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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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Maria Grazia,
in ciò che ho scritto a Golem ho risposto indirettamente anche a te.
Ci sono persone che possono trattarti anche come una pezza da pavimento, ma ti marchiano a fuoco.
Il come una persona che alla tua vista valga meno di niente, riesca ad affascinare un’altra persona, non so spiegarlo.
Forse è proprio questo il carisma al quale facevo riferimento nella risposta data a Rossana.
L’essere affascinati da certi uomini o donne.
Ci sono persone che sanno appagare le nostre aspettative sul futuro, che ci permettono di costruire qualcosa insieme, ed altre, invece, che con te non costruiscono nulla, ma che, vai a capire il perché, sono riusciti a stuzzicare qualcosa di recondito che c’è in te. E questo ci mette nella condizione di subirne il fascino, ed una persona che ci affascina ci gira come vuole.
Non c’è ragione che tenga.
Le scelte RAGIONATE non si riescono a fare nei confronti di queste persone.
Le scelte RAGIONATE si fanno con altri tipi di persone.
Con questo non voglio escludere la presenza di un sentimento forte e sincero in una donna che decide di costruire il suo porto sicuro nelle braccia di un altro uomo, ma………a parer mio, certe ombre non ci abbandonano mai.
mariagrazia!
ho apprezzato molto la tua perla!! 😀 😀
non mi stanchero’ mai di vederlo quel CAPOLAVORO! un abbraccio ciao
signora rossana
salve,io e lei siamo sempre stati in sintonia,infatti l ho sempre apprezzata sin dall inizio,soprattutto quando mi disse che anche lei ha fatto i suoi errori in “gioventu”..poi ho capito che non avevo di fronte una gallina immatura viziata,che oggi ne fanno parte molte da 30 in su…quindi ho solo pensieri positivi su di lei!! un saluto affettuoso ,salve 😀
Ciao Golem
Rispondo al tuo post n. 578, dopo aver letto tutti gli altri post che si sono susseguiti. Che sono davvero interessanti, e spiegano il succo di certe questioni.
Sono molto d’accordo soprattutto su quanto scrivete tu e M. Anche con Maria Grazia in parte.
Cmq no, non credo di essere vittima di nessuna macumba.
É vero, ho avuto decine e decine di brevi relazioni e avventure prina di mia moglie. Anche qualche storia più lunga in realtà. Mi chiedi perché non si sia mai “quagliato”.
Sostanzialmente credo perché fondamentalmente, prima di mia moglie, non sono mai riuscito ad instaurare un vero rapporto che andasse oltre il sesso.
Un po’ quello che spiegate voi negli ultimi post. Maschio Vs Uomo.
Le donne han sempre cercato me più che io loro. Andavo quasi sempre a colpo sicuro.
Ma oltre il sesso non riuscivo a vedere. Mi son sempre mancate le altre cose. E se l’attrazione da parte mia spesso continuava mi accorgevo che bene o male tendevo a scappare da un rapporto che alla fine vedevo come una prigione.
Mi sentivo sempre incatenato. E probabilmente le donne mi hanno visto sempre così. Come l’uomo sfuggente. Credo sia vero cio.
Finché ho incontrato mia moglie. Con la quale ho visto per prima volta qualcosa di diverso. La possibilità di vivere insieme e condividere tutto.
Mi chiedi cosa mi ha rimproverato mia moglie. Ma l’ho spiegato più volte.
Mentalmente sono “scappato” per l’ennesima volta. Ma stavolta non da lei. Ma dall’idea di un cambio di vita alla quale non ero pronto. Da compagno a genitore. Da vita di coppia a vita di famiglia.
Credo che alla fine come sostieni anche tu e, mi pare anche M., anche lei in futuro potrebbe pensare a me come qualcosa che non é riuscita a legare a se.
O forse no.
A lei però avevo dato davvero molte altre sicurezze.
E stavo facendo il possibile per darle anche l’ennesima.
