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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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“C’è da notare che dopo aver definito i miei pensieri vuoti, non ti sei assunta l’onere ed onore di riempire questo vuoto, con TUE argomentazioni PIÙ ALTE, PIÙ RIEMPITIVE delle mie”
no M. non è così ! solo che a differenza di te, io non ho tirato in ballo grandi filosofi e pansatori ( perchè francamente lo ritengo inutilmente pomposo quanto inconsistente ai fini di dimostrare un principio ) ma mi sono basata su un semplice e puro ragionamento LOGICO: se un bambino nascendo potrà essere appagato, felice e amato dai suoi genitori, è bene che nasca. altrimenti è bene che non nasca. LOGICO, SEMPLICE, LINEARE !
i dogmi lasciamoli a chi campa di teorie astratte e non si trova a doversi confrontare con la VITA VERA !
“Se poi attorno a questo ego vogliamo dire che la persona in questione ha la CERTEZZA di come andrà il suo futuro ed avrà altrettanta CERTEZZA di come andrà il futuro della persona che mette da parte, allora questa persona ha poteri di previsione che neanche Nostradamus aveva.”
Non è questo il punto M. ! quando si decide di mettere al mondo un figlio ( cioè una creaturina innocente CHE NON HA CHIESTO DI NASCERE ) si deve disporre di CERTEZZE ! non di ipotetiche prospettive di miglioramento ! e se al momento ci si trova in una condizione di assoluta precarietà ( sia dal punto di vista materiale che da quello sentimentale ) è palese che non ci sono i presupposti per pensare di affrontare una nuova nascita ! dobbiamo accettarlo e mettere il benessere del bimbo ( che in questo caso NON NASCERA’ PER OVVI MOTIVI ) prima di ogni cosa, rinunciando a soddisfare il nostro desiderio ( egoistico in questo caso ) di diventare genitori.
Golem,
non ti sarà sfuggito il tuo chiamare “nemica” la ragione.
Nemica con la quale la Natura si ritrova a fare i conti quando questa ragione non le permette di giungere a compimento.
Nemica, quindi qualcosa di negativa. Non tutta la ragione è nemica della Natura, ma solo quella parte di ragione che ostacola la Natura. In questo caso quella ragione che è nemica (e quindi negativa) e ostacolo della Natura, è l’aborto.
Quindi, consapevolmente o no, indichi l’aborto come nemico e negativo. Ma allora perché bisogna perseguire un qualcosa di negativo?
Credo che entrambi possiamo pacificamente definire le regole morali come freni inibitori della coscienza, sono le linee di demarcazione della coscienza.
Giustamente dici che le regole morali servono per una convivenza civile, la civitas, civiltà.
in merito al significato della parola civiltà, ho già detto prima a mrx, ossia che civiltà deriva da cittadino e per essere cittadini è necessario nascere.
Quindi, a rigor di logica, nelle regole morali condivise nella nostra civiltà (fatta da cittadini che in quanto tali sono VIVI) la morte provocata non può essere una regola morale.
e’ per questo che quando vediamo chi taglia teste, chi bombarda, chi seppellisce bambini vivi, proviamo un moto di disgusto, ed è per questo che di fronte ad un suicidio proviamo dispiacere, quindi, in sostanza, proviamo qualcosa di negativo.
Anche di fronte agli omicidi dell’Isis c’è chi li giustifica, c’è chi ritrova delle motivazioni per renderli accettabili e quindi praticabili.
Ma mi ripeto: perché seguire la negazione, il negativo?
Le motivazioni che si danno per giustificare l’aborto sono essenzialmente 3:
1. volontà
2. condizione sociale
3. condizione economica
Che le ultime 2 condizioni non possano trovare nell’uccisione di chi non può opporsi, credo che sia palese.
Per quanto riguarda la volontà, che non è altro che la manifestazione della propria coscienza, abbiamo detto che deve necessariamente svilupparsi all’interno dei paletti della moralità (moralità-civiltà-cittadino-vita) e qui la coppia moralità-uccisione non c’è.
