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Ho deciso di rinunciare ad avere figli

di eglevittoria
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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.066 commenti

Pagine: 1 74 75 76 77 78 107

  1. 751
    M. -

    Rossana,
    “Estremamente interessante notare che quando un adulto, maturo e responsabile, si forma un concetto su un dato argomento non lo si può più smuovere nemmeno con le cannonate…”

    Chi dovrebbe smuoversi? E per quale motivo?
    Se le motivazioni tue e di chi la pensa come te, e quindi diversamente da me, sarebbero le cannonate della quale parli, ti posso dire che su di me hanno la stessa forza di un colpo sparato da una pistola giocattolo dalla quale esce la bandierina con la scritta BAAAAANG.
    Così come le mie motivazioni, seppur reputate da Golem in più occasioni come inattaccabili, non servono a smuovere voi. Il mondo è bello perché vario.
    La mia opinione in merito è stata costruita su anni di osservazioni, studio, esperienze personali e attività di volontariato che mi ha portato più di una volta a CONDIVIDERE TEMPO ED ATTIVITA’ con donne che soffrono i postumi di un aborto, ed insieme a donne che ne sondano il terreno prima di decidere.
    Quindi c’è poco da dire fare i froci con il culo degli altri, ma è una cosa che accetto e della quale non mi importa, perché io parlo e faccio, invece molti altri parlano e fanno fare agli altri.
    Parlo con donne che abortiscono con la stessa facilità con la quale comprano un vestito, altre che lo fanno e poi si pentono (e ti posso assicurare che sono situazioni strazianti, pesi di stati d’animo che anche noi, UOMINI e donne soccorritori, sentiamo e ci portiamo dentro).
    Poi ci sono donne che volevano abortire, ma poi non l’hanno fatto. Alcune di queste, per la verità poche, tornassero indietro, non farebbero il bambino, altre invece che ringraziano (Dio o chi gli pare) di aver cambiato idea.
    Certi figli nati in situazioni non idilliache vivono situazioni di difficoltà, altri invece sono diventati LORO un esempio per i genitori, motivo di orgoglio.
    Mi sembra di averti già detto che considero tutto relativo, ma che io, in mezzo a questo mare relativo, ho bisogno, PER ME STESSO, di scegliere quali principi relativi renderli assoluti PER ME. Sempre PER ME, i MIEI principi assoluti rappresentano delle bussole che mi permettono di orientarmi nel modo di essere e nelle scelte, dalle semplici alle più complesse, che CHIUNQUE deve fare durante la propria esistenza. lo faccio per aiutare ME STESSO e non perché credo di essere Dio o Napoleone.
    Se questi miei principi, assoluti PER ME, mi permettono di acquisire un po’ di sicurezza IN ME, significa che sto raggiungendo ciò che voglio.
    Se poi, una persona,…

  2. 752
    M. -

    preferisce navigare in balia delle onde esistenziali, senza una bussola, ma che lo faccia, ma qual è il problema?
    Io, come ho già detto, di fronte a certe cose che PER ME, per MIA SCELTA hanno un valore oltre il quale la mia volontà non può andare,se ci sono situazioni che PER ME, per MIA SCELTA vedono contrapposte un diritto, PER ME, inviolabile, e situazioni PER ME IMPENSABILI che riguardano il futuro, che io chiamo DUBBI, non avendo IO poteri di prevedere il futuro, IO, per MIA scelta, faccio un passo indietro. Io, che contrariamente a ciò che hai detto, NON SONO DIO e nemmeno gioco a mettermi al suo posto, IO non me la sento di decidere di non far venire al mondo un essere umano, per di più figlio, perché non voglio.
    Io mi reputo IL SIGNOR NESSUNO di fronte a certe cose, io mi sento il SIGNOR NESSUNO davanti all’assunzione di certe scelte. Sento di non avere lo spessore morale, etico, naturale, culturale, per prendere una decisione del genere.
    Io mi reputo il niente mischiato col nulla di fronte ad un “sì aborto”. Se poi al mondo ci sono persone che non sono il signor nessuno, che non hanno i dubbi che ho io, che hanno lo spessore che non ho io, che hanno tutto quello che io non ho, e quindi riescono a prendere quella decisione senza che si rompa nulla dentro di loro, che BEN VENGA. Che ben vengano questi super uomini e super donne.Io vorrei vedere lo studio dove vado io vuoto. Non vorrei mai più vedere donne (e uomini) distrutti da una loro scelta. Vorrei non vedere più cicatrici sui polsi delle donne.
    Che si facciano largo le persone che non hanno tutte le mie mancanze, così ci sarà un vero PROGRESSO, si andrà avanti.
    IO, sempre per MIA SCELTA, pongo fine allo spazio della mia volontà dove inizia un diritto degli altri.
    Io, sempre per MIA SCELTA, sarei disposto a perdere la vita io, per mandare avanti quella di mia figlia, altri preferiscono mandare avanti la propria lasciando per strada quella che hanno in grembo. Hanno questa forza interiore enorme e vanno avanti, progrediscono. Io questa forza non ce l’ho e regredisco. Per smuovermi da questa mia condizione di uomo normale e non super uomo/donna come voi, non solo non bastano le cannonate, ma non basterebbe neanche la bomba atomica. Siete voi il progresso, i passi in avanti, andate. Io preferisco stare nel mia piccola condizione di uomo autolimitato, PER SCELTA MIA.E se ti ho detto che non sono credente, non sono credente. Non cercare nel mio inconscio. Quella è una zona off limits anche per me