Maria Grazia,
“forse sarò un caso a parte… ma io non sto avvertendo questo scemare del desiderio erotico con l’ avanzare dell’ età. anzi per me sta succedendo l’ esatto contrario. Lo stesso dicasi per la VOGLIA DI AMARE. ma forse dipende anche dal fatto che negli anni passati facevo una vita più turbolenta e frenetica e non ho avuto modo di dedicarmi troppo all’ amore. boh…” – forse, in tal senso, sono un caso più che a parte anch’io… commento, comunque, centratissimo, in tutti gli aspetti, anche se non sono pochi in realtà gli uomini che lamentano un calo di desiderio nelle loro compagne, in particolare dopo una maternità.
mi dispiacerebbe perdere del tutto i contatti con te perché ti sono MOLTO GRATA. Golem è riuscito per mesi a far traballare il mio faticoso equilibrio d’insieme e, se tu non fossi stata qui, con i tuoi contributi alla discussione che ci vede contrapposti, credo che sarebbe riuscito ad atterrarmi psichicamente. anche Valinda mi è stata preziosa ma in questo periodo, messa in crisi anche lei, ha, come me, minori sicurezze di te, che sei stata il vero sostegno contro la “barbarie maschile”. Golem, in tutta la sua delicatezza, un paio di volte almeno non si è nemmeno reso conto di ferirmi nel profondo, senza dubbio per un mio eccesso di sensibilità, che ha immediatamente attizzato le mie autodifese. so bene che non era nelle sue intenzioni e non gliene voglio, ma la tua presenza e la tua essenza femminile sono state comunque preziose.
GRAZIE!
—
Giampaolo,
condivido il tuo concetto di “mezza verità”. anzi, è quello che finora definisce meglio una sensazione, che non avrei saputo sintetizzare in modo così chiaro e così netto.
si può non amare più a tutto tondo ma conservare per sempre la traccia di un sentimento tanto profondo da non poter mai essere cancellato del tutto. gli impulsi ormonali si disperdono nel tempo; le sensazioni emotive, che ci differenziano dagli animali, per fortuna in alcuni casi permangono, spesso anche oltre la morte fisica dei soggetti che ne hanno, a torto o a ragione, beneficiato.
non dimenticherò la nostra (forse temporanea) sintonia d’insieme, ma soprattutto non dimenticherò questa tua conclusione, dolce e amara nello stesso tempo.
>>> che ho già accennato in un post precedente. Tra le altre c’è una ragazza, oggi donna matura e madre di due figli, che da ragazzina si prese una cotta per me, anche in ragione della differenza notevole di età che esiste tra noi: 17 anni. Trascurando il fatto che da giovane era bellissima e oggi ancora molto attraente, quella segreta passione maturata verso me e mai concretizzata, neppure con un bacetto nonostante la sua “chiara” e più volte dichiarata disponibilita’, fa si che a distanza di decenni, ogni qual volta ci ritroviamo nel nostro paese di origine, si informi della mia presenza per venirmi a trovare. Cosa che non è mancata neppure quest’anno, quando si è presentata poche ore prima della partenza per incontrarmi.
Non ho bisogno di chiederle il perchè, sapendo, oggi, che la fantasia che ha messo in movimento nei miei confronti le ha creato un film su quello che “poteva essere e non fu”, migliore di quello che ha vissuto col fallimento del matrimonio e le difficoltà che la vita le ha riservato.
Io la lascerò per sempre con questa illusione, che in fondo le dà una consolazione al fatto che, nel suo caso, sia stata solo la sfortuna ad impedire di realizzare quel suo desiderio, sapendo che se per qualunque motivo quel desiderio a suo tempo si fosse concretizzato, tutti quelle fantasie adolescenziali si sarebbero infrante. Come lo sarebbe stato per mia moglie se avesse fatto capitolare il suo campione, e per le mille altre che avessero raggiunto l’obiettivo, vedendolo “scadere” così al livello di “comune mortale”, mentre perdeva in quel modo il suo fascino legato SOLO all’irragiungibilità e a NIENT’ALTRO che quella.