In fin dei conti è una questione di coscienza.
Se una persona fa una certa cosa convinta di essere nel giusto, a questo punto non avrà rimpianti, rimorsi.
Può dormire sonni tranquilli perché la coscienza non andrà mai a bussargli alla porta per chiedere il conto.
Per esperienza personale, legata a ciò che faccio, devo dire che PURTROPPO per chi è chiamato a fare certi…
conti con la propria coscienza, la devastazione è enorme, lo spazio vuoto che certi atti lasciano, e non mi riferisco allo spazio vuoto lasciato nella pancia, ma a quel cratere esistenziale enorme che si viene a creare, è inutile negarlo, non c’è nulla che potrà mai colmarlo.
E quando la propria coscienza ti viene a cercare, forse è il caso di farsi due domande e rivedere la modalità e le motivazioni di certe decisioni.
Nessuna pro aborto ha commentato i dati relativi alle nascite ed aborti che ho riportato, che sinceramente a me confortano, proprio perché chi lascia vivere sono 5 volte superiori di chi insegue il proprio egoismo, nel senso che ho spiegato a MG.
un’altra cosa: visto che anche tu sei amante della filosofia e riesci a cogliere quanto sia stata fondamentale per creare l’ossatura dei principi occidentali, cosa ne pensi della frase di MG “io non ho tirato in ballo grandi filosofi e pansatori ( perchè francamente lo ritengo inutilmente pomposo quanto inconsistente ai fini di dimostrare un principio”?
Magari prova a spiegarglielo tu che i principi discendono proprio dalla filosofia. Il sistema logico, anche.
MG, questa tua frase segna, come immaginavo e speravo, quella differenza di galassie che c’è tra me e te, quindi io mi fermo qui.
più che la filosofia io ho sempre trovato pomposa ed inconsistente l’ignoranza, ossia la comodità dell’ignorare.
Però, a volte, il non sapere fa vivere meglio.
“i dogmi lasciamoli a chi campa di teorie astratte e non si trova a doversi confrontare con la VITA VERA !”
Lasciamo credere che i dogmi siano TEORIE ASTRATTE avulse dalla VITA VERA.
Non sveliamo che il termine dogma significa “decisione” e che tu, che tu lo voglia o no, anche tu, come tutti, sei sottoposta a tutte quelle decisioni (dogmi) che sfuggono al controllo umano, pur vivendo una VITA VERA, e non come me che sono stato accostato ad un dio, e quindi vivo nell’alto del cieli.
Continua ad ignorare.
Ciao a tutti.
Giampaolo,
anche io ho dovuto subire una cosa simile alla tua.
Barzellette, sorrisi, slanci sul futuro, poi, DA UN GIORNO ALL’ALTRO, salta fuori un nuovo lui, parallelo a me.
Lo scopro, inizia la negazione della verità da parte di lei, ed il periodo più buio per me, non tanto per quello che è successo 8tradimenti e menzogne, sai che originalità), ma per altre questioni.
Fatto sta che lei non si è mai pentita di nulla, se non a parole finte, sta benissimo, è felicissima e non pagherà mai nulla per la sua inutile e zozza vigliaccheria e bassezza.
Io, dopo essere riuscito a risalire con lentezza e con molto dolore e problemi, problemi legati anche a certi farmaci, sono cambiato moltissimo, in meglio. Meglio per me.
Ho capito che esistono persone spregevoli, e credimi, si comportano tutti in modo UGUALE!!!!
Osservando queste persone ho capito come NON VOLEVO ESSERE!!!!! Mi sono giurato a me stesso che, costi quel che costi, non sarò mai come loro, non vomiterò mai le mie responsabilità sugli altri.
Lei l’ho dimenticata e l’ho rilegata nel girone che merita, ed io vado avanti per la mia strada, senza più illusioni, ma in modo deciso.