  3. 753
    Golem -

    Eccomi M.
    No, non mi riferisco a quei casi così suggestivamente descritti da te, in maniera leggermente sessuofobica. Pensa veramente ad una brava ragazza, sui vent’anni, che ingenuamente si trova in quella situazione con una persona che riteneva affidabile fino a quel momento e questo, in preda ad un raptus ormonale diciamo, approfitta della debolezza fisica della ragazza, che non prendeva la pillola perchè non “ne aveva bisogno”, e senza il suo consenso viene abusata da chi non si aspettava. Non si sono ubriacati ma hanno solo bevuto qualche bicchiere di vino come si fa tra amici.

    Magari ti sembrerà strano ma possono esistere anche persone, donne, candide e magari proprio per questo trovano dei vigliacchi che ne approfittano, e lei si ritrova incinta dopo un abuso. Che si fa? Questa è una storia vera.
    Se lo chiedo a te come agli altri è perchè stimo che possiate darmi una risposta adeguata. Che attendo. Ciao e grazie.

    P.S. Ho capito la provocazione verbale, tranquillo. Anch’io uso altri stili, ma mi interessano i contenuti, poco la forma, pochissimo quando è solo estetica.

  4. 754
    M. -

    Golem, non c’è paura del sesso in me né in ciò che ho scritto, in maniera cruda, istintuale, ma del resto, se non ricordo male, tu sei uno che vede nel compimento dell’atto sessuale, intenzione unica e vera, ma che viene maschera dietro a “siparietti” sentimentali, di parole sdolcinate eccetera.
    In fin dei conti, ciò che guida la relazione uomo donna è quello di fare “tana”, possibilmente allegramente e con piacere, quindi non vedo il problema, così come non vedo il problema del mio modo di scrivere visto che l’Accademia della Crusca lascia fare.
    Comunque: cosa dovrebbe fare una vergine che viene stuprata da un tizio, giusto?
    Non è la prima volta che io ed altri, riflettiamo su un evento del genere, e questo mi ha portato, tempo fa, a raccogliere qualche informazione in merito.
    Intanto gli stupri che finiscono con la fecondazione sono poco più dell’ 1% di quelli denunciati. E noi solo di questi possiamo parlare, perché di uno stupro non denunciato, non possiamo sapere.
    Di questo 1% le donne che decidono di NON tenere il bambino sono meno della metà. Di figli nati da stupri, purtroppo per chi lo ha subito, ne è pieno il mondo, soprattutto nelle zone di guerra, zone dove si pratica lo stupro etnico.
    Quindi qui ci si ritrova in una situazione in cui, da un lato c’è un atto violento verso la donna, e dall’altro ci potrebbe essere un atto violento verso il bambino, e in mezzo c’è l’atto violento (il secondo) che dovrebbe subire, per volontà sua, la donna.
    Dico secondo atto violento per quello che ho detto prima, e cioè le conseguenze pesantissime che derivano da un aborto, sia per il fisico della donna, e sia per la salute di un futuro bambino, e sia a livello psicologico. Di questo aspetto, nessuna femminista al galoppo ha parlato.
    Io il bambino lo terrei, per tutti i discorsi che ho fatto prima, che per voi saranno estetici, per me no.
    Del resto farei la stessa cosa che fanno la maggior parte delle donne che si trovano in questa situazione.
    La parte più debole è sempre il bambino che non può decidere di se stesso.

    Altra cosa: credere che l’aborto sia un fatto solo di mamma e non di tutti e fare i froci con il culo degli altri.
    Tutti noi, almeno sul piano economico, l’aborto ci riguarda, quindi non importa con che culo tu voglia fare il frocio, sta di fatto che ti infinocchiano lo stesso.