Mi chiedi cosa ho pensato quando ho scoperto la “verità” su quella storia di mia moglie? Al momento mi sono veramente incazzato, mettendo sul piatto della bilancia quello che avevo fatto io per lei a fronte di certe sue “freddezze” nei miei confronti, contro il “niente” dell’altro ricambiato da lei con quella disponibilità “canina” di cui ho accennato. Ma ormai mi sono spiegato i motivi, come hai letto, e mi rendo conto che non è neppure colpa “sua” se quella attrazione ha avuto quegli sviluppi assurdi.
Ti dico invece cosa le avrei detto se della cosa avessi saputo al momento della nostra conoscenza. Le avrei consigliato di non mollare, perchè se nonostante altri rapporti poi lo cercava sempre, era quello il MASCHIO della sua vita. Se sarebbe diventato anche L’UOMO della sua vita non lo sapremo mai. Per il momento lo faccio io. Ciao.
M.,
in qualche modo intuivo che un tuo parere sul “caso Golem” avrebbe potuto essermi d’aiuto, e così è stato!
più che d’accordo sul concetto della “mezza sigaretta” ma, soprattutto, condivisione piena su: “vai a capire il perché, sono riusciti a stuzzicare qualcosa di recondito che c’è in te. E questo ci mette nella condizione di subirne il fascino, ed una persona che ci affascina ci gira come vuole.” anche se questo non fa che confermare che sia dell’innamoramento che dell’amore non sarà mai possibile capire molto razionalmente. nessuna certezza, in nessun senso: nemmeno opinabili statistiche, che esistono sulla sessualità ma non sul sentimento. ci hanno provato in tanti, lungo i secoli, senza venirne del tutto a capo se non in modo parziale e soggettivo!
molto interessante la storia che hai raccontato, che rappresenta per me un tassello alla comprensione di un fenomeno che mi ha coinvolta “a fine corsa” e che sembra essere più frequente nelle donne ma che è presente anche in parecchi uomini, più restii a lamentarsene.
grazie per la speciale attenzione ai miei interessi e per il contributo.
—
Golem,
FINALMENTE ieri sera sono riuscita a ristabilire DEL TUTTO la mia serenità, dopo il terremoto che hai involontariamente provocato, e ravvivato per mesi, nella mia esistenza psico-emotiva. avevo iniziato il rapporto amichevole con te nella speranza di poterti essere d’aiuto e mi sono ritrovata, invece, ad essere io ad averne bisogno. poco male: sono revisioni che di tanto in tanto non possono che essere utili!
confronto serrato, il nostro, che, a mio avviso, si conclude alla pari, nel senso che ti lascio ben volentieri il tuo pensiero in merito, senza per questo abbandonare il mio. solo che adesso, SICURA della tua non predominanza su quanto sento e penso, posso ritenerlo definitivamente concluso (nonostante le tue elevate capacità d’espressione, la certezza quasi assoluta con cui sostieni la tua tesi e la frequenza con cui la ribadisci).
a torto o a ragione, non accetto di mettere sullo stesso piano avarizia e generosità di emozioni con la stessa falsariga facente capo al denaro. per me, non sono affatto la stessa cosa! ma soprattutto, al di là della metafisica e della possibile differenza di indole fra maschio e femmina, che possono essere più o meno accettate, concludo in miei tormentosi dubbi con una visione pragmatica, che forse può essere condivisa anche da una logica al maschile: …
Maria Grazia,
evidentemente quel tuo ex ragazzo non ti avrà marchiata con sufficiente forza.
Non è riuscito a lasciare una traccia di sé nei tuoi pensieri. Ci sarà stata una bella scorpacciata, ma nessun ultimo boccone lasciato nel piatto in grado di stuzzicare la tua acquolina.
Rossana,
non devi ringraziarmi di nulla. A me piace confrontarmi con te, soprattutto perché hai più esperienza di me, più saggezza e più pacatezza. Cose che apprezzo e che ancora non ho.
Giampaolo,
perché non te la sei sentita di chiudere il tuo cerchio personale (intendo uomo-compagno/marito-padre) attraverso la tua ex moglie?
