio, mi definivate sporca-maschilista? E mi lapidavate perchè avevo scritto un libro dal titolo “Lettera ad un bambino mai nato” ? Ed anche: . Ebbene, dov’è finito il vostro livoroso femminismo? Dov’è finita la vostra presunta bellicosità? Com’è che sulle sorelle afghane, sulle creature assassinate seviziate umiliate dai maiali-maschilisti con la sottana e il turbante, imitante il silenzio dei vostri ometti? Com’è che non organizzae mai un’abbaiatina dinanzi all’ambasciata dell’Afghanistan o dell’Arabia Saudita o di qualche altro paese musulmano ? Vi siete tutte innamorate del fascinoso Osama Bin Laden? Dei suoi occhiacci da torquemada, vi attira quello che sta sotto la sua sottanaccia? Lo trovate romantico, sognate d’esser stuprate da lui? Oppure delle sorelle mussulmane non ve ne importa un accidente perchè le considerate inferiori? In tal caso, chi è razzista qui: io o voi? La verità è che non siete nemmeno cicale. Siete e siete sempre state galline cui riesce soltanto starnazzar nel pollaio, coccodè coccodè. O parassite. Che per tentar d’emergere avete avuto bisogno d’un uomo che vi tenesse per mano. Col che chiudo il discorso”.
Il bellissimo libro “Lettera a un bambini mai nato” evidentemente aveva pestato i piedi a qualche femminista al galoppo.