Le motivazioni che portano certa gente a comportarsi come ha fatto tua moglie, la mia ex e tanti altri, non le so. Le ho cercate, maniacalmente, senza successo, ma ormai non me ne frega più niente.
Indietro non si torna, molte cose non le capirai mai, quindi fai pace con te stesso. Perdonarsi è fondamentale. Io mi sono QUASI perdonato del tutto, ma conta che io sono sempre stato severissimo con me stesso.
Mettiti l’anima in pace.
Non puoi fare altro se non costruirti di nuovo.
Va bene, maria grazia.
Ciao e un bacio ai tuoi meravigliosi piedini!
M.
per quanto mi riguarda ignorare circostanze OGGETTIVAMENTE OSTILI nelle quali far nascere un bambino, significa essere avulsi dalla realtà, qualsiasi siano i principi, i dogmi o le filosofie alle quali ci si appella. ecco perchè non mi sono dilungata sul discorso dei filosofi e dei pensatori, perchè in questo caso lo ritengo inutile. come ritengo inutile commentare dati numerici e statistici se parliamo di aborto. per me il fatto che le donne che partoriscono superino di gran lunga quelle che abortiscono, non significa nulla. La decisione di abortire non è una questione “numerica” e statistica, ma un qualcosa che tocca la volontà e la coscienza della singola persona direttamente coinvolta in queste vicende, ed ogni donna, in questo caso, deve guardare unicamente ALLA SUA PERSONALE SITUAZIONE E IN CHE MISURA E’ IN GRADO DI OFFRIRE UN FUTURO SERENO AL NASCITURO. le donne che decidono di non abortire sono la maggioranza, ma NON E’ DETTO CHE SIANO NEL GIUSTO. come dico sempre, un comportamento comune ai più, non è necessariamente è un comportamento corretto.non dico questo per incitare all’ aborto, ma per invitare le donne che non sono nelle condizioni di poter allevare un figlio, a usare validi metodi contraccettivi o ( quando l’ “incidente” sia già avvenuto ) di limitare il danno astendendosi dal mettere al mondo una futura persona INFELICE , che accuserà sua madre proprio di averlo fatto/a nascere ! se avessi deciso di avere figli nonostante la mia condizione di donna single e con una situazione lavorativa precaria, so bene che i miei figli non me lo avrebbero perdonato, e la loro voglia di vivere sarebbe stata INQUINATA da un perenne senso di inferiorità, risentimento verso il “destino avverso” e di inadeguatezza rispetto ai loro coetanei, che invece godono di maggiori privilegi e sono affrancati dalla presenza DI ENTRAMBI i genitori. Io non posso permettere che mio figlio/a si sentano umiliati perchè io non posso dare loro quello che ricevono gli altri bambini. Non posso permettere che la loro infanzia e adolescenza sia caratterizzata dalle rinunce e dalle sofferenze ! MAI AVREI PERMESSO CHE I MIEI FIGLI PATISSERO TUTTO QUESTO per motivi di cui loro non sono stati e non sarebbero mai stati responsabili ! a me importa di questo ! dei vari principi filosofici sul valore della vita non mi frega nulla ! IO RAGIONO DA MADRE !
semmai avrò dei figli, non dovrà mancargli nulla, dovranno essere bambini allegri e spensierati e avere anche l’ affetto DEL PADRE !
M.
anch’ io sono SOLLEVATA di distinguermi dal tuo pensiero, perchè non ho interesse alcuno ad accomunarmi a chi vive con il paraocchi e non vuole sentire ragioni ! rimani pure nelle tue galassie ! a me interessa unicamente la felicità delle creature che metterò ( O NON METTERO’ ) al mondo !!
“mariolino – 3 settembre 2014 22:05
Va bene, maria grazia.
Ciao e un bacio ai tuoi meravigliosi piedini!”