Mi spiace se ogni tanto vi riporto su questioni già affrontate, ma non leggo il forum in modo continuativo, e quindi qualche pezzo di storia, lo lascio per strada.
Golem,
e se i sentimenti servissero per appagare lo spirito, ed il sesso per appagare il corpo?
Io non vedo i sentimenti come la maschera da far indossare al sesso, ma li concepisco come due binari distinti.
Il corpo corre verso l’atto sessuale e la riproduzione.
I sentimenti corrono verso lo spirito, e lo elevano.
A volte questi due binari si incrociano. A volte no.
Cara Rossana, non ho mai preteso di predominare su niente nè su qualcuno, sono quanto di meno competitivo ci possa essere nei rapporti umani, forse perchè a questo punto della mia vita non sento il bisogno di dimostrare più niente a nessuno. Quello che scrivo serve solo a trovare un equilibrio su un aspetto che mi ha destabilizzato, per “ignoranza” indiretta. Come Giampaolo, anch’io non ho dovuto “sbattermi” per avere relazioni sessuali, e questo mi ha impedito di approfondire certi aspetti che attengono al “desiderio” mio e delle donne che mi frequentavano.
Il rapporto epistolare con te mi è stato e mi è utilissimo, quanto quello con altri partecipanti di questi forum, e voglio rassicurarti sul fatto che non ho voluto infrangere le certezze di nessuno, men che meno le tue che rispetto attraverso la persona che sei. Qualunque equilibrio si raggiunga, per avere il benessere fisico e psichico che tutti cerchiamo, rientra nelle scelte personali e soggettive che NESSUNO porta mai contestare, se non chi E’ INSICURO di quanto sostiene, cercando consensi che ne estinguano l’insicurezza attraverso gli altri. A me non interessa questo, ma non per superbia, ma solo perchè sono certo delle mie riflessioni e delle conclusioni alle quali sono giunto. Ancora di più ne sono sicuro per la mia condizione di “maschilità”, che in ragione del diverso approccio al rapporto sentimental-sessuale rispetto a quello femminile, mi impedisce di fare voli pindarici su sensazioni che ormai so bene da dove arrivano e con quale “linguaggio” si esprimono.
Ovviamente mi dispiace che possa averti fatto soffrire, ma hai capito bene che non era mia intenzione, ma solo la conseguenza dell’esposizione delle mie ragioni così come le hai lette, motivazioni comprese; più rivolte a ME stesso che non alla platea di cui leggo volentieri i commenti. Per questo ogni tanto ti mando un bacio, come in questo momento.
Giampaolo. Come per me, credo che questi dialoghi possano servirti ad allargare il panorama di quelle che sono le sfumature delle varie personalità, e di come gli stessi episodi che accadono nelle nostre vite possano essere letti in maniera completamente diversa dalle persone, partner compresi.
Vi sono episodi della nostra vita per i quali rimpiangiamo di esserci comportati un certo modo, che riteniamo sbagliati per le conseguenze che finiamo per pagare. Ma è un esercizio inutile, poichè quel comportamento nasce da NOI, e prima o poi si sarebbe manifestato, producendo lo stesso effetto. Ciao
scusa Golem se intervengo così direttamente sulla tua vicenda personale, ma secondo me non c’entra nulla tutta quanta la spiegazione che ti sei dato, istinti e compagnia bella, le donne in un dato modo ecc, e tutta quanta la tua “analisi logica” che hai voluto apporre a questa vicenda di tua moglie del suo passato. la spiegazione è molto più semplice, era una questione mentale, non di istinto (se era pure brutto il tizio, ti prego dai..ma quale attrazione istintiva..non ci credo proprio), di una “sfida” che tua moglie non è riuscita a vincere.. lei così bella, abituata sicuramente a molti corteggiatori.. per cui non si spiegava mentalmente come mai proprio questa specie di scarafaggio, (da come lo hai descritto) seppur simpatico e attraente forse nella personalità, non scegliesse lei tra le altre! e ha continuato a provarci per anni, fra una storia e l’altra per questo, perché non se