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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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Ciao Sarah
Ma di cosa ho parlato finora? Del fatto che la società di oggi, particolarmente in Italia, ha distrutto la famiglia.
Con tutte le conseguenze che si sono viste e si vedono ogni giorno.
La società, le istituzioni, non dovrebbero permettere che i genitori stiano troppo tempo fuori casa per motivi di lavoro.
Nei paesi nordici, quello che non riesco a far capire a Maria Grazia si stacca massimo alle 18.
Non c’e’ un negozio o ufficio aperto oltre quell’ora. Rimangono aperti solo i ristoranti ed i servizi essenziali come ospedali e farmacie.
La domenica poi é tutto chiuso.
La quantità é importante come la qualità.
La presenza fisica vuol dire molto, anche se si stanno facendo pulizie o vedendo partite di calcio.
Molto meglio per i figli che passare le giornate da soli o nei doposcuola.
Io mi ricordo che da piccolo dopo la scuola avevo mia madre in casa. E poco dopo anche mio padre. Che quando necessario mi aiutava nei compiti o mi portava fuori a giocare o a fare una passeggiata.
E questa é quantità associata a qualità.
Come da sempre sostengo, i cambiamenti e le novità non sono quasi mai giusti.
A volte sono necessari. Ma solo a volte.
giampaolo
ma cosa c’è di male ad ammettere che sei per la famiglia vecchio modello, con la madre che non lavora, o che lavora meno del marito, e il papà inteso come capofamiglia. SEI PER QUEL MODELLO, fattene una ragione senza imputarti a continuare a negarlo. per che cosa poi ? per non passare per maschilista ? per piacere alle utenti donne del forum ? non c’è nulla di male se la vedi così, ognuno ha le sue personali opinioni in merito a queste tematiche. non ti stupire però se trovi persone ( sopratutto donne ) se con la tua visione non sono d’ accordo. ognuno ha il diritto di dire la sua, come fai tu ! scusami ma questo sembri proprio non capirlo.
il fatto che poi tu sia cresciuto in una famiglia come quella che descrivi, non significa che sia stato un bene e che tu sia una persona da prendere a modello. E TI PREGO DI NON FRAINTENDERE QUELLO CHE STO DICENDO. NON STO DICENDO CHE SEI UN SOGGETTO NEGATIVO ! sto semplicemente dicendo che POTRESTI esserlo, per quello che noi ne sappiamo, non conoscendoti. Quindi il fatto che TU sei cresciuto in una famiglia così, non significa nulla. per quanto riguarda ME E MIO FRATELLO, l’ essere stati allevati da una madre che stava perennemente in casa e da un padre che non usciva mai la sera, non ci ha portato NESSUNISSIMO beneficio, nè in termini affettivi nè in termini pratici. i miei genitori anche se hanno dedicato tutto il tempo alla famiglia, si sono rivelati comunque cattivi genitori, anche se erano in buona fede, anche se a modo loro ci volevano bene. perchè non avevano gli strumenti psicologici e intellettivi per allevarci al meglio, per darci la sicurezza interiore che occorre nella vita da adulti. l’ “efficienza” di una figura genitoriale esula assolutamente dalle tue argomentazioni.
non credo abbia senso stare più in casa a fare solo i fatti propri, i tuoi comunque ti calcolavano ma ci sono genitori che pur stando molto in casa i figli non se li guardano per niente, io di questo parlo.
Non serve andare tanto lontano per quanto riguarda il lavoro, in Francia un full-time è di 35 ore qui sembra che duri fino allo sfinimento ed è sottopagato.
Hurin,
è vero: su un forum tutto diventa più relativo di quanto non potrebbe essere in una discussione fra persone appartenenti allo stesso livello economico e culturale. forse, però, pur nel suo essere alquanto dispersivo, questo aspetto potrebbe anche essere quello che mette maggiormente in luce la diversità, che forse la rete contribuirà nel tempo a uniformare nel pensiero, come un tempo ha fatto la tv con la lingua…
—
Giampaolo,
per me, sia tu che Sarah e Maria Grazia avete una parte di ragione.
– tu, con la maggior attenzione che si dovrebbe poter dedicare ai figli (nei primi due o tre anni temo che in linea generale la qualità non sia sufficiente, qualità che spesso è pure scarsa perchè, se si deve lavorare come bestie per campare, a sera e nei fine settimana non è che resti molto di buono da dare a chi dovrebbe essere una priorità).
– le signore con l’esigenza di non essere costrette a scegliere fra la famiglia e la loro realizzazione professionale. un compagno, ammesso che possa e voglia assumersi il carico per tutti, oggi c’è e domani, per qualsivoglia ragione, potrebbe non esserci più, senza contare che anche le donne hanno diritto a una vita piena, nel senso che maggiormente la desiderano.