  5. 755
    M. -

    Giampaolo, ciao.
    Se non sbaglio hai detto che la tua ex moglie sta ancora con il tipo, o comunque con un altro tipo.
    Quindi l’unico stronzo (te lo dico bonariamente e non per insulto) sei tu, così come sono stato un povero stronzo io quando mi sono ritrovato nella situazione che ti ho detto.
    Io credo che questa cosa ti faccia incazzare a più non posso, e quindi tu stai lì con questa scomodissima compagna (l’incazzatura) che ti guarda.
    Tu non puoi fare altro se non incanalare questa tua incazzatura, ed usarla per fare qualcosa di buono verso te stesso. La risalita può partire solo da te, perché nessuno va a raccogliere nessuno. Quello che è successo è successo, e tu non potrai mai cambiarlo, né tantomeno capirlo in maniera totale. Anch’io ho dovuto rinunciare a capire tutto della mia ex storia, e credo che tu abbia capito quanto a me interessi riuscire a trovare una spiegazione a tutto. A volte questo mio atteggiamento va bene, a volte è deleterio. Devi avere l’umiltà di capire che certi perché non li possiamo sapere, e di accettare questa cosa. E’ così. C’è chi ti darà una spiegazione chimica (è una questione di ormoni), chi futuristica (le donne del futuro) e poi c’è chi, come me, ti dà una spiegazione fecale, ossia, al mondo esistono le persone di merda, e non c’è niente da fare. Per alcuni queste persone sono progressiste, donne nuove, per me non sono altro che persone di merda, ed a queste persone non devi offrire la tua sofferenza e la tua distruzione.
    Non scordarti delle tue cicatrici, ma rimettiti in ballo e viviti tutte le situazioni sentimentali e/o sessuali che ti capitano. E se vorrai, una donna adatta a te, prima o poi salterà fuori, e magari costruirai qualcosa di duraturo, una famiglia.
    La storia delle colpe dell’uno e dell’altra mettila da parte. Ha fatto il suo corso, basta.

  6. 756
    Golem -

    Ciao M. Domani sarò più dettagliato nella risposta. Solo un paio di cose. Credo che non hai ben compreso la mia visione del sesso e dell’amore, fa niente. Poi un altra cosa, non mi sento affatto un super uomo ne’ un progressista. Mi sento solo me stesso e noterai che non c’è ne’ acrimonia ne’ ironia vittimistica nelle mie parole, mai, e non sono in competizione con nessuno, cosa che credo debba essere mormale in un uomo sicuro di se’ e dei propri mezzzi. Cerco di portare argomenti per far capire e capire quelli altrui, ben sapendo che ognuno in fondo farà come crede per le decisioni, anche le più gravi che dovrà affrontare nella vita. Devo dire che spesso invece in quello che dici, e come lo dici, si intravede un certo disprezzo mascherato da modestia. Parlo del post di risposta a Rossana, nel quale appunto ironizzi “controcorrente” nei confronti di chi non condivide la tua morale. Devo dirti francamente che questo atteggiamento non è diverso da quello che hai stigmatizzato verso chi ha usato una terminologia non confacente ai tuoi gusti. Si può essere maleducati in diversi modi, ma il disprezzo intellettuale per le idee altrui attraverso una falsa modestia e’ il meno elegante. Il bello delle discussioni consiste anche nelle schermaglie verbali raffinate, e a te non mancano i mezzi. Sono molto interessato alle tue idee, ma accetta che il mondo e bello perché è vario. Ma senza ironia. Ciao M. Golem.

  7. 757
    rossana -

    M.,
    mi dispiace che tu abbia preso “di traverso” quanto ho scritto in buona fede, non certo per aggredire nè la tua persona nè il tuo sentire.

    il “progresso”, da cui è derivato che chi non se la sente di cominciare una lunga strada faticosa, dagli esiti incerti, viene da te definito progressista, è sempre stato da me citato tra parentesi. come tutti gli altri aspetti di vita foriero sia di male che di bene, a seconda del concetto che ci si fa di quanto se ne vuole evidenziare. in tema d’aborto per secoli si è girato intorno al momento in cui veniva infusa l’anima; ora, a quanto ho letto stuzzicata dal tema in discussione, si è giunti a stabilire per legge alcuni, ancor vaghi, “distinguo” sull’evoluzione della carne e a definire che un feto non è soggetto giuridico. spero che nel tempo si giunga a fare chiarezza, confermata da prove, soprattutto sulla sua sensibilizzazione al dolore, in particolare a livello embrionale, la sola che a me davvero interessa.