ne capacitava. a me non è mai capitata una cosa simile perché io sono poco attraente, non sono molto bella, per cui non ho mai avuto stuoli di uomini ai miei piedi, e non mi è mai balenato per la testa di convincere uno che non mi voleva mettendomi in competizione con altre, sapevo che avrei perso perché loro vincevano sulla bellezza nei miei confronti. tua moglie no, non si capacitava, aveva sicuro uomini che le cadevano ai piedi e che teneva bene a bada, come hai detto tu stesso che con altri riusciva benissimo e riesce tutt’ora a tener testa, ma poi incontra sto tizio qui, che tutto sommato le suscita simpatia, e forse pure tenerezza, non so, lo trova magari interessante come personalità (seppure montata, finta, inventata da tale soggetto) e non si capacita come mai non lo conquista! ed ecco l’inseguimento durato anni! dai, Golem, è solo questo, mi pare strano che un uomo intelligente come te si perda in questo pagliaio mentale che da solo ti sei costruito per giustificare questa sciocchezza. ho un’amica, molto bella, molti uomini ai suoi piedi. potrebbe scegliere chi vuole, ce ne sono pure belli! e lei chi insegue? quello che non la vuole! allora?? è tutto molto semplice, niente istinto solo una questione di orgoglio penso, una cosa mentale. nient’altro. magari anche un po’ di apprezzamento per quest’uomo non so, riguardo appunto la simpatia, la spacconeria e quant’altro, ci sta. i ciarlatani possono pure trasmettere questo, simpatia appunto.
ma non ci vedo affatto tutta questa costruzione mentale che ti sei fatto tu per giustificare tua moglie.
segue messaggio 597 per Golem
…: finchè una relazione fra due esseri umani, unilaterale o condivisa che sia, darà più piacere che dolore, di qualsiasi qualità fisico-emotiva si tratti, a mio avviso, sarebbe stupido annullarla in base a principi e aspettative astratti; se, invece, questa dovesse dare riscontri anche di poco sbilanciati in senso opposto, chi sarebbe così stupido da continuare a portarla avanti? sempre se ci si ritiene adulti, sentimentalmente vaccinati e sani di mente…
l’uomo che da anni mi sforzo di sostenere a distanza, come faccio saltuariamente con altre persone più o meno in difficoltà, a me affini, è particolare soltanto per avermi fatto provare per la seconda volta (senza alcun merito) un innamoramento e avermi espresso amore, purtroppo per me, più fisico che emotivo, in una stagione in cui tutte le vigne all’intorno già sono da tempo spoglie. non gli ho mai chiesto perchè si sia poi ritratto…
se anche la mia fosse soltanto gratitudine, chi e cosa mi può impedire di sentirla e definirla amore? libera, per altro, come sono, di guardarmi intorno, senza nemmeno avergli nascosto i tentativi fatti per trovare un IMPROBABILE compagno “tutto per me”, che non ho smesso di mettere a segno, se e quando capita. da lui non mi attendo più quasi niente, anche se in fondo in fondo resta l’ombra piumata di una vaghissima speranza. non fa parte anche questo di adeguarsi, non soltanto al mondo che ci circonda, ma anche alle reali possibilità che la sorte offre? è sempre vero che si ha quello che si merita? chi, poi, è davvero in grado di saperlo con certezza?
il nostro indagare su diversi sentieri è stato un piacere, sofferto per me e forse anche per te, ma pur sempre un piacere della mente, raro a trovarsi e a potersi condividere.
un caro saluto.
PS: se fossi stata la donna di cui hai riferito l’episodio, ti avrei risposto che la tua era una domanda fuori dal mondo: come puoi affiancare, anche solo mentalmente e emotivamente, l’ “amicizia” fra uomo e donna a quella fra due persone dello stesso sesso? sempre che di amicizia vera si possa trattare, forse anche più rara dell’amore…
—
grazie a chi ha risposto alle mie tre domande, che hanno evidenziato, una volta ancora, una sia pur relativa differenza fra concetti maschili e femminili e, com’è logico che sia, fra i diversi temperamenti.
buon pomeriggio a tutti!