è proprio il sistema nel suo insieme che andrebbe cambiato: lavanderie e stirerie a cui affidare il proprio bucato in ogni condominio, preparazione dei pasti affidata a professionisti del settore, solo da ritirare al rientro dal lavoro, e tutto il tempo per i piccoli. oppure, basterebbe anche soltanto uno stipendio corrisposto dallo stato o, a seconda dei casi, imposto sulla busta paga del marito per ogni donna che preferisca la vita domestica a quella di lavoro esterno. oppure un congedo sabbatico, per il padre o per la madre, per i primi anni dei bimbi, senza perdere il posto di lavoro. e tanti altri accorgimenti ancora, che sarebbero possibili, se soltanto li si volesse davvero… ma è quasi sicuro che questi manderebbero all’aria il consumismo assurdo su cui ora più o meno tutti sopravviviamo. se è vero che fra un anno il bilancio dello stato necessiterà di 20 miliardi in più, non ho idea nemmeno di come potremo stare a galla.
una cosa però posso affermare in modo netto: superati i 35 anni per la donna e i 45 per l’uomo è troppo tardi per mettere al mondo dei figli. si sarà quasi certamente incapaci di comprenderli e seguirli quando avranno 15-20 anni, e fa molto male in entrambi i ruoli non riuscire a capire e non sentirsi compresi.
Rossana,
purtroppo siamo troppo diversi.
L’uomo, considera i problemi relativamente! Per me un problema potrebbe essere di guadagnare solo 1.800 euro, per altri 900 euro, per altri di mangiare e per altri ancora, di vivere.
Un “tuo” problema, nn è detto che io debba vederlo come un “mio” problema!
Quindi nn ha senso discuterne su un forum, dove appunto nn puoi valutare e capire chi hai di fronte!
Nn ha senso dire, io sono così, io sono colà… perchè nessuno è in grado di valutarsi! Tutti sono belli e buoni, bravi ed intelligenti… ma lo sappiamo che nn è così!
Tutti dovrebbero guadagnare di più, xchè si meritano di più, ma poi?!?! Poi vai in una qualsiasi azienda e la metà dei lavoratori nn ha voglia di lavorare… e quindi?!
L’uomo nn ha metro di giudizio, nn ha oggettività ed è egoista. L’uomo è una brutta bestia! 😉
Maria Grazia, visto che continui ad insistere ti faccio presente che mia moglie lavorava.
E sono stato proprio io ad aiutarla a cercare lavoro.
Adesso, per cortesia, sono tutt’orecchi per sentire il tuo modello di famiglia. Che pare sia quello petfetto.
Rimango in attesa di saoere.
Sarah, io credo che abbia senso eccone stare in casa con i figli. Anche se in altre faccende affaccendati.
Un bambino può anche starsene tranquillo a giocare e non aver bisogno della parola del genitore.
Ma comunque c’e’ presenza e calore anche se la mamma sta stirando o il papa sta aggiustando una presa elettrica.
Comunque sono li, pronti a qualunque evenienza. E magari a decidere di portare il bambino a fare una passeggiata.
Anche i francesi un altro popolo.
Qualche anno fa una protesta degli autotrasportatori francesi fece fare retromarcia al governo.
Il popolino italiano che c…. e’ capace di fare?
@giampaolo
il mio modello di famiglia ?
La moglie lavora e si dedica alle faccende domestiche e ai figli.
Il marito lavora e si dedica alle faccende domestiche e ai figli.
Entrambi lavorano sia in casa che fuori, così non hanno bisogno di assumere colf e badanti. anche perchè è giusto che anche le donne immigrate perseguano lavori degni delle loro lauree e qualifiche, invece di limitarsi a sostituire il ruolo servile che un tempo era di noi italiane.
La donna si limita alle otto ore di lavoro massime.
L’ uomo si limita alle otto ore di lavoro massime. senza assentarsi la sera per “strane riunioni” fuori orario ( non so se mi spiego…)
La moglie cerca di essere paziente e accomodante.
Il marito cerca di venirle incontro in tutti i modi perchè lei è una DONNA, NON UNA MACCHINA DA RIPRODUZIONE, UNA LAVASTOVIGLIE UMANA O UNA BAMBOLA GONFIABILE.
e a sostegno di tutto ciò, come giustamente dice rossana, il contesto esterno deve venire in aiuto con servizi e strutture di supporto alle famiglie con figli.
se per caso uno dei due coniugi avesse un lavoro itinerante che lo costringe a stare fuori casa per giorni interi, l’ altro coniuge ( CHE SIA UOMO O CHE SIA DONNA ) deve supplire alla figura mancante in quanto a presenza con i figli.
semplice. pratico. lineare.
come direbbe la grande wanna marchi ….
“E’ CHIARO IL CONCETTOOOO ??? ” 😀
https://www.youtube.com/watch?v=emjcEGqXeBQ
“Un bambino può anche starsene tranquillo a giocare e non aver bisogno della parola del genitore.
Ma comunque c’e’ presenza e calore anche se la mamma sta stirando o il papa sta aggiustando una presa elettrica”
… ma comunque c’è presenza e calore, anche se IL PAPA’ STA STIRANDO E LA MAMMA STA AGGIUSTANDO UNA PRESA ELETTRICA.
no ! tranquilli ! non corriamo il rischio di rimanere fulminate. anche noi sappiamo aggiustare prese elettriche e riparare tubi. NONOSTANTE ABBIAMO LA PATATA INVECE DEL PISELLINO 😉
un caro saluto al mio amico camionista e single, che passa quasi tutte le domeniche a stirare 🙂
Per fare un figlio ci vuole un padre , prima che un uomo.
E una madre , prima che una donna.