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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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Buongiorno a tutti. ” Tempus fugit” e oggi ne ho poco. M, credo che ognuno di noi abbia un tallone di Achille. Io ne ho anche l’ira, e gli ” Achei” odierni e’ meglio che non la facciano emergere. Comunque 10/15 anni non sono molti, e con qualche beneficio possono diminuire di parecchio. Abbiamo esempi autorevoli. Ma in ogni caso, semmai dovesse accadere, come ho detto farei in modo che apparisse un incidente. L’evenienza e’ remota e io sto invecchiando a mia volta. Sono abbastanza tranquillo. Ci sentiamo più tardi per il resto. Bye.
MG, sto andando a prendere le cozze. Mi raccomandò, porta un bel ” bianco ” . Ciao!!
Golem,
desidero condividere con te, che mi conosci molto di più di altri, una gioia, giuntami un po’ gradualmente e un po’ casualmente.
dopo più di 45 anni dalla mia prima scelta di coppia, basata più sull’agape che sull’eros, ho finalmente disotterrato dall’abisso dell’inconscio una delle radici preponderanti che mi hanno indotta a quel sì.
non hai idea di quanto ne sia lieta, non tanto per il passato, che pur fa piacere comprendere sempre meglio, ma per me stessa, per come sono e come vivo ora, libera in alcuni aspetti di essere come mi sento e come non ho potuto prima.
in parte anche al conflitto sull’amore con te devo questo risultato, per cui te ne sono grata.
un grande abbraccio.
Rossana,
“è evidente che non hai mai provato la differenza fra un dolore fisico e un dolore psichico.”
Io le EVIDENZE sulla vita altrui, sulla quale non pesa l’obbligo di scriverla su internet, e di condividerla con utenti virtuali, le lascerei da parte.
“spero che tu sia a conoscenza che in certe circostanze ci si fa del male fisico (ad es. premendo le mani su bicchieri fragilissimi fino a romperli) per concentrarsi su quello e allontanare la mente da quello psichico.”
EVIDENTEMENTE non hai ben letto ciò che ho scritto di me qualche post fa.
“dimostri grande sensibilità per un essere in divenire ma quasi nessuna PIETA’ per chi già è e sta patendo. da Socrate in poi (felicità della virtù) non è che i filosofi non si siano mai occupati del benessere psichico dell’uomo. il libro che ho già citato ne racconta per più di 300 pagine…”
Se per pietà intendi, in realtà, giustificazioni a cose per me poco giustificabili, allora no, non ho pietà/giustificazioni.
“hai condotto benissimo la tua opera di sensibilizzazione.”
Nessuna OPERA DI SENSIBILIZZAZIONE. Solo un confronto molto “succulento”, soprattutto con Golem che mi è sembrato quello più disposto ad approfondire i temi e non fare della inutile retorica auto giustificatrice.
Per natura, e non perché io viva in una torre di avorio, tento a prendere come esempi, e a tendere verso cose positive.
Io un bicchieri mezzo pieno lo vedo mezzo pieno. Mi è parso di capire che tu tenta sempre al brutto, al cattivo, alla sconfitta.
Rossana siamo semplicemente diversi.
Golem,
Ti ho scritto che in vita mia non ho mai incontrato nessun uomo che ragionasse come te in relazione al discorso che hai fatto per cui se una donna ti lasciasse (non solo tua moglie) sarebbe automaticamente colpa tua e non sua.
Poi il fatto che tendi sempre a giustificare il mondo femminile in genere e gli atteggiamenti spesso aggressivi di Maria Grazia é cosa vecchia qui nel forum. E ti é stata fatta notare già da altri utenti, non solo da me
Ti ho invitato, inoltre, a leggere quella discussione per farti notare che é l’ennesima che dimostra come spesso le donne abbiano uno standard nel porre fine ad una relazione.
Ora Golem,
1) esisteranno sulla faccia della terra altri uomini che se, magari lasciati e traditi da una donna incolperanno solo se stessi?
2) esisteranno altri uomini sulla faccia della terra che difenderanno ad oltranza una donna che in un forum si mostra aggressiva?
3) esisteranno altre donne sulla faccia della terra che prima di lasciare il proprio uomo gli parleranno chiaro e gli faranno capire che ci sono cose che non vanno e che stanno minando il rapporto. Che non si alzeranno una mattina dicendo che é tutto finito. Che non rinfacceranno al proprio compagno lo spazzolino da denti riposto al contrario il 12 maggio 2001?