    la constatazione che un adulto, maturo e responsabile, non cambi facilmente un concetto a cui è pervenuto con esperienze, studio e approfondimenti NON era rivolta a te soltanto ma anche a me, a Golem e a molti altri che scrivono qui con idee chiare. d’ora in avanti, avendo appreso la lezione, mi limiterò a rispondere a chi eventualmente chiede un parere e non m’impegnerò più di tanto a discutere con chi, come me, ha già i suoi concetti ben definiti e consolidati. semplice questione di risparmio di risorse…

    quanto a Dio, sono convinta che puoi escluderlo del tutto dalla tua mente (sei fortunato se in grado di farlo). forse perchè io non ci sono ancora riuscita ne intravvedo radici ovunque, così come sto riprendendo coscienza che alcuni pregiudizi a favore di una cultura al maschile, che ritenevo superata, in realtà persistono, con la differenza che prima degli anni ’70 erano espressi in modo palese mentre ora affiorano qua e là in modo dubdolo: secondo me, elementi succhiati con il latte restano parte del proprio pre-pensiero. niente di male, se se ne è coscienti!

    ho avuto un moto di rabbia nel percepire la tua aspirazione alla perfezione come giudizio negativo su tutti quelli, diversi da te, che reputi non soltanto imperfetti ma sbagliati. per me, nemmeno gli esseri che definisci di merda sono sbagliati, anche perchè lo siamo tutti quel tanto che, accuratamente, nascondiamo agli occhi del prossimo. soltanto la prova delle circostanze confermeranno chi siamo, soprattutto a noi stessi. ..

  8. 758
    rossana -

    … apprezzo i “duri e puri” ma non li ammiro, perchè tendono a ergersi sopra gli altri, quelli che possono essere semplicemente più deboli fisicamente o più fragili psichicamente (di solito le due carenze si sommano) oppure sopra quelli che sono nati e cresciuti in modo più sfortunato e non hanno avuto le forze di reagire alla malasorte. so che è normale che sia così: nessuno può veramente comprendere quello che non ha mai vissuto. e se anche l’avesse vissuto, per lui sarebbe stato comunque diverso, essendo la sua dotazione di base diversa, ed è quella (nella quale non si ha NESSUN merito) a fare la differenza!

    i simili si attraggono e si sostengono a vicenda: giusto che sia così MA… senza avere, come in passato, il diritto d’imporsi su chi non la pensa come loro. ognuno deve poter scegliere, liberamente quanto più umanamente possibile, la propria strada e il proprio destino, altrimenti si torna a essere schiavi, seppur senza catene. già lo siamo per molti versi, in quanto questa civiltà consumistica non permette quasi più a nessuno di essere se stesso nemmeno nelle banalità più evidenti. meno male che per contrappasso permette almeno di scegliere con minor pericolo aspetti determinanti di un progetto di vita!

    comprendo la reazione istintiva che trapela dalla tua ultima risposta, che mi è parsa voler ribadire il tuo diritto a essere e sentire a modo tuo: questo nessuno potrà togliertelo (si potrà solo ammirarlo) ma non è sminuendo i pensieri altrui che ne potrai andar fiero. sii te stesso, più che puoi e meglio che puoi, ma fallo per te, sforzandoti a comprendere la diversità. il meglio non esiste: abbiamo tutti idee giuste e idee sbagliate; tutti, prima o poi, commettiamo errori, pur ammettendo che una chiara impostazione di vita può essere di grande aiuto ad evitarne almeno alcuni. ognuno, però, ha il dovere di rispondere con onestà delle sue azioni innanzitutto (e forse soltanto) a se stesso.

    l’uomo, se presente, non può e non deve essere escluso dalla decisione di una donna in merito a una gravidanza indesiderata. mi sembra che ora, anche quando la coppia non si unisce, la presenza del padre, in rassicuranti termini economici e affettivi, sia d’aiuto per il sì. non così quando una donna resta sola a fronteggiare una grossa difficoltà, non di nove mesi soltanto. si può anche non avere abbastanza forze e coraggio per assumersi un tale tipo di responsabilità, senza essere per questo delle merde!

    un abbraccio.