🙂
Giampaolo,
fino a poco tempo fa ritenevo che la fine di una relazione rivelasse a nudo il tipo di LEGAME in cui era consistita. adesso, invece, sono più propensa a pensare che il modo in cui una delle due persone mette fine all’unione denoti piuttosto il tipo di PERSONA con cui si ha a che fare.
poco importa se è sempre stata come si sta dimostrando e non ha dato modo di conoscerla davvero, oppure se così è diventata nel tempo: quella adesso è, e con quella si deve fare i conti, quasi sempre, purtroppo, a modo suo.
in tal senso mi ritengo fortunata di aver potuto concludere le mie storie in attitudini civili e vicendevolmente comprensive, tanto da potere conservare un buon ricordo delle persone che mi sono state compagne.
quando qualcuno, uomo o donna, si allontana per seguire un altro partner, riconsegnandoti a te stesso, già era lontano/a da tempo, con la mente e con il cuore, per cui è sì un bene cercare di comprenderne le ragioni (soprattutto per evitare di ricascare in seguito negli stessi eventuali errori) ma nello stesso tempo è quasi sempre del tutto inutile ai fini di ricompattare l’unione.
NON ho mai chiesto all’uomo che mi ha dichiarato amore per poi ritrarsi perchè l’ha fatto. ne immagino le ragioni ma mi sembra che chiedergliele sarebbe dargli più importanza di quella che merita…
apprezza, se puoi, il benessere e la serenità che hai avuto e lascia perdere tutto il resto.
un caro saluto.
—
Mr x,
“Per quanto riguarda gli aborti, è vero che sono calati, ma solo perchè sono calate anche le gravidanze, è una conseguenza fisiologica, non un cambio di mentalità” – giusta osservazione! peccato, avrei preferito che non fosse così!
ci siamo già trovati allineati sul tema in un altro thread. forse il tuo concetto deriva da esperienze dirette, come il mio…
cordialità
—
Maria Grazia,
sto imparando da te a distinguere “a muzzo” l’inclinazione degli uomini nei confronti delle donne. pensa, persino l’uomo che sto coccolando ha qualche sfumatura che lo rivela non del tutto esente da pregiudizi!
tu, però, pur portando avanti le battaglie che ritieni giuste, secondo me, dovresti in ogni essere umano cercare il punto d’incontro piuttosto che quello di contrasto. le relazioni umane normali e relativamente superficiali non possono quasi mai avere accordi su tutto. siamo esseri complessi ed è quasi scontato che sia così, anche se sul momento gli scontri possono far arrabbiare (o patire) non poco…
un abbraccio.
rossana
che tu ci creda o no, sono sempre più incline a trovare PUNTI DI INCONTRO che non PUNTI DI CONTRASTO con le persone con cui mi rapporto, con gli uomini in particolare ( desiderando io relazioni UMANE OLTRE CHE SESSUALI ). è chiaro però che se certe mie attitudini e certi miei comportamenti sono incompatibili con il modo di essere e di pensare dell’ altro, è meglio capirlo subito, per il bene di entrambi ! Le relazioni con l’ altro sesso devono essere un qualcosa attraverso cui l’ essere umano si realizza, esprimendo la sua VERA personalità e condividendo con l’ altro esperienze AUTENTICHE, e non un qualcosa per il quale dobbiamo in qualche modo REPRIMERCI e operare delle forzature su noi stessi. in quest’ ultimo caso non parliamo più di attrazione e sentimenti spontanei, ma di FINZIONE E COSTRIZIONE, e – a mio modesto avviso – non è su questo che si devono basare le relazioni umane ( sia di amore/passione che di amicizia ). per quanto riguarda i pregiudizi – di qualsiasi tipo – verso le donne, penso siano qualcosa di profondamente radicato nella nostra cultura italiana e che siano difficilmente estirpabili dal pensiero collettivo. queste convinzioni si riflettono poi, purtroppo, anche nelle relazioni interpersonali tra i due sessi. Ci sono donne che si adattano meglio a questa situazione e la sopportano, e donne che ( come me ) proprio non ci riescono.
se invece parliamo di semplice confronto in un forum, io rispetto solo chi mi rispetta ! è semplicissimo !
un abbraccio anche a te!