Ma cerrrrto che esisteranno Golem !
E non li scambiero’ di certo per tuorli d’uovo.
maria grazia
“Alfonso, ti ringrazio per la precisazione grammaticale. ma la mia idea non cambia. ABORTO e OMICIDIO sono due cose diverse, che non centrano nulla l’ una con l’ altra. L’ aborto, quando viene compiuto, lo si pratica per evitare alla madre e al bambino sofferenze inutili. L’ omicidio è puramente un atto di malvagità e di disprezzo per la vita altrui. Le due cose non sono ETICAMENTE E FISIOLOGICAMENTE paragonabili.”
Devi argomentare la tua idea, altrimenti potremmo dire qualunque cosa, potrei dire che secondo me l’automobile è un animale a quattro zampe che abbaia.
E’ ovvio che uccidere un bambino nel ventre della madre è fisiologicamente la stessa cosa che ucciderlo fuori. E’ assurdo pensare che non sia così, è come sostenere che l’acqua non bagna.
Se la definizione di aborto è quella, sterminare tutti i poveri che soffrono la fame nel mondo non sarebbe un omicidio, bensì un atto d’amore per liberarli dalle sofferenze. Anzi, dalle definizione che dai di omicidio, uccidere non sarebbe un omicidio, se non viene fatto con uno stato d’animo di malvagità e disprezzo, come se la differenza fosse nella condizione mentale dell’assassino.
Comuque sia, chi stabilisce che il bambino avrà una vita d’inferno? Chi predice il futuro del bambino? Il bambino può essere adottato, conosco dei casi: nella famiglia d’origine un figlio era maltrattato, la sorella la facevano prostituire, poi sono stati adottati e adesso vivono felici, si sono fatti una vita. Secondo te sarebbe stato giusto ucciderli (pardòn, sopprimerli) prima di nascere.
sì, M.,
siamo senz’altro MOLTO diversi. spero che ora che l’hai capito mi lascerai in pace su questo argomento.
grazie per il commento denigratorio sulla “inutile retorica auto giustificatrice” ma ti assicuro che NON sento MINIMAMENTE il bisogno di giustificarmi con NESSUNO, e tanto meno con TE.
mi era parso che fossi interessato alle esperienze di vita: in realtà, invece, sembri esserlo SOLO e quasi ESCLUSIVAMENTE al tuo pensiero, tanto da trascurare, volutamente, i contributi da me apportati alla discussione, che non sono stati per niente SOLTANTO a carattere personale.
alla sconfitta sono stata incanalata dalle lacrime in gravidanza di mia madre, dal suo successivo rifiuto di sapermi esistente e dalla tristezza incamerata, senza nemmeno esserne consapevole, nell’abbandono in cui sono stata confinata, senza colpa, fino ai sei anni, prima di essere ammessa alla compagnia dei compagni di scuola e alla tenerezza di un’indimenticabile maestra elementare. ho impiegato quasi l’intera vita per riuscire a intravvedere il mezzo bichiere pieno!
se puoi, cerca di essere onesto e di tener presenti più aspetti possibile quando t’impegni a suggerire a una donna incinta cosa fare di suo figlio.
ad maiora, di tutto cuore!
Golem,
Quei 10/15 anni sono da considerarsi al netto 🙂
Le pene per certe cose superano i 25 anni e si arriva anche all’ergastolo.
Perderesti a tua famiglia e per cosa poi?
Per rincorrere una merda.
Leggero e risponderò a ciò che scriverai appena potrò.
Alfonso,
il progressssssssso, le lotte femministe, sai.