  9. 759
    M. -

    Golem,
    “Devo dirti francamente che questo atteggiamento non è diverso da quello che hai stigmatizzato verso chi ha usato una terminologia non confacente ai tuoi gusti”.
    Terminologia non confacente con i miei gusti.
    Non è che la terminologia deve essere confacente ai miei GUSTI, ma, piuttosto, confacente con il reale significato delle parole. Vedi, per esempio, lo scritto di Mr x. Sono le parole il mezzo con il quale ci si confronta, ed è sempre attraverso le parole che si cerca ribattere a pensieri altrui. E’ da maleducati far notare che alcune parole che si utilizzano per “contrastare” una tesi altrui hanno un significato che non coincide con l’intenzione? E’ più maleducato ed “intellettualmente disonesto” far notare questa cosa, magari peccando di arroganza, oppure utilizzare parole senza conoscerne il vero significato? Se io ti dico che “l’acqua è asciutta” e tu mi fai notare che l’acqua è bagnata, sei un maleducato tu, oppure sono fuori strada io?
    Se poi una persona non ha tempo, né voglia di approfondire la lingua che usa, poco importa, ma dal momento in cui ci si confronta, si fanno notare delle cose verso di me, posso sperare in un po’ di coerenza con ciò che viene scritto ed il significato reale? Stessa cosa dovranno fare tutti gli altri verso di me quando dirò una cosa per un’altra. In questo caso io vorrei che qualcuno mi facesse notare questa cosa, perché tanto non mi sentirei né vittima di maleducazione, né di disprezzo (cosa mai detta né presente nelle miei intenzioni). In caso contrario, in caso di silenzio sui miei errori, mi sentirei vittima di una ipocrisia inutile. Se da un confronto qualcuno mi può insegnare qualcosa in più che ben venga!
    Avrei potuto disprezzare le idee intellettuali altrui, non in linea con le mie, semplicemente non rispondendo, semplicemente non considerando degni di risposta gli scritti altrui, contenete pensieri. Invece ho sempre fatto il contrario, e non a costo zero, perché alcune risposte ce le ho già di mio, altre, come i numeri, me li vado a cercare su internet.
    Se chiudere gli occhi (a parer mio ipocritamente, per altri elegantemente) su inesattezze lampanti, e se dare il mio silenzio, dovesse risultare meno sprezzante, lo farò.
    Io non ci vedo nulla di male nel far notare le cose. Cose che nel 99% dei casi vengono dette in buona fede. Io voglio sapere quello che dico, e se mi dovesse capitare di utilizzare una parole il cui significato cozza con quello che voglio sostenere, fatemelo notare.
    Ciao

  10. 760
    M. -

    Rossana,
    l’unica cosa che mi è andata di traverso è stato il tuo intravedere nel mio inconscio un Dio. Mi è andata di traverso per il semplice fatto che considero l’inconscio una zona inaccessibile anche per me che vivo con me stesso da tutta la mia vita, e quindi faccio fatica a capire come una persona che io non conosco, riesca a vedere, attraverso un blog virtuale, l’inconscio altrui, il mio in questo caso. Per me questa cosa cozza con il mio modo di pensare, ma potrei anche sbagliarmi.
    Il termine “merda” io l’ho utilizzato per indicare il feto. Il mio post in merito è stato volutamente maleducato, ed infatti non è passato inosservato. Questo perché quando ci si confronta, è vero che la sostanza è più importante della forma, ma la forma ha comunque un suo rilievo, Accademia della Crusca a parte.
    Ormai si è capito che per me il feto, merda non è.
    E non sono io che ho sminuito pensieri altrui definendoli “stronzate” o “vuoti”.
    Non è “intellettualmente onesto ed educato” fare due pesi e due misure.
    Le cose che tu sottolinei a me dovresti sottolinearle anche, e soprattutto, a chi usa quei termini per propria natura.
    Con ciò che ti ho scritto io, che è ciò che credo realmente, mi sembra di essermi messo ancora più in basso dell’ultimo scalino, sottolineando tutte le mie mancanze e tutti i miei limiti, riconoscendo che non tutti sono così, riconoscendo la varietà nel modo di essere di ognuno di noi.
    Che male c’è? Significa imporsi?
    Se poi vogliamo dire quale delle due tesi si è imposta sull’altra, beh allora, bisogna dire che in Italia è possibile abortire e quindi è questa tesi che si è imposta su chi l’aborto non lo vuole.
    Quindi il progresso è giunto.

    “così come sto riprendendo coscienza che alcuni pregiudizi a favore di una cultura al maschile, che ritenevo superata, in realtà persistono, con la differenza che prima degli anni ’70 erano espressi in modo palese mentre ora affiorano qua e là in modo dubdolo: secondo me, elementi succhiati con il latte restano parte del proprio pre-pensiero. niente di male, se se ne è coscienti!”

    Mi spieghi questa frase?
    Quali pregiudizi subdoli vedi?
    Quali sono gli elementi succhiati con il latte ai quali ti riferisci?

    Io i duri e puri né li apprezzo né li ammiro.

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