Ciao
Rossana, sentire che queste relazioni, seppure virtuali, ti sono servite a stare meglio mi fa sentire felice e…importante. Ti abbraccio tanto anch’io. A presto.
giampaolo
penso che l’ aggressività in questo forum non sia stata solo, a volte, da parte mia ( se vogliamo chiamare AGGRESSIVITA’ un modo energico di esprimere il proprio pensiero ) ma da parte di molti altri utenti nei miei confronti, i quali mi hanno spesso risposto in malo modo senza valide ragioni. ma su questi utenti – siccome condividevano le tue opinioni e non ti contraddicevano su nulla – tu non hai avuto mai nulla da ridire. questo giampaolo, perdonami se te lo dico, mi pare un atteggiamento opportunistico… ti faccio inoltre notare che anche tu spesso manifesti aggressività nel tuo modo di scrivere. e non solo verso di me, ma verso chiunque non la pensi come te ! golem è stato spesso oggetto delle tue considerazioni ironiche e sprezzanti perchè le sue idee sul mondo femminile non collimano con le tue. L’ idea che mi sono fatta giampaolo ( ripeto, E’ SOLO UNA MIA IDEA, e in quanto tale può essere sbagliata ) è che probabilmente non sei abituato a donne energiche e “battagliere” ( che è DIVERSO dalle donne aggressive e incoerenti che conosci tu ), che illustrano il proprio pensiero anche a volte con una vena di irriverenza e ironia. forse, nella tua visione così “tradizionalista” della donna ( che tu vedi come una sorta di creatura angelica che non deve mai “alzare la voce” e controbattere ) mi percepisci “violenta” e prevaricatrice. ma ti assicuro che non è così ! in realtà giampaolo il tuo modo di vedere la donna si richiama semplicemente ad una cultura patriarcale, in auge solo da alcuni secoli, giacchè in tempi ben più antichi le donne sono state anche amazzoni, matriarche e combattenti, e quindi ABITUATE A IMPORSI. quindi direi che il mio modo di essere donna non è poi così ASSURDO, se consideriamo l’ INDOLE VERA E LA STORIA AUTENTICA del genere femminile.
Golem!!! Mannaggia alla miseria!!!!
Nei nostri discorsi abbiamo lasciato per strada uno scritto importantissimo, una donna lottatrice importantissima: Oriana Fallaci!
Hai mai letto il suo libro «Lettera a un bambino mai nato»?
Stupendo! Eppure lei era una che si è sempre battuta per la donna, quindi è al di sopra di ogni sospetto, eppure, anche lei…
«A chi non teme il dubbio a chi si chiede i perché‚ senza stancarsi e a costo di soffrire di morire A chi si pone il dilemma di dare la vita o negarla questo libro é dedicato da una donna per tutte le donne. Stanotte ho saputo che c’eri: una goccia di vita scappata dal nulla. Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d’un tratto, in quel buio, s’è acceso un lampo di certezza: sì, c’eri. È stato come sentirsi colpire in petto da una fucilata. Mi si è fermato il cuore. E quando ha ripreso a battere con tonfi sordi, cannonate di sbalordimento, mi sono accorta di precipitare in un pozzo dove tutto era incerto e terrorizzante. Ora eccomi qui chiusa a chiave dentro una paura che mi bagna il volto, i capelli, i pensieri. E in essa mi perdo. Cerca di capire: non è paura degli altri. Io non mi curo degli altri. Non è paura di Dio. Io non credo in Dio. Non è paura del dolore. Io non temo il dolore. È paura di te, del caso che ti ha strappato al nulla, per aggangiarti al mio ventre. Non sono mai stata pronta ad accoglierti, anche se ti ho molto aspettato».
«Molte donne si chiedono: metter al mondo un figlio, perché? Perché abbia fame, perché abbia freddo, perché venga tradito ed offeso, perché muoia ammazzato alla guerra o da una malattia? E negano la speranza che la sua fame sia saziata, che il suo freddo sia scaldato, che la fedeltà e il rispetto gli siano amici, che viva a lungo per tentar di cancellare le malattie e la guerra».
La speranza negata su previsioni “certe” su un futuro altrui.
Rossana,
prima hai detto che non volevi partecipare alla discussione, poi partecipavi. Poi mi dici che devo lasciarti in pace, salvo poi dirmi che non ho preso in considerazione i tuoi scritti. Insomma deciditi. Vebbé che per te è tutto relativo, però un po’ di coerenza ogni tanto non guasta.
Il mio catalogare i tuoi scritti ad inutile retorica, non è stato più denigrante del tuo catalogare i miei scritti ad aria fritta.
Stessa cosa vale quando scrivi delle tue EVIDENZE nei miei confronti. Ma sarai mica tu il Dio tra me è te? Tutte queste evidenze e capacità nel tirare le somme sulla vita di chi non conosci?